Sgambata a Doha contro il PSG

Il Gran Gala di Doha in Qatar fra Inter e PSG è stato deciso in finale di primo tempo da un gol del 18enne Augustin che si è bevuto Ranocchia come un bicchiere di champagne anticipato ma l’Inter, che in amichevole sappiamo non essere tradizionalmente molto affidabile, non si è mossa male. Montoya, Jovetic e Nagatomo sono comunque a concludere, ma dall’altra parte e si sapeva c’è gente ancora di categoria superiore e si è visto, a cominciare da Ibrahimovic che ha impegnato severamente Handanovic due volte, in una con una gran risposta del portierone nerazzurro volato all’incrocio dei pali.
Verratti resta al momento il nostro miglior calciatore all’estero, mentre Maxwell non ha dimenticato Mancini e quando è entrato è andato ad abbracciarlo, ma all’epoca salutò su suggerimento di Raiola di presentarsi in sede chiedendo il raddoppio netto dell’ingaggio.
Lavezzi, di cui si parla per un ritorno in Italia, per la quarta sessione di mercato consecutiva non si è visto. Poco male, ne parleremo per tutto gennaio e poi, magari, non ne se farà nulla nemmeno stavolta.
Ci sono giocatori che invecchiano nelle sessioni di mercato parlate, il Pocho ne è ormai il capofila.

10 Commenti su Sgambata a Doha contro il PSG

  1. Luca Milano // 1 gennaio 2016 a 17:01 //

    Una domanda secca: potendo spendere 25-30 milioni per un giocatore da prendere subito, tu cosa prenderesti? Cioè, quale reparto necessita -più degli altri- di un riforzo di qualità?… Oppure pensi che sia meglio lasciare così, per motivi sia di spogliatoio che di “economia” spiccia?

  2. Silvio da Torino // 1 gennaio 2016 a 18:12 //

    Sono arcisicuro che anche questa volta Lavezzi non arriverà. Solita storia per tenere i tifosi caldi, per vendere qualche giornale in più e perchè fa parte del gioco. Io vorrei un bel terzino destro, una punta spessa per essere più pesanti in avanti in alcune partite ed un bel piedi buoni davanti alla difesa per impostare l’azione di gioco dove siamo troppo lenti. So che a gennaio è dura trovare buone occasioni ma bisogna provare a fare bene. Siamo in ballo, bisogna ballare e stare tra i primi.

  3. Fabio Primo // 1 gennaio 2016 a 20:03 //

    Buona amichevole anche se finita con un sconfitta. Adesso l’importante è che esploda il calciomercato, momento super eccitante della stagione. L’anno scorso ci esaltò moltissimo, anche se poi prendemmo solo delle gran sole

  4. Pasquale Somenzi // 2 gennaio 2016 a 02:05 //

    Approfitto per una segnalazione statistica. In passato non si faceva la lunga sosta natalizia. Da quando è stata introdotta negli anni che finiscono col 6, alla ripresa del campionato l’Inter ha sempre esordito in provincia e mai ha vinto:
    8 gennaio 2006: SIENA-INTER 0-0
    7 gennaio 1996: BARI-INTER 4-1 Reti:15′ Roberto Carlos (I), 31′ Sala (B), 73′ Protti (B), 79′ Ingesson (B), 90′ Protti (B)
    5 gennaio 1986: PISA-INTER 1-0 Rete: 60′ Baldieri
    Pasquale.

  5. Lascerei perdere, perché con quella cifra a gennaio non si trova comunque di meglio che a giugno, quando hai tutto l’arco delle possibilità.
    Il mercato di gennaio è soprattutto parlato e va bene per i babbi che si bevono tutto
    GLR

  6. Calcioparlato, è bene precisare…
    GLR

  7. Beh, Pasquale… c’è sempre una prima volta… 😉
    Buon Anno
    Roberto

  8. gabriella // 3 gennaio 2016 a 05:44 //

    Anche se amichevole, bene tornare a giocare il calcio a certi livelli, ci si chiarisce meglio le idee e ci si internazionalizza, con tutti i vantaggi che comporta. Penso anch’io che a gen non si trovi nessuno “da Inter”. Spero che i prossimi che arrivino, possano fare la differenza, altrimenti meglio restare così.

  9. Stefano // 3 gennaio 2016 a 13:29 //

    Forse neanche al Bar Sport dormono in piedi come Ranocchia…o si? Una volta lo dribbli e le altre…anche!

  10. Guarin capitano // 3 gennaio 2016 a 19:18 //

    I meriti maggiori di mancini sono due o tre..ranocchia juan jesus e perfino guarin..finalmente in panca..quando fai un capolavoro simile tutti i tifosi son disposti a perdonarti melo e formazioni sbagliate..

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