Mancio, ora tocca a te (sai che novità…)

Sono stato facile profeta quando nell’accingermi alla cronaca dell’amichevole di Lecco ho annunciato che questa partitella avrebbe sicuramente riproposto i molti dubbi estivi sull’Inter. Bastava scorrere la formazione dell’Inter al calcio d’inizio, il solito schieramento che in partite ufficiali non vedremo mai, per far perdere subito qualche certezza e, detto tra noi, prima del derby è anche meglio. Oddio, a naso, mi paiono finalmente diminuiti quelli che tengono conto di queste apparizioni, segno che si comincia a capire che un conto è il calcio delle sgambate, un altro è quello delle partite ufficiali. Devo dire però che Mancini fa di tutto però per comunicare che di certe partitelle non gli frega proprio nulla. A Lecco contro la formazione di serie D del Presidente Evaristo Beccalossi, allenata da Sergio Zanetti, fratello di Javier, Mancini ha presentato una difesa a tre con Santon centrale (!), bucata subito due volte su due dalle ripartenze avversarie. E’ finita 2-1 per i padroni di casa in gol con Joelson e Cardinio, prima della rete del giovanissimo spagnolo Paulino de la Fuente che a, guardarlo in faccia, sembra il biondo nipotino di Recoba. Nella ripresa, oltre a lui, tante altre facce da bimbo in maglia interista. Quello che però interessava davvero era dar minuti nelle gambe a Felipe Melo e ad Alex Telles, gli ultimi due acquisti brasiliani che, devo dire, non mi sono per nulla dispiaciuti. Telles da sinistra crossa e calcia più che decentemente, per lui anche una traversa su punizione, mentre Melo ci ha subito messo il fisico, oltre a qualche cambio di fronte a lunga gittata. E a dirla tutta i suoi piedi non mi sembrano poi così malvagi, come ricordavo. Insomma l’Inter continua a perdere in amichevole, ma per ora vince le partite ufficiali, quelle che danno punti in classifica. Quindi chi ne se frega delle sgambate.
Per quel che riguarda la stagione, accantonati i commercialisti della Radio Scuola Elettra improvvisatisi senza alcun titolo dottori commercialisti sul bilancio dell’Inter, come dico sempre, degni colleghi degli Avvocati con patente B del post-Calciopoli, l’Inter è confermata in formazione-tipo solo per tre undicesimi: nel portiere, anche se qualche comico ha da dir pure su questo, nel centravanti capocannoniere e in Davide Santon a destra, aspettando l’ambientamento di Montoya, che a Lecco ha confermato di essere più bravo a spingere che a coprire. E per chi non sa contare, si prega di prendere il roster ufficiale dell’Inter, perché udite udite, anzi contate contate, anche se non sono partiti D’Ambrosio e Nagatomo, sono 25 esatti, terzo portiere compreso, più i tre under Dimarco, Gnoukouri e Manaj che non si computano. Quindi tutti sereni, grazie. Ora però tocca al Mancio, ‘Ciuffo’ per quelli che non lo sopportano, forse perché ha già vinto più di tutti gli attuali tecnici di Serie A. Toccherà a lui inserire i nuovi nel più breve tempo possibile e trasformare la discontinua seppur vincente Inter vista con Atalanta e Carpi in una squadra dal rendimento costante e finalmente credibile per il terzo posto. Già perché per il terzo posto ora non ci si può più nascondere: è assolutamente il primo obiettivo stagionale, perché Juve e Roma restano comunque superiori, quest’ultima anche perché è stata la vera regina del mercato. Se non ce la farà, Mancini verrà messo alla gogna (sai che novità…), esattamente come gli sarebbe successo anche con un mercato meno ricco, esattamente come accadrà in caso di stagione negativa anche a Allegri, Garcia e fors’anche a Mihajlovic perché, badate bene, al di là di tanti discorsi, chi allena una grande deve comunque e sempre avere un grande rendimento. Quindi niente di nuovo sotto il cielo del campionato, se non il dovere per l’Inter di continuare a vincere e di inserire al più preso i nuovi acquisti.

14 Commenti su Mancio, ora tocca a te (sai che novità…)

  1. Marco Ferrara // 4 settembre 2015 a 10:25 //

    “Ciuffo”, Mancini, viene chiamato anche da alcuni “interisti”, roba da matti! Pensiamo al derby, primo vero test per capire meglio il valore di questa nuova Inter, che a dire il vero non mi convince del tutto.
    L’ultima vittoria sul Milan risale alla fine del 2013 (rete di Palacio), sarebbe l’ora di aggiornare le statistiche…

  2. Caro GLR, noto con sempre maggior frequenza che il nostro mister venga sempre additato come sopravvalutato o, addirittura, come colui in grado di rovinare le squadre che allena, tanto da far loro ottenere meno di quello che valgono… Forse parchè ha già vinto tutto, o forse per un po’ di invidia o timore, ma francamente sono sentenze che non capisco, oltre a non condividerle…
    Con affetto e stima.

  3. Francesco // 4 settembre 2015 a 12:03 //

    L’amichevole col Lecco non fa testo, anzi considerando questa sconfitta e la contemporanea vittoria del Milan a Mantova ora i “favoriti” per il derby sarebbero loro!!
    Scherzi a parte, penso che anche con Santon in mezzo non si possano prendere 2 gol in 20 minuti…poi credo che ai VERI giocatori non piaccia perdere nemmeno le partitelle d’allenamento alla Pinetina figuriamoci con una formazione di serie D, anche se fa la partita della vita. A maggior ragione mi aspetterei maggiore concentrazione.

  4. Francesco // 4 settembre 2015 a 12:18 //

    Sulle grandi responsabilità che avrà Mancini in questa stagione beh non è una novità. Per esempio non oso immaginare cosa succederebbe già se perdessimo il derby… Ma se diamo uno sguardo all’estero notiamo che le cose non sono diverse: si parla di esonero per Benitez e addirittura per il nostro mitico Mourinho.. In generale mi sembra che agli allenatori venga data troppa importanza. Quest’anno se l’Inter facesse 20 punti in più dell’anno scorso arrivando 4° non sarebbe in realtà un fallimento!

  5. Silvio da Torino // 4 settembre 2015 a 14:05 //

    Di tutto questo articolo l’unica sorpresa e’ stata aver scoperto che il Lecco ha il mitico Evaristo come presidente. Poi la solita formazione improbabilissima, la ormai classica sconfitta ed il Mancio che dimostra di non preoccuparsi per nulla. Finora e’ andato tutto bene quando si è giocato per i tre punti e domenica 13 arrivano i 3 punti piu’ preziosi. Forza ragazzi e Forza Inter.

  6. Alessandro // 4 settembre 2015 a 14:31 //

    Già. Tocca al Mancio. Sarò sincero: mi stuzzica l’idea di un’Inter a trazione anteriore, sulla matrice di quella del triplete, con Kongdo e Melo (o Medel) a comporre il pacchetto di mediani, Perisic-Jojo-Ljiaic sulla trequarti, Icardi davanti. Da definire i terzini titolari, certamente Miranda-Murillo confermati al centro. Chissà. E’ anche vero che Eto’o e Pandev transitavano dalla terzina al corner opposto, uno spirito di sacrificio ed una lucidità superiori alla media. Ma ripeto: chissà.

  7. Lasciamo volentieri ad altri le casse di birra o l’ultimo cellulare alla moda dei tornei estivi. Così come le roboanti vittorie in inutili amichevoli…
    Finalmente si vincono le partite da 3 punti; in che modo per ora non importa, per preparare il derby c’è tempo. Partire con 6 punti in più della Juve (che, perdonami, non vedo affatto forte come prima) non è poco, anche se per me la più temibile è la Roma. Ma l’Inter promette bene, a patto che Mancini trovi in fretta un “modus operandi”…

  8. Franco 47 // 5 settembre 2015 a 18:32 //

    Non sono più i tempi delle squadre fatte di soli 11 giocatori – ora le rose sono più ampie e spesso vi sono 2 giocatori per ruolo – spero però che il Mancio, a breve, trovi quei 13-14 giocatori base su cui impostare la nostra squadra per darle una fisionomia ben riconoscibile. Buon lavoro a Lui e forza Inter, sempre

  9. a torinosolojuve // 5 settembre 2015 a 19:56 //

    Vero che questa partita non conta nulla, ma anche contro Atalanta e Carpi non sono state grandissime prestazioni a mio avviso, sebbene le partite durino 90′ più recupero(brava l’Inter a crederci). Come ho già detto mi tocca dire, mio malgrado, che avete fatto un’ottima campagna acquisti e continuo a credere che il “ciuffo” possa fare prima o poi un 4-2-3-1. Jovetic, Liajic e Perisic alle spalle di Icardi possono coesistere, a patto che ci sia un sacrificio dei tre

  10. Fabio62 // 6 settembre 2015 a 08:49 //

    I ns problemi saranno essenzialmente 2 secondo me: ci vorrà un po’ di tempo e quindi pazienza per poter amalgamare i nuovi, anche se è arrivata gente di valore con buoni, anzi buonissimi piedi, e poi la condizione fisica, avendo una squadra di granatieri, arriverà non prima di fine sett. primi ott.

  11. Daniele // 7 settembre 2015 a 20:01 //

    Il bello o brutto del calcio è che alla fine al di là dei fiumi di parole che si spendono, l’unico e inoppugnabile giudice è e sarà solo il campo. E potrebbe essere un giudice più clemente rispetto al passato…

  12. Credo che l’obiettivo 3° posto sia il minimo richiesto dai tifosi ma soprattutto dal Presidente, non tanto per un dovere morale ma per un dovere di bilancio. Se l’Inter non ha dei buoni bilanci l’introito della Champions può consentire di coprire i vari pagherò sui calciatori. Sarà andata così: il Mancio avrà detto giustamente che se si volevano risultati bisognava spendere tanto per giocatori all’altezza; ma senza il 3° posto se poi non si riscattano o si rivendono, si regredisce di nuovo

  13. penso che quest’anno la fortuna ci stia al momento sorridendo, visto le prime due partite, se poi i nostri tanto amati giocatori si aiuteranno da soli, magari correndo in campo, forse qualche soddisfazione potremo togliercela…mancini ormai la squadra e’come la volevi tu, quindi niente piu’ scuse

  14. Ale, Mantova // 15 settembre 2015 a 11:00 //

    Sposo la tua attività di pompiere sullo scudetto e intervengo sui fischi: ingenerosi quelli a Juve e Sinisa, tafazzisti quelli a Balo che per me, senza buu, avrebbe giocato peggio. Chi pratica sport sa che i fischi ti caricano a mille. Non reggo il tifo-contro; prima e dopo la partita, vorrei veder sempre applauditi gli avversari di oggi che ieri abbiano vestito con onore (questo esclude Balo e Cannavaro, le cui ali si tarpano però con l’indifferenza) la maglia dell’Inter. A partire da Sinisa…

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