Fenix Trophy: il Brera a Manchester

Pubblicato su Il Giorno, domenica 8 maggio 2022
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Nell’epoca del calcio sempre più business, mentre infuria senza esclusione di colpi la battaglia dei grandi interessi economici tra Champions League e la Superlega, esiste una realtà parallela, il Fenix Trophy, una sorta di torneo europeo tra club di dilettanti, che ha appena vissuto a Manchester uno dei suoi momenti più belli e partecipati, con la sfida tra gli inglesi dello United of Manchester e i milanesi del Brera FC.
A Broadhurst Park, ad assistere dal vivo al successo dei padroni di casa per 2-1, c’erano quasi 2.000 spettatori, che hanno addirittura rinunciato a guardare in diretta TV la semifinale di Champions League tra il Real Madrid e il Manchester City.
E molti di più erano collegati alla diretta della partita sul canale Youtube del Fenix Trophy.
Per chi vi scrive ed era lì, l’atmosfera del calcio inglese, anche a livello non professionistico, resta incredibile: un entusiasmo contagioso, fatto di famiglie, di uomini donne e bimbi di ogni età, di applausi agli avversari e di rispetto assoluto, perfino con qualche storia d’amore nata sugli spalti.
Insomma roba da far accapponare la pelle!
L’idea del Fenix Trophy, ossia di un torneo europeo riservato a squadre dilettanti, ognuna con una storia unica o comunque particolare, è venuta durante il blocco del calcio per Covid ad Alessandro Aleotti, vulcanico Presidente del Brera FC, che milita nel Campionato di Prima Categoria.
Aleotti, che ha partorito l’idea secondo il motto “making friends, not millionaires”, ossia “per diventare amici, non milionari, è andato all’Uefa, ha ottenuto il patrocinio della sua folle idea e ha messo giù la prima edizione del torneo con otto squadre non professionistiche divise in due gironi: le italiane Brera FC e AS Lodigiani 1972, l’inglese United Of Manchester, la tedesca HFC Falke, la polacca Aks Zky di Varsavia, la ceka Raptors di Praga, la spagnola CD Cuenca de Mestalles e l’olandese DWS.
Era facile credere che il Fenix Trophy si sarebbe arenato alle prime difficoltà logistiche e invece è stato un successo incredibile.
E per l’anno prossimo si pensa di allargarlo addirittura a 24 squadre, tante sono le richieste di altri club interessati.
Ogni squadra ospita l’altra in reciprocità provvedendo alle spese di trasferta, vitto e alloggio: le squadre si spostano in aereo, le partite sono tutte trasmesse in streaming attraverso i canali Youtube del Fenix Trophy e dei vari club.
Come Brera FC e United of Manchester in Inghilterra, le partecipanti si sono affrontate tra loro in gare di andata e ritorno.
E sono tutte società ‘cult’.
Lo United of Manchester ad esempio è stato fondato nel 2005 in contrapposizione alla famiglia statunitense Glazer diventata proprietaria del Manchester United.
La tedesca HFC Falke ha una storia simile, perché è nata quando l’Amburgo nel 2014 ha smesso di appartenere ai propri tifosi passando nelle mani una grande azienda tedesca.
Sono casi emblematici di tifosi che se ne sono andati per fondare il loro club e gestirlo in qualità di membri, calciatori e tifosi.
Poi ci sono anche i Raptors di Praga, lo Zly di Varsavia, che come il Brera FC riuniscono volutamente atleti di etnie, religioni e culture diverse. Nello spogliatoio del Brera coesistono più di 15 nazionalità: dall’Italia al Gambia, dalla Norvegia alla Sierra Leone, dagli Stati Uniti alla Bolivia, dal Brasile alla Romania e altre ancora.
Infine il CD Cuenca de Mestalles, fondato nel 1925 e già affiliato al Valencia, la AS Lodigiani 1972 e l’olandese DWS, uniche formazioni con un passato professionistico. Gli olandesi hanno addirittura vinto nel 1964 il Campionato di Eredivisie, la Serie A olandese!
Dopo aver giocato le partite dei due gironi con relative classifiche, ora ci si ritroverà tutti a Rimini il 10 e l’11 giugno in una due giorni di ‘final eight’, dove le prime si sfideranno tra loro e a ruota tutte le altre fino alle ultime dei gironi, supportando una serie di attività benefiche già stabilite dal principio.
Se pensate che all’Arena di Milano gli United of Manchester nella partita contro il Brera FC sono arrivati con oltre 400 tifosi al seguito e che a Varsavia l’AKS Zly ha una media di 1.000 spettatori a partita immaginate quanti ‘aficionados’ raggiungeranno Rimini per l’atto finale del consueto “making friends not millionaires”.

 

 

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