E chi se lo aspettava?

Farà sorridere qualcuno ma l’Inter, colpevolmente senza Europa, è l’unica squadra italiana ancora imbattuta ed è arrivata alla sosta di ottobre meglio di come prevedevano i prematuri funerali estivi. Anche a Benevento si è rivisto tutto quel che già conoscevamo: i più dotati tecnicamente restano più che mai intermittenti, come Brozovic, al di lèà della doppietta a Benevento, e come Joao Mario che anche nel suo ruolo non ti dà mai nulla di più di quel che effettivamente vali. E comunque sono 19 punti in 7 partite di campionato, 6 vittorie e un pareggio con momenti di fatica più o meno ad ogni uscita, ma senza il rituale psicodramma collettivo della scorsa stagione. E questo è un merito da ascrivere indubbiamente a Luciano Spalletti, che sta provando a smontare e rimontare le teste vecchie e nuove che compongono quella che finalmente dopo più di un anno di individualismi sfrenati se non altro è tornata una squadra.
Ora abbiamo due settimane per divertirci con panzane di mercato varie, poi si ricomincerà col derby: quello di andata non è mai determinante, ma 7 punti di distacco in 7 giornate dal Milan dei fuochi d’artificio estivi non se li aspettava nessuno.

24 Commenti su E chi se lo aspettava?

  1. Fabio Primo // 3 ottobre 2017 a 20:14 //

    Abbiamo avuto un calendario decisamente più in discesa rispetto al Milan e nell’unica trasferta difficile a Roma una fortuna inusuale. Detto questo siamo in una posizione di classifica veramente impensabile ad inizio campionato e nel malaugurato caso la fortuna ci voltasse le spalle nel derby, avremmo ancora più di una lunghezza di vantaggio sui cuginastri. I quali devo ammettere che non li ho visti male contro la Roma, nonostante la sconfitta

  2. Sarà. Peccato che non molto bene il Milan l’abbiano visto i suoi stessi dirigenti, dal momento che è il terzo giorno consecutivo che il buon Montella va a rapporto
    GLR

  3. Francesco // 3 ottobre 2017 a 21:44 //

    Sinceramente mi aspettavo 7 vittorie su 7, anzi 8 su 8, ma non mi posso lamentare…eh eh!!
    Obiettivamente il calendario ci ha favorito ma certamente ci abbiamo messo del nostro. Quanto valiamo veramente non si vedrà negli scontri diretti con Milan e Napoli ma nelle 4 gare successive in cui affronteremo in casa Sampdoria, Torino e Atalanta (oltre al Verona fuori) in cui avremo moltissimo da perdere!

  4. Magari il Milan mi smentirà dopo la sosta, ma finora vedo molto di vecchia gestione nerazzura in questo nuovo Milan, e non mi riferisco al travaso di ex dirigenti, quanto proprio all’idea che sia sufficiente assemblare un tot di buoni giocatori acquistati in pochi giorni per fare una squadra.

  5. Claudioeffedeejay // 4 ottobre 2017 a 00:17 //

    Vorrei sbagliarmi, ma da quando Icardi cerca di giocare di più per la squadra, con scarsi risultati tra l’altro, il nostro centravanti non tira più in porta. 50 giorni senza gol non sono pochi, e sappiamo bene che Maurito è uno di quei giocatori che se non segna raramente porta a casa la sufficienza. Prima che si ripetano i sette mesi senza gol in trasferta della stagione scorsa, un turno di riposo in favore di Eder glielo concederei. Che poi è quello che ha fatto Allegri con Higuain.

  6. francesco dal cilento // 4 ottobre 2017 a 13:38 //

    Si parla tanto del fatto che l’Inter giochi male ed è abbastanza oggettiva come cosa. Ma a livello europeo ci sono squadre che hanno fatto del non giocar bene la loro fortuna: Atletico Madrid su tutte. In tal caso si parla di grande organizzazione tattica. E poi, diciamocela tutta, a parte City e Napoli su tutte, Borussia Dortmund e a sprazzi Barcellona e Real (piú per meriti tecnici che tattici) non vedo un gioco spettacolare da togliere il fiato

  7. Alessandro // 4 ottobre 2017 a 17:57 //

    L’Inter ha mostrato più coesione e solidità. Il Milan, quando riesce a giocare ma giocare davvero, gioca oggettivamente meglio. Sarà un derby interessante. La sorpresa potrebbe essere il solito gol decisivo che arriva da chi meno ti aspetti. Butto lì un nome: Ranocchia sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

  8. Antonio // 4 ottobre 2017 a 18:59 //

    Vedo delle analogie con l’anno di Mancini, quando la sconfitta con la Lazio determinò l’inizio della fine…sono curioso di vedere come reagirà la squadra alla prima sconfitta. Solo allora credo che vedremo se Spalletti è riuscito veramente a “cambiare testa” ai giocatori.

  9. antoniole // 4 ottobre 2017 a 19:22 //

    Prima o poi la sconfitta arriverà e non sarà il caso di fare drammi. Mi secca comunque affrontare il derby dopo una pausa che avrà svuotato i nostri nazionali di risorse fisiche e mentali, per non parlare dei viaggi transoceanici. Amala

  10. Al di la della bravura tecnica, di comunicazione e gestione dei rapporti di Luciano farei un’osservazione. Se l’anno scorso avesse continuato Mancini per tutta la stagione e con quella rosa le cose sarebbero andate meglio (II, III, IV posto). Ora considerato il nuovo allenatore Top, le migliorie apportate (tecniche/societarie) ci si aspetterebbe almeno la conferma (II, III, IV posto)…sempre nel confronto col potenziamento dei concorrenti. Quindi me lo aspetto un buon rendimento, di vertice.

  11. jose75 // 5 ottobre 2017 a 11:37 //

    Impazzisco nel leggere i commenti per cui l’erba del vicino è sempre + verde! Il calendario dice che noi abbiamo preso fiorentina in casa e roma fuori, 2 vittorie, meritate perché si parla dei pali della Roma (tutti tiri da fuori area) ma non dei gol mangiati dall’Inter nei primi 20′. Il Milan, Samp fuori e Roma in casa, due sconfitte nette e meritate. Noi abbiamo subito la miseria di 2 gol, loro 8, ma di cosa parliamo? E di cosa dovremo aver paura di questo derby? DOBBIAMO SOLO AFFOSSARLI!

  12. Io ci speravo in questa classifica, al limite prevedevo un pareggio a Roma ed una vittoria a Bologna. Tutti ora parlano di eccessiva fortuna, ma le vittorie conseguite nell’ultimo quarto d’ora dicono che la squadra ha carattere, oltre ad una solida base atletica. Tutti elogiano (giustamente) il Napoli di Sarri, ma attenti … dopo aver raggiunto le alte vette del bel gioco può anche precipitare. Meglio un “diesel” come l’ Inter, non illude i tifosi e fa’ sperare in miglioramenti.

  13. bulamatari // 5 ottobre 2017 a 16:18 //

    Ho appreso con stupore che l’inter è la seconda squadra per km percorsi di media nel campionato scorso. Lo stupore nasce dal fatto che dalla TV avevo maturato la convinzione opposta. Allora è la palla che gira poco e troppo lentamente? oppure devo comprarmi un paio di occhiali?

  14. Non essendo podismo ma calcio possiamo dire che problema volte non è quanto si corre come e dove si corrè
    GLR

  15. I Nazionali li hanno tutti, poi si sa che i Sudamericani con le Nazionali sono più svantaggiati. Salvo rari casi, personalmente ho sempre suggerito di provare a fare mercato in Europa
    GLR

  16. Come sempre si esagera con inizio della fine! Un altro che non ricorda neppure che quell’Inter di Mancini alla fine arrivò quarta e se ci arrivasse l’Inter di Spalletti sarebbe un gran risultato. Quante parole scritte inutilmente. A volte basterebbe concentrare un po’ di più. Solo uno che non sa di calcio poteva credere che l’Inter di Mancini avesse come obiettivo lo scudetto. Anche allora c’erano tre squadre più forti e più collaudate, esattamente come oggi
    GLR

  17. Non so se sia più cabarettistica la considerazione sul bel gioco del Milan (non osano dirlo nemmeno i loro dirigenti) o sul gol decisivo di Ranocchia. Una bella lotta!
    GLR

  18. L’Atlético Madrid gioca da cane ma è redditizio. Quelli che volevano il mio amico Simeone sulla panchina dell’Inter non hanno mai visto una partita dei Colchoneros. E poi qui gli avrebbero dato subito del perdente per aver perso due finali di Champions League su due.
    GLR

  19. Ho la massima stima di Eder ma il parco-attaccanti della Juventus è complessivamente ben superiore a quello dell’Inter
    GLR

  20. Alessandro // 6 ottobre 2017 a 08:00 //

    Non succede, ma se Ranocchia, evento alquanto improbabile a meno che a Miranda o Skriniar non venga il vaiolo, dovesse andare a segno, mi offri una cena da Cracco.

  21. Silvia da Torino // 6 ottobre 2017 a 10:20 //

    Sono tifoso della nostra INTER da 55 anni, ho gioito, ho vissuto delusioni tremende, ho visto spesso una squadra ondivaga in balia della psiche, quindi non mi rilasso mai finché l’arbitro non fischia tre volte. Non sottovalutiamo questo Milan perché ha delle caratteristiche per farci male e ricordiamoci che abbiamo una squadra un po’corta in alcuni ruoli. Inoltre le partite dopo la pausa sono sempre un’incognita. Detto questo teniamoci stretti i 19 punti. La Juve ha una rosa pazzesca ma non incanta

  22. Alfredo // 6 ottobre 2017 a 14:45 //

    Secondo me i motivi principali del distacco attuale fra Inter e Milan sono due.
    1) Cambiare 9 giocatori su 11 rende molto più fifficile assemblare la squadra rispetto a cambiarne 4 o 5.
    2) Spalletti è più bravo ed esperto di Montella.
    Dopodichè gli sberleffi subiti dai milanisti durante l’estate sulla campagna acquisti rendono molto più bella l’attuale situazione.
    Se poi li dovessimo battere la loro stagione sarebbe seriamente compromessa.

  23. C’è di meglio di Cracco e data l’eccezionalità dell’evento c’è seriamente il rischio che subito dopo un meteorite colpisca la Terra e quindi non si possa neppure più andare al ristorante.
    GLR

  24. Raffaele B. // 7 ottobre 2017 a 15:43 //

    Al di là di tutto trovo che sia un gruzzolo di punti ragguardevole, quello ottenuto finora dall’Internazionale. Si ha l’impressione che il potenziale sia grosso e che la compagine di Spalletti non abbia ancora espresso il suo miglior calcio. Meno male, direste voi! Riguardo al Derby mi sento di sbilanciarmi e dico ai sostenitori interisti: fategliene quattro e avanti con altri tre punti in saccoccia!

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