Al bivio di Parma

Anche la Milano nerazzurra è inquieta e la prova è che Mazzarri prima del Parma ha deciso di tapparsi la bocca e non per evitare chissà quali botta e risposta con l’ex Cassano, al quale il tecnico non ha creduto. Sembra permanere un certo malessere del tecnico, già licenziato da una robusta parte della tifoseria, sempre vogliosa di chissà quali rivoluzioni. Lo scontro diretto a Parma dove l’Inter non vince dai tempi dello secondo scudetto targato Ibra e dove guai a perdere altri punti dopo il filotto negativo con le cosiddette piccole, rischia davvero di congelare la Pasqua nerazzurra. La conferma del tecnico da parte del dg Fassone, a causa del suo scarso appeal presso il popolo interista, ha fatto sì che anche quella ben più significativa di Thohir sia passata quasi inosservata. Oggi nessuno conosce davvero Thohir per spiegare con cognizione e di causa se quando parla con la stampa il tycoon sia sincero o strategico, come tante volte lo è stato Moratti, che da buon scaramantico si è ripresentato ad Appiano come la settimana scorsa, visto come’è andata con la Sampdoria. Ma per non saper né leggere né scrivere meglio pensare che anche Thohir sia un po’ bugiardo come tanti presidenti italiani e che Parma non sia il bivio solo per la squadra.

4 Commenti su Al bivio di Parma

  1. Silvio da Torino // 18 aprile 2014 a 17:18 //

    Nessuno di noi può sapere come andrà a finire, ma le conferme da parte di ET e di Fassone sembrano un viatico abbastanza sicuro per WM. Certo che se la squadra nelle ultime 5 sbraca, viene superata dal Milan e sta fuori dall’Europa la situazione si potrebbe ribaltare. Incominciamo a pensare al Parma, squadra insidiosa che però mi sembra un pò in calo. Cassano pare che rientri e leggo che è considerato l’incubo dell’Inter. Ma allora potevamo tenercelo visto che i piedi buoni mancano.

  2. Giuseppe // 18 aprile 2014 a 17:42 //

    Nessun bivio gianluca, avanti con Mazzarri indipendentemente dal finale stagione! Basta stupide rivoluzioni . Siamo seri per una volta

  3. Oriol Zuñiga // 19 aprile 2014 a 10:10 //

    Sono spagnolo (catalano) e non mi illudo con il calciomercato, ma questa volta faccio un’ eccezzione. Morata è da prendere sì o sì. So che a te piace tanto Soldado (anche a me), e Álvaro Morata mi ricorda tanto il tipico Soldado, Negredo o, tornando un po’ indietro nel tempo, Morientes: l’ennesimo talento de la “fabrica merengue” che non trova posto perche il señor Perez preferisce le figurine.
    Grazie e complimenti per il tuo sito web.

  4. Giovanni // 20 aprile 2014 a 09:33 //

    Ieri la prima in classifica della premier ha perso in casa contro l’ultima, per un rigore contro concesso dall’arbitro, cosa che ha fatto arrabbiare tutto lo staff della prima in classifica. Non contento ha negato anche un rigore alla prima in classifica, decidendo in questo modo le sorti del campionato. niente di strano, sono gli episodi a fare la differenza, come si dice spesso
    Allora facciamoci questa domanda? Quante possibilità ci sono che la stessa scena si ripeta in Italia? nessuna, ovvio
    saluti

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