Moratti e Thohir si rivedranno

Tra fughe, depistaggi e cambi di hotel la trattativa Moratti-Thohir per l’Inter prosegue. Resta incomprensibile l’ansia attorno alla firma che non si capisce bene perché per qualcuno debba essere per forza apposta al volo. In realtà serviranno altri incontri, in questa caldissima estate nerazzurra, e  probabilmente nemmeno a Milano. Thohir ha la fretta di chi non vede l’ora di cominciare una nuova avventura, Moratti ha invece la calma di chi sta comunque per condividere prima ancora di lasciare la sua creatura. I tempi della finanza però non cambiano: Thohir ha garantito con una fidejussione bancaria di oltre 350 milioni di euro per la maggioranza in tre anni. Moratti non uscirà di scena in tempi brevi e ci stanno lavorando uno stuolo di legali, consulenti finanziari e professionisti. Negli schemi di iniziale cogestione dovrebbe essere confermato, come vi avevo anticipato, anche un robusto aumento di capitale da parte dei nuovi soci.
Soprattutto Moratti ha bisogno di tempo, anche psicologicamente: la Gazzetta dello Sport oggi enumera i trofei dei suoi anni di presidenza: sono talmente tanti che la rosea si è dimenticata l’ultimo, la Coppa Italia della stagione 2010-11, gestione tecnica di Leonardo. 16 trofei in 7 anni a fronte dei 12 di Berlusconi, considerando il periodo in cui Milano li ha avuti entrambi presidenti: al di là della qualità dei successi dal 18 febbraio 1995m, giorno dell’insediamento di Massimo Moratti ad oggi  i tifosi dell’Inter hanno alzato le braccia al cielo per festeggiare un trofeo 4 volte più dei cugini. Quantitativamente, ma un po’ anche qualitativamente grazie al Triplete, quella di Moratti jr. nell’Albo d’Oro è  la miglior Presidenza nella storia dell’Inter o comunque se la gioca con quella di Moratti sr. Comprensibile che il distacco nei tempi e dei modi anche più soft possibili non possa che essere doloroso

45 Commenti su Moratti e Thohir si rivedranno

  1. nibble // 26 luglio 2013 a 13:35 //

    Non capisco. Ho letto che Thohir vuole fare dell’Inter una specie di Arsenal. Ma non si poteva fare questo solo con Moratti? Io credo che nel giro di tre anni, l’inter possa fare la voce grossa — sul mercato come in Europa. magari con un regalo di peso in questa sessione di mercato.

  2. claudio // 26 luglio 2013 a 13:46 //

    l’idea che mi sono fatto è quella che Moratti ha la necessità di vendere perchè chiamato dalle banche finanziatrici a ripianare i debiti. Thohir è disponibile a versare 300 – 400 mio di euro, giust’appunto il totale del passivo bancario. A questo punto non capisco con quali soldi si farà la campagna acquisti che è assolutamente indispensabile per evitare un campionato più disastroso di quello scorso. mah!!?!!!?

  3. Fabio1966 // 26 luglio 2013 a 13:58 //

    Caro GLR, io continuo a pensare che alla fine Moratti non cederà la maggioranza dell’Inter…e tantomeno ad un indonesiano (ci fossero partner italiani alla Tronchetti magari si).
    E poi avere il 2% o il 49% cambia poco….se Thohir vorrà in futuro deciderà tutto lui e metterà i suoi manager e Moratti non è capace di lasciar decidere gli altri.
    Io scelgo il cuore ai soldi, Moratti tutta la vita, magari la prossima Champions la vedo tra 25 anni però almeno è la ‘mia’ Inter ed i miei colori. Ciao

  4. Franco 47 // 26 luglio 2013 a 14:25 //

    Mi riallaccio al passaggio di G.Luca allorchè evidenzia come taluni osservatori di questa
    importante trattativa, sembrino più ansiosi, loro, per la conclusione dell’accordo, di quanto lo
    siano molti tifosi interisti – sfuggono evidentemente due fattori fondamentali: la situazione
    personale, umana di Massimo Moratti nel prendere la decisione, e la complessità di una
    trattativa che implica il passaggio di grosse cifre e dettagli organizzativi importanti.

  5. Maurizio // 26 luglio 2013 a 15:20 //

    il tuo ostracismo verso i brasiliani è fastidioso. sei bravo preparato e informato. ma sempre con i brasiliani,sempre. per te se uno è brasiliano è scarso a prescindere, per dimostrarsi bravo deve essere ronaldo. smettila, dà fastidio ‘sta storia dei brasiliani. poi non ti si può contraddire. se uno la pensa diversamente da te non capisce nulla. ah, a proposito, vedi il real chi prenDe tra nainggolan e kondogbia e a che prezzi. poi vediamo chi fa l’affare…

  6. Come vedi pubblico anche le critiche più feroci. E’ vero: sui brasiliani ammetto di avere un po’ il dente avvelenato. Troppe delusioni. Su 100 che ne arrivano, quelli che si comportano da atleti veri, senza cedere a birra, notti brave e suadade si contano sulle dita di una mano. Su Julio Cesar e Lucio, però non ho mai detto nulla. Su Adriano e Maicon, purtroppo, non ho detto io, ma la loro storia. I brasiliani che ho amato io, non li fanno più: parlo di Zico, Cerezo, Falcao, poi Romario e Rivaldo, Ronaldo, Kakà e il primo Ronaldinho. Kondogbia comunque è francese e non c’entra nulla e tra il Real e l’Inter io stesso oggi andrei al Real.
    GLR

  7. Paolo Sabiu // 26 luglio 2013 a 16:44 //

    Un ingresso graduale di Thohir è la soluzione ideale per tutti. Lo è per l’indonesiano, che avrà modi e tempi per capire come funziona il nostro calcio. Lo è per Moratti, che dopo i tanti sforzi profusi in oltre 18 anni di presidenza merita di godersi ancora per qualche tempo il suo ‘giocattolo’. Infine per i tifosi, che rivedono una Società con le spalle ampiamente coperte e la speranza di una squadra con rinnovate ambizioni. E magari un giorno veder ripartire il progetto del nuovo stadio…

  8. Parole sante
    GLR

  9. Alcuni di voi continuano a interpretare liberamente una frase buttata lì da Anthony Macri, un consulente di Thohir, a proposito dell’Arsenal. Non si parlava di risultati sportivi ma di gestione societaria e sfruttamento del brand. Un supporter dei Gunners lo trovi in ogni angolo del globo. A parere di nolti, l’Arsenal ha un fascino senza eguali: chi ha letto Fever Pitch di Nick Hornby, tradotto in Italia come Febbre a 90 sa di cosa parlo!
    GLR

  10. enrico // 26 luglio 2013 a 19:46 //

    a me da’ l’impressione che Massimo l’Indeciso voglia lasciare, ma non voglia lasciare veramente, e si trova in una situazione in cui non voleva trovarsi. Lui vorrebbe rimanere al timone, ma facendo mettere gli eurini ad un altro…il che, risulta poco fattibile.

  11. Luca Conti // 27 luglio 2013 a 08:53 //

    sui brasiliani anch’io ho scetticismo di fondo per motivi analoghi ai tuoi, ma Maicon è a mio avviso il miglior laterale destro di tutti i tempi. In più i gol in semifinale col Barca, il doppio sombrero ai gobbi e il satellite ai cuginetti nell’ultimo derby mi commuovono ancora..

  12. In attesa che il tempo faccia il suo corso, noto, divertito, una febbrile gara degli altri tifosi (in buona compagnia dei giornalisti schierati con le loro squadre) a sminuire la portata di quanto sta accadendo all’Inter … ridono, deridono, sbeffeggiano …ma, per dirla alla Gaber, non sono di buon umore. Buoni Soci Indonesiani a tutti

  13. Una battuta mi è venuta di pancia, se la trattativa andrà in porto positivamente a 360°, sul campo principalmente, vedendo lo spot in onda sui canali Mediapason:
    “Il Tarlo Asiatico è sbarcato a Milano, darà fastidio a molti, divorando trofei…”
    Dedicato ai gufi che fino a 3 anni fa chiedevano allo sceicco di comprare la propria società, e a quelli che sopravvivono comprando a rate o coninvolgendo sponsor…
    AMALA!

  14. Mauro Cozzi // 27 luglio 2013 a 13:19 //

    Infatti, mica stanno vendendo un cinquantino usato su ebay. I tempi saranno lunghi, sempre che il tutto vada in porto. Probabilmente qualche effetto lo vedremo a gennaio se non nella prossima stagione. Moratti venderà solo se sicuro al 200% che la società sia in mani sicure. E poi guardate che l’Arsenal in Inghilterra è una religione, il paragone mi lusinga assai…io non tiferei mai City per dire…

  15. Albart // 27 luglio 2013 a 15:04 //

    Dopo aver ponderato per qualche tempo la cessione al gruppo Tavecchio, causa i continui tentennamenti di Moratti, alla fine decise di cedere a lui l’intero pacchetto. Ora, sentimentalismi a parte che lasciano il tempo che trovano, vorrei capire perché Moratti debba essere trattato in maniera diversa da altri. Ha speso molto per l’Inter? Lo fece in proporzione anche Pellegrini ma quando si decise di cambiare, nessuno avanzò pretese in merito.

  16. GIANLUCA // 27 luglio 2013 a 15:16 //

    Ho letto FEBBRE A 90 , per me e’ il migliore libro mai scritto piu’ che sul calcio direi sul tifo . Da allora simpatizzo per l’Arsenal , squadra capace di qualunque cosa , nel bene e nel male , un po’ come la nostra Inter .

  17. io penso che tutti noi tifosi nerazzurri vogliamo il bene dell’inter per cui sicuramente moratti(primo tifoso) ad di la’ delle considerazioni economiche di questo ne tenga conto e deciderà per il meglio non essendo un affarista senza scrupoli.per il resto se sono rose fioriranno nei tempi e nei modi giusti qui non si parla di vendita del pizzighettone (con tutto il rispetto) ma dell’inter….cosa forse un pochino complessa ragazzi….comunque e sempre forza inter.

  18. Roberto // 27 luglio 2013 a 16:26 //

    Se Thohir rilevasse la maggioranza dell’Inter gli chiederei di cambiare “d’ufficio” la maglia 2013-14. Per la miseria, maglie così scure e tristi non le avevo mai viste. Chi può, se può, faccia qualcosa… poco manca è meglio la maglia rossa! :-)

  19. Le storie sono completamente diverse e, visto che le ho vissute professionalmente ogni giorno e feci io la prima intervista in assoluto a Moratti Presidente dell’Inter il 18 febbraio 1995 prima di Inter-Brescia a San Siro, vale la pena di precisare che non esisteva alcun gruppo Tavecchio. Roberto Tavecchio era un giovane dirigente entrato un paio di anni prima nell’Inter con Ernesto Pellegrini e si era solo offerto di reperire soci per una cordata per sostituire Pellegrini che era stanco, provato e desideroso di lasciare il calcio. Ricevette minacce pressoché quotidiane e i famosi fax che gli uscivano dalla macchina a getto continuo con la scritta ‘Moratti o caos’ e si fece subito da parte. Pellegrini non vedeva l’ora di andarsene dall’Inter e Moratti era comunque una garanzia. Moratti non è per nulla stanco, ha solo meno risorse, causa crisi economica e guerra in Libia che ha privato per un po’ di tempo Saras di uno dei suoi migliori clienti, e vuole capire meglio se le mani di Thohir siano quelle giuste per il futuro.
    GLR

  20. Sperem, ma come immagini, mi piace il tuo ottimismo piuttosto che quelli che ogni volta dicono merda ancora prima di vedere come andrà
    GLR

  21. Giornalisti? Giornalai, vorrai dire. I soloni di oggi sono utilissimi, perché per noi di mezza-età e per i giovani rappresentano tutto ciò che non bisogna fare per essere un giornalista perlomeno discreto
    GLR

  22. Magari di tutti i tempi no, ma sono d’accordo. Mi è sempre spiaciuto che poi non sia riuscito a fare vita d’atleta alla Zanetti. L’avesse fatta sarebbe ancora il numero uno in assoluto
    GLR

  23. Io non credo alla fine a tutta questa manfrina del sentimentalismo. Questo conta fino ad un certo punto. I Moratti sono imprenditori. Quando finisce la disponibilità, o quando si rende possibile un “affare”, vedi san patrignano, o la stessa cessione dell’inter, se conviene , si fa. Per il resto qualcosa si deve pur “inventare”, se no come si fa a campà? Resta un affare complicato, ma un affare. Io sarò sempre grato a Moratti, ma da Moratti mi aspettavo una gestione post triplete diversa.

  24. Roberto // 27 luglio 2013 a 22:27 //

    Quale tra gli interisti non è curioso di vedere cosa riuscirà a combinare Maicon alla Roma? Certo che se ripensiamo ad Adriano, possiamo dormire tranquilli… 😉
    Ciao, Roberto

  25. Gianfranco // 28 luglio 2013 a 08:45 //

    La cosa che colpisce della vicenda Thohir è che i giornalisti ogni giorno giocano a dare quote di vendita diverse, domani si vende..ah no, non si vende piu…smentendo nel giro di 24 ore quanto hanno scritto/detto il giorno prima…Ma io sono un ingegnere, e non un giornalista…

  26. Hai ragione, ma perché la mia categoria si accosta alla cosa con la mentalità sbagliata. Chi si è sempre occupato di calcio tratta la cessione di un’azienda come fosse quella di un calciatore che deve cambiare maglia entro i tempi del mercato, ma non è per nulla così.
    GLR

  27. AngeloCurvaNord // 28 luglio 2013 a 21:07 //

    Per chi e’ pigro come me, consiglio anche il film ! Bello. La scena di lui piccolo che entra la prima volta allo stadio vi ricordera’ la vostra prima volta al Meazza.

  28. angelo // 28 luglio 2013 a 21:13 //

    la questione più preoccupante di tutta questa vicenda è la causa…la crisi economica del nostro paese anzi direi del nostro continente…

  29. Alessandro // 29 luglio 2013 a 08:13 //

    Ricordo con piacere l’ingresso di Moratti nell’Inter : 5 vittorie di fila, tra le quali un sonante 3-1 nel derby. Il suo avvento fu un vero e proprio toccasana.

  30. GIANMARIO // 29 luglio 2013 a 09:21 //

    Io penso che quando una storia finisce, deve finire e basta, come per una storia d’amore. Se Thohir comprerà l’Inter dovrà gestirla lui, ringrazieremo Moratti per la grande generosità economica messa nell’Inter (anche se la gestione è stata piuttosto allegra). Abbiamo vinto tutto e le annate di Mancini e Mou resteranno indimenticabili. Ma si deve mecessariamente voltare pagina. E’ la vita…

  31. JOSE' 75 // 29 luglio 2013 a 09:45 //

    Moratti ancora una volta sta dimostrando tutto l’amore per l’inter e la sua estrema serietà. Non sono un giornalista e quindi il mio pensiero si fonda su ciò che leggo e sento,ma mi sono fatto una idea precisa. Moratti è rassegnato a cedere e uscire gradualmente (seppur più velocemente di quanto volesse lui) dall’inter, ma la lentezza nella cessione deriva dal solo fatto di avere la certezza di lasciare l’inter in mani sicure. Pertanto se cessione sarà, sarà solo per il bene dell’Inter

  32. Apprezzo molto il suo modo di essere giornalista e il suo modo di essere tifoso.
    Ritengo pero’ che, nel momento in cui si fanno paragoni tra albi d’oro, i titoli debbano essere “pesati”, non soltanto contati.
    Da tifoso juventino cambierei volentieri 5 scudetti con una Coppa dei Campioni / Champions League (ad esempio le brucianti ed inaspettate sconfitte con Amburgo o Borussia..)… Figuriamoci le Coppe Italia !
    Cordiali Saluti
    Mario

  33. Certamente, ma mai con un declassamento in B. Questione di punti di vista e il mio è assolutamente personale.
    GLR

  34. … già, però il tuo commento mi ricorda quella pletora di esperti – anche qui – che sbeffeggiavano i bianconeri nel periodo dell’inaugurazione del nuovo stadio e dell’esordio di Conte… e allora erano pure di buon umore. Col senno di poi, mai sput***** “di ritorno” fu più epocale. Sempre evitare di esporsi troppo “prima”, che si rischiano brutte figure poi.

  35. Stefano // 29 luglio 2013 a 17:44 //

    Perchè i principali imprenditori italiani (Moratti, Berlusconi, Agnelli, De Laurentis, Della Valle, tanto per citarne alcuni) si ostinano da anni a investire nel calcio malgrado i cospicui ripianamenti dei deficit che si sono dovuti sobbarcare? Sono imprenditori, mica benefattori. Non credo che l’amore per una squadra induca le nobili famiglie a buttare soldi dalla finestra solo per soddisfare una passione. Dove sta il guadagno in realtà?

  36. alessandro // 29 luglio 2013 a 18:52 //

    Speriamo. E presto. Se vogliamo che l’inter competa alla pari con altre realtà del calcio europeo abbiamo bisogno di struttura societaria adeguata e competente per allargare la base ricavi al di la dello stadio. Se vedi il ns organigramma ora al terzo posto abbiamo un nuovo “direttore artistico”. Vero è che di artisti ne abbiamo in organigramma, quelli che ad esempio hanno venduto Coutinho (vedi gol di ieri) e tenuto Alzarez, Schelotto, Rocchi, Silvestre….

  37. Alessandro // 30 luglio 2013 a 17:10 //

    I tifosi interisti sono freddi su Thohir per il semplice fatto che l’Indonesiano non ha promesso un mercato alla “sceicco”, ma Thohir per l’Inter rappresenta la possibilità di diventare finalmente una società moderna e di livello europeo. Moratti gestisce l’Inter come la gestiva suo padre 50 anni fa. Oggi però i club vanno gestiti come aziende: devono fare utili, avere stadio di proprietà e marketing. Moratti non può fare questo perché non ha i mezzi economici e le capacità; Thohir forse si.

  38. Sento molti milanisti, tra cui anche il geometra, esprimersi come se lasciare la società a un socio straniero per mancanza di risorse sia come essere appestati o lebbrosi. Ma il loro presidente non era quello che non più di 2 anni fa apriva all’entrata in società di soci esteri? Onore a Moratti, sempre mio presidente

  39. Non ci crederai mai, ma la libidine di questi ricchi sta nella popolarità che solo il calcio riesce a dare presso il popolo, nell’insostituibile senso di appagamento ad ogni bagno di folla (quando le cose vanno bene) del loro smisurato ego, nella mediaticità che solo il mondo del pallone, assai più di altri settori riesce a garantire: ma l’hai visto De Laurentiis arringare la folla al San Paolo, con decine di migliaia di persone in estasi mentre presentava Higuain? A Hollywood mica è così…
    GLR

  40. Pelle // 1 agosto 2013 a 10:58 //

    A differenza della Juve timbrata Agnelli, l’Inter non è targata Moratti benchè due generazioni di galantuomini ne abbiano rimpolpato casse fasti e bacheche. Il tempo scorre passano gli allenatori, i fenomeni, per fortuna anche i bidoni e così sarà per i Moratti…non facciamone un dramma! Possiamo gioire o lacrimare, come abbiamo fatto per i Mourinho o più semplicemente Oriali, ma si deve guardare avanti, all’inter se fosse ancora vivo si chiederebbe a HH se è meglio Naigolan o Taider

  41. Giorgio // 1 agosto 2013 a 16:47 //

    In tutto questo, qualcuno si ricorda che siamo arrivati noni, vero?
    No perché ho come l’impressione che si stiano dando un po’ troppo per scontante le doti di Mazzarri: serve anche altro!

  42. Giancarlo Garatti // 1 agosto 2013 a 16:53 //

    Chi sa di aziende sa quanto sono lunghe trattative negoziali e di due diligence attraverso società esasperatamente precise, prima di arrivare ai legali. Moratti cercava un socio o meglio di un Business Angel. Possibile che almeno inizialmente sia questo il ruolo di Thohir, E poi, sui costi: chi ha dipendenti sa che il costo aziendale non è solo il doppio del netto ma è gravato di un ulteriore coefficiente 2.36: una retribuzione di 5 milioni di euro costa ad un’azienda ben 11,8 milioni di euro

  43. Sinceramente da come parla l’interista medio pare che si sia arrivati quindicesimi e se lo ricordano tutti benissimo. Si può però avere un po’ di fiducia sulle capacità dei nuovi arrivati?
    GLR

  44. Fabio // 1 agosto 2013 a 19:04 //

    Ho letto TUTTO di Nick Hornby (e aspetto settembre per il nuovo libro), come libro sul calcio però consiglio anche “Il Maledetto United” di David Peace (a differenza di Febbre a 90, il film non rende come il libro). Spero davvero che l’Inter possa diventare come l’Arsenal, anche se in Italia la mentalità dei tifosi è diversa da quella britannica (andate a vedere i Rangers Glasgow in quarta serie!)
    Sempre forza Inter, anche se nostalgicamente, Moratti mi mancherà.

  45. Roberto // 2 agosto 2013 a 10:56 //

    Le squadre italiane sono condannate ad anni di “buio”.
    Giancarlo ha ben evidenziato l’aspetto fiscale (da noi opprimente più che altrove, Grecia esclusa) e gli ingaggi (anche considerando una pari tassazione) che possono permettersi inglesi e spagnole qua ce li sogniamo. Com’era? “Bambole, non c’è un euro…”. :-(

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