L’anno del Cholo

Simeone1999Dopo aver celebrato Mourinho, che pur non avendo la squadra né per vincere la Champions né per vincere la Premier, è arrivato in semifinale europea ed è ancora in lizza per il titolo inglese, anche se non lo vincerà, va ora degnamente celebrato Diego Simeone che col suo Atletico delle meraviglie affronterà il Real Madrid di Carlo Ancelotti nella prima finale europea tra due squadre di una stessa città. Più che una finale di Champions League, un derby di Madrid!
Simeone, con un quarto del budget di Real e Barcellona, dopo la Liga ora ha l’opportunità di mettere in fila le grandi di Spagna anche in Europa. Un lavoro eccezionale in un’annata incredibile per un tecnico che meno di tre anni fa ammuffiva disoccupato a Catania, senza che nessuno muovesse un dito per dargli una chance. I tifosi e soprattutto gli operatori di mercato si sono accorti del Simeone allenatore un po’ troppo tardi!
Per me è stata una semifinale, in cui non sono onestamente riuscito a scegliere per chi tifare davvero. Li ho conosciuti bene e li adoro entrambi ancora oggi. Mourinho ha già avuto tante soddisfazioni e tante ne avrà ancora. Simeone è alla vigilia della prima grande impresa della sua carriera da tecnico. In fondo è giusto così, anche perché l’Atletico ha meritato. Il futuro ci dirà se  i Colchoneros stanno solo vivendo un annata magico o dureranno nel tempo. Per diventare un Top Club bisogna investire cifre esorbitanti, senza dimenticare che molti dei protagonisti di questa stagione riceveranno offerte milionarie per lasciare Madrid.
La cosa più divertente però sono quei milanisti e juventini, che rosicando ancora per la loro esistenza sportiva rovinata per sempre da Mourinho e dal Triplete dell’Inter, hanno tifato smodatamente per Diego Pablo Simeone. Beh, allora sappiano, che avendolo conosciuto molto bene negli anni in cui ha giocato in Italia, non ho mai intervistato nella mia carriera giornalistica un calciatore più anti-milanista e anti-juventino del Cholo! Se solo lo aveste visto dopo un paio di derby vinti con l’Inter, avreste tifato per Mourinho! Per non parlare dello scudetto 1999-00 vinto col la Lazio in extremis sulla Juve.

12 Commenti su L’anno del Cholo

  1. Giuseppe // 1 maggio 2014 a 11:37 //

    Spero in futuro che possa allenare l’Inter . Lo adoravo da giocatore e lo adoro come tecnico . E’ un sanguigno e sarebbe un grandissimo capopopolo . Nn mi sembra un tipo molto attaccato ai soldi ma più legato ai sentimenti , quindi potrebbe arrivare anche piuttosto presto visto che ha espresso più volte il desiderio di allenare la Beneamata. Tu cosa ne pensi?

  2. Claudioeffedeejay // 1 maggio 2014 a 12:18 //

    La differenza tra allenatori come Simeone e Mou e tecnici alla Ancelotti, è che i primi vincono anche non avendo la squadra migliore. Certo è una gestione che logora, soprattutto sul piano nervoso, ogni partita giocata come fosse una finale. L’Inter del triplette e l’Atletico di Madrid finanziate per la C.L. dalla vendita del loro attaccante più forte. De Laurentis ha provato a fare la stessa cosa vendendo Cavani, ma Benitez è più simile ad Ancelotti; accostamento di lombrosiana memoria.

  3. Marco Ferrara // 1 maggio 2014 a 12:59 //

    Gian Luca, da catanese, posso dirti che fu Simeone a voler lasciare la squadra a fine campionato dopo solo cinque mesi (voleva già allora la panchina dell’Atletico, decise quindi di tornare ad allenare in Argentina). Tra Mou e il Cholo ho tifato per il primo, potrò sembrare infantile, ma al secondo, non ho ancora perdonato quel famoso 5 maggio.

  4. Salvatore // 1 maggio 2014 a 13:28 //

    L’impresa dell’atletico del cholo (finale di CL e primo nella Liga) è la conferma che l’allenatore conta! E come se conta! L’Atletico Madrid come organico è sicuramente inferiore al Real Madrid e al Barcellona, tanto per rimanere in Spagna!
    Se poi come tu dici, potrebbe essere solo un anno fortunato sarà il tempo a dirlo.
    Alla faccia del bombolone, Benitez , che in ogni sua intervista non fa altro che parlare di fatturato e di top player da comprargli!

  5. Ho tifato Atletico perchè il fascino di un derby spagnolo in finale di Champions non ha eguali e con la decima in gioco si prospetta un finalone. Fosse passato il Chelsea avrebbe avuto l’1% di portarla a casa, ma giusto perchè c’è Mou in panca. P.s. Patetico vedere i milanisti che dopo 10 anni a menarla con la storia della squadra più titolata al mondo tifano Real per poter vivere di una luce riflessa e sperare che non caccino Ancelotti altrimenti non vedono neanche quei due spicci per DeSciglio

  6. Silvio da Torino // 1 maggio 2014 a 17:31 //

    Anch’io ricordo benissimo un derby dove il nostro Diego Pablo fece due goal al Mmmilan ed esultò come fosse una finale di Coppa del Mondo. E ricordo anche purtroppo che fu mandato via quando arrivò quel disastro di Lippi. Ti ricordi come andò quella vicenda? E se c’era qualcosa sotto? Adesso il sogno è una bella doppietta per il nostro Cholo alla faccia di tutti i milanisti e gli juventini. Orate fratres.

  7. Roberto // 1 maggio 2014 a 22:27 //

    Interessanti i tuoi “dietro le quinte” sul Cholo, e bella foto “d’antan”… 😉
    Per quel che è già riuscito a fare è COMUNQUE l’anno del Cholo, ma la Liga non dovrebbe sfuggirgli… Per la Champions il Real sembra avere una chance in più, ma Simeone è riuscito alla grande a trasmettere ai suoi uomini l’incredibilie intensità agonistica che aveva lui quando giocava. Sarà una partita apertissima, e il Real lo sa.
    Hai visto mai che non sia DAVVERO l’anno del Cholo… Glielo auguro di cuore! :-)

  8. GRAFFITI // 2 maggio 2014 a 09:19 //

    GLR buongiorno, condivido pienamente sia il non saper chi tifare PRIMA della partita e i vivi complimenti ad un bravissimo Cholo DOPO (forse preferivo il Chelsea). Devo ammettere un po’ d’invidia per queste squadre e anche “rassegnazione” se penso a quanto siamo distanti come gioco, giocatori, allenatore.

  9. antonio // 2 maggio 2014 a 12:57 //

    Dipenderà anche dai giocatori, ma come ho visto giocare il Real l’altra sera, non ce n’è per nessuno. Poi magari verrò smentito dall’Atletico. Complimenti anche ad Ancelotti, comunque un grande della panchina. Non mi è piaciuto come gioca il Chelsea, ma vedremo in futuro.

  10. Che chi più o chi meno lavorano tutti per i soldi, mica per la gloria. Per voi è passione, per allenatori e giocatori è un lavoro. Quindi Simeone all’Inter è impossibile. Oggi come oggi.
    GLR

  11. Cosa c’entra Simeone col 5 maggio 2002? Quel giorno io a Roma c’ero e il Cholo fu solo un comprimario di una giornata che vide protagonista soprattutto Karel Poborsky, punto nel vivo dai cori dei suoi tifosi. Al di là della buonissima gara della Lazio di Zaccheroni, quella partita l’ha perse l’Inter, con la sua stanchezza e le sue paure. Si ara arrivati a Roma col minimo vantaggio in parte per colpe dell’Inter, in parte anche per l’arbitraggio di quel galantuomo di De Sanctis a Verona contro il Chievo. Anni dopo, stando alle sentenze, abbiamo capito che il sistema probabilmente era già nato, ma mancano indagini e prove processuali. In ogni caso rivedetevi Simeone a inizio ripresa: dopo il gol nemmeno esultò, ma un calciatore vero, se può, l’azione la chiude sempre. Ma le colpe quel giorno furono soprattutto nerazzurre.
    GLR

  12. Emanuele // 2 maggio 2014 a 20:18 //

    Io, anche se non smetterò mai di ringraziare Mou, stavolta ho tifato il Cholo. E non lo dico ora perché è passato l’Atletico, ma per simpatia verso una squadra che sta sorprendendo tutta Europa, abbattendo super potenze calcistiche che spendono decine di milioni per acquistare giocatori, che gioca bene, con umiltà, con zero primedonne e tanta voglia di farsi il mazzo (come Simeone stesso ha poi detto a fine conferenza stampa). Questi sono gli esempi da seguire, non il PSG o il City…

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