Suning: oggi è così, domani chissà…

Non passa giorno senza persone ‘molto informate’ sul matrimonio Suning-Inter. Io non pretendo certo di saperne più di altri, ma ho sempre avuto la buona abitudine di informarmi, prima di vendere sogni. E così, approfittando di una conoscenza in Cina, per di più interista, ho deciso di  porgli le domande che quotidianamente il popolo interista pone a me e, ovviamente, non solo a me. 
Mi sono reso conto che si debba diffidare delle balle che quotidianamente ci raccontano qui, fin da quando in ambienti Milan mi raccontavano che in Cina i negozi traboccavano di maglie rossonere. Nella mia vita sono stato a Pechino, a Shanghai, a Guang-Zhou (Canton), a Xi’an, a Macao e due volte a Hong Kong tra il 2002 e il 2013 e anche in un’epoca gloriosa per le nostre squadre non è che abbia visto in queste impressionanti megalopoli tutto questo interesse per il calcio Europeo e italiano in particolare.
Eppure vi assicuro che in un paio di occasioni ero con persone che in Cina si recano abitualmente per lavoro e sono a stretto contatto con l’imprenditoria del luogo. In ogni caso, per saperne di più, ho deciso di affidarmi a chi in Cina ci vive da molto tempo e ho raccolto in viva voce quel che segue, per cui al momento resto poco propenso a credere che Suning coprirà d’oro l’Inter che oggi più che mai deve camminare con le sue ‘gambe finanziarie’.  Lo ammetto, non è quello che mi aspettavo alla Presentazione di Suning nel giugno 2016 e in futuro chissà….
Quel che è certo è che l’Inter ha una Proprietà solidissima, che però al momento non vuole, attenzione ‘non vuole’, non ‘non può’, investire seriamente nell’Inter. E quando dico seriamente, parlo ovviamente di vera caratura internazionale, che sono poi quelli che prima o poi ti portano dritto in Albo d’Oro.

Buona lettura a chi crede più all’Informazione che alla Comunicazione, che resta un mestiere rispettabilissimo ma che nulla c’entra col primo, che è quello che faccio io da 30 anni.

marco castelliMarco Castelli, classe 1972, laureato in legge a Milano, sposato, due figli, vive a Shanghai da più di dieci anni e nella sua attività di diffusione del Made in Italy in Cina ha lambito l’impero Suning che conosce meglio di tutti coloro che, senza saper nulla, ve ne parlano tutti i giorni.
Ecco il botta e risposta sulla gestione cinese dell’Inter.

D.Lo Jangsu per Suning conta più dell’Inter?
R.Si. Per ovvie ragioni di convenienza economica e politica Suning ha ripiegato sul mercato e sul calcio cinese, ma all’estero ora vanno più sui diritti-Tv che sui Club: basta paragonare gli investimenti. Sui diritti-Tv pluriennali dei vari Campionati Europei tra un po’ si potrà parlare di miliardi di dollari, mentre all’Inter per ora arrivano solo le noccioline.
In più c’è sempre l’idea di controllare tutto direttamente dalla Sede Centrale, lasciando ben poca iniziativa agli uomini in loco.

Il tanto decantato blocco degli investimenti del Governo Cinese riguarda Suning?
Direi di no. Il blocco e’ vero per alcuni, non per altri e Suning è un colosso anche un po’ statale. Sicuramente un buon alibi per non tirar fuori i soldi per l’estero. Se ti criticano i giornali occidentali, per quanto poco siano diffusi qui, puoi sempre dire che il Governo non vuole che tu faccia certi investimenti.
Sinceramente oggi vedo poco interesse generale sul calcio Europeo, anche da parte di Suning e che il primogenito Steven sia in Italia non è poi così indicativo. Pure qui ci sono i figli di papà un po’ viziati che si mandano in giro per il mondo, magari anche per impedire che combinino guai  nelle aziende locali. Sinceramente, non so se sia il suo caso, ma non si può escludere a priori.
Tra l’altro  il Presidente Cinese Xi Jinping ha appena cambiato la costituzione arrogandosi il diritto di stare al governo ben oltre i tradizionali due mandati e non vedo l’idea di cambiare al momento la politica su certi investimenti esteri. In più Zhang Jindong ora sarà in carica per 5 anni come Delegato dell’Assemblea Nazionale e quindi, avendo ora un ruolo politico, potrebbe anche determinare, ma l’idea è che non voglia farlo e che l’Inter se la goda più come gingillo da sbandierare agli amici che tanto mica seguono poi così tanto il nostro calcio come si racconta in Europa. Voi in Italia dite che i cinesi impazziscono per il calcio italiano, ma in realtà si va a mode, come dappertutto nel mondo. In ogni caso non vedo al momento l’idea di fare investimenti altisonanti in certi settori, a differenza del fronte immobiliare, dove Suning ha invece investito moltissimo, perfino nel gruppo Wanda che era in evidente difficoltà.

Perché allora Suning ha preso l’Inter? Se era per far girare soldi, alla fine non ne girano neppure tanti.
Forse un paio di anni fa qui si pensava di trasformare la moda del calcio europeo in business, su indicazione del Presidente, ma adesso non è più cosi.
Zhang Jindong  di calcio non capisce  nulla, come il 99% dei cinesi e, passato il momento in cui molti ne parlavano, dell’Inter tutto sommato gli importa poco: per lui è uno dei tanti giocattoli. Non credo voglia liberarsene  a breve, perché qui piace agli imprenditori vantarsi di avere famose proprietà occidentali e se non costano poi così tanto meglio ancora.
All’inizio Suning sembrava effettivamente intenzionata ad investire moltissimo nell’Inter,  si diceva anche qui, magari solo per ingraziarsi il presidente Xi Jining, ma appena questi si è appassionato ad altro, tutti si sono raffreddati, Suning compresa. Non a caso qui siamo in fase di stallo anche per quanto riguarda l’importazione di Top Players: Tevez è scappato via e gli altissimi ingaggi cinesi di cui si favoleggia, spesso sono fasulli o è denaro non contabilizzato per la gioia di procuratori e dirigenti stranieri che non devono rispondere alle Leggi Cinesi. Poi ci sono anche Capello, Lippi, Cannavaro e per certi versi anche Walter Sabatini che effettivamente guadagnano cifre importanti e assolutamente reali. Anche sulla questione Thohir: per come la vedo io, se lo tengono è perché probabilmente al momento gli serve per cose extra-calcistiche in Indonesia, altrimenti l’avrebbero già liquidato.
Di buono c’è che qui a certi livelli i cambi di direzione possono essere quanto mai improvvisi e quindi coltivo sempre la speranza, da interista, che quello che vedo oggi domani non valga più e che l’Inter salga al volo nelle gerarchie e negli investimenti dell’Universo-Suning, anche se non credo che il motore possa essere la qualificazione alla prossima Champions.

E del ‘milanista’ Yonghong Li che si dice lì?
Praticamente nulla, perché negli ambienti che contano davvero nessuno sa chi sia e per sua fortuna al momento si sa poco anche della sua fama in Occidente. Quel che si vede qui è che certi neo-imprenditori  venuti su dal nulla e che hanno esagerato o sono in stato di arresto o hanno fatto in tempo ad andare all’estero con ordini di arresto sul groppone ed è meglio per loro che non rientrino in Cina. Hong Kong tradizionalmente è più sicura, ma non si sa mai.
Tra l’altro ultimamente stanno iniziando a perseguire anche i billionaires che hanno combinato dissesti in giro per il mondo, come Wu Xiaohui, il charmain di Anbang, appena arrestato per ‘economics crimes’. Insomma qui, in certi ambienti, proprio non si scherza.

26 Commenti su Suning: oggi è così, domani chissà…

  1. Fabio Primo // 23 marzo 2018 a 18:59 //

    A questo punto speriamo che vendano il più presto possibile l’ Inter. A chi non saprei , ma così ci propongono una lunga agonia senza fine , a guardare per lustri gli altri che vincono trofei

  2. Ciao Gianluca, insomma , se ho ben capito non dobbiamo aspettarci chissà quali investimenti o chissà quali campioni… ed io chi mi vedevo già fortunato tifoso di un nuovo Manchester City o un’altro Psg…
    Di buono c’è almeno che Suning è un gruppo solido, “reale” e non chissà quale fondo misterioso….
    vabbè, speriamo….almeno questo rimane gratis!
    Amala.
    Ciao

  3. Marco // 24 marzo 2018 a 01:11 //

    Ma infatti al giocattolino non servono investimenti importanti, bastano 200 milioni. Anzi 150 calcolando qualche cessione. Scherzo. Comunque sono d accordo che la società cammini sulle proprie gambe. La Juventus ne è un esempio. Forse eravamo abituati male prima!! Arsenal Liverpool e Manchester utd non spendono più del loro fatturato. Secondo me l’inter a oggi ha una buona squadra che con qualche ritocco può migliorare ancora. Io preferisco concentrarmi sul campo che sulla proprietà.

  4. Marco Ferrara // 24 marzo 2018 a 11:03 //

    Possedere una “Ferrari” e trattarla come una “Panda” non capisco quale beneficio d’immagine e nello specifico economico, possa portare.
    Ho iniziato a dubitare di Suning con l’addio di Mancini, criticabile nei modi, ma certamente il buon Roberto, non è sprovveduto, e, i fatti, ad oggi gli danno ragione.
    In assenza di un evidente cambio di strategia, auspico l’ennesima cessione della società. Non ci sono compratori? Lo si diceva pure sotto Moratti e Thohir, eppure….

  5. enrico // 24 marzo 2018 a 11:38 //

    una botta di ottimismo ! battute a parte, e’ tipico del DNA nerazzurro anche questo, trovare una proprieta’ stracolma di soldi e avere la sfiga che non li spendano per fare una grande squadra. Tafazziano.

  6. Roberto // 24 marzo 2018 a 13:30 //

    Perfetto GLR sono cose che si sapevano ma la chiarezza non guasta mai. Se al giocattolo cambiano le pile, le briciole di 100 milioni, come hanno fatto nel passato mi basta. Lavora bene con quello che hai e si può costruire bene certo non puoi buttare il capitale comperando J.Mario, Dalbert, Barbosa, Vecino, Kondo… L’Inter del triplete aveva giocatori pagati poco come Maicon, Cambiasso, J.Cesar, Lucio ecc. Poi è mai possibile che non si riesca ad avere un primavera? Amala…

  7. Eugenos // 24 marzo 2018 a 16:44 //

    Ciò che hanno fatto i suning in questi due anni per l’inter non sono che una conferma di quanto da te riportato
    Resta da sperare che per una qualsiasi ragione decidano di cambiare rotta e immettere molta liquidità nella ns amata squadra altrimenti dipenderà molto dai risultati sportivi dell’inter
    Per il momento speriamo di arrivare quarti
    Ciao
    Sempre e comunque forza inter

  8. Giorgio // 24 marzo 2018 a 16:51 //

    Ottimo. Perfetto. Leggendo l’articolo mi sono reso conto una volta di piu’ che si siamo in mani solidissime, ma altresi’che certe voci tipo ( fair play finanziario ecc. ecc.) siano solamente una scusa messa li per non spendere o farlo con oculatezza. STIAMO SICURAMENTE MEGLIO CHE I NOSTRI CUGINI ROSSONERI. Ah dimenticavo tra un po’ di mesi probabilmente usciranno voci dove saremo sulle tracce di DI MARIA, VIDAL, NAINGGOLAN, MAGARI TORNA DI MODA ANCHE EL POCHO LAVEZZI. Comunque sempre FORZA INTER.

  9. vitienko // 25 marzo 2018 a 11:16 //

    è come se mi fossi comprato una Lamborghini e dopo l’entusiasmo iniziale me ne sono subito stancato lasciandola in garage perché ho comprato un altro giocattolo, delegando il garagista alla sua manutenzione; quindi andremo avanti a botta di parametri 0, nella miglior tradizione dell’ultimo Galliani. amala

  10. Roberto Scibetta // 25 marzo 2018 a 21:48 //

    Molto interessante. Bravo GLR, questo è giornalismo, questo è fare informazione.
    R

  11. Stefano // 26 marzo 2018 a 02:35 //

    Se così è, e non motivo per non crederlo, speriamo solo di centrare l’obbiettivo CL per poter rafforzare la squadra. Certo che qualche milioncino questi micragnosi cinesi potrebbero anche sganciarlo

  12. Carmelo // 26 marzo 2018 a 05:53 //

    Siamo messi veramente male. Che senso ha per noi Suning? Nulla.
    Non gliene frega niente: anche per Moratti l’inter era un giocattolo ma aveva passione.
    Questi manco questa.

  13. I tifosi hanno bisogno di sognare e i media hanno bisogno di contatti. Normale.
    Basta sapere che la realtà è un po’ diversa
    GLR

  14. Il loro concetto di immagine è molto diverso dal nostro. E comunque fa fico anche in Cina avere proprietà occidentali
    GLR

  15. Il problema è che nessun club italiano potrà mai fatturare quanto qualsiasi Club inglese. Almeno nei prossimi anni.
    GLR

  16. Direi proprio di no, visto che la proprietà resta comunque solidissima e a vedere quanto sta accadendo dall’altra parte del Naviglio non c’è da augurarsi salti nel buio, ma solo che cambino strategie. E quel che è vero oggi non è detto che lo sia anche nei prossimi anni.
    GLR

  17. Alfredo // 26 marzo 2018 a 14:19 //

    Non so cosa augurarmi dopo questo articolo. L’ideale sarebbe un cambio di strategia da parte di Suning ma la vedo dura. Un altro cambio di proprietà sarebbe un bel rischio ma, se entro uno o due anni non cambiasse nulla, sarebbe l’unica possibilità per tornare a vincere.
    Resto comunque perplesso sul fatto che si spendano centinaia di milioni di euro per comprare qualcosa che, poi, non ti interessa più. Quindi mi aspetto che Suning stia già pensando a come vendere L’ Inter.

  18. Hanno buttato soldi nel cesso per Gabigol e JoaoMario e ora, scottati, fanno i tirchi. Va benissimo, ma almeno si affidino a professionisti come Sabatini che ha ampiamente dimostrato alla Roma di saper costruire rose affidabili con giocatori che hanno portato risultati e garantito plusvalenze, quindi autofinanziamento, alla società.
    Gli si dia un budget e lo si lasci lavorare con un certo grado di autonomia.

  19. Tiziano // 26 marzo 2018 a 23:35 //

    I loro obiettivi sono anche i nostri, i loro tempi no. Ma se hanno deciso che il fatturato deve aumentare, aumenterà. Soprattutto col merchandising e particolarmente con la brandizzazione. Questo glielo permetterà senza immettere capitali più di tanto (basta il logo su un tablet, un pc ecc. e farlo pagare 2€ in più). Ciò permetterà di viaggiare con le proprie gambe. Basta che restino WS & LS!

  20. josè75 // 27 marzo 2018 a 11:38 //

    il discorso è semplice, i cinesi investono soldi in ciò che è produttivo (vedi diritti TV) l’Inter non è una passione,ma un investimento di immagine, ma di certo non un pozzo dove pompare centinaia di milioni di euro. Tutto sommato in questi 2 anni SUNING ha speso, in molti casi male e in pochi bene (skriniar / candreva). Pertanto bisogna intraprendere un lungo cammino dove i pochi soldi da investire siano per giocatori veri, non top, ma veri…se le voci su De Vrijl sono vere, sono soddisfatto

  21. Daniele // 27 marzo 2018 a 15:05 //

    GLR ti apprezzo proprio per la tua schiettezza e sincerità; il tuo e sicuramente il miglior articolo sulla proprietà Suning da quando si sono insediati a Milano.Tuttavia questa tattica diciamo, attendista, dei signori di Nanchino alla lunga verra’ alla luce prima tra gli addetti ai lavori e poi anche al grande pubblico,con tutte le conseguenze del caso: le odierne indiscrezioni, se confermate, sulle difficoltà del rinnovo a Sabatini, ad esempio, come le dobbiamo interpretare? Mancio vide lontano?

  22. Daniele // 27 marzo 2018 a 15:43 //

    Caro GLR, sulla situazione Suning-Inter ti devo fare icomplimenti per la tua franchezza, faro da seguire in un mare di voci e notizie spesso contraddittorie… proprio a questo proposito, oggi la Gazzetta ha rivelato che Sabatini avrebbe chiesto la risoluzione del contratto per contrasto con la proprietà: ti risulta qualcosa in merito o è l’ennesima voce non confermata ma costantemente pubblicata? Grazie mille

  23. Lo sapremo presto ma non mi sembra Sabatini il tipo da farsi prendere per il culo a lungo. E infatti…
    GLR

  24. Si, si…sarà…ma io vedo ben altro al momento
    GLR

  25. Kalle // 28 marzo 2018 a 13:13 //

    Tanto di stima a Lei e al suo collega. Penso pure che giornali e personaggi da Lei conosciuti, abbiano delle ragioni nel dire che il fair play finanziario obblighi tutti i club all’autofinanziamento: la Juventus prese Higuain coi si Pogba. Suning non può per Inter fare sponsorizzazioni tipo Psg, perché sarebbe censurata come avvenne anno scorso da tv Cinese. Forse, Abu Dabi è un po’ diversa dalla Cina! Meglio però un’Inter sparagnina che spendacciona e che piglia bidoni poi paga Pantalone!

  26. Elio Rossi Spiri // 28 marzo 2018 a 21:43 //

    Dottor Rossi, le copio il pensiero che ha espresso oggi, nel primo pomeriggio a Top Calcio: spero che l’Inter possa diventare una nuova Lazio a livello di gestione, che con un fatturato di 93 milioni ad oggi ha una rosa più completa dell’Inter. E magari si tornerà a vincere qualcosa, coppa Italia, Supercoppa d’Italia e se la Juve si distrae ci può scappare pure uno scudetto, magari un paio a lustro. Poi penso che in virtù di quello che ho letto sull’ammontare dei debiti dei nerazzurri, Suning si indispensabile per la buona salute dell’Inter. Del resto non vedo la fila di colossi finanziari pronti a comprare l’Inter.

Lascia una risposta