Rotta verso Napoli

La settimana verso il big-match di Napoli si è aperta con triangolare più inutile e mediaticamente scoperto della storia del calcio: il Trofeo San Nicola a Bari, con tre gare di 45’ che nessuno ha potuto vedere in tv. Per la cronaca l’ha vinto il Milan, superando di misura prima il Bari (autogol di Tonucci) e poi la solita Inter imbottita di ragazzini (gol di Poli). Le riserve dell’Inter, quelli che non avevano giocato contro il Frosinone per intenderci, hanno invece regolato il Bari 2-0 (gol di Manaj e Guarin).
Il derby della Madonnia una volta era un evento: oggi, basta qualsiasi pretesto andarsene a giocare ovunque tra sconosciuti con le maglie rossonere e nerazzurre. Sia chiaro, a me il derby piace vincerlo anche a biliardo, ma senza vederlo in tv vale quasi come quando lo si improvvisa tra impiegati al giovedì sera a calcetto, con a bordo del campetto quelli che hanno prenotato l’ora successiva.
In ogni caso l’Inter il derby che contava, quello coi 3 punti di campionato, l’ha vinto, così come quello intitolato a Berlusconi. Al Milan sono stati lasciati gli altri, quello estivo in Cina e i due mini in 45’ di Modena e di Bari, che insieme fanno a malapena 90’.
Eppure per il buon Mihajlovic qualsiasi derby pare significare solo guai, anche quando non perde. Ormai è nel mirino e il puntamento vero è paradossalmente cominciato proprio in uno di questi inutili derby, quello del Trofeo Berlusconi, proprio sotto gli occhi sempre più severi di Silvio.
L’Inter, forte del suo primato solitario in classifica, ha intanto cominciato la marcia di avvicinamento al big-match col Napoli, in programma lunedì sera al San Paolo.
E’ la partitissima della 14° giornata e quest’estate nessuno avrebbe potuto credere che a giocarla sarebbe stata l’Inter. M’avessero detto che la squadra di Mancini, regolarmente nuova per otto, nove undicesimi ad ogni apparizione, se la sarebbe vista contro il Napoli, assai più collaudato, dall’alto della classifica, avrei pensato ad uno scherzo. Per questo anche dovesse andare male non sarebbe una tragedia. Sarri è stato bravissimo a raccogliere il lavoro svolto precedentemente mettendoci anche qualcosa di suo: nel gioco ma anche nel rapporto coi giocatori, qualcosa che continua ad essere il punto debole di Benitez, a giudicare dalle tensioni che sta creando anche a Madrid. A livello di risultati statistici tra Campionato e Coppe Europee, il Napoli è via via diventato con il Bayern la miglior squadra d’Europa, meglio del Barcellona e del PSG: dal 17 settembre nemmeno loro sono riuscite a mettere insieme 13 vittorie e 2 pareggi. Per questo uscire imbattuta da Fuorigrotta per l’Inter sarebbe già un buon risultato. Di fatica a ricordarsi da dove si viene: se si vince a Napoli si parlerà ancora più assiduamente di scudetto ma se si perde vi assicuro che lo si potrà fare lo stesso. L’aggettivo ‘decisivo’ nel calcio, al di là delle chiacchiere, non dovrebbe avere cittadinanza almeno fino a primavera e invece si comincia ad usarlo già a novembre. Dopo l’avvio fulminante, avevo previsto di arrivare alla sosta di novembre con 24, 25 punti e invece la squadra, nuova vale la pena sempre di sottolinearlo, forgiata da Mancini vi è arrivata a 27. Ora dico che per restare nel gruppo di testa si dovrebbe arrivare a Natale a 37: fate due conti e scoprirete che basterebbero due vittorie e un pareggio nelle prossime cinque partite proprio perché a Napoli non avevo contato nulla. Ma sono curioso di vedere anche io se questa Inter è in grado di mandare all’aria, come sta facendo, anche le tabelle più ottimistiche.

6 Commenti su Rotta verso Napoli

  1. Non succederà (ma con la Beneamata mai dire mai…), però se l’Inter dovesse vincere al San Paolo per 1-0 e giocando pure male…
    😀 😀 😀 Ciao, Rob

  2. Stefano // 28 novembre 2015 a 22:23 //

    Ma è il trofeo del cantante?

  3. Anselmo // 29 novembre 2015 a 06:53 //

    Leggo un po troppi proclami dei nostri che se veri sarebbe meglio evitare. Palla bassa e pedalare come dice il buon Bonimba….
    E cmq non vedo sto Napoli schiacciasassi, piu fluido piu forte davanti ma da qui a essere diciamo la nuova juve ce ne corre

  4. Paolo Assandri // 29 novembre 2015 a 13:53 //

    Il Napoli è una squadra che senza spazi fatica incredibilmente, con le piccole alla fine la sfanga perché ha un tasso tecnico offensivo raro per la serie A, ma contro un’Inter in versione “piccola” potrebbe arenarsi sullo 0-0, e con un espediente, un piazzato o un colpo di classe nelle rare pause che avremo potremmo colpire. Insomma a Napoli per lo 0-0, anche perché ci siamo meritati sul campo fino ad oggi il vantaggio di poter giocare per il pareggio.

  5. Silvio da Torino // 29 novembre 2015 a 14:19 //

    Loro in casa sono molto forti con un pubblico che sostiene sino alla fine. Pero’ noi non siamo gli ultimi arrivati. Serve una bella prestazione che aumenti l’autostima, se poi arriva una sconfitta, l’importante è che non sia di goleada. Mi stupisce solamente che si giochi di lunedì’. Noi l’anno scorso a volte giocavamo gia’ il sabato dopo il giovedì’ in coppa. Questa decisione non l’ho capita. Comunque forza ragazzi ed occhio specialmente al Pipita vero uomo squadra e goleador implacabile.

  6. Cristiano // 30 novembre 2015 a 18:12 //

    Credo che da regolamento (oltre che da buonsenso) sia vietato giocare due partite ufficiali in quarantott’ore. Che io ricordi tutte le squadre impegnate in Coppa Uefa sono sempre scese in campo quantomeno alla domenica pomeriggio, se non in posticipo serale.

Rispondi a Cristiano Annulla risposta