Fiesta degli ex a Madrid

Vi dico la verità. Quando ho saputo che avrei dovuto fare la telecronaca per l’Italia del Corazon Classic Match 2014 tra Real Madrid Leyendas e Inter Forever, ovvero tra gli ex blancos e ex-interisti al Santiago Bernabeu per la nobile finalità benefica Juntos por Infancia, pensavo alla tipica partita tra ex con poco ritmo e tanti spazi da riempire. Invece sono rimasto sorpreso, perché la partita è stata assolutamente vera, per quanto ovviamente potesse esserlo tra tanti ex, alcuni da una parte e dall’altra sopra la cinquantina. E mi sono divertito tantisismo a fare questa telecronaca, anche perché persino davanti alla Tv si è percepityo il clima fantastico del Bernabeu, quasi esaurito per onorare chi nel calcio è stato leggenda o magari semplice comprimario, ma non importa. Già il Bernabeu per l’Inter è stato comunque magico, al di là delle sconfitte: qui si sono vinte l’Intercontinentale del 1964 e la Champions del 2010. E comunque mi sono chiesto per l’ennesima volta quando potrò raccontare quacosa del genere in Italia, in un clima così bello. Le famiglie allo stadio al Bernabeu ci vanno davvero in un’atmosfera veramente festosa, con la hola che ha coinvolto più volte tutti gli sterminati anelli dell’impianto madrileno. E’ finita 2-2 con il gol di Zinedine Zidane e di Ivan Peréz per il Real e quelli di Javier Zanetti e Lambros Choutos per l’Inter. E se Zanetti ha appena smesso e lo si è visto quando ha lasciato partire il bolide del pareggio che ha ricordato molto il secondo gol alla Lazio nella finale di Parigi del 6 maggio 1998, la vera sorpresa è stata Zienedine Zidane, in arte, è ancora il caso di dirlo, Zizou: per lui, in campo per quai tutti e 90 i minuti, il gol del vantaggio del Real, un palo e giocate ancora sontuose, di quelli che hanno fatto venire un po’ di magone e di nostalgia per il tempo che è stato e che chissà quando tornerà! In ogni caso è stato divertente rivedere Figo e Zamorano, ex di entrambe le formazioni e quindi in campo da una parte e dall’altra e tutti gli altri. Da Hierro, lo storico capitano del Real capace di vincere 6 scudetti a Fernando Morientes, vincitore di tre Champions League e poi tra i blancos Guti, Karembeu, l’ancor velocissimo Salgado. E nell’Inter Suazo, Zé Maria, Massimo Paganin, capitano dell’era Hodgson, l’ingrigito ma sempre tonico Dino Baggio, Sergio Conceiçao e tanti altri, con qualche minuto anche per Alessandro Bianchi e Nicola Berti. Non ce l’ha fatta invece Youri Djorkaeff, comunque in panchina per onorare l’evento.
In porta per l’Inter si sono alternati Toldo e Pagliuca, n porta per il real Buyo e Contreras. E poi i grandi ‘vecchi’, il nostro Beccalossi con Santillana e Butragueno, qui ancora un monumento vivente! Dopo i gol nel primo tempo di Zidane e Zanetti, nella ripresa è toccato a Ivan Perez, già a segno nel 5-1 rifilato alla Juventus nell’altra gara tra vecchie glorie, e all’ateniese Lambros Choutos, una sola presenza con l’Inter nella stagione 2006-07 e comunque uno scudetto! Sulla panchina che ha sempre sognato e che continua a sognare, quella interista, Walter Zenga, su quella madridista Amancio Amaro Varela, uno dei Campioni d’Europa del 1964, arbitro Luis Medina Cantalejo, nomi che a loro modo hanno fato la storia di un calcio che, spiace dirlo, ma non c’è più. La cosa più divertente è stato però l’sms di un amico tifoso durante la gara che mi diceva: “questa sì è gente che ha amato l’Inter, quanta nostalgia!”
Oddio io non voglio fare il guastafeste di turno, però gli insulti a Zè Maria, Fresi e Dacourt, tre a caso quando giocavano, mi pare non fossero poi molto diversi da quelli ad Alvarez e alcuni suoi contemporanei. Ma l’interista è sempre un po’ romantico. Quando non ce l’hai più davanti, se non per una partita tra ex, si può voler bene anche a chi hai seppellito di fischi :)!
Scherzi a parte, la lezione però è un’altra. Riusciremo mai in Italia a vivere giornate come questa? O continueremo a scannarci persino nelle finali di Coppa Italia o nelle partite di Lega Pro?

 

15 Commenti su Fiesta degli ex a Madrid

  1. RAMON // 9 giugno 2014 a 20:45 //

    mi spiace ma in Italia ne deve passare di acqua sotto i ponti, basta andare a vedere una partita di bambini per capire quanta ignoranza c’è.
    genitori che si insultano, l’arbitro non lo cito nemmeno ma lo immaginiamo gia cosa possono sentire le sue orecchie, ecc.ecc.
    Siamo molto distanti al modello inglese e tedesco, basta vedere pure la finale di coppa italia. alla fine è uno sport e come tale va preso…

  2. Vittorio // 9 giugno 2014 a 23:51 //

    No, non riusciremo fino a quando non verrà sradicata la tendenza a considerare la partita di calcio solo un business senza più alcuna connessione con lo sport e il divertimento; ormai le partite divertenti si possono vedere solo in altri campionati, non certo in quello italiano fatto di cadute, tuffi, proteste e chi più ne ha più ne metta. Peccato, ma comunque grazie alle iniziative di partite come queste: è stato piacevole e nostalgico.

  3. Roberto Demo // 10 giugno 2014 a 01:14 //

    Non sai quanta ragione hai per quanto riguarda il modo in cui vivono gli spagnoli le vicende sportive. Ricordo quando sono andato con mio figlio a vedere un Trofeo Bernabeu (quello vinto con la punizione all’esordio di Adriano); eravamo nei distinti, ovviamente in mezzo a tutti i madridisti e mio figlio indossava una maglietta nerazzurra di Ronaldo e abbiamo trascorso una serata bellissima con i complimenti dei nostri vicini per la perla (Adriano) che avevamo appena scoperto.

  4. maurizio // 10 giugno 2014 a 07:10 //

    Vatti a vedere come si scannano i genitori in tribuna durante una partita di giovanissimi e capirai come cresceranno i figli….ciao!

  5. Alessandro // 10 giugno 2014 a 07:35 //

    Che belle queste partite, davvero! Finalmente, avrà pensato il redivivo Choutos, meteora delle meteore interiste (preso per arrivare a Kompany ndr), dicevo, finalmente avrà gioito per un gol al fianco di capitan Zanetti! C’e’ davvero posto per tutti in queste partite a sfondo benefico, e questo è il bello. Rivedere gente come Zidane o Figo ‘trattare’ il pallone è una gioia per gli occhi, poi. Ad ogni modo la maglia sudata di Choutos diventerà pezzo pregiato per le aste!

  6. Massimo Inter // 10 giugno 2014 a 09:13 //

    Citerò la frase finale di Apollo in Rocky 3:”Sai Rocky…è davvero un peccato dover invecchiare”. Fa parte della vita ovviamente, però non rivedere più certi giocatori è davvero un peccato.

  7. Paolo Sabiu // 10 giugno 2014 a 11:39 //

    Invece io cito quella gran cavolata di Rocky IV: “Se io posso cambiare, e voi potete cambiare… TUTTO IL MONDO PUO’ CAMBIARE!”.
    No, in Italia quel tipo di mentalità ce la possiamo scordare assolutamente, ahimè! Chi apprezza cose come la cultura sportiva e il comportarsi da buon cittadino fa prima ad emigrare…

  8. Silvio da Torino // 10 giugno 2014 a 12:37 //

    Manca il fiato e la resistenza agli sforzi, ma i piedi buoni ci saranno sempre e faranno sempre la differenza. Non sono riuscito a vedere la partita in questione e mi dispiace perché vedere giocatori che hanno fatto la storia del calcio e’ sempre un piacere. Sono contento per Pupi per il golazo con tiro della domenica. A presto a tutti.

  9. Mamma mia, GLR, quanti ricordi (per me cinquantenne) in questo tuo edit!
    Purtroppo, alla domanda che ti poni (“…mi sono chiesto per l’ennesima volta quando potrò raccontare qualcosa del genere in Italia, in un clima così bello”) temo che la risposta sia: “Mai”.
    Ma siccome non si trattava dell’Italia, di questa serata teniamoci i bei ricordi di un calcio che, come dici tu, purtroppo non c’è più. E che nostalgia…
    Beh… un po’ anche dei trent’anni di meno che avevamo! 😀 😀

    Ciao, Rob

  10. Ahimé, lo so bene…Li ho visti
    GLR

  11. Partite x vecchie glorie se ne sono giocate anche qui e ricordo solo festeggiamenti (vedi quelle per F. Baresi o C.Ferrara solo per fare due es). Non è vero che all’estero sono sempre meglio di noi: ricordo che nella civilissima olanda 2 anni fa un assistente è stato ammazzato di botte dopo una amichevole tra squadre giovanili, il portiere del rapid Koch ha dovuto smettere per il petardo tiratogli in testa, i tifosi del Leeds ammazzati a coltellate in Turchia, gli scontri Partizan -st Rossa ’13.

  12. mario da colonia // 10 giugno 2014 a 22:52 //

    una volta questo era detto il derby d europa e ogni tanto gliele abbiamo suonate anche noi…non a caso le cosidette leyendas per la prima volta
    non hanno vinto. quel maldito di un santillana…che centravanti ragazzi.

  13. franco // 11 giugno 2014 a 12:09 //

    Durante la gara ho esclamato piu’ volte: ma questa inter gioca meglio di quella attuale…………..
    w inter

  14. Il problema è che gli episodi all’estero sono pochi e ce li ricordiamo abbastanza facilmente. Nessuno dice che a prescindere un popolo sia meglio di un altro, anche se girando un po’ per diletto e per lavoro mi sono via via convinto che la civiltà di una Nazione si misura anche da come la sua gente sta in coda alle poste per esempio. In ogni caso, quando sgarrano all’estero arriva la mannaia della legge e, spesso, della galera. Qui invece siamo sempre nel Paese del mammismo e del garantismo. Un esempio per tutti, in un Paese che certamente non brilla per la sua avanzata legislazione, anche in tema calcistico: chi come me ha qualche annetto ricorderà certamente il il coltello lanciato vicino alla testa di Dino Baggio, in un Wisla-Parma di Coppa Uefa del lontano ’98. A quanto ne so, l’ultrà che lo fece potrebbe essere ancora in galera e il Wisla fu squalificato per un anno dall’Europa.
    GLR

  15. GIANLUCA // 12 giugno 2014 a 15:51 //

    Sono d’accordo con te, mi viene in Hoeness, il presidente del Bayern , ora e’ in prigione per frode fiscale e quando lo hanno scoperto ha subito ammesso la sua colpevolezza.
    In Italia chiunque viene scoperto, anche per reati molto piu’ gravi, nega sempre e comunque, dice che e’ vittima di complotti, gli fanno mille processi e se gli va male fa al massimo qualche mese agli arresti domiciliari

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