Milano da piangere

Ieri Milano da bere, oggi Milano da piangere. Ieri Milano città di coppe oggi Milano città di cappi, quelli metaforici a cui i tifosi di Inter e Milan si ritrovano impiccati nel ricordo di anni gloriosi ormai trascorsi, anzi passati.
Inutile domandarsi chi stia davvero peggio, tra classifiche che piangono e prospettive a medio termine tutt’altro che incoraggianti. Chi col doppio amministratore delegato, chi col presidente per corrispondenza. Chi mette in panchina simboli onusti di gloria, chi gente dalla gavetta certificata, ma di mettergli a disposizione squadre decenti manco a parlarne. Se tutto va come sembra, l’anno prossimo niente Champions per entrambe. E per sbatterle fuori entrambe dalla Coppa Italia è bastata la fiera Udinese, oggi invischiata nella lotta-salvezza e addirittura contestata dai suoi tifosi. Il Milan ha il monte stipendi più alto della Serie A (184 milioni di euro) el i più alto debito finanziario (251 milioni di euro) ma continua a salvarsi con marketing e sponsorizzazioni, l’Inter del nuovo corso risparmia anche sulla bolletta della luce ma continua a incassare meno di una trattoria di paese.

Per risalire occorre spazzar via subito il vizio italico più brutto di sempre: la sindrome del tutto e subito per armarsi di una virtù che a Milano con conosciamo, la pazienza: ci vorranno anni di buona amministrazione per uscire dalle sabbie mobili e tanta umiltà. Altro che Milano da bere, c’hanno bevuto fino all’ultima goccia!

15 Commenti su Milano da piangere

  1. Alessandro // 24 gennaio 2014 a 15:11 //

    Da una parte un Milan che continua a specchiarsi in se stesso. Dall’altra un’Inter che predica risparmio strizzando l’occhio al fair play e continua a mettere sotto contratto mezzi calciatori. Da una parte si attendono i capricci di Berlusconi, che rifiuta lo scambio Pato-Tevez e mette in panchina un totale neofita; dall’altra operatori di mercato pasticcioni, insicuri e con le spalle scoperte. Chiudo: perlomeno noi non siamo mai stati in B

  2. Parole sante.
    W inter

  3. uno dei problemi del calcio attuale é l’incapacità di molti addetti ai lavori nel valutare e selezionare i bravi calciatori, riuscendo a spendere poco. Thohir dovrà circondarsi di bravi selezionatori, talent scout e di un eccellente direttore sportivo. Il resto lo dovrà fare chi si occupa di marketing.

  4. Pasquale // 24 gennaio 2014 a 17:09 //

    thohir: in due mesi ha risanato un passivo di 300 milioni, bloccato lo scambio guarin-vucinic alla pari per me senza senso, avrei capito con un conguaglio di 7/8 milioni, risposto per le rime con un comunicato a marotta più di così. Gli si chiede di spendere ma perché thohir dovrebbe dare in mano dei soldi a una dirigenza non mia? L’esempio della Roma insegna

  5. Massimo Inter // 24 gennaio 2014 a 17:16 //

    Se penso alle formazioni di entrambe le squadre dei derby addietro e leggo quelle di un paio d’anni a sta parte, c’è da piangere davvero. Mi piace pensare che l’Inter del 2010 nacque con l’arrivo del Mancio per trionfare all’apice con Mou. Ora c’è da ricominciare e l’unica medicina è quella che hai scritto tu: via il tutto e subito e tanta pazienza. Parole sante. Ciao.

  6. Silvio da Torino // 24 gennaio 2014 a 17:34 //

    L’amarezza è grande, per me poi che vivo a Torino dove c’è questa Juventus che credo vincerà, almeno lo scudetto, non so per quanti anni ancora. Le preoccupazioni di tutti per quel che riguarda la cessione ad un riccastro indonesiano stanno prendendo forma giorno dopo giorno. Società che viaggia a vista ed idee poco chiare. Però effettivamente era l’unica strada per ripianare almeno i debiti. Thohir però deve capire che deve essere più presente. Ame

  7. stefano // 24 gennaio 2014 a 18:20 //

    Commento del tutto condivisibile. Però, dalle grandi imprese alle famiglie normali quando la crisi morde si vende l’argenteria buona. Possibile che la nostra squadra stia a trattare per un paio di milioni di differenza su Ranocchia e Guarin quando potrebbe realizzare cash e risparmiare sul contratto lordo? Non capisco perchè penso che i 2 giocatori non facciano più parte del progetto.

  8. roberto // 24 gennaio 2014 a 21:19 //

    Te ghè inscì de cur! Ma, e l’ho già detto in altri mala tempora, allora per disperazione devoto di Bernadette: il momento più buio della notte é quello che precede l’alba. WS. Poi abbiamo vinto tutto! Gramaglia agli zebrati! Lode all’azzurro del cielo e al nero della notte. E sono solo al secondo bianchino!

  9. Tutto vero ma a pagare siamo noi tifosi, chi ha commesso gli errori che ci hanno portato in questa situazione per ora se la ride. Moratti almeno ha ammesso i suoi, cioé di non aver capitalizzato l’effetto triplete, ma chi ha speso cifre folli per i vari Pereira?
    Ci sarà pur stato un osservatore che ha segnalato tutti i bidoni indegni all’Inter, é stato cacciato via? Mentre noi spendevamo 16 ML per Ranocchia la Juve con 300 mila euro comprava Barzagli, qualcuno finalmente pagherà?
    Max

  10. antonio // 25 gennaio 2014 a 12:10 //

    Condivido tutto,se anche i tifosi capissero che:
    a) prima risanare e incrementare il fatturato
    b) cambio dirigenza non prima di fine anno ed arrivo di quella nuova
    c) cessione “vecchi” e non adatti anche qui a fine stagione
    d) acquisti dalla prossima campagna di mercato
    e) smetterla di pretendere tutto ed ora
    ecco allora saremo veramente nella direzione giusta.
    un saluto

  11. Paolo Sabiu // 25 gennaio 2014 a 16:00 //

    Quel che m’infastidisce è che la Juve ‘se la sta spassando’, e chissà ancora per quanto tempo lo potrà fare, proprio grazie al fatto che le sue vere rivali si sono tecnicamente ed economicamente ‘autolesionate’.
    Maledetta crisi… e lo dico non solo riferendomi al calcio milanese!

  12. Grande Gian Luca! Ottima osservazione …l’unica cosa oggi come oggi é avere fiducia in Thohir, anche se questa settimana non ho ancora capito bene di chi e’ la colpa di questa figuraccia con la Juve .. circolano tante voci… mi auguro che il nostro nuovo presidente cacci tutti e ingaggi qualcuno all’altezza dell’inter

  13. Oggi è Milano da bere (per dimenticare) :-)

  14. Perché secondo te Branca compra Pereira senza l’avallo di Moratti? Pereira quando è arrivato all’Inter aveva vinto 2 scudetti e 4 coppe nazionali in Portogallo, una Europa League e una Coppa America con l’Uruguay (avversarie Argentina e Brasile): era calciatore noto in Europa e nel mondo. Qui è diventato un budino. Non si può criticare Branca senza criticare Moratti. Vediamo di ragionare, prima di scrivere
    GLR

  15. Massimiliano SIGONA // 27 gennaio 2014 a 00:08 //

    “Passerà anche questa stazione senza far male, passerà questa pioggia sottile come passa il dolore”….
    F. De André

Rispondi a Massimiliano SIGONA Annulla risposta