Zanetti: onore a una leggenda

14ZanettiTriplete41 anni il prossimo 10 agosto, Javier Adelmar Zanetti ha deciso di chiudere una carriera leggendaria, che lo ha visto vestire tre maglie, oltre a quella della Nazionale Argentina: Talleres, Banfield e Inter. In 22 stagioni da professionista Zanetti ha giocato la bellezza di 1.112 partite, di cui 856 nell’Inter, 613 di campionato più tre spareggi. Davanti a lui solo rimasti solo tre portieri: l’inglese Peter Shilton (1.390 partite), il brasiliano Rogerio Ceni (1.120) e un altro inglese, Ray Clemence (1.118). In più di un ventennio il Capitano dell’Inter ha stabilito un’infinità di primati. E’ il giocatore straniero con più presenze in Serie A (613), al secondo posto dopo l’italiano Paolo Maldini (647). E’ diventato lo straniero più anziano ad aver giocato una partita di Serie A in Inter-Napoli del 26 aprile scorso, essendo sceso in campo a 40 anni e 259 giorni, primato ancora migliorabile se giocasse con la Lazio o con il Chievo. E oltre a essere il più presente di sempre nell’Inter con 856 presenze e 21 reti è anche il più presente in Serie A, Supercoppa Italiana, Competizioni UEFA e Champions League. Un altro record, praticamente imbattibile, riguarda le presenze consecutive nell’Inter, visto che è rimasto in campo ininterrottamente per 162 gare, dal 28 ottobre 2006 al 13 dicembre 2009, primato che guardando al solo campionato si è interrotto solo il 28 marzo 2010 dopo 137 partite.
Zanetti è anche l’interista più presente nel derby: anche se nell’ultimo non ha giocato nemmeno un minuto, suscitando ulteriori malumori nei confronti di Mazzarri, ha giocato 47 stracittadine, secondo solo a Paolo Maldini, che ne ha giocate 54. E non finisce qui. Zanetti è il Capitano dell’Inter più vincente della storia con 16 trofei conquistati: 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, 1 Champions League, 1 Mondiale per Club e 1 Coppa Uefa, nonché il capitano interista con più presenze in Champions League (82). Come non bastasse, Zanetti è anche il calciatore con più presenze in Supercoppa Italiana (7) ed il più anziano ad aver fatto un gol nel Mondiale per Club: quando, a fine 2010, ha segnato in Seongnam-Inter 0-3 aveva 37 anni e 127 giorni. E’ infine recordman con 145 presenze anche nella Nazionale argentina: l’ultima sua gara con l’albiceleste l’ha disputata il 16 luglio 2011 nel quarto di finale Uruguay-Argentina di Coppa America.
E siccome i veri grandi salutano senza strepiti, non aspettatevi alcun clamore da parte sua. Zanetti non è mai stato il tipo da sbattere porte, nemmeno quando nel fiore della carriera lo cercò insistentemente il Real Madrid e lui rinunciò, con un semplice “No, grazie”, senza conferenze-stampa o titoli di giornale a caratteri cubitali. Peccato che con la Lazio mancherà per squalifica la Curva Nord, ma il 14 giugno magari sarà presente all’annuale festa in programma nel piazzale antistante San Siro. Zanetti è così, non si fa notare, sono gli altri che lo notano. Come quando decise di lasciare la fascia di capitano dell’Inter a Ronaldo dopo il grave infortunio, perché in quel momento il Fenomeno ne aveva maledettamente bisogno. Come quando scappò due ore ad allenarsi persino nel giorno del suo matrimonio con Paula, tra la sorpresa generale. O come quando l’anno scorso, a 39 anni suonati, si è rotto il tendine d’Achille ed è tornato in campo dopo sei mesi.
Zanetti un altro stagione l’avrebbe fatta ancora volentieri. E con Moratti ancora Presidente, ci sarebbe probabilmente riuscito. Le offerte non gli sono mancate nemmeno dopo i 40 anni: dal Messico a Dubai, fino all’idea di Mourinho di portarselo al Chelsea a fare da chioccia ai suoi giovanotti. Come sempre ha risposto “No, grazie”. Resterà nella famiglia interista, Javier Zanetti, per fare il dirigente. Continuerà ad essere rispettato da tutti, addetti ai lavori e tifosi di ogni fede, compagni e avversari. Perché Zanetti è una bandiera, e una bandiera si rispetta e si onora, soprattutto quando è l’ultima.

PS: nel sempre troppo variegato mondo interista, c’è stato e ci sarà qualche fenomeno (nemmeno da baraccone, a dir la verità, perché il baraccone ha pur sempre la sua dignità) che avrà qualcosa da (ri)dire pure su Zanetti e sulla sua carriera, perché certi interisti storicamente sono maestri anche nel demolire i loro miti, salvo poi rimpiangerli quando sono finiti. Sono gli sfascisti ad ogni costo, quelli del ‘chi ha il sospetto ha il difetto’ o del ‘fammi dire qualcosa di originale che, hai visto mai, riesca a farmi notare da qualcuno!’  Beh, visto che Zanetti è comunque una leggenda del calcio, voglio sperare che per una volta, per una volta sola, si sia tutti concordi nell’onorare un calciatore che dall’Inter tanto ha ricevuto, ma ha comunque dato tanto, altrimenti una risata vi seppellirà!

47 Commenti su Zanetti: onore a una leggenda

  1. Giuseppe // 9 maggio 2014 a 07:03 //

    Che dire? un Mostro! Un giocatore fantastico. Ricordo ancora lo spettacolare goal (definizione in telecronaca di Pizzul) contro la Lazio a Parigi, le lunghe calvate con gli altri che si aggrappavano per fermarlo, le lacrime di Madrid. Unico Ne ha viste e sentite tante come quella che lo definiscono una minaccia, il boss della mafia argentina. A volte mi vergogno di condividere la mia passione con questa gente. Grande Zanetti capitano anche di questi Infedeli

  2. chips83 // 9 maggio 2014 a 07:49 //

    Complimenti ad Javier per la grande carriera avuta e per la signorilità e la classe avuta con Mazzarri alla fine dell’ultimo derby. E’ un peccato che non abbia avuto almeno 10 minuti per vivere da protagonista l’ultima sfida al Milan. Grande capitano!

  3. Alessandro // 9 maggio 2014 a 07:50 //

    Ciao Gian Luca, come sempre il tuo editoriale ha una parte statistico-tecnica (ed in questo caso aggiungo : celebrativa) ed una parte violenta (l’appendice che parte con il Ps). Poco o nulla da aggiungere. Un uomo vero, un campione pulito, una fortuna averlo comprato. Impensabile un futuro lontano dall’Inter. E, non me ne vogliano, tanti terzini (o centrocampisti) emergenti di oggi non valgono, come tenuta e come spirito, il quarantunenne Javier. Il Capitano !

  4. Mirko // 9 maggio 2014 a 08:00 //

    E chi sarà il prossimo capitano? Praticamente ne avremo 10/12 a stagione e quello con più presenze ne avrà un centinaio al massimo. Il Calcio (con la C maiuscola) sta finendo.

  5. ArchAndrea // 9 maggio 2014 a 08:11 //

    “O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio è terminato,
    la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambito premio è conquistato,
    vicino è il porto, tutto il popolo esulta!”
    Un GRAZIE infinito al Mio Capitano, come Uomo e come Bandiera NerAzzurra! GRAZIE per tutte le emozioni ed i momenti intensi vissuti insieme dentro e fuori dal campo.
    GRAZIE PUPI…e sabato sera volgendo gli occhi sugli spalti mi troverai ad applaudirti ancora una volta con la maglia numero 4 e gli occhi lucidi per un saluto!

  6. josè 75 // 9 maggio 2014 a 08:43 //

    al CAPITANO si può dire solo una parola …..GRAZIE!!! è stato il degno erede di Giacinto Facchetti come uomo e come calciatore. Come già ti ho scritto in passato spero che si organizzi una partita solo per lui a San Siro e spero che ci siano 80mila persone per ringraziarlo e omaggiarlo. GRAZIE SEMPRE

  7. Alessandro // 9 maggio 2014 a 08:45 //

    Grazie Javier! Onore a un grande capitano ma soprattutto a una grande persona. Zanetti no si discute, si ama. Spero che l’asino livornese, non ti tratti come nel derby!

  8. Mi pare che ci possa pensare tra qualche giorno, anziché il questa sede :)!
    GLR

  9. Più che violenta irridente. E’ diverso.
    GLR

  10. Massimo Inter // 9 maggio 2014 a 10:18 //

    Che tutto il mondo del calcio si alzi in piedi e cominci un applauso infinito di ovazione a un grande uomo e calciatore come il Capitano.Inutile spendere altri aggettivi di pregio,non ve ne sono più nel vocabolario della lingua italiana.Ricordo bene il suo arrivo con Rambert e il suo esordio e pensai:-Questo è davvero bravo!-Mi commuovo quando rivedo la sua corsa per il suo 1-1 alla Roma,le sue galoppate a tutto campo,quando alza la CL….mi fermo qui.
    Troppe da elencare.Ciao Javier,uno di noi!

  11. Paolo Sabiu // 9 maggio 2014 a 11:24 //

    Unico. Immenso. La vera anima dell’Inter dell’ultimo ventennio; un grande esempio da imitare (ma è inimitabile), come atleta e come persona. E corre ancora più degli altri!
    Grande Capitano, grazie di tutto!

  12. Jack Berga // 9 maggio 2014 a 12:06 //

    Al di là dei dati, che è giusto non scordare, e volendo ignorare (beato chi ci riesce!) che Mazzarri non gli ha concesso la standing ovation degli abbonati rossoneri e, magari, domani non lo mette titolare (ma con davanti Nagatomo Brehme e Johnatan Cafù, e come si fa?), possiamo solo alzarci in piedi, battere forte forte le mani e lasciar correre la timida lacrimuccia che ci solcherà il viso, per questo grande calciatore e uomo esemplare, che ci ha sempre reso fieri di essere interisti. J.B.

  13. Andreaa // 9 maggio 2014 a 12:10 //

    Ho incontrato giusto ieri mattina il nostro amato Capitano, eravamo a Malpensa ad aspettare i nostri rispettivi cari. Ho chiacchierato con lui per una ventina di minuti, di tutto fuorché di calcio. Persona estremamente sensibile e non ti dico i suoi occhi quando ha incontrato il mio bimbo Evaristo, accarezzando e abbracciandolo. Rispolvero (cambiandolo) uno striscione laziale : clonatece PUPI!!! Campione nello sport e nella vita.

  14. Francesco // 9 maggio 2014 a 13:18 //

    Ammetto di essere rimasto stupito dalla sua grande crescita umana e professionale:credevo che fosse capitano solo per anzianità e la sua INCREDIBILE DISCIPLINA, invece quando lo vidi tirare e segnare un rigore in una finale di Supercoppa Italiana capii che era diventato un vero leader!
    La sua UNIVERSALITA’ gli impedisce di essere consacrato come il migliore di ogni tempo in un certo ruolo, ma già il fatto di essere l’unico ad aver resistito così a lungo all’Inter è la prova della sua IMMENSA GRANDEZZA!

  15. Mirko // 9 maggio 2014 a 14:24 //

    Hai perfettamente ragione, ora è solo il momento di celebrarlo. Speriamo lo faccia giocare titolare facendogli fare l’ultima foto con il gagliardetto in mano nel centrocampo di casa sua (dargli il contentino a Verona sarebbe da stro… :-) Il mio discorso precedente voleva solo rimarcare il concetto di Zanetti come unico vero capitano (diciamo che seguo il calcio da quando è arrivato lui e quindi per me rimarrà l’unico!)

  16. Matteo // 9 maggio 2014 a 14:25 //

    Grande Capitano, probabilmente l’ultima vera bandiera nerazzurra.

  17. Michelangelo Torres // 9 maggio 2014 a 15:36 //

    Di Zanetti si può solo parlare bene e anche nelle partite storte sapevi che lui aveva comunque dato tutto.
    Per il futuro è possibile che ricopra un ruolo simile a quello del compianto Facchetti?

  18. GIANLUCA // 9 maggio 2014 a 15:41 //

    Complimenti per il pezzo , uno dei migliori per me .
    Spesso il termine “leggenda” e’ utilizzato a sproposito , ma per Zanetti ci sta tutto , io ritirerei la maglia n.4 dell’Inter , ma forse lui direbbe ancora no grazie , perche’ e’ umile e si sentirebbe in imbarazzo .

  19. Paolo Sabiu // 9 maggio 2014 a 15:49 //

    Contestare il Capitano? Dài no, non si può! Chi lo fa, può solo essere uno juventino o un milanista camuffato da ‘tifoso’ nerazzurro. I fischi diretti una grandissima bandiera che lascia il calcio lasciamoli pure ai curvaioli rossoneri, come la vergogna vista da tutti nel 2009, verso uno che non è stato soltanto un loro mito (Paolo Maldini), ma un mito per tutti! L’interista medio, sarà pure autolesionista (scusa la rima), ma mi rifiuto di credere che arrivi a ripetere certe assurdità…

  20. FRANZ // 9 maggio 2014 a 15:52 //

    Un ragazzo straordinario nel rendimento e nei comportamenti. Ha sempre messo la faccia nei momenti più difficili dell’era Moratti, perché il suo era un dovere morale verso una maglia che è stata una scelta di vita. A molti interisti non è mai piaciuto il suo stile composto, volevano probabilmente la carne da macello, il tatuato con la bava alla bocca.
    Ha segnato pochi gol, ma uno me lo ricordo bene: Verona-Inter del ’97,gol-vittoria nei minuti finali dopo una fuga sulla destra. Che spettacolo!

  21. Nicoletta // 9 maggio 2014 a 16:25 //

    Un capitano c’ e’ solo un capitano, Zanetti, con tutto il rispetto per il “prossimo” non penso che potrà esserci ancora un uomo,un calciatore, così corretto,leale e serio come lui. Grazie per essere stato la bandiera dell’Inter per ben 19 anni!

  22. Mario // 9 maggio 2014 a 18:07 //

    TRA I NERAZZURRI C’E’
    UN GIOCATORE CHE
    DRIBBLA COME PELE’
    DAI ZANETTI ALE’ EH OH

  23. Ramon // 9 maggio 2014 a 18:16 //

    le ultime lacrime per l’inter le ho versate la sera del 22 maggio 2010 quando mi trovavo al Bernabeu , domani sera saranno le prossime . non bastano mille aggettevi per quel grande esempio di UOMO CALCIATORE PROFESSIONISTA ESEMPLARE !! Grazie capitano !! Grazie grazie grazie!!!

  24. Ernesto // 9 maggio 2014 a 20:26 //

    Poche parole…solo un grazie immenso CAPITANO……tra l’altro, e qui un altro record, l’unico capitano di una squadra italiana ad aver alzato le tre coppe più importanti nella stessa stagione…la foto che apre l’editoriale, sempre perfetto Gianluca, è di un intensità e bellezza sportiva immensa…….

  25. Giacomo Seneca // 9 maggio 2014 a 21:50 //

    Anche io mi auguro che heideggerianamente si sospendano le minchiate per una volta e si vada al sodo: Zanetti è recente dell’Inter e del calcio italiano. Forse è l’unico giocatore rimasto di quelli con l’argento vivo addosso,di quelli con un cuore che macinano miglia su miglia fino ai 90. Non vedo uno più dedito alla maglia e tale, non dirò da meritarsi i milioni che prende ,ma perlomeno non da far storcere il naso. Zanetti è lo sport,il fair play,l’educazione.

  26. Franco 47 // 9 maggio 2014 a 22:19 //

    Credo che 19 anni dedicati ad una sola squadra, in tempi di calciatori più mobili della famosa donna rossiniana, siano un miracolo – senza retorica e lungaggini:
    GRAZIE SAVERIO – io ti ricorderò sempre, nel mio personale Pantheon di quelli che chiamo
    i Cuoreinter – tanti auguri per il tuo futuro e per la tua famiglia e ancora grazie – il vecchio tifoso interista ( dal ’54) Franco 47

  27. Mauro Cozzi // 10 maggio 2014 a 08:33 //

    Solo grazie Capitano!

  28. Ferruccio // 10 maggio 2014 a 10:37 //

    un onore per me tifoso aver avuto un giocatore ed un uomo come Zanetti da poter applaudire. e’ stato l’anima della squadra, eroe di tante battaglie, serio, responsabile, mai una parola fuori posto. un simbolo di un calcio che come lui se ne sta andando. ma come per tutte le storie arriva una fine. i ricordi, pero’, quelli rimarranno indelebili per sempre. grazie capitano

  29. GRAZIE JAVIER!
    Non si può dire altro, ogni parola sarebbe limitativa in questa occasione.

    MRC

  30. Antonio // 10 maggio 2014 a 15:08 //

    Un ragazzo argentino diventato prima grande uomo e poi immenso Capitano, interista dentro, sempre leale, hai onorando i nostri colori in Italia, in Europa e nel Mondo.
    Irripetibile.

  31. Una sera al suo ristorante mi spiegò come va cotto l’asado. Mi portò una bustina di spezie particolari per l’arrosto che aveva mescolato lui di persona secondo una ricetta segretissima. Per la cronaca non me le fece pagare.
    Grazie di tutto,Trattore (di nome e di fatto) ed anche per le spezie gratis.

  32. Giovanni // 10 maggio 2014 a 16:41 //

    Un capitano,c’è solo un capitano.
    Immenso Javier.
    grazie per tutto.

  33. Silvio da Torino // 10 maggio 2014 a 16:44 //

    Dopo aver letto tutti i commenti già scritti ho gli occhi umidi ed il frullo del passero nel cuore. Credo che tutti abbiate già detto tutto del nostro mitico Capitano. Arrivato come ruota di scorta a Rambert ha frantumato tutti i record possibili ed immaginabili entrando nel cuore di tutti i tifosi veri, non solo nerazzurri interisti. Mai un gesto fuori posto od un comportamento poco sportivo. Un esempio e gioisco pensando che ce lo siamo goduto noi interisti. Ancora GRAZIE Capitano per tutto.

  34. Un grazie grande e sincero per un vero professionista serio nel suo lavoro, esemplare in campo per correttezza e generosità, un professionista che ha rinunciato a contratti più ricchi per amore e rispetto verso una maglia che gli calzava come nessun’altra avrebbe mai potuto. Un uomo vero dentro al rettangolo di gioco ma soprattutto al di fuori. Un orgoglio per ogni tifoso nerazzurro e non. Un uomo generoso che ha fatto del bene e che continuerà a farlo. Grazie capitano nerazzurro. AF

  35. Gianky // 10 maggio 2014 a 17:04 //

    Javier Zanetti! X sempre, il mio eroe!

  36. enrico // 10 maggio 2014 a 17:45 //

    averne di professionisti educati, seri e puliti come lui…il calcio sarebbe altra cosa. Grazie Capitano

  37. Raffaele B. // 10 maggio 2014 a 23:13 //

    Ammirazione e rispetto sconfinati per quest’uomo e questo sportivo. Ultima grande Bandiera del Calcio, eroe in mezzo alla desolazione del calcio odierno… un Jedi in mezzo ai sabbipodi. Tanto di cappello da qui all’eternità. Buona Fortuna, Javier.

  38. Daniele // 10 maggio 2014 a 23:16 //

    Lo straordinario esempio della carriera di Zanetti è che le doti fisiche e il talento che può donare la natura non bastano ad essere Campioni: ci vuole la dedizione al lavoro, la perseveranza, grandi doti morali e soprattutto onestà. Un esempio che difficilmente rivedremo sui campi di calcio nel prossimo futuro. Complimenti e onorati di aver vissuto questi anni col Capitano!!!

  39. andrea // 11 maggio 2014 a 01:53 //

    Da quando sono nato ho sempre visto l’inter con Zanetti. L’ho sempre ammirato e dopo il suo addio mi è scesa più di una lacrima. Eroe nerazzurro. Non è andato al Real per vincere con noi quando solo prevedere una vittoria dell’Inter era impossibile. Poi Ha vinto tutto. Questo si che è un uomo. Non ce ne sono più così

  40. concordo col ps….. non toccate il capitano! esempio unico di uomo, calciatore e professionista

  41. Insisto col dire che e’ mancata la coreografia della Nord per l’uscita di scena del capitano. Conoscendo la situazione di diffida, se il mio vicino di posto si fosse solo azzardato a intonare un coro anche solo vagamente razzista l’avrei immediatamente sbranato. Chi è autore di quei cori o chi li non li ha soffocati sul nascere, per me è come avesse sputato sulla maglia numero 4, ripeto, con l’aggravante dei futili motivi. Scusate, ma non mi va giù

  42. Sono contrario in generale al ritiro delle maglie.
    A maggior ragione, visto che il numero 2 di Bergomi è finito sulle spalle di Jonathan, non vedo perché dovrebbe sparire il numero 4.

  43. enzo Persueder // 11 maggio 2014 a 21:31 //

    Una delle ultime bandiere ha smesso di sventolare e mai più vedrò giocatori così. …. ieri non ho resistito e mi sono commosso nel vedere il capitano in mezzo al campo. UN CAPITANO C’È SOLO UN CAPITANO….UN CAPITANO!

  44. ArchAndrea // 12 maggio 2014 a 08:33 //

    E’ stato tutto fantastico! Tutto da PAZZA INTER come era giusto che fosse per onorare chi ha dato sempre tutto per i colori del cielo e della notte! Nella vita il caso non esiste ed allora abbiamo avuto la curva chiusa e lo stadio tutto esaurito. Lo svantaggio e poi la goleada. Sorrisi, striscioni accompagnati da cori e poi le lacrime..Dall’alto del terzo anello rosso si vedeva tutto questo e sullo sfondo le luci e lo skyline di Milano che in silenzio salutava il Nostro Capitano

  45. angelo p // 12 maggio 2014 a 22:39 //

    la nostra generazione ha avuto la fortuna di vedere una delle Inter più belle della storia e un capitano che non avrà eguali… Nel 98 nel film Radiofreccia “Credo che un’Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa” … appunto…un’orgoglio essere stati testimoni delle gesta di un’altra grande Inter…e di un’altro grande capitano e uomo…grazie Pupi!

  46. Gianni // 13 maggio 2014 a 16:38 //

    C’è solo un CAPITANO in alto, in cielo, GIACINTO e in terra JAVIER. Ho avuto la fortuna
    e l’onore di conoscerli ambedue. GRAZIE

  47. massimo guidali // 15 maggio 2014 a 21:13 //

    Addio mitico Capitano,cosi Signore per questo calcio e questo mondo sopra le righe….Onore a Te e alla tua Leggenda.
    Il futuro per ora sara’ piú povero e noioso come il ‘non gioco’ di Mazzarri……

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