37C: Lazio-Inter 1-3

MARCATORI Keita (L) su rigore al 18’, Andreolli (I) al 31’, Hoedt (L) autogol al 37’ p.t.; Eder (I) al 29’ s.t.
LAZIO (3-5-2) Vargic; Wallace, De Vrij (dal 14’ s.t. Basta), Hoedt; F. Anderson (dal 33’ s.t. Crecco), Milinkovic, Biglia, Luis Alberto (dal 22’ s.t. Lombardi), Lulic; Immobile, Keita (Adamonis, Borrelli, Bastos, Patric, Petro, Murgia, Cardoselli, Tounkara, Rossi) All. S. Inzaghi
INTER (4-2-3-1) Handanovic; D’Ambrosio, Andreolli, Murillo (dal 23’ p.t. Santon), Nagatomo; Medel (dal 41’ s.t. Banega), Gagliardini; Candreva, Brozovic, Perisic; Eder (dal 36’ s.t. Pinamonti) (Carrizo, Radu, Sainsbury, Vanheusden, Yao, Biabiany, Joao Mario, Palacio, Gabigol). All. Vecchi
ARBITRO Di Bello di Brindisi
NOTE espulsi Keita al 21’ s.t. per doppia ammonizione (comp. non regolamentare e simulazione); Lulic al 33’ s.t. per doppia ammonizione (comp. non regolamentare e gioco scorretto). Ammoniti Hoedt e Lombardi per gioco scorretto (L), Murillo ed Eder per gioco scorretto. Spettatori e incasso non comunicati. Tiri in porta 2 (una traversa)-3. Tiri fuori 0-5. Angoli 6-6. Fuorigioco 1-2. Recuperi 1’ pt, st zero

Anche le partite con la Lazio possono essere uno specchio per capire questa assurda stagione dell’Inter. In campionato i nerazzurri hanno fatto 6 punti tra andata e ritorno, ma la partita che contava davvero, quella di Coppa Italia, l’han però vinta i laziali.
L’Inter all’Olimpico è tornata a vincere dopo oltre due mesi da quel 7-1 all’Atalanta che aveva regalato addirittura l’illusione di poter rincorrere Roma e Napoli per un posto in Champions.
Pochi i motivi della partita, da ambo le parti.
La vita della Lazio, reduce dalla sconfitta nella finale di Coppa Italia con la Juventus, non cambia di una virgola sia col quarto che col quinto posto finale: sempre gironi di Europa League sono. L’Inter non andrà comunque da nessuna parte, se non verso l’ennesima rifondazione, speriamo l’ultima.
Così questa Lazio-Inter verrà ricordata quasi come uno scambio di regali: il rigore di Murillo per Keita, l’autorete di Hoedt e lo svarione di Lombardi per l’Inter, con Keita e Lulic espulsi nell’ultimo quarto d’ora dall’arbitro Di Bello in vacanza pure lui, viste alcune decisioni improvvisate.
Dopo tanto tempo si è rivisto Santon per Murillo infortunato: altrove non supera una visita medica nemmeno per sbaglio, mentre qui pare possa giocare, seppur a singhiozzo.
Un altro dei misteri buffi di questa imperdonabile stagione.
Insomma l’atmosfera è stata quella dell’ultimo giorno di scuola, ma con qualche cosa bella come il gol di Andreolli dedicato al papà mancato da poco e l’inatteso striscione degli Irriducibili di casa che hanno reso a Totti l’onore delle armi.
Con l’ultimo posto Europa matematicamente perduto e con la Lazio che non aveva certamente voglia di complicazioni, i nostri hanno comunque ripreso a fare roba che non si vedeva più da mesi: movimenti senza palla, diagonali, rincorse e contrasti. La cosa mi fa incazzare, quindi passiamo oltre.
Nel finale Eder ha lasciato il posto al baby Pinamonti, fresco di rinnovo, relegando ancora in panca e Gabigol che ha reagito ancora da isterico, come a San Siro con la Sampdoria.
I fans del “questi cattivoni di allenatori ce l’hanno tutti con lui” sono più che mai in agitazione, ma il giovanotto, come da copione, si scuserà presto.
Manca solo l’Udinese per archiviare tutto. Meglio così.

Highlights
17′ Murillo a pesce su F.Anderson. Rigore vincente di Keita 1-0

31′ Corner di Brozovic, Perisic spizza e Andreolli segna di testa 1-1
37′ Cross di Candreva, Hoedt irrompe spiazzando Vargic 1-2
47′ Punizione di Eder di poco sul fondo
49′ Candreva  per Eder che calcia fuori
56′ Traversa di Immobile
70′ Brozovic per Eder, pallonetto sul fondo
74′ Tiro di Perisic, Lombardi pasticcia, tap-in vincente di Eder 1-3
85′ Sinistro di Perisic respinto in corner.

 

 

51 Commenti su 37C: Lazio-Inter 1-3

  1. Pasquale Somenzi // 22 maggio 2017 a 01:22 //

    Stavolta ha prevalso la tradizione del 21 maggio, giorno in cui l’Inter non ha mai perso in trasferta. Comunque l’Inter ha preso almeno un gol per la dodicesima giornata consecutiva e l’ultima volta era successo a cavallo della vittoria nel mondiale per Club:
    6 novembre 2010 Inter-Brescia 1-1
    10 novembre 2010 Lecce-Inter 1-1
    14 novembre 2010 Inter-Milan 0-1
    21 novembre 2010 Chievo-Inter 2-1
    28 novembre 2010 Inter-Lazio 5-2
    3 dicembre 2010 Lazio-Inter 3-1
    6 gennaio 2011 Inter-Napoli 3-1
    9 gennaio 2011 Catania-Inter 1-2
    15 gennaio 2011 Inter-Bologna 4-1
    19 gennaio 2011 Inter-Cesena 3-2
    23 gennaio 2011 Udinese-Inter 3-1
    30 gennaio 2011 Inter-Palermo 3-2
    Qualsiasi sia il risultato contro l’Udinese questo campionato ci dice che l’unica squadra a cui l’Inter non ha segnato è il Napoli mentre l’unica da cui non ha subito reti è l’Empoli, invece nel precedente erano state Chievo e Frosinone.
    L’ultima vittoria 3-1 in trasferta è STATA la memorabile Juventus-inter del 2012.
    C’è una statistica che equipara l’Inter alle due finaliste di Champions, infatti nel 2017 il Napoli in trasferta ha sempre segnato dalle 2 reti
    in su tranne in 3 circostanze: Real Madrid in Champions, Juventus in coppa Italia ed Inter in campionato dove ha segnato solo una rete. In occasione della prossima Supercoppa Europea ci sarà sicuramente una squadra che ha realizzato il triplete, ossia la vincente della finale di Europa League che si disputa in settimana. L’Inter rimane comunque l’unica squadra che in Italia non è mai stata 20 anni di fila senza vincere lo scudetto, e nemmeno 18 anni, e dato che il primo campionato si è disputato nel 1898, dato che l’Inter è nata nel 1908, questo significa che l’Inter non è mai stata 20 anni senza vincere lo scudetto persino quando non esisteva…
    Pasquale.

  2. Marco Ferrara // 22 maggio 2017 a 01:29 //

    Di fatto un’amichevole senza senso. Trovo invece piuttosto preoccupanti le dichiarazioni di Vecchi nel dopo gara. Egli consiglia di ripartire dalle piccole cose non potendo fare quelle grandi per colpa, neanche a dirlo, del Fpf. Ma, poco tempo fa, tu stesso non parlavi di mercato sontuoso di Suning, solo investendo la metà, della reale cifra destinata?! Ausilio, l’allenatore, i nostri dirigenti parlano poco, ma quando lo fanno provocano più danni della grandine..!

  3. gabriella // 22 maggio 2017 a 04:21 //

    Contro una Lazio svuotata dalla partita di mercoledì, almeno non abbiamo battuto il record di partite senza vincere, altro non c’è da dire. Domenica ultima partita e poi spero si dia il via a quello che dovrebbe riportarci nelle posizioni più confacenti alla nostra storia.

  4. Alessandro // 22 maggio 2017 a 07:13 //

    #GLRparody: “Adesso gli interisti da bar, che si basano sulla singola partita, diranno che Andreolli e Santon, considerati scarti fino a ieri, dovranno essere la pietra angolare della rifondazione. D’altronde chi non capisce di calcio valuta i 90 minuti e non la stagione nel suo insieme”. Dài, siamo alla fine, facciamo un po’ i somari :)

  5. Ferruccio // 22 maggio 2017 a 07:18 //

    Handanovic capitano l’ultima perla di una stagione che ricorderemo a lungo

  6. Nicoletta // 22 maggio 2017 a 07:38 //

    Questa vittoria è servita solo a non entrare nella storia in negativo, per il resto c’è poco da dire, totale delusione di squadra e società per come sono degenerate le cose. Gabigol spero venga rispedito al mittente, ennesimo bimbetto viziato che pensa di essere un grande top player, all’Inter adesso c’è bisogno di altro.

  7. ROBERTO SCIBETTA // 22 maggio 2017 a 08:20 //

    Felice per Andreolli, Santon ed Eder.
    Spero che Gabigol finisca in Siberia con un piccone a spaccare pietre. Forse l’esperienza del “brasiliano triste ed inutile” avrà insegnato ai cinesi che affidarsi ad avidi procuratori più che ai tuoi dipendenti (Ausilio, Mancini, ecc.) crea solo danni: economici e tecnici.
    Speriamo almeno questo: la stagione è stata un lungo, lunghissimo elenco di errori. Per renderla utile bisogna leggere e rileggere gli errori, capirli e cercare di evitarli in futuro.

  8. Questa settimana è stata particolare per capire cos’è l’Inter : Ausilio parla davanti ad una platea dei guai che attanagliano la società e scopre, nel XXI secolo, che le parole non rimangono circoscritte all’ambiente nel quale vengono proferite. Gabigol, il più strapagato abbaglio calcistico dell’anno a livello mondiale, abbandona la panchina, stizzito. La partita esprime un risultato inutile come la nostra partecipazione a tutti i tornei dell’anno.
    Ma il prossimo anno si svolta. Sìsì…

  9. brov84 // 22 maggio 2017 a 08:42 //

    In tempi più civilizzati si diceva “la classica vittoria di Pirro”, ma per i nostri “eroi nerazzurri” è stata la “classica vittoria da Pirla”. A parte gli scherzi, solita partita con i soliti errori (basta prendere Murillo ad esempio) rimessa in piedi solo perché la Lazio non aveva più nulla da chiedere a questo campionato.

  10. Francesco // 22 maggio 2017 a 08:57 //

    GLR buongiorno, ho visto anche questa partita, così come tutte le altre: all’inizio del campionato sperando di vedere miglioramenti, in seguito con curiosità e fiducia, le ultime con incredulità. Ammetto di aver provato a darmi delle spiegazioni e di non averci capito molto. Ho letto sempre i tuoi commenti anche alla ricerca di qualche risposta da chi conosce meglio il mondo Inter, ma purtroppo resta tutto poco chiaro: troppi errori da parte di tutti. Ricominciamo. Grazie e Forza Inter!

  11. Francesco // 22 maggio 2017 a 08:59 //

    GLR, al di là del risultato ininfluente, vorrei soffermarmi su due giocatori in particolare: Andreolli e Eder. I due, a mio parere, dimostrano sempre attaccamento alla maglia, nonostante gli evidenti limiti tecnici. Sono anche degli ottimi professionisti per quanto ne so (aggiungerei anche palacio). Penso che in una rosa di 18/19 elementi ci possano stare benissimo e fornire un buon contributo alla causa. Concordi con me o la pensi diversamente?
    Francesco dal Cilento

  12. Vincere è sempre meglio che non vincere, quindi…
    Vogliamo invece parlare di quell’inutile fenomeno da baraccone che si è fatto notare per l’elegante gesto di abbandonare la panchina prima del fischio finale?
    Claudio – Parma

  13. matteo rivoli // 22 maggio 2017 a 09:28 //

    Questi inutili atleti riescono ad umiliare la nostra maglia anche quando vincono spero che saltino in molti specie chi governa e che finalmente si metta fine a questo schifo

  14. Tiziano 59 // 22 maggio 2017 a 09:45 //

    Spero solo che la tournée in Cina nasconda un bel campo di rieducazione di TseTunghiana memoria

  15. Luciano // 22 maggio 2017 a 09:48 //

    mi viene solo da fare un applauso ad Eder che in questo ultimo mese ci ha messo la faccia ed ha fatto lui il Capitano più di qualcun’altro interessato ai tatuaggi….

  16. Claudioeffedeejay // 22 maggio 2017 a 09:50 //

    Partita dai contenuti agonistici blandi, almeno per quel che riguardava i laziali. Tuttavia la premiata ditta Murillo-Medel è riuscita a collezionare tre rigori abbastanza netti e meno male che l’arbitro, già in vacanza, ne ha fischiato solo uno. Non rivedere mai più i due sudamericani nella nostra difesa potrebbe già essere il primo passo della rifondazione. Anche la discreta ricerca di fare calcio, con un attaccante più tecnico e di movimento, ieri ha dato qualche timido segnale.

  17. Posso scriverlo? Ancora più ridicoli.

  18. Sei matto? Abbiamo tifosi che vivono nell’adorazione del profeta Gabigol e permettersi di spiegare che ogni addetto ai lavori che l’abbia visto non lo ritiene ancora pronto, soprattutto mentalmente, per il campionato italiano è un reato! Ne capiscono più loro in poltrona, da sempre straordinari nell’ innamorarsi del primo che passa, da Bonazzoli a Livaja, da Bardi a Kovacic, salvo poi dimenticarsene dopo qualche mese, gettando contemporaenamente fango su chi l’Inter ha comunque resa vincente per anni o comunque sempre onorata (Zanetti, Cambiasso, Palacio e tutti quelli della ‘mafia argentina’).
    Purtroppo, anche i tifosi non li fanno più come una volta. E anche i giornalisti, per carità, solo che io non ho alcun timore a dirlo pubblicamente degli uni e dgli altri, me compreso.
    GLR

  19. Alberto C. // 22 maggio 2017 a 10:18 //

    Vorrei che qualcuno facesse un chiarimento UFFICIALE sulla curiosa presenza di Barbosa all’Inter.
    Ma chi svolge la funzione di portavoce UFFICIALE in questa Babele societaria?

  20. La penso come te. Andreolli ha poi il doppio vantaggio di essere italiano e cresciuto nel vivaio e nell’allestimento di una rosa che si spera prima o poi torni in Europa è utile anche per ragioni non solo tecniche
    GLR

  21. L’errore è uno solo: da tempo non c’è la società. Speriamo ci sia presto
    GLR

  22. Ancora? E’ un errore di mercato, un’operazione più commerciale che tecnica. Si sperava potesse essere utile alla squadra, ma così non è stato. Più ufficiale di così…
    GLR

  23. Si svolta se si fa la società, lo so sono monotono, ma è così semplice ricominciare che tu non ne hai nemmeno idea. Volendo, lo si fa in un attimo.
    GLR

  24. Va beh, adesso passiamo dall’adorazione sconfinata di qualcuno ai lavori forzati in Siberia di qualcun altro. Non c’è mai equilibrio nei giudizi. E’ giovane, prima o poi capirà, qui o altrove
    GLR

  25. Certamente ci sarà un mercato importante, ma secondo i precedenti accordi che poi sono stati confermati, l’Inter deve fare una cessione importante entro il 30 giugno.
    GLR

  26. Altro che parodia, qualcuno l’ha detto sul serio…
    GLR

  27. Alessandro // 22 maggio 2017 a 10:43 //

    Eh, ho visto. Parodia per parodia, i contenuti sono fedeli all’originale.

  28. Beh, certo qui le persone serie mica piacciono…
    GLR

  29. angelo // 22 maggio 2017 a 11:21 //

    Svanito il pericolo della qualificazione all’euro league, i nostri ricominciano a vincere.

  30. enrico // 22 maggio 2017 a 11:39 //

    questa cosa mi manda ai matti. mi spieghi come e’ possibile, nel mondo moderno, da Pellegrini a Moratti, da Thohir a Suning, che NESSUNO riesca a comprendere che basterebbe mettere 3/4 persone competenti nei ruoli chiave di una società, dare regole chiare e farle rispettare? lo capiscono gli asini da tastiera e non gente con con fatturati milionari?

  31. Fabrizio // 22 maggio 2017 a 12:05 //

    Buongiorno Gianluca
    tu dici che manca la società e sono assolutamente d’accordo con te…ma la domanda sorge spontanea…ce l’abbiamo mai avuta una società in questi ultimi 30 anni?? cioè quando Mou vinceva il triplete c’era la società??

  32. I dirigenti dell’Inter mi sembrano i nostri politici che ci elencano di continuo i problemi che ci sono dopo averli creati o esserne la causa… Il ridicolo (dramma nel caso dei politici) è che sono profumatamente pagati per risolverli

  33. Roberto Tirelli // 22 maggio 2017 a 13:03 //

    Ciao GL, per fortuna ne manca una sola. Cosa vorrei per il futuro? Una società di calcio normale dove siano chiari i ruoli. Vorrei un gruppo di giocatori in grado di usare prima la testa poi il corpo. Lo so è chiedere troppo ma basta con Murillo, Brozovic, Peresic, anche Medel e Miranda.
    Gabigol? Diciamo la verità al Meazza è invocato perché nel ridicolo di un annata storta si chiama il clown per “divertire” tanto male non fa. Amala…

  34. Vittoria che sa di presa in giro e fine a se stessa.
    Piuttosto, a ribadire l’importanza della “presenza” e serietà della società, ve l’immaginate tipetti come Pogba, Vidal, Tevez e Dybala, all’Inter? La da loro appena hanno sgarrato sono stati messi in riga come soldatini e noi ci preoccupiamo se un amorfo come Gabriel Barbosa fa i capricci in panchina? Invece di fare casting su mister e pedatori degni alla causa, chi di dovere si dia una mossa e impari da chi sa fare bene il proprio lavoro.

  35. Leggo la dichiarazioni dei giocatori che dicono di aver tirato fuori l’orgoglio per interrompere la china negativa.Mi fanno quasi compassione (quasi) non si sono resi conto che la Lazio non aveva niente da chiedere al suo campionato e che se solo avesse avuto bisogno di punti ci avrebbe asfaltato come ha fatto il Crotone.
    Max

  36. Silvio da Torino // 22 maggio 2017 a 15:57 //

    Essendo un vero tifoso dell’Inter da circa 45 anni, vado un pò controcorrente e dico che sono molto felice dell’inutile vittoria contro la Lazio, perchè ogni vittoria della nostra Inter mi ha sempre reso felice. E mi renderà felice anche la vittoria (spero) contro l’Udinese nell’ultima dell’anno calcistico a Milano. Sui titoli di coda sono contento per Andreolli (mai polemiche), per Eder (impegno sempre), mentre prenderei a calci Brozovic, Barbosa, Murillo. Speriamo di non perdere Pinamonti.

  37. Fabio Primo // 22 maggio 2017 a 17:01 //

    Squadra che gioca decentemente, libera mentalmente dall’incubo 6° posto che vuol dire vacanze brevi, in campo a luglio, rischio di figuracce e infortuni. Per carità, ci ha messo del suo anche una Lazio svuotata.
    Lasciamo ai cuginastri la vetrina estiva della provincia europea, con tutte le conseguenze del caso.
    Noi faremo un torneo in asia che ci porterà il quadruplo dei denari giocando e rischiando molto meno

  38. ROBERTO SCIBETTA // 22 maggio 2017 a 17:25 //

    Mi permetto, Gianluca: al Gabigol auguro la Siberia non per le sue qualità tecniche, di cui parlan bene tutti quelli che l’han visto all’opera (4 o 5 persone in Italia). Ma per la reazione da vero NON PROFESSIONISTA che ha avuto quando ha capito che non sarebbe entrato in campo.

  39. Anche io sono dell’opinione che ieri sera la Lazio fosse già in vacanza, avendo staccato la spina dopo la matematica certezza dell’Europa League ma soprattutto dopo la finale di Coppa Italia persa contro la Juve. Per il resto la solita Inter che comunque per una volta ha avuto episodi a favore (autorete di Hoedt, espulsione -per me ingiusta- di Keita), quando però non contava più nulla. Ora sono curioso di vedere S. Siro domenica prossima e poi un’altra estate a sperare nella svolta definitiva.

  40. Perchè Andreolli e Santon hanno trovato così poco spazio in due anni? Non mi sembrano tanto più scarsi di altri in rosa. Domenica sarò allo stadio, esattamente come 4 anni, Inter-Udinese 2-5, clima surreale allo stadio e tifosi con sguardo smarrito, dopo una stagione disgraziata, e non sarebbe stata l’ultima. Ai tempi il colpevole doveva essere Branca, ora si comincia con Ausilio. Troppi mercenari intorno a questa Inter e i tifosi vanno via.
    Recuperiamo Valori Sportivi prima dei pseudo campioni

  41. Stefano // 23 maggio 2017 a 06:22 //

    Un dirigente di alto rango che si toglie i sassolini dalle scarpe in pubblico, un altro top manager che vola avvolto da una aura di mistero fra Cina e Italia, giocatori che sferzano compagni e società durante interviste e sui social, l’attuale coach che dichiara candido che la rifinitura è stata fatta in modo superficiale, un ragazzotto che guadagna 7 mld del vecchio conio che prende e va. Pare di essere alla Longobarda del mitico Oronzo Caná! La proprietà che dice? Il giovanotto…..

  42. Stare fuori dall’Europa (anche quella minore) per una squadra come l’Inter è comunque un fallimento.

  43. Finalmente trovata la quadra. Andreolli unica punta e ammazziamo il campionato. :-)

  44. Johnny® // 23 maggio 2017 a 09:36 //

    a proposito di gettar fango su chi l’Inter l’ha resa vincente, dimentichi tra le tendenze del tifoso moderno l’imprecare sul proprio allenatore mentre è primo in classifica (Mancini) per poi qualche mese dopo difendere un alieno come FdB oltre ogni limite della logica.
    L’astinenza da vittorie qui deve aver creato un po’ di confusione.

  45. Purtroppo per qualcuno è solo il desiderio di farsi notare uscendo da un’esistenza grigia e sileziosa…
    GLR

  46. Concordo, ma non mi sembra proprio che i tifosi vadano via, anzi…torno a dire che coi loro record di presenze allo stadio sono stati i veri eroi anche di questa stagione
    GLR

  47. Mentalità italiota ancora un po’ diffusa, ma grazie al cielo in rapido abbadono. Quelli che…non faccio l’Europa League così il prossimo anno mi dedico solo al campionato e così vinco lo scudetto sono addirittura stati cacciati anche dai bar più periferici. Vabbè, in Europa, dove il Medioevo è finito da un pezzo, gli aitri fanno sia l’Europa League sia le tournée, MAGARI con due formazioni diverse. E di norma si divertono sia di qui che di là.
    GLR

  48. Direi per ‘non rivolverli’ visto che anche quando il più scemo ha un’idea deve comunque chiamare in Cina per sapere se può metterla in opera e di norma da là manco gli rispondono.
    GLR

  49. Si. Anche nel primo governo Mancini. A volte la società c’è stata, magari grazie a colpi di Stato o ad illuminazioni del momento che hanno consegnato tutti i poteri ad un leader individuato, ma è smepre durata troppo poco
    GLR

  50. Beh, oddio, gli asini da tastiera ragliano le robe che scrivono i giornalisti senza titoli e tesserino sui siti tifoidi di oggi, mentre i ricchi non sono necessariamente intelligenti e a volte ritengono una diminutio concedere poteri che pretendono per loro
    GLR

  51. bortolini // 23 maggio 2017 a 12:44 //

    una sola partita non puo’ certo dare delle sentenze ma quella con la Lazio ha confermato la differenza che passa tra una formazione (semplice elenco di nomi) e una squadra che è molto ma molto di piu’. Certamente hai capito che cosa intendo dire. Ciao

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