Il Giorno – Bar dello Sport 188

Pubblicato su Il Giorno, sabato 7 settembre 2019

Inter come Juve…e viceversa
Al Bar dello Sport continua il momento d’oro dell’assicuratore interista Walter che, al di là del punteggio pieno in classifica, ha chiuso il suo mercato spedendo all’estero i detestatissimi Joao Mario e Icardi, soprattutto quest’ultimo insieme all’ingombrante consorte Wanda Nara: “Il mercato dell’Inter? – domanda ironico – a giudicare dalle vostre facce di legno, direi perfetto!”
E tra le facce di legno spicca quella dell’acerrimo rivale juventino, il carrozziere Ignazio, che in effetti sta accusando colpi a cui non era più abituato da anni, perché Icardi lui in realtà pensava proprio di scipparlo al rivale per quattro soldi all’ultimo giorno di mercato. Come non bastasse, l’Ignazio non ha sistemato altrove alcun esubero e gli esclusi dalla lista Champions già mugugnano, Emre Can su tutti.
E poi è sempre più inquieto per gli inediti ruoli decisionali di Paratici in società e di Sarri in squadra. A dar fuoco alle polveri ci si mette anche l’impiego delle poste romanista Tiberio: “se Conte l’avesse ripreso la Juve – azzarda – il campionato oggi era già finito! Annuisce anche l’idraulico partenopeo Gennaro, ancora mortificato dall’autorete di Koulibaly dopo l’ultimo Juve-Napoli sul quale nutriva ben altre speranze. Ancora poco loquace il tassista milanista Gianni, sempre più perseguitato dal tarlo di aver sbagliato prima ancora del mercato l’allenatore Giampaolo e a rasserenarlo non è bastato certo l’arrivo in extremis di Rebic. Con la solita sintesi, l’anzianissimo pensionato Ambrogio, memoria storica del Bar dello Sport, fotografa i vari stati d’animo: “Qui pare proprio che Inter e Juve si siano scambiati i ruoli – osserva – l’Inter sembra diventata un modello di organizzazione e la Juve la casa dei pasticci. Ormai non c’è più religione nemmeno nel pallone!”

 

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