Esselunga ai tempi del Coronavirus

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Ecco quello che accade ogni giorno in un supermercato Esselunga in questi tempi di Coronavirus

4 Commenti su Esselunga ai tempi del Coronavirus

  1. Ferruccio // 15 aprile 2020 a 19:52 //

    Io invece se posso vado nelle botteghe del paese. Preferisco portare i soldi ai piccoli commercianti italiani. A monte di tutto questo onore ai lavoratori che ogni giorno rischiano questo virus per la comunità. PS: comprate solo e sempre prodotti 100% italiani.

  2. Stefano B. // 16 aprile 2020 a 18:39 //

    Sono un disabile che da anni fa la spesa online alla Esselunga, ma in questo triste periodo è impossibile prenotare una consegna dato che le fasce orarie sono esaurite da settimane e sarà dura trovare uno slot libero per molto. Per cui l’unico modo per approvvigionarmi è attraverso la Protezione Civile i cui volontari, insieme al personale medico ed infermieristico, le forze dell’ordine e tanti altri collaboratori sono il nostro conforto e orgoglio a cui vanno i nostri più vivi ringraziamenti.

  3. Francesco CANNIZZARO // 17 aprile 2020 a 23:38 //

    Bravo Gian Luca!
    Solo a un “anormale” come te – ovviamente nel senso più elogiativo della parola – poteva venire in mente questo tema.
    IL SUCCESSO DI UN’AZIENDA NON PUO’ PRESCINDERE DALLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE
    Esselunga, secondo me ha sempre creduto in qs filosofia. Fin da quando, prima in Italia,introdusse il prezzo al kg. per far capire qc ai clienti. Oggi Esselunga on line svolge un’attività sociale prima che commerciale. Molto ancora vorrei dire. Non posso. Ti abbraccio con simpatia.

  4. il Pez // 18 aprile 2020 a 17:20 //

    Ciao Gianluca,
    sai qual’è il vero problema? Il vero problema è che i supermercati possono prendere tutte le misure che vogliono ma, finché si ritroveranno con dei clienti che non usano la testa, servirà a poco. Puoi fare gli ingressi scaglionati e avere anche solo dieci clienti all’interno ma se tutti questi poi si accalcano in due metri quadri per pesare la frutta…addio!

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