Nazionali in rientro

In campo poco meno di 700 minuti: è questo il computo finale degli 12 nazionali interisti in giro per il mondo con le loro Nazionali. Soffermandoci solo sulle ultime gare delle due previste per ognuno si scopre che gli stakanovisti sono Samir Handanovic, 90 minuti e imbattuto in Cipro-Slovenia e Yuto Nagatomo sostituito solo nel recupero dell’amichevole Giappone-Ghana 3-1, ma il nippo è una vita che sorvola il mondo e non dovrebbe risentire particolarmente del fuso. Anche Fredy Guarin si è sciroppato 90 minuti nel 2-0 dell’Uruguay sulla  Colombia, mentre Alvaro Pereira non ha giocato. Come Andrea Ranocchia, completamente ignorato da Prandelli nelle due gare giocate dall’Italia. Mateo Kovacic ha giocato 85 minuti con l’under 21 croata in Ucraina e gli è andata bene perché se non fosse stato prestato dalla  nazionale maggiore sarebbe finito a giocare in Corea del Sud. In Paraguay-Argentina, 5-2 il finale per la seleccion Campagnaro ha fatto tutta la partita, Palacio è rimasto in campo fino al 20’ della ripresa, mentre Ricky Alvarez non è stato utilizzato. Con l’Algeria infine partita piena per Taider e solo tre minuti per Belfodil. Per completezza di informazione ci sarebbe anche il giovane Patrick Olsen, in campo oltre un’ora con la Danimarca Under 21.  Insomma tutto sommato si sono limitati i danni sperando che Nagatomo, Guarin e Campagnaro non si addormentino proprio durante il derby d’Italia

13 Commenti su Nazionali in rientro

  1. Mark dal Canada // 11 settembre 2013 a 19:12 //

    C’e’ solo una soluzione, comprare solo giocatori italiani

  2. E non vincere nulla, come ai tempi dell’under 21 quasi tutta interista con Fresi, Galante, Ventola e così via. L’ultima squadra tutta italiana a vincere un campionato è stata l’Inter di Bersellini, semplicemente perché era l’ultimo anno con le frontiere chiuse. Non a caso, il Napoli di Benitez, che sta cercando una certa personalità internazionale, oggi gioca con 10 stranieri su 11, ma qui abbiamo i ‘patrioti’ del pallone, che poi se coi giovani e con gli italiani non si vince niente sono i primi ad incazzarsi, ma furono anche i primi a scendere più volte in strada col bandierone quando un’Inter tutta straniera tre anni fa vinse il Triplete
    GLR

  3. Alessandro // 12 settembre 2013 a 07:16 //

    Siamo l’Internazionale, perdio.

  4. Giovanni // 12 settembre 2013 a 11:30 //

    ancora co ‘sta storia dei giocatori italiani?! non ci posso credere.
    i giocatori, potendo,sono da prendere forti,è l’unica cosa che conta sul campo.
    piuttosto non si potrebbero abolire le nazionali? lo so questa è una stupidaggine, ma e me, della nazionale, frega nulla; spero che nessuno si offenda.
    saluti

  5. Già, GLR.
    Infatti Messi, Cristiano Ronaldo, Robben, Ibra, Cavani, Falcao, Nani, Ozil, Benzema, Lewandowski, Cech, Jovetic, Neymar ecc. ecc. Giocano tutti in squadre del loro Paese di origine.
    Ma poi, gli stessi che vogliono l’Inter italiana sono quelli che vogliono Nainggolan, Eto’o, Bale e simili a ogni calciomercato, salvo riscoprirsi nazionalisti alla prima ridimensionata. Io gradirei 18 campioni nell’Inter. Se sono italiani o turkmeni me ne frega il giusto. Sarò esterofilo? Pace.
    Lucio

  6. Il tifoso scende per festeggiare nel nome del’Inter , ma almeno per me se in squadra ci fossero più connazionali da fornire poi alla nostra nazionale il gusto della vittoria sarebbe più bello.

  7. ma non sarebbe il caso di smettere con queste qualificazioni che interferiscono coi campionati?
    non sarebbe meglio invece fare dei bei tornei in giugno e giocare tutte le partite in 15 giorni in sede unica? si sacrificherebbe la confederation cup, ma quella si potrenbbe farla a natale…

  8. Mi accontenterei anche solo di giocatori europei (posto, come giustamente dice Gian Luca, che solo con gli italiani non si vince un bel niente). Un conto è rientrare da Belgrado, Stoccolma o Parigi, un altro presentarsi intronato da fusi orari e voli transoceanici 24 ore prima di una partita che (guarda caso) è sempre importante.
    Ora è la Juve, due anni fa il derby; che doveva essere quello del sorpasso, mentre è stato una disfatta. Grazie (si fa per dire) alla sosta più dannosa del secolo…

  9. Franco 47 // 12 settembre 2013 a 21:06 //

    Mi auguro che i nostri giocatori, compresi quelli reduci da trasferte transoceaniche,
    contro la Juve diano il meglio di se – non credo sia la partita della vita, come strombazzano
    certi osservatori esagerati – è una partita importante, che occorre giocare bene, anche per
    confermare i miglioramenti apportati dal lavoro di Mazzarri, ed il recupero di giocatori come
    Alvarez e Jonathan – O.T. noto che lo spasmodico interesse per la vicenda Thoir, sia
    più forte nei non interisti, chissà perchè…

  10. “… Andrea Ranocchia, completamente ignorato da Prandelli nelle due gare giocate dall’Italia”: e chi se ne frega! Se non altro non ha corso il rischio di infortunarsi. Anzi, speriamo che non lo chiami proprio più, così potrà concentrarsi esclusivamente sull’Inter (tanto ai Mondiali farà giocare solo i suoi due amati centrali bianconeri).
    Saluti – Claudio – Parma

  11. beh se poi in nazionale non ci vanno o non li fanno giocare cosa facciamo? dai un giocatore deve per primo fare la differenza, poi da dove viene poco importa.
    Poi magari se anche i tifosi smettessero di considerare una partita di calcio come unica missione della vita ma pensassero anche un po alla F… ecco che tutte ste pippe, mentali, nessuno le farebbe più (magari ne fanno di altro tipo:-).

  12. Giovanni // 13 settembre 2013 a 13:34 //

    GLR, hai ragione

  13. non avendo le coppe alla fine fa bene ai giocatori andare nelle proprie nazionali e misurarsi fuori dall’Italia. Ora riposeranno una settimana mentre gli altri saranno a Copenaghen ecc…

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