La rabbia e l’orgoglio

Video-editoriale del 10.8.2021
La rabbia e l’orgoglio, alla Oriana Fallaci insomma, per chi va e per chi arriva. Poi c’è chi resta: su tutti l’#lInter Campiùn.
Ne parlo qui:

https://youtu.be/QlTg_mbTG2Q

20 Commenti su La rabbia e l’orgoglio

  1. jose75 // 10 agosto 2021 a 13:56 //

    c’é tanta rabbia, ma occorre anche prendere atto che non possiamo competere con i vari PSG, Chelesa e City, oltretutto non sono sicuro che Lukaku a prescindere dalle condizioni economiche dell’Inter non avrebbe accettato l’offerta, passare da 8.5mln a 12.5mln,non mi sembra poco. Vorrei un tuo parere :assicurato Dzeko, se non dovesse arrivare Zapata, come la vedi sia tecnicamente che come fattibilità l’opzione Moise Kean.

  2. sigurd // 10 agosto 2021 a 14:17 //

    un aspetto secondario ma non tanto ,gli eventuali rigori, il 9 tirava benissimo e sopratutto non sbagliava mai,chissa se ci sara’ uno che fara’ altrettanto.

  3. sigurd // 10 agosto 2021 a 14:20 //

    ma la maglia non la puoi proporre al posto dell’orrore pitonato che hanno partorito .

  4. Sarò un boccalone sentimentale, ma alle promesse fatte al suo ritorno dalle vacanze, al suo impegno ribadito ad Inzaghi e compagni ci avevo creduto e le sue parole mi avevano confortato in questi momenti difficili per la nostra Inter.
    Poi è arrivata l’offerta difficilmente rifiutabile per motivi economici e professionali, ma il suo addio sarebbe stato meno triste senza quei proclami da leader poi disattesi e che rovinano quell’immagine di grande umanità e sincerità che lo contraddistinguevano.

  5. Fabio Primo // 10 agosto 2021 a 18:02 //

    Stesso titolo di un famoso libro di Oriana Fallaci scritto dopo l’11 settembre 2001 , che fece discutere moltissimo. Il tuo editoriale molto meno…..per fortuna !

  6. Cesare // 10 agosto 2021 a 19:49 //

    Orgogliosamente interisti, che significa anche saper gestire momenti tragicomici come quelli vissuti in passato, con la consapevolezza di essere comunque i campioni di Italia in carica.
    Detto questo, Gianluca ti chiedo: ma perché non prendiamo noi Florenzi? A me non dispiace affatto…

  7. Diego Raimondi // 11 agosto 2021 a 06:52 //

    Lukaku ha scelto di andarsene e
    la proprietà non ha mosso un dito per fermarlo, quindi tutti
    contenti e il nostro parere è totalmente ininfluente. Del resto, opininione tutta mia personale, da un “inginocchiato” non era lecito attendersi niente di diverso.
    Avrei apprezzato un bel pianto
    di Romelu col fazzolettino alla
    maniera della Pulce atomica…
    ma neanche quello ..
    Adesso curiosità e sostegno per i nuovi nerazzurri. Rabbia per avere Marotta e non fornirgli i mezzi per farlo agire come sa

  8. Beh, anche il piantino di Messi è durato poco: il giorno dopo era a Parigi con qualche decina di milioni in più
    GLR

  9. Anche a me non dispiace ma ora gli obiettivi sono diversi
    GLR

  10. Non voglio rovinarti l’immagine fin troppo romantica che hai dei calciatori odierni
    GLR

  11. Giusta osservazione, ma è l’aspetto che mi preoccupa meno
    GLR

  12. Ha il vantaggio di essere italiano e non è poco dovesse tornare in Nazionale, ma io preferirei Correa, a me è sempre piaciuto, poi facciano loro.
    GLR

  13. Essendo un ultra sessantenne sicuramente sono legato ad un calcio più “romantico” come dici tu: ho ammirato tanti campioni che hanno saputo essere bandiere nei loro club e anche se oggi per via degli enormi interessi economici tutto è cambiato, mi sembrava che Lukaku si distinguesse dalla maggioranza dei sui colleghi per valori morali, che non significa rinunciare a migliorare lo stipendio ma non creare false illusioni a chi come me lo stimava come uomo prima che calciatore. Un vero peccato.

  14. Henryk // 11 agosto 2021 a 13:42 //

    Vedremo come usciranno le squadre al termine del mercato.
    Al momento credo che la Juve sia leggermente sopravvalutata per l’effetto combinato del ridimensionamento Inter e del ritorno di Allegri.
    Ricordiamoci che CR7, Chiellini e Bonucci nel 2022 avranno un anno pi più e che se non migliorano sensibilmente il centrocampo sarà difficile anche per loro dominare il gioco.
    PS. Anch’io preferisco Correa con Lautaro

  15. Scherzandoci su, il Re di Milano ha abdicato per diventare un comune suddito di Londra.
    E come ultimo atto d’amore verso la sua ormai vecchia società ha inscenato un teatrino facendo credere a tutti, anche al proprio allenatore e compagni di squadra, di voler rimanere con il solo scopo di far alzare l’offerta e far incassare più soldi dando ossigeno alle casse ormai esangui del club nerazzurro. Solo dopo questo sacrificio si è consegnato al suo reo destino; che animo nobile ha il nostro ex eroe!

  16. Emilio // 11 agosto 2021 a 14:05 //

    Confido nel Direttore Sportivo. Marotta lo conobbi al Como, la squadra che seguo maggiormente. Come per altri aspetti della vita anche nello sport non conta solo e solamente una preparazione tecnica, ma doti umane perché sono quelle che fanno la differenza.
    Perciò spero per l’Inter in Correa e non nella scarsa disciplina di Kean. L’importante è capire se questo salasso economico serva a rendere appetibile l’Internazionale per un acquirente credibile per il futuro o meno.

  17. Fabio B. // 11 agosto 2021 a 14:17 //

    Non credo proprio che il destino di Leo fosse quello di ritirarsi a vita monastica fino alla fine dei suoi giorni. Però al contrario del “gigante buono” non ha mai preso per i fondelli i tanti fans che gli saranno sempre grati per le emozioni che ha saputo dispensare nella sua più che ventennale permanenza nel club catalano senza mai promettere ciò che poi non avrebbe potuto mantenere.

  18. Vai a dirlo ai tifosi del Barcellona.
    Messi ha dichiarato almeno 20 volte che Barcellona era casa sua e che avrebbe continuato lì anche come dirigente… Se non puoi parlare con qualche cronista spagnolo almeno leggi i giornali di là…su Internet li puoi trovare…Piantiamola di scrivere cavolate senza alcuna informazione.
    GLR

  19. Ancora con la tiritera dell’animo nobile applicata ai professionisti… Ma e davvero così mentalmente arduo capire l’enorme differenza tra chi il calcio lo fa per lavoro e chi lo tifa per passione?
    GLR

  20. Pensavo che fosse abbastanza chiara la vis ironica del messaggio.
    Non ho mai creduto nei proclami e giuramenti nel mondo del calcio, sia che provenissero dai pedatori, dai dirigenti o dai proprietari.
    Anzi mi diverto a sentire come poi s’ingegnano per cambiare le carte in tavola e rattoppare le balle raccontate.
    In fondo con i soldi loro non possono comprarsi la credibilità, mentre per noi, semplici appassionati, un sano sfottò nei loro confronti è gratis e sdrammatizza certe situazioni comiche.

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