Il derby delle parole

Per la statistica sui 183 derby giocati finora in campionato, l’Inter è davanti con 68 vittorie e 61 sconfitte, 54 i pareggi. Al derby numero 184 l’Inter arriva sull’abbrivio di una vittoria finalmente convincente settimana scorsa a Verona, un 3-0 in cui è girato tutto per il verso giusto, ma che mancava da 7 gare tra campionato ed Europa League. In settimana il lavoro più grosso per Roberto Mancini è stato quello di reinventarsi il centrocampo anti-Milan, dopo che il reparto è stato dimezzato dall’arbitro Tagliavento a Verona: giusto il giallo a Brozovic, ma quello a Guarin grida ancora vendetta. Intanto nel recupero settimanale il Genoa si è preso una prevedibile vittoria sul Parma, tra l’altro poi funestato dall’ennesima penalizzazione. Così per l’Inter l’Europa di fatto ora è ancora più lontana. L’unica speranza per le milanesi di ritrovarsi a sorpresa in Europa l’anno prossimo è che qualcuna là davanti non riesca ad ottenere la licenza Uefa, sai che soddisfazione…
Sarà pure che il derby è sempre il derby ma, al di là delle frasi di rito, oggi ne ha abusato anche Ranocchia coll’ormai immancabile ‘I derby non si giocano, si vincono’, c’è da credere che il vero spettacolo saranno le coreografie delle due curve. Gli interisti in particolare aspettano che certe pericolose esternazioni abbiano qualche seguito: se a Touré in nerazzurro non crede nessuno, a Jovetic, a Pedro e più modestamente alla possibilità di trattenere Icardi c’è invece chi ci sta facendo più di un pensierino.
Buon derby, soprattutto se sarà nerazzurro.

18 Commenti su Il derby delle parole

  1. Frase agghiacciante di Ranocchia: “resterò ancora molti anni”. Il nostro difensore dovrebbe essere consapevole dei propri mezzi tecnici e fisici e trarre le dovute conseguenze. La società dovrebbe intervenire e capitalizzarne la vendita finché viene convocato in nazionale. Thohir a mio avviso investirà ancora.

  2. Marco 83 // 16 aprile 2015 a 19:31 //

    Non capisco, prima si parla di squadra da scudetto, poi di autofinanziamento, è un modo per disorientare i tifosi o c’è divergenza di vedute anche in società? Alcuni nomi sono fantacalcio. .meglio parlare dopo le partite. .se no si rischia la brutta figura.

  3. Caro GLR, a questi lumi di luna mi par di rivivere gli scialbi derby degli anni ’70, che non contavano nulla nell’economia di campionati preda della Juve e di qualche (sporadico) altro. Derby delle parole? Qui quel che contano sono i fatti. E solo quelli.
    I derby – se li si vuol VINCERE – bisogna prima GIOCARLI. Tra decaloghi e proclami…ne saranno capaci?
    Ciao, Rob

  4. Fabio62 // 16 aprile 2015 a 22:55 //

    Inutile, sterile, puerile sentirsi dire le solite frasi preconfezionate che non portano da nessuna parte, anzi subito dopo puntualmente smentite da prestazioni ridicole e mediocri. E il commento non cambia se a parlare ė il capitano. Ad oggi un capitano degno come Zanetti non esiste. Quelli che devono parlare da qui a fine campionato sono solo i fatti.

  5. Salvatore // 17 aprile 2015 a 08:27 //

    Mentre “I derby non si giocano, si vincono” è l’ennesimo scimmiottamento, meramente formale, di grandi campioni che certi incitamenti li pronunciavano, con profitto, nello spogliatoio ed a compagni dotati di grossi “attributi” (non alla stampa!), ciò che mi preoccupa di più è un’altra frase: “Voglio restare capitano per tanti anni”! :-)
    Sino a quando non si rimetterà mano pesantemente all’organico attuale, più che di pazienza occorre dotarsi di grande resistenza.
    Ad maiora e Forza Inter!!!

  6. Non se può più di Ranocchia! Anzichè parlare e dire sciocchezze dovrebbe pensare a giocare ad un livello dignitoso!

  7. Ferruccio // 17 aprile 2015 a 11:01 //

    accidenti Gianluca, che Ranocchia avesse parlato non lo sapevo. Mi hai rovinato l’attesa, ora so come va a finire!!!

  8. claudiof // 17 aprile 2015 a 11:08 //

    non si può trasformare Ranocchia in un veloce e grintoso difensore manco se lo bacia una principessa, ma impedirgli di dire castronerie è impresa così ardua? Transeat.
    Ieri sera il Napoli ha dimostrato, se fosse necessario, che il segreto di Pulcinella del calcio risiede nel crearsi gli spazi e sfruttarli.

  9. Silvio da Torino // 17 aprile 2015 a 11:19 //

    Derby alla carica. Il Mmmmilan deve essere attaccato con foga e agonismo senza lasciargli contropiede dove Menez può essere pericoloso. Bisogna cercare di far ammonire in fretta De Jong che e’ la loro diga e punto centrale di riferimento. Insomma poche palle, bisogna vincere e basta. Non posso pensare che finiscano davanti a noi in campionato. Ieri sera il Napoli ha sbriciolato il Wolfsburg. Io l’avevo detto che era una squadra modesta e ci trovo’ probabilmente nel momento più’ basso dell’anno.

  10. Alberto C. // 17 aprile 2015 a 11:22 //

    Il capitanino dovrebbe allenare di più i piedi e di meno i pollici

  11. gianka // 17 aprile 2015 a 13:57 //

    Sono ultracinquantenne.. è ho incominciato a seguire la beneamata dai tempi di Burnich
    Facchetti Bonimba x continuare con Inter più o meno vincenti ma credo che una pochezza di attributi “Controcogl…i” come quella attuale sia difficile da riscontrare, forse e qui che è caduto il Mancio credeva di lavorare con gente caratterialmente più dotata.
    Gli occhi della tigre: senza non si va da nessuna parte, come diceva il Trap. Io voglio vincere anche nella partitella di allenamento…

  12. Luca Milano // 17 aprile 2015 a 14:28 //

    Pare che Ranocchia abbia anche detto che la fascia di capitano pesi molto e che, quindi, lo dovremo sopportare (nell’Inter) per tanto tempo ancora… la cosa sembra un poco una minaccia, ma la cosa grave è che lo è realmente… beh… fintanto che rimane qua… vi prego, toglietegli almeno il cell e l’accesso ad internet…

  13. Alessandro // 17 aprile 2015 a 14:42 //

    Stanotte ho fatto un sogno. Vedevo San Siro come attraverso uno vetro opaco. C’era il capitano, Ranocchia, che camminava sotto la curva, maglia sfilata e attorcigliata dietro al collo, e faceva un gesto con la mano verso i tifosi, che però lo applaudivano, un gesto come a chiedere scusa. Poi arrivò un flash da QSVS: GLR stava facendo l’amore. Ero confuso, non capivo. L’Inter aveva vinto o aveva perso? Alla fine, non importava: l’Inter si era riconciliata con il pubblico: eravamo felici.

  14. Fabio62 // 17 aprile 2015 a 16:46 //

    Vedo e annoto con piacere che noi tifosi siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda: vediamo che effetto fa sui giocatori sentirsi spronati in questo modo. Aspettiamo impazienti l’esito di questo derby.

  15. Francesco // 17 aprile 2015 a 18:47 //

    Sinceramente non lo sento per niente questo derby, mi sembra quasi una partita come le altre! Dopo i 90 minuti sarà senz’altro diverso, soprattutto se una delle due dovesse vincere e ovviamente spero che saremo noi…
    Nel frattempo faccio i complimenti al Napoli per come ha asfaltato il Wolfsburg. La vittoria ha un’importante significato a livello di Ranking perché è una vittoria dell’Italia contro la Germania e ci permette un significativo avvicinamento anche nei confronti dell’Inghilterra!!

  16. Ma che sogni fai? Fatti vedere, ma da uno bravo. Faccio l’amore in diretta? Si il giorno dopo sono a lavorare all’ortomercato, che magari mi farebbe pure bene..
    GLR

  17. Alessandro // 19 aprile 2015 a 08:54 //

    Thoir:” il mondo ci guarda…” A proposito di sogni strani!!!! Dico a Thoir, speriamo che nel mondo ci sia qualcosa di più serio e importante da fare che vedere un degradante spettacolo calcistico del genere

  18. Mi unisco nei complimenti al Napoli. Il Wolfsburg in effetti non è granchè ma all’Inter non è riuscito di dimostrarlo. Considerando, però, che il Napoli non è in grande forma (ma la Coppa dà altri stimoli: un’Inter semiretrocessa, vent’anni fa la vinse…) e guardando come il Wolfsburg ci ha maltrattato… beh, fossi in Thohir e nella dirigenza rifletterei molto su questo 1-4. E sulla fatica improba che li aspetta per ridarci un’Inter decente… :-(

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