Suning: Capello e Sabatini salutano

Prima Fabio Capello e poi Walter Sabatini hanno lasciato i rispettivi incarichi: il tecnico non è più l’allenatore dello Jangsu, il dirigente non è più il Responsabile dell’Area Sportiva Suning. Ognuno può fare le sue valutazioni, ma credo che la realtà sia molto più semplice. Ovviamente entrambi si dimettono, da che mondo e mondo, rinunciando a dei soldi ma concordando una congrua buon’uscita, come si usa nel mondo del lavoro, a qualsiasi latitudine, ma non è questo il tema. La vera è domanda è perché? Al di là di Fabio Capello che ci riguarda fino ad un certo punto, interessa Walter Sabatini che non ha potuto lavorare su un piano, chiamiamolo pure ‘industriale’, continuamente variabile e variato dal datore di lavoro, con l’autonomia e le risorse che gli erano state promesse solo pochi mesi fa. E il prossimo, non posso escluderlo, potrebbe essere Luciano Spalletti a fine campionato, anche se di buono c’è che nessuno lascia la strada che sta percorrendo se prima non ne ha trovata una migliore. Al proposito ad occhio e croce, non credo che Walter Sabatini resterà a lungo con le mani in mano, a meno che non vi siano anche ragioni personali che ignoro.
Non sono preoccupato né tantomeno sorpreso, perché certe cose le avevo capite, metabolizzate e spiegate da tempo, le ultime nel precedente editoriale-intervista con Marco Castelli.
Il colosso Suning, perché, badate bene, di colosso si tratta, al momento non ha alcuna intenzione di liberarsi dell’Inter, ma semplicemente di gestirla secondo canoni molto poco italiani.
Di italiano finora ci sono state solo le tante fregnacce raccontate, compresi l’hashtag #interiscoming e lo slogan ‘Andiamo a Comandare’, sfoderati da un rampollo di 27 anni, Steven Zhang senza, al momento, alcun reale potere di incidere sulle decisioni verticistiche del ricchissimo papà Zhang Jindong, che non ha fino ad oggi mai pensato all’Inter come alla più inmportante delle tue aziende.
Il nuovo criterio con cui far camminare l’Inter è quello dell’autofinanziamento, in uso in molti club italiani ed europei. E non ci sarebbe niente di male, se questo fosse stato detto fin da subito, rinunciando a esternazioni pubbliche con cui si sono presi per il culo non solo i tifosi dell’Inter ma anche addetti ai lavori del calibro di Walter Sabatini e Luciano Spalletti. E prima di loro Roberto Mancini, che probabilmente ci aveva visto lungo.
Noi italiani, reduci dai gloriosi  tempi morattiani e berlusconiani, fatichiamo a digerire il criterio dell’autofinanziamento. Negli ultimi anni questa strada è stata percorsa per certi versi anche dalla Juventus, che però nel frattempo ha avuto uno stadio tutto suo e un progetto tecnico con dirigenti, allenatori e giocatori che non sono durati lo spazio di una stagione. E non a caso la Juventus sta raccogliendo da tempo ottimi frutti.
Walter Sabatini sarebbe stato l’uomo giusto anche per questa idea di fare calcio. Come in ogni campo della vita basta essere chiari e operare di conseguenza, senza cambiare idea ad ogni refolo di vento. Ce ne saremmo fatti tutti una ragione. Io me la sono fatta da tempo e continuerò ad amare l’Inter anche come comprimaria e non come protagonista del calcio che conta. In fondo la seguo quotidianamente e professionalmente da 30 anni con lo stesso entusiasmo, anche quando mi fa incazzare.
Magari si rinunci in futuro a certa propaganda da Campagna Abbonamenti, alla quale già provvedono certi tifosi con l’anello al naso che fanno Comunicazione e non certo Informazione sui tanti siti para-nerazzurri e, meglio ancora, si evitino le bufale sull’inviolabile rigidità del Fair Play Finanziario o sui diktat del Governo Cinese, sulle quali vi metto in guardia da mesi.
Nessun Club al mondo, imboccando la strada legittima e meritoria dell’autofinanziamento, può diventare in breve tempo un vero Top Club. Ogni addetto ai lavori lo sa. Se l’obiettivo sarà qualificarsi sempre alla Champions League, basta saperlo. Va bene così o comunque ce lo faremo andar bene, non essendoci altre strade. Ogni tanto sarebbe opportuno dare qualche segnale concreto, al di là di certe veline o comunicati. Uno per esempio potrebbe essere il rapido riscatto di Joao Cancelo, visto che a quanto mi dicono alla finestra per capire cosa intendiamo fare ci sia pure la Juventus.
Insomma, cara Suning, prendi una strada e mantienila.
Io resto interista comunque, con la stessa passione di ieri, oggi e domani. Anzi, forse di più, proprio perché manca a chi sta a 8.000 km di distanza e mica si fa impressionare da 70.000 persone a San Siro, visto che a Nanchino le vedono più o meno ogni giorno in una qualsiasi fermata della metropolitana.

85 Commenti su Suning: Capello e Sabatini salutano

  1. Stefano // 28 marzo 2018 a 14:58 //

    Tutto chiaro e legittimo, niente da dire; anch’io chiaramente rimarrò tifoso, ci mancherebbe. Unico appunto: se fossero stati chiari subito invece di fare i fanfaroni ed i fenomeni strapagando giocatori inutili e parlando di portare l’Inter fra le prime 10 squadre del mondo forse sarebbe stato più onesto, non credi? Detto questo, Forza Inter sempre!

  2. angelo // 28 marzo 2018 a 15:30 //

    Suning che gestisce l’Inter dalla Cina senza nessuna conoscenza specifica prendendo, a volte, decisioni emotive, come l’esonero di Pioli.
    Si differenzia dalla precedente gestione per l’eccessiva parsimonia.

  3. Alfredo // 28 marzo 2018 a 15:41 //

    Come giustamente detto nell’articolo L’ Inter è e sarà una comprimaria.
    Questo significa che il massimo traguardo possibile per i prossimi anni sarà la qualificazione alla Champions League.
    Ai tifosi decidere se continuare a seguire lo stesso la squadra oppure fare altro.Spero solo che si smetta di prendersela con l’allenatore di turno on con Ausilio.
    Infine, se io fossi Spalletti, mi cercherei subito un’altra squadra e saluterei a Giugno. Con l’ Inter lo scudetto non lo vince di sicuro.

  4. Beh hai ragione, GLR, l’Inter bisognerebbe amarla incondizionatamente, qualunque fosse l’obiettivo e chiunque ne fosse alla guida. Mi auguro che tutti noi che seguiamo questo spazio la pensiamo allo stesso modo. E chissenefrega dei dirigenti meteora, per quanto bravi essi siano.
    Claudio – Parma

  5. Marco Ferrara // 28 marzo 2018 a 15:45 //

    Mancini è fuggito a gambe levate dopo appena due mesi, Sabatini e Capello hanno avuto bisogno di un po’ di tempo in più; nessuno ovviamente è disposto a perdere la reputazione a causa di gente inadeguata. Grave, non è tanto l’addio dell’ex ds della Roma, il quale, per i noti motivi, poco o nulla ha inciso, quanto piuttosto il fatto che Suning non voglia vendere. Siamo davanti all’unico caso al mondo di una gloriosa società con alle spalle un colosso, trattata come una provinciale. Inaccettabile.

  6. Daniele // 28 marzo 2018 a 15:50 //

    Tanto di cappello a Walter Sabatini e temo anch’io che il prossimo sia l’ottimo Luciano; Suning ha investito più di 4/500 milioni per rilevare il club con tutte le sue passività pregresse e non credo se ne possa liberare così facilmente anche se lo volesse. Ci dobbiamo rassegnare ad una proprietà da ambizioni sportive di medio cabotaggio, l’importante è che la smettano di fare proclami assolutamente surreali e, proprio per la ns fede nerazzurra, ci rode vedere ingabbiata tanta potenza di fuoco.

  7. Maurizio // 28 marzo 2018 a 15:54 //

    “Nessun Club al mondo, imboccando la strada legittima e meritoria dell’autofinanziamento può diventare in breve tempo un vero Top Club”.
    Non mi sembra del tutto vero, la Juventus, per esempio, non mi sembra, ma potrei sbagliare, che investa chissà che cosa.
    Il punto è che se Morata viene ricomprato ci fai comunque parecchi soldi ed una bella plusvalenza…mentre noi abbiamo pochissimi giocatori che possono avere mercato. Comunque, con un po’ di fantasia e capacità professionali potresti farcela.

  8. susanna conti // 28 marzo 2018 a 16:07 //

    Carissimo Gian Luca d’accordo con te su tutto. L’unica domanda: i possibili acquisti di questi giorni potranno essere annullati?

  9. Pelle // 28 marzo 2018 a 16:29 //

    Che vengano anche a pagare il biglietto. Personalmente ho amato le Inter dei Piraccini Cucchi e Pizzi e continuerei a farlo. Si potranno fare egregie figure anche con l’autofinanziamento ma nel caso i 60.000 a S.Siro non se li meriterebbe la società.

  10. Eppure Sabatini poteva essere proprio l’uomo giusto nel posto giusto per perseguire la strada dell’autofinanziamento, coniugandola a qualche soddisfazione sportiva che male non farebbe, anche all’immagine di Suning. Va be, pazienza, si vede che preferiscono farsi spennare e prendere per il naso da Kia e compagnia briscola.

  11. Mattia // 28 marzo 2018 a 16:49 //

    Ciao GLR mi sembra evidente che entrambi abbiano lasciato i rispettivi incarichi perché gli era stato promesso la luna e invece…a Capello hanno smesso di comprare giocatori di un certo livello e a Sabatini hanno fatto fare una figura pessima nel mercato di gennaio con il PSG per Pastore. Ora mi domando : perché dovrebbero rimanere Spalletti e Ausilio in una società così?…AMALA SEMPRE E COMUNQUE…P.s. Io sono uno dei 70000 ma la voglia di andare allo stadio ci sarà sempre. Viva l’Inter

  12. Fabio Primo // 28 marzo 2018 a 17:07 //

    Speriamo che al più presto Suning saluti anche l’Inter tutta ! Così non si può andare avanti

  13. stefano // 28 marzo 2018 a 17:57 //

    Credo anch’io che il prossimo partente sarà Luciano Spalletti. Sono però convinto che “faccia bene” al mondo del calcio la via dell’autofinanziamento che nel breve termine significherà un ridimensionamento delle aspettative da Top Club. Ma è anche vero che se “l’azienda” sarà capace di produrre profitti con la oculata scelta di giovani promettenti, l’Inter non sarà più ricordata per l’emorragia finanziaria senza fine dell’epoca morattiana. E’ l’unica strada: non esistono più i Moratti innamorati

  14. Salvatore // 28 marzo 2018 a 18:04 //

    Le dimissioni di Sabatini,ce ne fosse ancora bisogno,sono una definitiva tranvata alle.nostre pie illusioni di grandeur. Il medio cabotaggio è ciò che ci attende. Fossero furbi i cinesi almeno prendessero Tare che sa fare le nozze coi fichi secchi.

  15. enrico // 28 marzo 2018 a 18:15 //

    GL che disfattismo ! SE fossero veri i nomi di Martinez, Asamoah e De Vrij, sarebbero la conferma che anche con pochi soldini si possono rinforzare, e molto, le squadre. Se poi come ogni anno 80/100 mln vengono stanziati per il calciomercato, non la vedo cosi’ male. Certo, bisognerebbe saper sceglie i giocatori e la dipartita di Sabatini e’ un bel problema.

  16. Ferruccio // 28 marzo 2018 a 18:31 //

    Certo GL, però ti contraddici. Sabatini ha mollato senza avere altro in mano. Lo stesso fece Mancini. Lo stesso farà ahimè Spalletti. Solo chi non ha capacità e CV resta attaccato ad una nave che galleggia a malapena. Tra i professionisti una volta erano importanti i sentimenti, ora contano le prospettive, e se non ne vedi… tu (Io anche) restiamo interisti, ma io il basket a Varese prima mi ci abbonato, adesso ci butto un occhio distratto.

  17. Mario // 28 marzo 2018 a 18:33 //

    tutto vero, però è brutto sostenere una squadra che non può più aspirare a vincere uno scudetto o, non se parla nemmeno, una Champion’s.
    E’ inevitabile che non si cambia squadra, ma queste considerazioni, per quanto realistiche e vere, sono proprio deprimenti.

  18. antoniole // 28 marzo 2018 a 18:40 //

    Non bisogna neanche dimenticare che prima Thohir e poi questi ci hanno evitato i tribunali ai quali eravamo destinati. A me basta sapere che la Società sia sana finanziariamente e cammini con le proprie gambe. Dovremo cercare di fare qualche exploit in Italia (qualche coppa Italia o supercoppa) e cercare di fare bella figura in Europa. Questa sarà la nostra dimensione, almeno per i prossimi anni. Amala.

  19. Marco // 28 marzo 2018 a 19:47 //

    Ho grande stima di Sabatini e sono convinto che troverà subito una valida alternativa, ma mi sorprende il fatto che se ne sia andato alla prima difficoltà: un dirigente esparto come lui, che però non ha vinto quasi nulla con le sue gestioni, avrebbe potuto raccogliere la sfida di Suning di migliorare l’Inter con budget limitati e provare a costruire un progetto pluriennale per tentare di raggiungere qualche risultato sportivo importante. Ha perso un’occasione per dimostrare davvero quanto vale.

  20. Fabio // 28 marzo 2018 a 20:15 //

    Ciao, premesso che dei motivi che hanno spinto Sabatini all’addio non mi interessa granché, col tuo aiuto volevo capire una cosa: ma non era possibile risolvere questa cosa a campionato finito? non si poteva aspettare maggio (tra 2 mesi…mica 6 anni) in modo da non dare ulteriori casini ad una squadra che parrebbe appena uscita da un lungo tunnel buio?
    Da non addetto ai lavori penso bastasse un po’ di buon senso…o no?

  21. AndreaBg72 // 28 marzo 2018 a 20:32 //

    Ti va dato assolutamente atto che sono mesi ormai che metti sull’avviso tifosi, troll da tastiera, gonzi più o meno assortiti e ultras che a Nanchino l’Inter non è la 1^, né la 2^, né la 3^ priorità di Suning, ma, se va tutto bene è in testa alla “side B” degli interessi di Zhang, autofinanziamento deve essere? E autofinanziamento sia! Stando così le cose (ormai il piano è chiaro) il prossimo sarà ancora l’anno 0 anche in panchina

  22. davide // 28 marzo 2018 a 21:27 //

    Ciao Gian Luca, in merito al tuo editoriale, sei troppo avanti e si conferma la tua professionalità. Ti volevo fare una domanda sul nostro calcio: ma come mai gli arabi non vengono in Italia a investire? sono andati in Inghilterra in Francia ma in Italia no. un’idea me la sono fatta ma vorrei un tuo pensiero. ciao grazie Davide

  23. Andrea // 28 marzo 2018 a 21:30 //

    Sei un mito. Unica aggiunta mia. Se un cinese dice che mi paga la cena poi non me la paga allora (visto che comunque devo pagare io) esco col mio vicino di casa (almeno parliamo la stessa lingua )….:-))

  24. Ponente nerazzurro // 28 marzo 2018 a 21:45 //

    La cosa che lascia più stupiti nelle dimissioni di Sabatini è il fatto che siano arrivate solo adesso.

  25. Paf67 // 28 marzo 2018 a 22:23 //

    Boh. Ma è un problema per l’Inter se Sabatini ha lasciato? Un dirigente riconosciuto da molti addetti ai lavori, e dai media, come Grande Esperto, Re delle Plusvalenze. La certezza invece è che Sabatini in quasi 30 anni da dirigente non ha mai vinto niente, ZERO, neppure nelle serie minori. Quindi? Che se ne fa l’Inter di Sabatini? Non è che se ne sono accorti e l’hanno mandato via?
    A mio parere ci sono altri dirigenti in Italia che masticano bene il calcio, e costano molto meno.

  26. Carmelo // 29 marzo 2018 a 02:39 //

    Hai detto bene
    Saranno anni da comprimari. Devo dire che dopo il triplete mai avrei pensato ad un crollo così verticale senza soluzione di continuità.
    Ci vorrà tempo, molto tempo prima di tornare una squadra di livello. Speriamo almeno che Spalletti rimanga. Se si cambia anche allenatore siamo di nuovo da capo.

  27. Frank // 29 marzo 2018 a 08:23 //

    Concordo. Ci sono 2 ordini di tematiche. Galassia Societa Suning..poche chiacchiere si leggono i dati, risultati economici e sportivi ed investimenti e si decide al di la dei nomi. Fronte Inter.. non comunicano in modo corretto, almeno dal nostro modo di intenderlo, …o meglio comunicano con i fatti..ovvero avendo ravvisato il torbido nel settore, e ci vuole naso, prendono decisioni congrue (non vogliamo investire —no Sabatini) da metà classifica in su (prestiti par. zero..)..serenità si ama

  28. caro gianluca sono perfettamente daccordo con te. oramai per tornare ai vertici in europa l’unica speranza è quella di sperare in una gestione tecnica praticamente perfetta quindi acquisti tutti azzeccati allenatore perfetto per quegli acquisti ecc in pratica dato che non vince neppure chi investe tutti gli anni (PSG) la speranza di tornare ai vertici è molto molto bassa. però come te gianluca l’amore per questi colori rimarrà immutato!

  29. Eccola la tipica reazione ad un fatto comunque imprevisto e grave di chi gli mostri la luna ma, obnubilato dal tifo, guarda il dito. La tipica reazione di chi preferisce sentirsi raccontare la favolette da Inter Tv per cui va tutto bene ed il progetto calcistico a lunga scadenza prescinde da Sabatini, perché tanto non ha vinto nulla.
    Va beh, di questi tempi, ci sta tutto. So che chi ragiona e mi segue in un certo modo non si aspetta da me le favolette da raccontare ai bimbi prima di metterli a nanna.
    Non vi è peggior cieco e sordo del tifoide che non vuole vedere e sentire. E se anche Spalletti dovesse salutare, che sarà mai? In fondo cosa ha vinto? Già quelli che vincono non vedono l’ora di lavorare con chi cambia idea ogni due ore
    GLR

  30. C’è solo un piccolo dettaglio da aggiungere alla tua metafora: il tuo vicino di casa non ha alcuna intenzione di uscire a cena con te.
    GLR

  31. Grazie, troppo buono. Perchè in un Paese contradditorio come il nostro, anche e soprattutto a livello fiscale e politico, è assai più conveniente e remunerativo investire altrove.
    GLR

  32. Hai assolutamente ragione, ma al cuor non si comanda evidentemente. Quando uno non ce la fa più, non ce la fa più e certe domande non se le pone nemmeno. Gli altri dovrebbero essere abbastanza grandi per capire che devono continuare a fare il loro dovere in campo. O no?
    GLR

  33. Sicuro che non abbia nulla in mano? Proprio sicuro. Ne parliamo tra qualche mese. Fosse davvero così sarà uno dei pochi del vecchio-stampo. C’è anche una versione per cui non sta benissimo di questi tempi e non può più strapazzarsi molto tra Italia e Cina, ma non sono minimamente in grado di confermarla e in ogni caso avrebbe potuto accordarsi per lavorare solo qui. La verità è che se la gente che ha dimostrato di saper lavorare, non vuole più lavorare con te il problema è tuo più che loro
    GLR

  34. Sarà brutto ma è vero. Se uno vuole sentirsi raccontare le favolette, in effetti io non faccio per lui. Io scrivo e dico quello che vedo non quello che vorrei. Non avete 9 anni e chi vi racconta storielle non rispetta né voi né se stesso o prende soldi per farlo. Peggio ancora chi lo fa gratis.
    GLR

  35. Il tifoso la rigira sempre a suo comodo, si sa. L’analista potrebbe rispondere che l’occasione l’ha invece persa l’Inter, cioè Suning.
    GLR

  36. L’Inter non sarebbe mai andata davanti a nessun tribunale. Altra panzana rifilata ad arte per un paio d’anni.
    GLR

  37. Vedo che tra i tanti quello che non capisce ciò che scrivo lo becco sempre, nel senso che non credo proprio di essere disfattista ma di raccontare quello che vedo. Non penso che siamo in linea col progetto che era stato presentato. Poi magari Cancelo riceve un’offerta dalla Juve ma resta da noi e arriva Asamoah: quindi ci guadagniamo. Nessun dice che non siano buoni giocatori, ma capisco che guardare più in là del proprio naso per qualcuno sia troppo difficile.
    GLR

  38. Peccato che Tare per come è abituato a lavorare qui non ci viene nemmeno se gli offri il doppio dello stipendio. MA sicuramente mi sbaglio io.
    GLR

  39. Per chiudere con l’oggi, ci vuole un altro domani. Non c’è.
    GLR

  40. Ora non esageriamo con gli scenari apocalittici. Il Club va avanti ma con le proprie gambe è comunque bek altro passo rispetto a quel che si era promesso.
    GLR

  41. La Juventus non fa solo autofinanziamento e comunque ad un certo percorso virtuoso ci è arrivata dopo anni di investimenti, a cominciare dallo Stadio. Evitiamo di fare paragoni ridicoli, visto che qui si cambia idea e progetto tecnico ogni sei mesi. Solo per iniziare un certo lavoro, occorrerebbero almeno tre anni di idee chiare e con le stesse persone.
    GLR

  42. Sabatini in 5 anni a Roma ha comunque inciso parecchio e, personalmente, cambierei gli ultimi anni dell’Inter con quelli della Roma ad occhi chiusi, ma, senza riferirmi a te, ora sento critiche a Sabatini pur di difendere una gestione dilettantesca da chi non facendo sport guarda solo chi vince e non chi è comunque più che competitivo ogni anno.
    GLR

  43. Ma tu o chi per te allora non saresti corso ad abbonarti. L’imprenditore-speculatore per definizione non è mai onesto. Non siamo mica sul set di Love Story! Basta saperlo, ragionare con la testa e non con il cuore.
    GLR

  44. josè75 // 29 marzo 2018 a 12:07 //

    credo che il divorzio sia stato consumato adesso, periodo in cui si stanza budget x il calciomercato e quindi imbastire o chiudere operazioni. Il cinese avrà ribadito che i soldi sono solo quelli delle eventuali cessioni, a questo punto Sabatini ha ringraziato e salutato. Visti i fatti metto la firma x De Vrij, Asamoah, Martinez, conferma di Cancelo e Icardi. Stiamo apposto l’anno prox si punta al 3° posto e già miglioriamo. Questa è la realtà o ci si adegua oppure week di montagna o mare

  45. Roberto // 29 marzo 2018 a 12:21 //

    Tutto ok non mi lamento di suning abbiamo capito, rimane il fatto che io sono convinto che si puo’ fare bene lo stesso. Bene non vuol dire “capolavoro”. A questo punto che tutti prendano coscienza della situazione e mettiamoci un po’ di coraggio. Coraggio nelle scelte coraggio nell’inserire giovani e soprattutto coraggio nell’accettare i risultati. Amala…

  46. davide // 29 marzo 2018 a 12:58 //

    quello che pensavo. Aggiungo anche che molti ragazzi non giocano più a pallone e questo implica un calo a tutti i livelli. Quindi senza investimenti e l’inserimento di forze nuove di qualità, il nostro calcio è destinato a soccombere. credo che l’inter sia l’estrema sintesi ma è tutto il sistema in crisi. Ciao buona Pasqua

  47. Giuseppe // 29 marzo 2018 a 13:44 //

    Caro Gian luca, ancora un volta ci tengo a ringraziarti per la purezza dei tuoi editoriali. Rispecchiano la realtà e abituano il lettore a divincolarsi dalla notizia appurando i fatti!
    Più che sul Sabatini, piuttosto, ci terrei a conoscere il tuo pensiero sul futuro dirigenziale: credi si rimarrà così o si cercherà una figura accomodante?
    Le voci apocalittiche sull’addio di Spalletti e il ritorno del figliol prodigo (Branca) hanno poche fondamenta.
    Un saluto
    Giuseppe

  48. antoniole // 29 marzo 2018 a 13:51 //

    Non dubito di quello che dici dal momento che sei sicuramente più informato di me; però devi ammettere che finanziariamente eravamo messi maluccio. Diciamo che ci hanno lanciato un salvagente ma che comunque ci hanno lasciato in mare a nuotare con le nostre gambe. Sicuramente “Interiscoming” se lo potevano risparmiare ma io continuo ad essere loro grato, almeno per ora.

  49. enrico // 29 marzo 2018 a 14:03 //

    intendevo dire che anche con pochi piccioli, ma con lungimiranza e progettualita’, ci si puo’ divertire. che poi abbiano strombazzato a vanvera e cambiato idea ad ogni soffio di vento, certo che l’ho visto :)

  50. giovanni // 29 marzo 2018 a 14:23 //

    Sono lontani, a loro poco importa dell’inter, ed ora: cambiano idea ogni 2 ore.
    Ma i ricavi sono aumentati come si legge o no.
    Se almeno questo è vero aspettiamo con fiducia.

  51. Alfredo // 29 marzo 2018 a 14:36 //

    Sinceramente non credo che Suning, a questo punto, terrà l’Inter a lungo. Penso che stiano già lavorando sotto traccia per venderla. Certo ci vorrà tempo e non sarà facile ma ormai il calcio non è più parte del loro business.
    Il prossimo segnale sarà Steven Zhang che tornerà a Nanchino in pianta stabile . Speriamo solo che il prossimo proprietario sia disposto ad investire; in Italia sicuramente non c’è nessuno; all’estero chissa!

  52. Giorgio // 29 marzo 2018 a 14:53 //

    Ok. Se ne sono andati sia Capello che Sabatini. Pero’ con quello che ha percepito come stipendio in Cina Capello son bravi tutti a dimettersi, avendo avuto dei risultati quasi pessimi in campionato. Per quanto riguarda Sabatini non ho mai capito in effetti il ruolo che aveva in societa’ pero’ nel suo ci sapeva fare. Sempre comunque Forza Magica Inter.
    Buona Pasqua a Tutti.

  53. ALESSIO // 29 marzo 2018 a 14:54 //

    lavoro da 24 anni in un’azienda che esporta impianti in tutto il mondo e in primis in Cina. Sono anni che faccio avanti e indietro x tutte le città cinesi e quando dicono che sono mercanti hanno ragione. Cambiano spesso gli accordi, lo scopo di fornitura anche in corsa d’ordine e di conseguenza chiedono sempre sconti. Sicuramente non sono Signori nonostante siano gran lavoratori ma l’imprenditore che serve alla ns società deve avere un DNA diverso. Ho timore di altri anni buttati e 0 tituli.

  54. Guido dalla Croazia // 29 marzo 2018 a 15:30 //

    L’autofinanziamento con la probabile cessione di Icardi non dovrebbe essere un problema, se si sa venderlo bene. Per il resto, potrei dire che l’abilità di un bravo operatore di mercato sta anche nel sapere fare “magie” con pochi soldi e sapere trovare, in Italia e all’estero, giocatori promettenti dall’ottimo futuro, tanto da noi top player per un bel po’ non arriveranno comunque. Poi non conosco i rapporti tra Sabatini e il Gran Capo, quindi non commento le dimissioni del primo.

  55. Se uno conoscesse il bilancio dell’Inter capirebbe che i soldi, assai meno di quelli annunciati, sono comunque arrivati dall’interno e non certo dall’esterno.
    GLR

  56. Non ne ho la benché minima idea, proprio perché non ce l’hanno neppure loro, visto che cambiano punto di vista dalla mattina alla sera. La società, si fa per dire, a livello di organigramma, è a posto così, nel senso che tanto nessuno ha il potere di decidere nulla in autonomia, come l’anno scorso.
    Nessuna persona di calcio verrebbe a lavorare in queste condizioni. Non a caso Lele Oriali, più volte contattato, finora ha sempre chiesto ‘per fare cosa’ e nessuno ha mai saputo dirglielo.
    GLR

  57. I giovani qui come all’Atalanta oggi vengono fatti crescere per vendersi e fare plusvalenze, non per inserirli in prima squadra. Tra l’altro, ad alto livello, non ce n’è uno che potrebbe giocare. Lo sanno benissimo Stefano Vecchi che li allena e Roberto Samaden, Responsabile del Settore Giovanile Interista. Anche dopo il successo nella Viareggio Cup.
    GLR

  58. Dubito che questo sarà lo scenario finale. Fosse questo, forse Sabatini l’avrebbe perfino accettato. Togli qualcosina, mia sensazione.
    GLR

  59. Mauro // 29 marzo 2018 a 16:43 //

    il qualcosina sarebbe Icardi vero? Tutto sommato se poi reinvestissero i soldi sul mercato, almeno metà dai, non sarebbe neanche male, a patto di trovare il giocatore giusto, visto che ormai dobbiamo puntare sulla sorpresa e non sul top player

  60. josè75 // 29 marzo 2018 a 16:51 //

    cosi mi mandi in depressione!!Rafinha lo dò perso , ma Cancelo è un peccato soprattutto se poi va alla Juve!

  61. Sabatini non era un dirigente dell’Inter e, se pur un bravo DS, non può essere considerato come il Messia senza il cui Verbo ci incammineremo verso la perdizione. Si giudica senza conoscere le cose e solo per sentito dire. Mi pare tutto così emotivo come quando commentiamo una sconfitta sul campo e mandiamo tutti al diavolo. Calma. 3 acquisti importanti sono già stati fatti e non credo che Sabatini ci abbia messo del suo. Per piacere sospendiamo il giudizio fino a luglio prossimo.

  62. Lucio // 29 marzo 2018 a 22:19 //

    il problema dei ridimensionamenti è la transizione. Il mio incubo è una stagione che inizia male, male, male e una squadra nei bassifondi che si deprime. Si rischierebbe il patatrac.
    Senza uno stadio, l’unico modo per uscire dall’anonimato è scoprire un Pogba o un Cavani e costruire la squadra vendendoli sopra prezzo. Sabatini sarebbe stato perfetto per questo ruolo. Oppure serve un Ferguson/Wenger che possa lavorare 10 anni su un sistema di calcio.
    Purtroppo non capisco dove vogliano andare

  63. Paf67 // 30 marzo 2018 a 00:07 //

    Gianluca sei un buon giornalista, ma dovresti levarti il “vizio” di rispondere interpretando a modo tuo la TUA verità. Io ragiono con la MIA testa. Sabatini non ha MAI vinto con un progetto sportivo. La Roma senza di lui, spendendo ZERO fa gli stessi risultati, anche meglio. Il resto sono chiacchere.

  64. È incredibile come il tifoso riesca a inventare qualsiasi cosa pur di consolarsi. Scusa la franchezza, ma quello del sentito dire sei certamente tu da quello che scrivi e si capisce chiaramente che non hai mai frequentato l’ambiente. Ogni operazione interista da maggio in avanti ha avuto la regia di Walter Sabatini: da Skriniar a Cancelo, da Dalbert alla conferma di Perisic, ogni cosa buona e meno buona si deve a Sabatini, il cui lavoro a Roma ha dato ottimi risultati sotto gli occhi di tutti, poi vincere un’altra storia e vince non a caso sempre lo stesso, ma non per questo gli altri sono tutti deficienti. Con questo niente una tragedia e nessuno pensa ci aspetti l’apocalisse, ma solo l’ennesimo punto di partenza. Certamente riuscire a far scazzare uno come Sabatini che ha lavorato per anni con Pallotta con cui non è esattamente una passeggiata non è certamente da club avveduto. Poi tra tifosi potete raccontarvi quel che vi pare, ma tra chi fa calcio professionalmente resta una figuraccia. Ora si può pure riportare in auge Ausilio o perfino Branca, al quale se ne sono dette di tutti i colori, ma siamo nelle mani di dilettanti allo sbaraglio e far finta di nulla in nome del tifo cieco e acritico fa rotolare dal ridere. Saluti.
    GLR

  65. Purtroppo in Italia vince uno e non per questo gli altri sono tutti deficienti. Siccome non sai come si gestisce una la società di calcio non avendo tu parlato con nessuno che l’abbia mai fatto tieniti pure le tue idee fingendo di non sapere che la Roma deve molto di quel che è oggi proprio a Sabatini. Magari appena anche Spalletti troverà un club più professionale dove andare a lavorare riuscirai a capire la differenza tra il tifoso del tutto incapace di spirito critico e chi invece fa il mio mestiere. Ah già, ma anche lui non ha vinto nulla secondo te. Bene allora sappi che quelli che contano davvero e che hanno vinto qualcosa, per come è gestita oggi la società Inter, qui non ci vengono nemmeno per sbaglio. Forse ti sfugge che gli addetti ai lavori tra loro si parlano e, mi spiace per te, a volte parlano anche con i giornalisti
    GLR

  66. Sto semplicemente affermando e non a caso che qualsiasi grande club più organizzato e coerente dell’attuale Inter ha più chances di attrarre certi giocatori
    GLR

  67. Mi auguro sia solo Icardi ma il fatto che la gente preferisca andarsene dall’Inter piuttosto che restarci non è certo un buon segnale, anche perché i professionisti tra loro si parlano
    GLR

  68. Raffaele B. // 30 marzo 2018 a 01:31 //

    Questo è vergognoso. Al di là di tutto, è vergognoso che un Club così importante e di gran blasone debba finire in mani simili, lasciato al suo destino e coi pezzi pregiati che scappano via uno dopo l’altro. Io non capirò nulla delle dinamiche del calcio a livello di business, d’accordo, ma mi sembra che Suning si stia meritando solo disprezzo. Dall’alto dei loro palazzi sti plutocrati col gingillino nerazzurro se ne fregano? Vadano all’inferno, l’Internazionale è loro ma merita tanto di meglio.

  69. Stefano M // 30 marzo 2018 a 06:08 //

    Secondo me la storia e molto semplice. Walter va dal capo e chiede soldi per il mercato, il capo non risponde né si né no oppure ribadisce che devono autofinanziarsi. Sabatini sa che ciò non è vero. con Pallotta aveva carta “bianca”(vendi e compra basta che abbiamo un segno + a fine mercato) qui no. vendi ma non è detto che poi il vecchio ti autorizza la spesa (vedi pastore). capita l’antifona gli sono girati gli zebedei e ha mandato tutti a stendere! fine dei giochi…

  70. bruce // 30 marzo 2018 a 08:05 //

    E comunque abbiamo capito che Suning è un’azienda di successo, solida e capace nella sua realtà, fatta di rivendita di elettrodomestici, su questo non ci piove. Che automaticamente sappia cosa vuol dire gestire un club di calcio, pure blasonato, come l’INTER, non è detto e ne abbiamo prova vista la disinvoltura con la quale si affida ai vari Kia Joorabchian o nel non trovare una quadra con un manager di indiscusse capacità come Sabatini. Noi tifosi? Aspettiamo.

  71. Alessandro // 30 marzo 2018 a 10:26 //

    Al netto di tutto, GLR, la domanda è scomoda ma te la pongo lo stesso: che dobbiamo aspettarci per il prossimo lustro ? Dimensione quarto / quinto posto, con Juve e Napoli inarrivabili ?

  72. Antonio // 30 marzo 2018 a 11:23 //

    Sinceramente la vicenda Sabatini mi ha lasciato l’amaro in bocca…le sue dimissioni credo siano il sintomo del fatto che la proprietà è inadeguata e l’Inter, finché sarà in in mani loro, viaggerà nella mediocrità senza poter ambire a vincere qualcosa.

  73. emmit // 30 marzo 2018 a 11:26 //

    E’ vero che noi tifosi siamo tutti abbastanza arrabbiati con Suning, ma l’aggressività, ai limiti dell’insulto (“dilettanti allo sbaraglio”) che tu dimostri verso di loro ad ogni tuo commento mi lascia un pò perplesso e me ne chiedo la ragione. Tu dirai “la ragione è sotto gli occhi di tutti”, e va bene, resto però dell’idea che la tua posizione sia un pò eccessiva. Se per esempio fossero vere le voci su Piazza d’Armi, credo che questo sarebbe un ottimo segnale di impegno, serietà e competenza.

  74. Roberto // 30 marzo 2018 a 12:20 //

    Purtroppo hai ragione. Ad ogni ricordo solo Duncan come giovane affermandosi a un buon livello.

  75. stefano // 30 marzo 2018 a 13:22 //

    Caro GL,
    Intanto complimenti x mantenere questo sito pacato e razionale, con la giusta dose di passione ed entusiasmo.
    Vorrei chiederti un commento sulla vittoria al Viareggio, terza in 9 anni, dopo 2011 e 2015, oltre ai 2 campionati primavera 2012 e 2017… quali sono stati i riflessi sulla prima squadra? Credi ci sia difficoltà nel riversare al massimo livello i giovani campioni? …le soddisfazioni della squadra giovanile non sono mancate negli anni post-2010…
    Grazie e Buona Pasqua

  76. Caro Gianluca, come si dice in questi casi ti faccio una domanda off-topic: Emerson Palmieri ai tempi del suoarrivo in Italia sembrava una pippa colossale, ma dopo un anno di “cura Spalletti” è finito prima in Nazionale e poi (da rotto) al Chelsea. Tu che sicuramente parli con gli addetti ai lavori, possiamo sperare nello stesso percorso per Dalbert o Sabatini stavolta ha davvero preso un abbaglio colossale?
    Grazie, amala, e buona Pasqua!

  77. SANDRO // 30 marzo 2018 a 17:30 //

    Il fatto che Sabatini sia in qualche modo collegato all’arrivo di Capello allo Jiangsu, tecnico pagato ben 10 milioni di ingaggio ma che a conti fatti non ha portato quel salto di qualità che ci si aspettava, può avere influito nella rottura tra le due parti? Secondo me si, Suning si aspettava moltissimo, ma Capello ha inciso poco, soprattutto in rapporto al salario davvero enorme. Non a caso, si sono dimessi – si fa per dire – entrambi…

  78. Non volendo iniettare 2-300 milioni di euro ogni anno per aumentare davvero la qualità della squadra, per migliorare certi risulti bisognerebbe almeno avere una certa continuità nel progetto scelto e non mi pare sia così
    GLR

  79. Dilettanti allo sbaraglio non è un insulto, ma la semplice constatazione di come hanno operato finora. Nel mondo del lavoro solo dilettanti allo sbaraglio gestiscono un bene da 8.000 km di distanza e per di più senza mettere alcuna persona nelle condizioni di dimostrare il proprio valore. Piazza d’Armi? Torre Velasca? Nuovo stadio? E quando sarebbe la posa della prima pietra di almeno uno di queste nuove opere? Entro il 2020 o prima? Peccato che nelle Sedi politiche competenti non ne sappiano nulla, ma vedo che certi ami della propaganda continuano a pescare pesci…Se per esempio fossero vere…bravo, solo ‘se per esempio’…
    GLR

  80. No, per quello c’è qualcuno che gioca al Torino, qualcun altro che gioca nel Verona o nella Fiorentina, ma nessuno è stato giudicato all’altezza dell’Inter o di club di alto livello, a parte Balotelli anni fa.
    GLR

  81. In qualsiasi mercato, alcuni acquisti li azzecchi, altri no. Succede a tutti, all’Inter come alla Juve, al Milan come al Napoli. Sono dell’idea che comunque il primo anno in un grande Club è sempre un po’ particolare per chiunque: non tutti diventano subito Skriniar o dopo qualche mese Cancelo. Altri hanno bisogno di più tempo, magari per tutto il primo anno: Palmieri è stato uno di questi. Altri ancora non si ambientano nemmeno dopo due stagioni in Italia, vedi Joao Mario o Kondogbia, che comunque all’estero sta facendo assai meglio che da noi.
    Per Dalbert bisogna aspettare l’anno prossimo, anche perché non credo sia cedibile a giugno e nemmeno conviene dal punto di vista del bilancio, visto l’investimento.
    GLR

  82. A me pare che un po’ cme l’Atalanta oggi i giovani dell’Inter servano come plusvalenze. A noi servono per garantirci denaro per i calciatori di Prima Squadra.
    Perlomeno sui giovani la politica dell’Inter è chiara e certi investimenti sono serviti anche per avere sconti su eventuali sanzioni dall’Uefa in tema di Fair Play Finanziario: quando spiego che i paletti del Fair Play non sono poi così invalicabili se ti sai muovere mi riferisco anche a questo, malgrado alcuni ciddoni non lo immaginino neppure. Poi c’è il fatto tecnico, la nostra Primavera costa quasi quanto il Chievo in Serie A e sforna giocatori che possono trovare posto in Serie C, in Serie B e qualcuno in Serie A, ma non al massimo livello. Non è un problema solo nostro: in fondo nessun prodotto del Settore Giovanile della Juve di Fabio Grosso che ha vinto il Viareggio due anni fa è mai arrivato in Prima Squadra, stesso discorso addirittura per il Sassuolo l’anno scorso. Il salto è ancora troppo lungo per tutti finché non arriveranno come all’estero le cosiddette Seconde Squadre
    GLR

  83. emmit // 31 marzo 2018 a 11:08 //

    “nelle sedi politiche competenti” ne sanno così poco che il sindaco di Milano, tale Sala, ha più volte affermato che esiste un progetto Inter a questo proposito. Ma qui c’è qualcuno che distorce la realtà pur di restare aderente alle sue tesi precostituite.
    Saluti da un pesce (piccolo)

  84. Sandro // 31 marzo 2018 a 14:48 //

    Ma lo sanno questi cinesi che cosa è l’Inter nel calcio italiano è europeo? Se vogliono fare campionati di cabotaggio si vadano a prendere la lazio o la fiorentina, con tutto il rispetto x lazio e fiorentina. L’Inter per storia calcistica tradizione e cultura deve partire per vincere sempre poi che ci riesca o meno questo è un’altro discorso. Lo avevo capito da tempo che questi nicchiano. Comunque non saranno certo i cinesi a farmi disamorare dell’Inter. Saluti da Racale.

  85. Si, si tu continua a fidarti del Sindaco Sala che vai lontano…in fondo non mi meraviglia che i politici abbiano potuto disporre di noi cittadini a loro piacimento da decenni a questa parte. Se sono tutti così boccaloni come te. Se vuoi ti allego una Rassegna-Stampa delle dichiarazioni di grande apertura su un nuovo Stadio a Milano di Pillitteri, Borghini, Moratti e Pisapia. Credo di avere anche delle mie interviste ai protagonisti politici della nostra Metropoli, destra o sinistra fa poca differenza, ammesso tu viva a Milano, perché da come scrivi credo che tu viva su Marte. Le tesi occulte ce l’hai tu nella tua testa e sono quelle che ti vengono propinate ogni giorno da chi fa Comunicazione, non ceto Informazione!
    Avessi 15 anni potrei anche capirlo, ma forse hai qualche anno in più…
    A Minneapolis ho visto uno stadio di football e baseball a metà lavori in estate…sei mesi dopo ci giocavano le partite. Non sto a dirti di Germania e Inghilterra perché non voglio infierire. Vai tranquillo: appena posano la prima pietra di un nuovo Stadio a Milano ci sentiamo. Aspetto gente dagli anni ’90 e Presidente era Ernesto Pellegrini, che presentò il suo promo plastico!
    GLR

Rispondi a Giuseppe Annulla risposta