Brasile’14: in fondo sempre le grandi

Va bene. Complimenti a Colombia, Stati Uniti, Belgio e Costa Rica, ma alla fine ai Mondiali in fondo arrivano sempre le stesse grandi. Mai come quest’anno certi outsiders sono stati giustamente seguiti con grande simpatia, come il Costa Rica, magari non proprio da noi, visto che al posto di Bryan Ruiz e compagni avrebbe potuto e dovuto esserci l’Italia. In ogni caso, se quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, non è un caso che in dirittura d’arrivo troviamo le grandi di sempre: Brasile, Argentina, Germania e Olanda, ovvero due sudamericane e due europee. Tradizionalmente in Sudamerica ha sempre vinto una sudamericana, ma c’è sempre una prima volta. Prima semifinale tra Brasile e Germania, che mettono in vetrina ben 8 titoli Mondiali, seconda semifinale tra Argentina e Olanda, con in campo i due titoli dell’Argentina e le tre finali perse dall’Olanda, l’ultima quattro anni fa in Sudafrica. Tra l’altro per i più grandicelli, impossibile non ricordare la finale tra Argentina e Olanda proprio ad Argentina ’78, diretta dal pessimo arbitro italiano Sergio Gonella. La Coppa Fifa, disegnata dal nostro Silvio Gazzaniga e inaugurata a Germania ’74, dopo che il Brasile a Messico’70 si era portato a casa per sempre la Coppa Rimet vincendola per la terza volta,  sarà comunque ancora la ‘Coppa del Mondo’  fino al 2038, fino a quando cioè tutti e 17 gli spazi sotto il basamento non verranno riempiti. Stavolta il criterio dell’assegnazione definitiva della Coppa dopo triplice vittoria non è stato applicato. Stavolta è proprio dura anticipare chi sarà Campione del Mondo. Il Brasile piange le ‘dipartite’ di Thiago Silva per squalifica e di Neymar per infortunio, ma ha il vantaggio di giocare in casa, a meno che non subentri la tipica ansia verde-oro. L’Argentina piange a sua volta per la perdita di Angel Di Maria, ma schiera Messi, cioè il numero 1 al mondo. La Germania è alla quarta semifinale consecutiva e non è un caso:  la Nationalmannshaft è oggi più che mai lo specchio del Paese: gente seria, dalla quale invece di fare le solite battute da osteria dovremmo imparare moltissimo, anche nella poderosa opera di rifondazione del calcio tedesco a cominciare dalle giovanili, varata da Gerhard Schroeder e proseguita dalla famigerata Angela Merkel. E poi c’è l’Olanda, sicuramente la più romantica delle quattro, anche per la straordinaria storia di Tim Krul, il portiere del Newcastle, spedito in campo da quel volpone di Van Gaal pochi istanti prima dei calci di rigore con la Costa Rica: si è saputo dopo che di rigori Krul ne aveva parati in carriera 2 su 32. Contro i costaricensi ha raddoppiato e l’Olanda si è ritrovata ancora una volta tra le prime quattro del mondo. Insomma, vinca il migliore! Noi pure stavolta siamo in poltrona come Fantozzi: frittatona di cipolle e rutto libero!

4 Commenti su Brasile’14: in fondo sempre le grandi

  1. Per me che ce l’ho tatuata sulla gamba, l’assegnazione definitiva della Coppa Fifa sarebbe una disdetta senza precedenti. Ma nel caso (assai probabile, anche se io simpatizzo per gli Orange) dovesse succedere, quale sarebbe il trofeo in palio tra quattro anni?

  2. Un nuovo trofeo che verrà messo per la prima volta in palio ai Mondiali di Russia 2018
    GLR

  3. Il sesto titolo ai brasiliani o il quarto ai tedeschi ci farebbe venire l’orticaria: meglio tifare per il terzo ai “cugini” argentini o il primo – strameritato (non foss’altro alla carriera) – agli olandesi. :-)
    In finale comunque si “soffrirà” perchè una delle due tra Brasile e Germania ci sarà di sicuro: e se vince… o la Germania ci riprende o il Brasile scappa.
    Non ci rimane che attendere. E tifare per l’ “altra”, orange o albiceleste che sia… 😀

  4. Silvio da Torino // 8 luglio 2014 a 08:42 //

    Alla fin fine classe, tecnica, esperienza ed abitudine vengono a galla e restano quelle che ne hanno di più. Ho rivisto un Wesley formato 2010 ed un Julione formato acchiappasogni. Palacio a gara in corso potrebbe essere decisivo per i gauchos ed i panzer arrivano sempre in fondo. A questo punto il mio tifo va ai Batavi; dopo tanti piazzamenti meriterebbero il premio finale anche se alcuni ( Robben e Van Persie ) mi stanno sui marroni. Intanto l’Inter ha preso Dodo’ che sarà idolo delle teenager

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