Real Madrid Campione d’Europa

Il Real Madrid è Campione d’Europa per l’undicesima volta nella sua storia. Il Real Madrid ha alzato l’ultimo trofeo proprio a Milano e ora, da solo, ha sorpassato proprio la nostra città nel numero di Champions: 11 a 10. È chiaro che istintivamente tutti simpatizziamo per Davide contro Golia. Davide stavolta era incarnato dal fiero Atletico di Diego Simeone, ma purtroppo nel calcio dei grandi fatturati le fionde non bastano più. La differenza c’è anche tra il generosissimo Juanfran o Cristiano Ronaldo sull’ultimo rigore. Così perlomeno dice l’Albo d’Oro che, ahinoi, non mente mai, ma anche lo facesse, è l’unica Legge scritta che conta nello sport.
Purtroppo, sarà per caso o per destino, come ha detto il Cholo a fine partita, ma la Champions si conferma competizione di momenti e di dettagli, ma al tempo stesso sempre più per club con grandi fatturati. Alzi la mano chi non ha detto che 100 milioni di euro per Gareth Bale eran troppi. Certo che lo erano, ma in ogni caso il gallese in tre stagioni ha già alzato due Champions e quindi i soldi spesi per lui sono tornati raddoppiati. L’Atletico poteva vincere questa partita, tutti possono vincere una partita, ma non l’ha fatto, pur uscendo a testa altissima. Il mio ragionamento però va oltre: la Champions League è diventata sempre più un club per pochi club, scusate il gioco di parole. Mi riferisco ai club che ogni anno possono permettersi di spendere 100 milioni di euro sul mercato. E’ ovvio che alla lunga prima o poi vincano. E’ quasi matematico. Infatti c’è riuscito il Chelsea, forse nell’anno in cui meno ce lo saremmo aspettato e temo che prima o poi, andando avanti con mercati faraonici, ci riusciranno anche il PSG e il Manchester City, per il quale non a caso il nuovo tecnico Pep Guardiola sta per varare un mercato estivo da 200 milioni di sterline, al cambio più di 250 milioni di euro Insomma a noi, di questi tempi, in attesa che sceicchi e multimilionari si stufino del giocattolo, restano le briciole e bisogna imparare a nutrirci di queste. A cominciare dall’Europa League che, se fatta bene, può portare anche una ventina di milioni di euro, oltre che il posto garantito in Champions, come ha dimostrato il Siviglia negli ultimi tre anni.
Insomma, è ora di smetterla di fare gli schizzinosi e di metter giù il groppone per provare a dire la nostra almeno nell’ex Coppa Uefa che non vediamo in Italia addirittura dal lontano 1998-99, quando la vinse il Parma di Malesani. Oggi il Parma ad alti livelli non c’è più, ma la Coppa uefa esiste ancora, col nome di Europa League ed è bene che, in attesa di una nuova età dell’oro per il nostro calcio, cominciare a non snobbarla.
Fece malissimo la Juventus due anni fa a sottovalutarla per inseguire il record dei 102 punti in campionato, col risultato, con la beffa di vedersi Benfica-Siviglia sotto casa.
Insomma dobbiamo davvero cambiare testa, prima di voler cambiare allenatori e giocatori e dobbiamo recuperare un po’ di umiltà. Poi forse torneremo a dire la nostra ad alti livelli, altrimenti accontentiamoci che allle 11 Coppe Italia della nostra miglior squadra il Real risponda con 11 Coppe dei Campioni.

23 Commenti su Real Madrid Campione d’Europa

  1. Fabio Prmo // 29 maggio 2016 a 18:07 //

    Peccato, speravo intensamente nella vittoria dell’ Atletico, l’unica coppa che gli manca nel suo palmares. Viva el Cholo, viva el catenaccio siempre !!

  2. Beh, a proposito di fionde… sarebbe bastato che Griezmann non “fiondasse” quel rigore sulla traversa, e la partita avrebbe preso la piega forse più giusta. L’Atletico, per la seconda volta in due anni (’14 e ’16), viene beffato quando avrebbe meritato di vincere. E non so quando potrà ripassare il treno della Champions per i simpatici “Colchoneros”, soprattutto se Simeone li lascerà.
    Champions comunque di scarso livello, a mio giudizio: si sono viste davvero poche belle partite.

  3. Cristiano // 29 maggio 2016 a 20:54 //

    A parte la mia antipatia post 5/5/2002 per Simeone, ho tifato Real anche per un’altra ragione: con questo risultato Milano è rimasta l’unica città europea con due squadre vincitrici della Coppa dei Campioni. Sarebbe stato un peccato perdere questo primato proprio nel nostro stadio.

  4. Inutile girarci intorno. Da interista sento tremendamente suggestiva l’idea di Simeone all’Inter. Ha il profilo tecnico e umano perfetto per la nostra tradizione, scalda i cuori molto più del Mancini imbolsito e demotivato degli ultimi anni, e poi si è in fondo già dichiarato nel suo amore per i nostri colori. Per ora è solo un flirt, ma succederà. Ma ti immagini GLR presentarsi al Gobbi Stadium con il Cholo e Burgos? Io per ora sogno, per evadere la triste realtà! Animo Diego

  5. Sergio // 29 maggio 2016 a 22:25 //

    Dopo il rigore sbagliato da Griezmann si è capito che (purtroppo) sarebbe finita nuovamente male per l’Atleti anche se il Real avesse schierato la primavera, quasi a voler eseguire un copione già scritto dal destino, la squadra ricca che vince e l’altra che continua nel suo eterno epico psicodramma….

  6. A parte che ribadisco che Simeone a breve all’Inter non ci torna nemmeno per sbaglio, se e quando sarà per il calcio che gioca, qualcuno di voi al terzo pareggio casalingo ne chiederebbe la testa…ricordati le mie parole…
    GLR

  7. Scusate… Quanto costa Gabi?

  8. Ma non c’è dubbio GL, ormai il tifoso interista lo conosco un po’ anche io frequentando il tuo blog. Non si dimentichino i tifosi dal palato fino che noi abbiamo sempre vinto con tecnici votati a un calcio difensivo e grandissimi motivatori. Che poi Simeone non sia così scemo da venire in questa Inter è purtroppo altrettanto evidente

  9. Ce ne accorgiamo adesso? Sono anni che è su questi livelli, fin dai tempi del Real Saragozza…partirei da 30 come minimo…
    GLR

  10. Alessandro // 30 maggio 2016 a 14:54 //

    E chi lo dice, GLR ? Per me ha senso continuare con Mancini e trovo bello che Thohir non perda occasione per ribadirne fiducia e stima incondizionata (lo chiama ‘il nostro fuoriclasse’, mi pare un bell’attestato ndr)però perché trovi utopistico un’eventuale approdo del Cholo ? Se il Mancio è tornato ‘per amore’ (ben retribuito, per l’amor di Dio) a maggior ragione un viscerale ed eterno innamorato dell’Inter come Simeone. Certe ragioni vanno oltre il danaro o l’ambizione.

  11. Michele // 30 maggio 2016 a 15:00 //

    Basterebbe pagare i 24 milioni della clausola. Più difficile sarebbe convincere il giocatore che ha rifiutato offerta di 7 milioni all’ anno dei cinesi.

  12. Massimo Inter // 30 maggio 2016 a 16:33 //

    In cuor mio speravo che l’Atletico ce la facesse ma il Real campione non è una bestemmia. Una cosa è certa: meglio il Real di certe squadre eliminate agli ottavi che dicono che avrebbero vinto il torneo a mani basse….

  13. Silvio da Torino // 30 maggio 2016 a 18:04 //

    Nel 2014 la CL era praticamente vinta, poi nei supplementari il massacro. Quest’anno sconfitta all’ultimo rigore. Mi sa che i treni buoni per l’Atletico sono finiti e che anche per uno tosto come Simeone sarà difficile riportare entusiasmo ai materassai. Anche secondo me il Cholo ha il profilo giusto per la nostra Inter, ma noi siamo troppo lontani sia come fatturato che come livello di giocatori. Teniamoci stretto il Mancio, speriamo in ET e se vendiamo spariamo forte sulle valutazioni. No FPF.

  14. antoniole // 30 maggio 2016 a 18:07 //

    Per me il gioco del calcio è esattamente quello che interpreta l’Atletico (“furbate”comprese) ed è così che vorrei che giocassero i nostri. Vorrei vedere giocatori, anche tecnicamente non eccelsi, che corrono e raddoppiano le marcature tutta la partita in tutte le zone del campo. Poi vincere o perdere è una questione anche di dettagli, fortuna, condizione fisica. Penso che i tifosi dell’Atletico, dopo la delusione della finale, siano ancora più orgogliosi della propria squadra. Io lo sarei.

  15. Finale di Champions bruttina, ma è risaputo, quando una squadra che vuole giocare a calcio, il Real, incontra l’anticalcio di Simeone, non si puo pretendere di più. Godimento immenso, la faccia trasfigurata e sofferente di Simeone, al quale auguro sportivamente, di riprovarci e di perdere sempre. Se c’è una cosa che non dimenticherò mai, sono le lacrime di alcuni bambini in piazza Duomo il 5 maggio, al gol di Simeone… Chi la fa, l’aspetti. 😉

  16. Alfredo // 31 maggio 2016 a 10:08 //

    Anch’io tifavo Atletico; siccome ho quasi sessant’anni e mi ricordo bene le ” ruberie” del Real Madrid ai tempi di Altobelli e Rumenigge non tiferò mai x i blancos.
    Smettiamola di pensare a Simeone per poi dargli addosso dopo due partite giocate male.
    Anadiamo con Mancini fino a fine contratto e, a maggio 2017, il quadro srà molto chiaro:
    a) Inter qualificata in Champions…. avanti con Mancio
    b) Inter non qualificata … cambio allenatore.

  17. Mi pare molto saggio questo messaggio nelle sue conclusioni? Verrà compreso?
    GLR

  18. Due cose che non c’entrano niente, ma va bene lo stesso…
    GLR

  19. Certe ragioni vanno oltre il danaro o l’ambizione? Quali? Si vede proprio che non lo conosci il mondo del calcio di oggi. Parlassi abitualmente con qualcuno di loro te ne rnderesti conto al volo.
    GLR

  20. Cesck78 // 31 maggio 2016 a 11:27 //

    E quando senti gente che disprezza Simeone per la professionalità dimostrata in quel 5 maggio…bah…..capisci un sacco di cose.

  21. C’è anche l’opzione c), che certo non auguro al Mancio: Inter nelle secche dopo una dozzina di partite, e cambio di allenatore a Natale. :-(
    L’opzione d) – vale a dire “Inter prima a Natale con 4 punti di vantaggio” – non è attendibile, come abbiamo ben potuto vedere quest’anno. :-)
    Si scherza, ovvio! 😉
    Però io, prima del Sassuolo in casa, allo scudetto ci credevo ancora… l’Inter meritava di stare dov’era. Poi… mboh?!?
    Ciao, R.

  22. Paf67 // 1 giugno 2016 a 14:09 //

    L’Italiano è una lingua difficile, e per taluni è difficile da comprendere.
    Ho espresso due concetti chiari e distinti.
    1) non mi piace il calcio di Simeone
    2) ho goduto immensamente per la sua sconfitta, già mi aveva fatto godere l’8 maggio, Atletico sconfitto dal Levante, ultimo in classifica e già retrocesso, addio Liga.
    Io la penso, da sempre, esattamente come Mou, non mi piacciono gli ex che ti fanno gol. Professionalità? Simeone da laziale ebbe parole al veleno contro l’Inter… Oggi?

  23. Vi lascio al vostro confronto. A me invece del passato interessa poco, io guardo al presente e al futuro. Simeone all’Inter è stato bene, alla Lazio ha vinto uno scudetto e se tornerà all’Inter lo farà comunque prima per soldi che per passione, esattamente come Mourinho e come tutti gli altri che ho conosciuto meglio o più sfumatamente in questo ambiente. Quanto mi fanno ridere quelli che intendono il calcio come una religione: quindi amano o odiano, magari per un episodio di 15 anni fa…sempre bravi poi a giudicare tutti dalla poltrona, perché loro mica lo farebbero per qualche milione di euro, no di certo…Scendiamo dalle piante che il pianeta, più che di filosofia, ha bisogno di braccia….
    GLR

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