30C: Inter-Fiorentina 1-1

Video-editoriale del 19.3.22
Ci aspetta una sosta, spesso deleteria, poi la ripresa con la Juve. Facile dire: è finita! Poi le altre vincono e corrono, l’Inter non vince quasi più e cammina. Ma la mia fede la spazza via solo la matematica.
Ne parlo qui:

https://youtu.be/6ax5rzelCdQ

26 Commenti su 30C: Inter-Fiorentina 1-1

  1. Pasquale Somenzi // 20 marzo 2022 a 00:19 //

    Fiorentina, Sassuolo, Napoli, Milan, Venezia, Torino, Roma: ripercorrendo a ritroso le partite disputate contro queste squadre in campionato, mi sembra di capire che nel 2022 l’Inter ha “l’allergia” per le partite giocate alle ore 18, infatti, dopo il 4 dicembre con il 3-0 a Roma, ecco 1-0 al Torino (ma la partita iniziò alle 18,30) e poi con il nuovo anno comincia l’agonia: vittoria sofferta col Venezia e poi basta vittorie e, Venezia compreso, tutte partite in cui l’Inter si è trovata in svantaggio.
    Ora in campionato l’Inter ha ottenuto solo una vittoria nelle ultime 4 in casa, ma basta tornare ad aprile 2019 per trovare di peggio:
    31 marzo 2019: Inter-Lazio 0-1
    7 aprile 2019: Inter-Atalanta 0-0
    20 aprile 2019: Inter- Roma 1-1
    27 aprile 2019: Inter-Juventus 1-1
    A questo punto mi ritorna in mente una statistica che avevo citato mesi fa, ossia che gli anni che finiscono col 2 sono gli unici in cui l’Inter non ha mai vinto scudetti.
    Qualche giornata fa l’Inter fece 0-0 col Genoa, squadra che nelle ultime 8 giornate ha subito solo 2 reti. In questo periodo c’è anche chi ha fatto meglio del Genoa, infatti in Burundi la squadra del New Oil che è seconda in classifica, nelle ultime 9 giornate ha subito solo un gol (dal Rukinzo).
    Pasquale.

  2. Fabiano // 20 marzo 2022 a 01:35 //

    Ciao GLR fino a Torino -Inter nutrivo ancora speranze, adesso ritengo che sia ormai una caduta libera, ma ammiro il tuo spirito combattivo

  3. Vittorio // 20 marzo 2022 a 02:04 //

    Ciao GLR. È vero, la speranza è l’ultima a morire, però: dopo il pareggio ho visto ancora qualche minuto arrembante, poi… invano ho gridato al televisore “non abbassiamo il ritmo adesso” e invece, eccoli lì. Ancora a pochi minuti dalla fine a passeggiare con tutta calma. Dio non mi ha dato i piedi per essere lì, ma l’anima quella ca..o se ce l’avrei messa. Perdono qualunque errore, ma fatico a raccogliere l’invito a tenere alto il tifo mentre assisto a questa inqualificabile diserzione.

  4. Andrea 64 // 20 marzo 2022 a 07:11 //

    Ciao Gianluca, ormai sembra proprio un triste remake delle stagioni di Spalletti, dove dopo buoni/ottimi gironi di andata sono seguiti ritorni inspiegabilmente “molli”. A mio parere le motivazioni tecniche (mancanza di una prima punta di peso – ricambi a centrocampo) e di stanchezza fisico/mentale non sono il problema principale. Quello che manca, mi dispiace dirlo, é la guida tecnica: un allenatore del tutto incapace di riaccendere un motore ingolfato, anche con vittorie di corto muso!

  5. Andrea 64 // 20 marzo 2022 a 07:31 //

    Dal punto di vista tattico mai un’idea e poi, come il buon Sarri al Napoli, anche Inzaghi fa sfiancare i titolarissimi. Se non si dovesse vincere questo scudetto, al di là di previsioni di inizio stagione già conseguite, sarebbe per come si erano messe le cose un fallimento. Mi auguro almeno che ora non si proceda con il prolungamento del contratto, quello semmai se lo deve guadagnare il prossimo anno dimostrando di aver imparato dai suoi tanti errori!

  6. Osvaldo // 20 marzo 2022 a 07:49 //

    Siamo alla frutta secca, perchè di nuovo e di meglio non si vede nulla. E dire che ci davano ancora per favoriti!? L’ultima speranza rimane, ma …. sembriamo già cotti, svagati : s’improvvisa e s’è persa autostima e tanti sono paurosamente fuori forma. Inzaghi? Il maggiore responsabile. Da “buon terrone” (salentino) non mi resta che tifare … Napoli!

  7. Antonio Rossi // 20 marzo 2022 a 07:58 //

    Ciao Gianluca, quando non c’è una squadra schiacciasassi sono determinanti gli episodi. Se ieri sera Sanchez avesse segnato e il Cagliari pareggiato all’ultimo racconteremmo una storia diversa. In fin dei conti siamo lì e lo spazio per vincere c’è ancora tutto. Ora possiamo preparare le partite senza distrazioni ed è un dovere per noi tifosi e, soprattutto per la squadra, crederci.

  8. ciao GL non so se sei d’accordo ma mi sembra ormai evidente che il nostro sia un problema più di testa che di gamba. per ripartire ci vorrebbe una scintilla e credo che questa possa soltanto scoccare battendo la Juve. a Torino x me sarà la partita veramente decisiva: se si vince si può fare poi un filotto di vittorie sperando che basti, se non si vince le nostre speranze finiscono. e siccome con i gobbi ci capitano quasi sempre cose strane, la vedo dura. dovremo essere ancora più forti! amala…

  9. Siamo onesti, la nostra Inter è questa, magari non così brutta ma i valori sono questi. In estate abbiamo perso i tre giocatori migliori in rosa, una tra gli allenatori più preparati in Europa, la panchina non all’altezza, ci siamo illusi, ma con le prime cinque in classifica abbiamo vinto solo con il Napoli in casa, non vinci il campionato con questi numeri. Onore al Milan. Spero di sbagliarmi, ma arriveremo quarti. Ciao

  10. Roberto Carlo Giuseppe // 20 marzo 2022 a 09:11 //

    per non prenderci in giro: di solito vince uno solo, spesso è meglio di te per cui smettiamola di prendercela con questo o quello.
    Concentriamoci sull’immediato futuro se no andiamo tutti al mare. Il futuro cosa è, è la semifinale con il Milan. Vincere la Coppa Italia e arrivare tra i primi 4. Inzaghi devi essere più cattivo nelle scelte, ci sono giocatori svuotati, vedi Bastoni, Dzeko il grande Perisic chiamano il cambio subito non dopo averli spremuti ancora per 60′.
    Amala.

  11. Marco // 20 marzo 2022 a 09:20 //

    Conte aveva visto giusto. Le difficoltà societarie non permettono di fare mercato? E poi spendi oltre 30M per Correa? Barella e Lautaro rinnovano e poi spariscono dal campo? Mah!!! I cambi di Inzaghi sono scontati come la sveglia delle 6,30 alla mattina.
    Spero di sbagliarmi, ma il giocattolo pensato da Spalletti prima e realizzato da Conte poi, si è rotto nelle mani di un allenatore che non è all’altezza dell’Inter. Da noi vincono solo i sergenti di ferro. E Inzaghi è solo un “fighetta”.
    MRC

  12. Diego Raimondi // 20 marzo 2022 a 09:49 //

    Cosi non ci siamo. La speranza della seconda stella naufragata in poche, maledette partite.
    Dilapidato in un baleno un tesoretto di punti che ci metteva bene in ottica scudetto. Riemergono i fantasmi degli scorsi anni. Il generale calo motivazionale, la mancanza di leader tra i giocatori, l’incapacità di portare a casa certe partite.
    Manca Brozo (ma quanti assist/gol) ha fatto finora? Gosens è uomo da 10′ a partita? Correa e Caicedo sono rimasti a Roma? Adesso rimediare sarà durissima

  13. Pietro Spennacchio // 20 marzo 2022 a 09:49 //

    capisco che dal divano è più facile che in campo, però qualcuno spieghi a Simo che sostituire le uniche due punte in campo con due pseudo attaccanti che giocano in punta di fioretto in una squadra che non mette insieme 3 passaggi di fila e che può solo sperare di vincerla di impeto è da ufficio inchieste!

  14. Marpim // 20 marzo 2022 a 10:32 //

    Nonostante tutto voglio essere ottimista, secondo me la condizione fisica non è il problema la squadra è bloccata mentalmente, anche con la Salernitana ci siamo rinvigoriti dopo il due a zero, la scintilla deve essere la partita con la Juve, dopo anche il calendario ci da una mano, possiamo fare 85/87 punti e forse quest’anno bastano.

  15. Alessandro // 20 marzo 2022 a 10:52 //

    Sono con te, GLR. Non mi arrendo. Ma se ad un tifoso è legittimo affidarsi solo alla buona sorte, spero il tecnico trovi un’ispirazione, una soluzione per modificare assetto e atteggiamento. Perché, da mesi, la squadra appare monotona e a corto di idee.

  16. vitienko // 20 marzo 2022 a 11:04 //

    E’ difficile capire cosa succede: è probabile che il bel gioco di Inzaghi sia stato troppo dispendioso, con Bastoni spesso attaccante aggiunto e Perisic straordinario a tutta fascia che ora paga il conto, mentre con Conte l’Inter giocava più bassa, aspettava e faceva ripartire il micidiale Lukaku; inoltre Conte era un martello, mentre Inzaghi è solo un buon allenatore, d’altra parte ci sarà un motivo se costa 3 volte meno. temo il finale di stagione, già in passato con Pioli è successo di mollare tutto.

  17. Giorgio // 20 marzo 2022 a 11:27 //

    Ciao GL. Io sono uno di quelli che, pensando, allo scudetto abbiamo fatto ciao ciao gia’ dopo il derby. Pero’ una piccolissima parte del mio cervello mi dice ancora che non e’ finita.
    Vediamo chi la spunta. Vedendo poi come giochiamo anzi camminiamo.
    Sempre Forza Inter

  18. Daniele // 20 marzo 2022 a 12:10 //

    Siamo passati dalle stelle alle stalle: Conte, Pintus, Oriali, Lukaku Hakimi Eriksen in una sola estate; sul piano dei giocatori ci sono stati tre rincalzi intelligenti anche se non all’altezza dei titolari invec3 la differenza è sta proprio nella staff tecnico: perdere il coach numero uno, il preparatore atletico n1 (e si è visto) ed il miglior team manager pure storco interista ha inciso eccome. Non riuscire poi a modificare l’assetto per poter schierare Gosens e Perisic insieme la dice lunga…

  19. Daniele // 20 marzo 2022 a 12:11 //

    Siamo passati dalle stelle alle stalle: Conte, Pintus, Oriali, Lukaku Hakimi Eriksen in una sola estate; sul piano dei giocatori ci sono stati tre rincalzi intelligenti anche se non all’altezza dei titolari invece la differenza sta proprio nello staff tecnico: perdere il coach numero uno, il preparatore atletico n1 (e si è visto) ed il miglior team manager pure storico interista ha inciso eccome. Non riuscire poi a modificare l’assetto per poter schierare Gosens e Perisic insieme la dice lunga…

  20. Marzio // 20 marzo 2022 a 12:24 //

    Ciao GL leggo e sento continuamente dire che il problema della squadra è nella testa. Dopo certi primi tempi anonimi dove si cammina anziché correre ne siamo sicuri? Inzaghi dovrebbe provare ad inventarsi anche uno schema di gioco diverso che non sto a proporre ma che immagino possa essere preso in considerazione. Vero che le alternative sono risicate e la qualità di esse non è eccelsa ma proseguendo come fatto negli ultimi tempi non si vede la riva….

  21. Alessandro // 20 marzo 2022 a 13:09 //

    Ciao GLR,
    “non è finita finché non è finita”..e ci starebbe pure se avessimo ancora la nostra vecchia Inter del girone d’andata.
    Onestamente da quello che si vede non ci sono i presupposti.
    Alla ripresa la partita coi decolorati che storicamente è sempre stata difficile e purtroppo lo sarà ancora.
    Certo, vincere a Torino potrebbe essere la molla, non sono fiducioso ma ci spero.
    Un saluto.

  22. Italia In London // 20 marzo 2022 a 13:38 //

    Come dici i nostri camminano e gli altri corrono, di conseguenza nella fase difensiva gli altri sono sempre soli e nella fase offensiva non riusciamo a uscire. Assenza di Brozo aumenta il problema con Chala che non riceve mai la la palla e poi sbaglia i tempi avanzando troppo, lasciano la difesa scoperta. Certo che avendo fatto giocare sempre gli stessi e non riuscendo a inventare niente di nuovo, qualche domanda per Inzaghi e per chi ha sostituito Pintus ci sarebbe.

  23. Riccardo // 20 marzo 2022 a 14:20 //

    Dare la colpa all’allenatore e riduttivo, purtroppo la proprietà e non la società è il colpevole maggiore, spero ma non credo che possono al più presto togliere le tende.

  24. Michele // 20 marzo 2022 a 15:26 //

    D’accordo la matematica, ma al momento purtroppo prevale la logica. Questa squadra in questa fase è proprio avvilente. Ha giocato due partite bellissime con il Liverpool che basterebbe la metà di quelle per stracciare il campionato italiano; rifila cinque goal alla Salernitana per non sapere segnarne neanche uno in più a Torino e Fiorentina. I cali ci possono stare ma queste incredibili pazzie di un Inter inaffidabile fanno male e soprattutto sono davvero senza una spiegazione, almeno per me.

  25. Roberto // 20 marzo 2022 a 17:39 //

    Sicuramente la matematica dà ben più di una speranza. Soffocata però dalla pessima condizione atletica, dal non-gioco o – meglio – un gioco diventato prevedibile e facilmente leggibile.
    Infatti si segna col contagocce: è inutile fare 5 gol in una partita se poi per altre 4 non ne fai o ne fai uno per grazia del Cielo ma ne prendi anche, uno. E quindi lasci per strada due punti.
    Se non si danno una svegliata questi finiscono quarti, e ringrazino la frenata dell’Atalanta.

  26. Bartolomeo // 20 marzo 2022 a 23:32 //

    IO INVECE DA BUON TERRONE BENEVENTANO TIFO SEMPRE INTER. DEGLI ALTRI NON MI INTERESSA.

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