Il Giorno – Bar dello Sport 7

Pubblicato su Il Giorno, domenica 27 dicembre 2015

E’ Natale, tutti contro l’Inter
Pensate che a Natale il Bar Sport chiuda i battenti? Nemmeno per sogno! Gli sfaccendati che ogni giorno discutono di calcio sono sempre qui. Anche  l’assicuratore interista Walter, che ogni anno annuncia, tra l’ilarità generale, un viaggio ai Caraibi con l’ex modella ungherese di turno che però poi non fa mai. Alle sue sparate nessuno ha mai creduto e quindi eccoli tutti qui, come ogni anno, a scroccare la fetta di panettone rancido e il bicchiere di spumante di pessima qualità messi in circolo dal barman Pinuccio.
Stavolta però il Walter è irritato dalle voci del far-west nello spogliatoio interista dopo la sconfitta con la Lazio e il carrozziere juventino Ignazio ci sguazza alla grande: “Ma che bravi ‘sti interisti – provoca beffardo – è bastata una partita persa per finire in rissa, con la mia Juventus che si vincerà un altro scudetto in carrozza!”
E, dopo tante umiliazioni, rialza la cresta anche il tassista milanista Gianni, la cui unica ragione di vita è ormai diventata la speranza di un’Inter in disgrazia. Il Walter, costretto sulla difensiva forse per la prima volta in questa stagione, ribatte prendendosela con la solita stampa anti-interista che ha ingigantito il comprensibile malumore per la partita persa ma, al di là del primo posto in classifica, qualche dubbio sulla tenuta dell’Inter dev’essere venuto anche a lui.  Così, dopo aver intinto con rabbia la sua fetta di panettone nello spumante dell’Ignazio, se ne va sbattendo la porta fino a far volar via l’ormai datata decorazione ‘Buone Feste’, che la Mariuccia, la moglie del barman Pinuccio, aveva apposto all’ingresso del bar. Il Walter è nervoso, altro che spirito natalizio!
Tocca ancora al saggio pensionato Ambrogio riportare la calma: “State bravi ch’è Natale – sentenzia – e se non ci spappolano il fegato gli intrugli che ci servono qui, figuratevi cosa può farci il pallone!”
Il barman Pinuccio, tirato apertamente in ballo, finge indifferenza, mentre chiama tutti all’ennesimo giro.

 

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