Rapid City SD, USA

A 8.050 km da Milano, fuso orario -8
10-16 agosto 2015
TViaggio
Prima parte del USA Midwest Tour 2015
Arrivo e noleggio auto Kia Rio per i 2.100 km percorsi per l’USA Midwest Tour. Alloggi a Rapid City al Best Western Ramkota Hotel in 2111 North Lacrosse Street e per l’ultima notte a Piedmont in Elk Creek Resort in 8220 Elk Creek Rd. Pranzi a Rapid City al Firehouse Brewing Company in 610 Main St e Cene da Perkins in 1715 N Lacrosse St.
Visita del Mount Rushmore con il meraviglioso night show, spettacolo che quotidianamente si svolge al tramonto presso il palco allestito davanti al Mount Rushmore: un video illustra i primi due secoli di storia americana e mentre tutti cantano l’inno americano la bandiera viene ammainata, mentre sul palco può salire chi, militare o civile, ritenga di aver dato il suo contributo alla crescita della Nazione.
Visita della città dei Presidenti attraverso la downtown.
Visita del Crazy Horse Memorial e anche qui, dopo il tramonto, si può assistere ad un night show, con proiezione di immagini di storia degli Indiani d’America sulla parete della roccia.
Prosegue a Pine Ridge Indian Reservation SD, seconda parte del USA Midwest Tour 2015

Rapid City (ab.70.000) in South Dakota (ab.900.000) negli Stati Uniti d’America (ab.330.000.000) è la porta d’accesso per il Midwest.

Aeroporto
Rapid City Regional Airport, 15 km a sud-ovest dal centro città

Highlights

• Mount Rushmore
• Crazy Horse
• Main Street e Statue dei Presidenti USA

Memento
Le Statue dei Presidenti sono tutte in bronzo e a grandezza naturale. Quella di Barack Obama, 44° Presidente USA, troverà posto non appena avrà terminato il suo mandato.
Il Mount Rushmore deve il suo nome a Charles Rushmore, un avvocato di New York che nel 1885 stava conducendo uno studio sull’estrazione mineraria nelle Black Hills.  Su una grande parete di roccia nelle Black Hills lo scultore Gutzon Borglum, coadiuvato dal mastro carpentiere italiano Luigi Del Bianco scolpì i volti di quattro famosi presidenti americani: da sinistra a destra, George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln, scelti rispettivamente come simboli della nascita, della crescita, dello sviluppo e della conservazione degli Stati Uniti.
L’opera, alta circa 20 metri e simbolo dei primi 150 anni di storia americana, fu iniziata nel 1927 e proseguì, con l’impiego di 400 operai, fino alla morte dello scultore nel 1941.
Il Crazy Horse Memorial, scultura in perenne costruzione sulle Black Hills, una volta completata sarà la più grande scultura nella roccia mai costruita, larga 195 metri ed alta 172. Solo per fare un paragone, le teste scolpite sul Monte Rushmore sono alte 18 metri. Proprio per riparare alla provocazione di questo monumento dell’uomo bianco costruito in territorio sacro indiano, prese forma l’idea di uno scultore di Boston, Korczak Ziolkowski, già assistente dello scultore Gutzon Borglum nei lavori di scavo di Mount Rushmore, di onorare la memoria di dell’ultimo Sioux, Cavallo Pazzo. Cominciata nel 1948, è stato calcolato che coi fondi attuali, la figura equestre intera verrà completata come minimo tra un secolo.

4 Commenti su Rapid City SD, USA

  1. Andrea // 11 marzo 2016 a 20:33 //

    Caro Gianluca sono un tifoso nerazzurro nato nel ’71. Ricordo ancora il tuo debutto come cronista della beneamata…ma ti scrivo per farti i complimenti per il tuo viaggio nel Sud Dakota, ho trovato una foto in rete per caso..io ci sono stato nel ’92 e ’94 e da amante della cultura Sioux ci ho lasciato il cuore…Cmq noi interisti nel 2006 ai gobbacci abbiamo fatto fare la fine di Custer e del 7°cav. Un abbraccio, Andrea … 100% black and blue

  2. E ma io ho sempre tifato per gli indiani e (non so perché) un po’ pure per i sudisti nella Guerra di Secessione. Così come per i Troiani contro i Greci a scuola. Sempre con i più deboli? No, perché in Vietnam stavo con gli Americani. Mah, a volte si va per simpatia…
    GLR

  3. MASSIMO GIUSSANI // 4 febbraio 2018 a 12:31 //

    Eccoti trovato. Scusa ma io sono un “imbranato tecnologico” (forse sarà l’età) e non sapevo che eri stato a visitare anche il monumento al grande capo indiano. Ti vorrei chiedere come programmi i viaggi e in base a cosa… perché a me piace visitare posti visti magari attraverso documentari naturalistici o a vecchie letture scolastiche. Un viaggio che mi affascina in particolare è andare al campo base del K2, ma li ci vuole anche il fisico, un saluto da un sognatore diversamente giovane

  4. Bah, dipende. Ho viaggiato parecchio e negli anni mi sono fatto amici un po’ ovunque. Certamente sono un po’ fanatico degli USA e ho perso il conto di quante volte ci sono stato: l’ultima per correre la Maratona di New York a novembre, ma erano anni che non tornavo a New York, perché adesso ho in programma di completare tutti e 50 gli Stati. Poi c’è il Canada, l’Australia e tanti altri posti dove voglio tornare, Argentina, Cile, Russia, ecc. Certamente se devo scegliere se andare alle Maldive o in Azerbaijan punto sul secondo, anche perché alle Maldive ci sono già stato più di una volta
    GLR

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