Dal paradiso all’inferno

Oggi è il terzo anniversario di un giorno storico, sopratutto per chi come me, esattamente tre anni fa,  era là, a Madrid. Fortunatamente a nessuno dell’Inter è venuto in mente di celebrarlo addirittura con una festa sul modello di quella organizzata dal Milan in Regione per la prima Coppa dei Campioni arrivata a Milano 50, dico 50, anni fa! Semplicemente mezzo secolo! Ora aspettiamo la prossima festa, magari per il 110° anniversario della Palla Dapples, vinta dal Milan per la prima volta nel 1905.
22 maggio 2010: a Madrid l’Inter è Campione d’Europa e scrive il terzo e ultimo capitolo di una saga leggendaria, il Triplete unica in Italia e in Europa riuscito finora solo ad altre 5 squadre: Celtic Glasgow, Ajax, PSV Eindhoven, Manchester United e Barcellona.
22 maggio 2013: Massimo Moratti cammina sulle macerie di due stagioni infernali, l’ultima con un nono posto e un record di sconfitte, a testimonianza di quanto sia  più facile e rapido distruggere che costruire. Ora c’è da dire in faccia a Stramaccioni quello che tutti sanno, cioè che tutte quelle rassicurazioni, quegli sms, anche ieri, da tempo son diventati di circostanza, perché certe promesse non possono essere più mantenute in un mondo in cui si può cacciare il terzo allenatore del campionato per pura antipatia e in cui si cambia idea ad ogni partita. Il giovane Strama ci è arrivato da solo a capire che è finita, ma vuole sentirselo dire in faccia. E ora può anche presentare il suo conto raccontando quanto sia sia stato lasciato solo o, peggio, allo sbaraglio! E si è preso pure l’influenza, magari per la troppa ansia di questi giorni. Forse ha provato fino all’ultimo a smuovere Moratti: “ma dài, Presidente  – ha osato – andiamo avanti insieme contro tutto e contro tutti” ma questo stucchevole essere sempre contro alla fine è diventato anche contro se stessi e per il bene dell’Inter la situazione non è più tollerabile. Chissà se l’imminente arrivo di nuovi danarosi soci, in percentuali ancora tutte da verificare, sarà l’occasione per voltare pagina davvero,  una volta per tutte e ad ogni livelli. Non si deve rimanere all’Inter a vita: qui non siamo il Parlamento. E si vince prima in società che sul campo. L’Inter fino a tre anni fa sembrava averlo imparato. Poi l’ha dimenticato.

51 Commenti su Dal paradiso all’inferno

  1. Roberto Scibetta // 22 maggio 2013 a 18:23 //

    Colgo con piacere e speranza il tuo ottimismo sull’imminente arrivo di “nuovi danarosi soci”. Io non sarei stato così ottimista, ma di vicende “interiste” per definizione ne sai molto di più tu di me.
    Speriamo bene.

  2. roberto // 22 maggio 2013 a 19:21 //

    Io la finale l’ho vista sotto l’effetto del chardonay e quindi ho dovuto riguardarmela registrata. Momenti indimenticabili. Per il resto tirem innanz…

  3. luciano // 22 maggio 2013 a 19:38 //

    Che forza quell’inter, che fame aveva …entrava in campo per sbranare l’avversario. Rivedo spesso quelle immagini di madrid, di milito, di mou e oriali, del ritorno a barcellona… – abbiamo dato il sangue- disse mou ancora grazie dico io. Pensando ad oggi spero in Mazzarri e’ preparato ed e’ un motivatore. E spero in Moratti che comunque spende e copre sempre….ma basta annate come questa!

  4. Ale Dilo // 22 maggio 2013 a 20:29 //

    Un Brindisi x celebrare l’inter del triplete, uno per consolar quella di oggi, uno che sia
    Di buon viatico all’inter che sarà!
    Sempre e comunque alla ns bella e deleteria Inter!
    Ciao!

  5. enrico // 22 maggio 2013 a 22:06 //

    sante parole GL, sento dire che si vuole aggiungere un dirigente (come non ce ne fossero gia’ abbastanza), sento che si vuole aggiungere un medico, sento Moratti dire “se ho tempo vedo di capirci qualcosa”…non sento Brancausilio dire nulla, sento che non si ha il coraggio di esonerare Strama e non si sa che allenatore prendere…sento che siamo alla frutta…

  6. Marco Ferrara // 22 maggio 2013 a 22:34 //

    “Non si deve rimanere all’Inter a vita: qui non siamo in Parlamento”, il primo a doverlo capire è proprio Moratti. È bello il suo amore per i nostri colori, ma così non si può proprio andare avanti: pochi soldi ed errori continui; se esistono veramente degli imprenditori seri e competenti interessati a prelevare la società, prenda davvero in considerazione la possibilità di lasciare.

  7. Franco 47 // 22 maggio 2013 a 23:07 //

    Chiusa, finalmente, questa orribile stagione, ora spero in una logica , e CONDIVISA
    anche dal Presidente, scelta del futuro allenatore affinchè non si ripetano casi passati di
    allenatori assunti ” obtorto collo ” e poi messi subito in graticola, al di la dei loro demeriti.
    Spero in acquisti ” mirati ” e utili, con le risorse a disposizione – sarei lieto di non sentire le
    abusate parole “top-player” e “progetto” – bastano buoni giocatori e sana voglia di ricominciare.
    forza Inter sempre

  8. gianni // 23 maggio 2013 a 06:37 //

    Non credo che il buon Strama meriti di morire cosi lentamente. Forse ha avuto la presunzione di accettare una panchina difficile da gestire, ma certamente incoraggiato da chi, prima ha detto di credere in Lui, poi da Gennaio lo ha lasciato da solo. E certo il ragazzo è andato in totale confusione, abbandonato e si è visto dai suoi stessi giocatori. Adesso che si dia un taglio onesto e la possibilità a Strama di dimostrare e dimostrarsi a tutti!

  9. salvatore // 23 maggio 2013 a 08:01 //

    Quel “non si deve rimanere all’Inter a vita” che hai detto, mi sembra tanto di congedo a Massimo Moratti! Ma non dicevi che un Presidente come Moratti bisognava tenerselo stretto.
    Io sono e sarò sempre per Moratti presidente e azionista di maggioranza.

  10. Marcello // 23 maggio 2013 a 08:06 //

    Disamina perfetta. Spero solo che la società abbia l’onestà di illustrare il proprio programma sportivo ai tifosi: nessuno si illude di tornare a vincere in tempi brevi ma almeno intravedere un progetto (stadio, sistema di gioco, lancio di giovani, ecc), tutto ciò che quest’anno è mancato. Vorrei sottolineare la grande maturità dimostrata dai tifosi quest’anno: in altri tempi dopo un nono posto e 16 sconfitte avremmo visto scene da guerriglia e non la protesta civile vista in quest’ultimo mese.

  11. Come al solito quello che scrivi è tutto vero. Ma c’è una cosa che è cambiata: spesso hai detto ai tifosi che volevano cacciare Moratti: “Se mi portate qui uno che si compra l’inter possiamo parlarne, ma dov’è questo tipo?” Beh, oggi il tipo c’è, vuole il 51%. Oggi l’ipotesi di vendere è reale e concreta e con ultimatum fissato per il week end. Da oggi restare in questa situazione sarà stata una scelta, non una condizione inevitabile. E lo dico senza pensare che vendere sarebbe meglio.

  12. Io finché non lo vedo non ci credo. Spero solo che il nuovo soggetto sia veramente appassionato e finanziariamente credibile. Continuano a sfuggirmi un paio di particolari, visto che nel calcio italiano oggi si perdono solo soldi, ma vedremo…Non l’ha ordinato il medico di restare proprietario e presidente a vita.
    GLR

  13. Certo, finché non ne arriva un altro finanziariamente più solido, visto il periodo. Poi se la mettiamo sulla passione è un’altra storia. Infatti, guai a vendere al primo arrivato. Occorrono garanzie a lungo termine.
    GLR

  14. A me la gente del calcio che guadagna un milione di euro all’anno non mi ha mai fatto compassione. Dimostri pure tutto quello che vuole. Altrove però, poi più avanti mai dire mai. Glielo auguro di cuore.
    GLR

  15. Senti male: Le idee sono molto più chiare di quello che pare a te e Stramaccioni è già ‘esonerato’ da almeno un mese. Il problema è che realizzarle tutte cosa caro!
    GLR

  16. Ottimismo mi pare esagerato, visto che devo ancora capire perché uno straniero debba investire in un Paese morto come l’Italia: io non ci investirei manco un euro… Però è certo che si è entrati in un nuovo ordine di idee. Qualcosa di imprevedibile fino a qualche anno fa.
    GLR

  17. Massimo Inter // 23 maggio 2013 a 09:36 //

    “E si vince prima in società che sul campo. L’Inter fino a tre anni fa sembrava averlo imparato. Poi l’ha dimenticato.”Questa tua ultima frase mi rimanda ad un pensiero di Mou. Ricordo che disse ad un giornalista: “All’inter mancava una determinata mentalità. Ora l’ha acquisita e potrà andare avanti nel futuro. Anche senza di me”. Credo il punto focale sia questo. Con Mou arrivò una determinata filosofia. La società l’ha dimenticata e i risultati li vediamo tutti. Va beh,che notte nel 2010…che notte!

  18. Spero che Moratti abbia capito i motivi di questa discesa all’inferno e che affidi la squadra ad un tecnico con un alto profilo manageriale,capace di imporre scelte di mercato funzionali alla sua idea di gioco.Tutto ciò che Strama non è riuscito a fare,x limiti legati all’inesperienza e x scelta dello stesso Presidente.Una guida tecnica autorevole restituirebbe credibilità anche a Branca che,quando ha lavorato in solitudine,ha palesemente fallito.
    saluti da Franz

  19. Francesco // 23 maggio 2013 a 11:11 //

    Mi dispiace per Stramaccioni che ha dato tutto se stesso per l’Inter ma non è più proponibile. Moratti l’aveva scelto pensando che fosse il nuovo Guardiola che promosso dalla Primavera del Barcellona alla prima squadra ne ha riscritto la storia.Guardiola aveva Messi, Iniesta, Xavi ecc. inoltre ha un passato da grande giocatore. Il nostro Presidente dovrebbe essere molto meno sognatore: nemmeno il più incompetente avrebbe confermato Stramaccioni l’anno scorso, figuriamoci quest’anno.

  20. Francesco5 // 23 maggio 2013 a 11:15 //

    sono contento perché sta nascendo una squadra che sarà competitiva per lo scudetto già dal prossimo anno: l’importante è non farlo sapere troppo in giro, come sta avvenendo!!!

  21. Renato // 23 maggio 2013 a 11:24 //

    Secondo me di allenatori disposti a restare un anno all’inter e poi farsi esonerare se troverebbero a centinaia. Anche a me come a GLR non fanno compassione quelli che guadagnano un milione (di Euro) all’anno.

  22. PROFETA JOSE // 23 maggio 2013 a 11:58 //

    Non dimenticherò mai quel 22 maggio 2010 ,quella squadra e il suo condottiero, oltre che per le vittorie, per il carattere, per quelle battaglie vinte all’ultimo minuto come le partite interne con Siena e Udinese, per il derby finito in 9 , ma che in campo sembravano 99, per lo 0-0 con la Sampdoria, sempre in 9 uomini per oltre un ora, ma con una squadra che tentò di vincere nonostante tutto, per “il rumore dei nemici”, per “il zero tituli” , per la “prostituzione intellettuale”! SEMPRE GRAZIE!!

  23. Andrea // 23 maggio 2013 a 11:58 //

    La disamina della stagione (tra infortuni e macroscopici torti arbitrali) dopo l’1-3 di Torino in avanti diventa complessa e problematica, il ragazzo ha molte colpe (primi tempi regalati, cambi cervellotici etc.) ma da allenatore (altro sport e purtroppo altra categoria) non lo condanno in blocco, ben altre (e grosse) colpe hanno dei dirigenti lautamente pagati che lo hanno lasciato solo anche in situazioni (vedi cessione Snejider) dove avrebbero dovuto metterci la faccia.

  24. Alex C. // 23 maggio 2013 a 12:02 //

    Ancora anno zero? Chi ha giracchiato un po’ il mondo, specie il sud america, ha visto sulle bancarelle dei mercatini solo le magliette di barca e inter eppure malgrado il triplete avvenimento unico in Italia, non siamo stati in grado di godercela per …10 minuti! Eppure c’è chi, ringiovanendo, centra la champions e malgrado solleva dubbi sulla dirigenza…noi no! Se va bene si cambia allenatore tirando a sorte? Magari…Ribadisco con i viziatelli serve pugno duro, in panca ma anche in scrivania!

  25. Matteo // 23 maggio 2013 a 15:37 //

    Il vero rischio è che arrivi un nuovo azionista di maggioranza che vuole prendere anziché dare all’Inter. Il calcio può essere un’ottimo investimento per chi vuole riciclare denaro proveniente da attività illecite. è giusto che Moratti valuti attentamente chi si sta mettendo in “casa” e le prospettive a lungo termine che può assicurare alla squadra.

  26. Paolo Sabiu // 23 maggio 2013 a 15:50 //

    Ogni tanto, per riprendere un po’ di entusiasmo, mi rivedo i video di quella fantastica Inter… che squadra, che carattere, che vittorie!
    Il Boca Junior è ancora in lizza per vincere la Libertadores? Non sai quanto io stia pregando affinché ciò accada, così finalmente i cuginastri si toglieranno quella scritta ridicola (e incompleta) dalle loro maglie! Ma, abituati come sono a festeggiare qualsiasi cosa, si inventeranno magari la ricorrenza del primo starnuto del Cavaliere allo stadio…

  27. GC Moretti // 23 maggio 2013 a 15:54 //

    L’insipienza con la quale è stata gestita la società dopo il fatidico 2010 non merita ulteriori commenti. Spari sulla Croce Rossa. Non riesco a credere che MAZZARRI si faccia irretire in un club di tale organizzazione e lungimiranza. Semmai così fosse, mi consola il fatto che, a memoria, è un tecnico che non è mai stato cacciato e ovunque ha lavorato ha ottenuto risultati lusinghieri. Se si ripetesse anche all’inter sarebbe un fenomeno!

  28. Paolo Sabiu // 23 maggio 2013 a 16:33 //

    Sul discorso che riguarda ‘Strama’, lasciato solo a sbrogliarsela contro tutto e tutti, sono pienamente d’accordo, specialmente dopo la ‘geniale’ sparata di Branca del passato inverno, quando Sneijder venne messo spalle al muro affinché se ne andasse.
    Per quanto riguarda Moratti e la dirigenza, tu dici che hanno già le idee chiare. Speriamo, soprattutto, che se è realmente così stavolta siano anche azzeccate.

  29. non voglio essere blasfemo ma siamo sicuri che poi questi investitori esteri facciano il bene dell’inter? Non vorrei fare la fine del Maiorca (mi pare), comunque visto che qui di soldi zero…vediamo come andrà a finire!
    Ciao

  30. Nunzio // 23 maggio 2013 a 16:46 //

    La finale di CL l’ho vista in montagna praticamente da solo e alla fine ho urlato per la gioia, ma si sentiva solo il mio eco: non c’era in giro nessuno con cui festeggiare. Per il futuro mi pare normale che Strama venga esonerato: immaginiamoci cosa succederebbe ai primi rovesci! La rosa dovrà essere ristretta ed adeguata per puntare al massimo traguardo, cosa piuttosto difficile, però non impossibile visto che giocheremo una sola volta la settimana e se arriveranno un paio di top player.

  31. Io veramente me la sono goduta per anni. Se uno pensa che si debba vincere all’infinito, allora è un’altra storia
    GLR

  32. Giuseppe // 23 maggio 2013 a 18:23 //

    Complimenti per la tua obbiettività e perchè, così come lo sono io, sei sempre orgoglioso di essere interista! Anch’io ho festeggiato a lungo la vittoria del Triplete e la notte del 22 maggio 2010 per me resterà per sempre unica e indimenticabile, la gioia e le emozioni di quella notte non si possono spiegare. festeggiai in centro a Biella e poi seguii la diretta non stop su Sky fino alle 7.00 del mattino. Speriamo di tornare presto grandi, AMALA!

  33. Andrea // 23 maggio 2013 a 21:12 //

    vai tranquillo metteranno la scritta “La squadra che negli ultimi 3 anni ha fatto più punti della Juventus”

  34. Ma è proprio necessario dire che gli allenatori sono tutti bravi ma poi bisogna vederli all’inter? Non è il massimo (non è un gioco di parole) dell’accoglienza per chi deve arrivare. Non è che per forza bisogna sempre dire quello che si pensa a tutti. Cmq chiunque arrivi andrà lasciato lavorare sperando che non si impegni per farsi cacciare ad prima della sosta

  35. Luca M. // 23 maggio 2013 a 21:45 //

    Meglio guardare indietro che al futuro, viste le voci che girano. Il brutto è che nonostante Moratti invecchiando stia prendendo cantonate colossali, le alternative multimilionarie estere non è che offrano ste gran garanzie in termini di passione a lungo termine. Lo sceicco caccia il grano, ma se si alza con il piede sinistro pianta baracca e burattini e saluta, che tanto non gliene può fregar di meno.

  36. ciao gianluca, io penso che la riorganizzazione societaria, indipendentemente da come di riassortirà la proprietà, sia comunque imprescindibile come un riassetto dello staff atletico-medico-tecnico visto anche che il buon strama è arrivato a fine corsa. poi si metterà mano alla rosa giocatori con le risorse disponibili poche o tante che siano ma speriamo con sapienza e non con sciaguratezza come nelle ultime 2 stagioni. comunque e sempre forza inter.

  37. Dire che all’inter in questi giorni abbiano le idee chiare, è un azzardato. L’impressione è che ogni volta che è stata fatta una sterzata non mi sembra che ci sia stata la convinzione totale. Forse solo in 2 occasioni: quando si è scelto mou e quando hanno venduto ibra. Per il resto molta confusione ed è sempre stato un ricredersi in breve tempo. Ora speriamo nella piena fiducia nel nuovo mister. La società in vendita? mi sembra impossibile! Esiste un pazzo furioso disposto a sperperare milioni?

  38. andrea // 24 maggio 2013 a 09:36 //

    Anch’io c’ero a Madrid, sembrava un punto di partenza, l’aver scacciato un maleficio, effettivamente alla fine della partita gli altoparlanti misero un brano di Ligabue, “Libera nos a malo” ed invece é stato un punto d’arrivo. Sono completamente d’accordo con te, non si deve rimanere all’Inter a vita, e questo vale anche per il Presidente. I tifosi interisti vogliono altre finali Champions, non facciamo del 22.5.10 una data storica.

  39. Giancarlo // 24 maggio 2013 a 09:58 //

    Che notte, ragazzi…che notte quel 22 Maggio…..vedere l’Inter di oggi a confronto con quella di allora sono solo dolori

  40. michele // 24 maggio 2013 a 10:10 //

    Caspita, a ben pensare il 12 maggio 2012 non hanno festeggiato il 30ennale della Mitropa Cup!
    Rimane tuttavia un’indubbia capacità a cavare sangue dalle rape, cosa che noi a livello immagine e comunicazione non siamo per nulla capaci, anzi.

  41. Fabio1966 // 24 maggio 2013 a 10:42 //

    Tutto vero, ma io il 22/5 lo celebrerei tutti gli anni, anche in annate come queste.
    La storia non si cancella e le gioie che mi ha regalato l’Inter del triplete sono maggiori della delusione di un anno così (o tanti altri prima).
    Credo sia anche una lezione di vita, non si può sempre vincere e si può sbagliare in tanti ed anche più volte. Ma lo sport è tutto questo…ed i tifosi devono godersi il piacere di esserlo (e non fare risse, buuuu ed altre sciocchezze).
    Forza Inter dài!!

  42. stefano // 24 maggio 2013 a 10:47 //

    ma strama che fa? come quelli nelle aziende che per evitare il licenziamento si mettono in malattia?

  43. Claudioeffedeejay // 24 maggio 2013 a 14:18 //

    Soldi ce ne sono pochi, le cose da fare invece sono tantissime.
    Ergo: non bisogna sbagliare nulla. Magari portarsi dietro un cronometro quando si va
    a vedere qualche giocare in giro per il Mondo, giusto per non scoprire, quando è troppo tardi, che magari Ranocchia e Alvarez sono tra i giocatori più lenti della serie A.

  44. Robbie // 24 maggio 2013 a 14:30 //

    Ok i soldi però fortunatamente non vince sempre chi spende di più. Chiaro che il budget aiuta ma vorrei capire come mai Udinese e Fiorentina ci sono arrivati davanti giocando tra l’altro un buon calcio.
    Io dico maggiore competenza delle società, più abituate a cercare talenti che non andare dal Porto di turno per comprare il primo sudamericano che si è messo in mostra nell’annata precedente. Branca, e lo staff che lo circonda, sono francamente inadeguati per questo “nuovo” ruolo.

  45. Francesco // 24 maggio 2013 a 14:53 //

    Giorni mese ed anno indimenticabili…..soprattutto perchè il 21 maggio 2010 sono diventato papà per la prima volta!!! il primo gol del Principe me lo sono perso perchè ero in camera con moglie e figlia, ma il secondo gol me lo sono goduto interamente in compagnia del primario di ginecologia (interista) e tanti altri neo-papà milanisti e juventini….incredibile e penso irripetibile!!!!
    ciao…e in bocca al lupo Mazzarri!!!

  46. La dirigenza inter è associabile alla politica italiana. Il buon padre di famiglia alla nascita del figlio stipula un piano di accumulo per la laurea del figlio, il cialtrone finisce di sputtanare i risparmi per comprarsi il monovolume nuovo. Uno pianifica l’altro vive di espedienti, uno vende coutinho, l’atro compra schelotto. “si sta come le foglie sugli alberi d’autunno”

  47. Davide // 24 maggio 2013 a 19:48 //

    Mi sarebbe piaciuto portare avanti un progetto con Strama, ma sarebbe stato impossibile perché i giocatori ormai non lo seguono più da tempo. Non mi piace la persona Mazzarri, come si pone e il suo modo di comunicare. Ritengo però sia uno preparato e adatto alla condizione attuale dell’inter: credo che non renderà vita facile a chi nello spogliatoio vorrà prevaricarlo, cosa che è successa invece col suo predecessore. Forza inter!!!!

  48. Paolo Sabiu // 25 maggio 2013 a 07:16 //

    Ora Mazzarri; benvenuto al nuovo tecnico. Era uno dei migliori sulla piazza, e questo è già un passetto avanti. Si spera anche in un riassetto societario, ovviamente con le persone giuste.
    Abbiamo capito che il Presidente, con tutta probabilità, non consentirà un eventuale ritorno di Oriali. Ed è pur vero che anche quest’ultimo, di errori grossolani, ne aveva combinati. Ma sai perché tanti lo rivorrebbero? Perché era uno che la faccia davanti ai microfoni ce la metteva, sempre e comunque.

  49. pietrospen // 25 maggio 2013 a 07:29 //

    L’unico argomento in cui Moratti ha mostrato chiarezza negli ultimi mesi riguarda la possibiltà di cedere quote di maggioranza della società. Non ne ha alcuna intenzione, il giocattolo è suo e ci gioca fino a quando decide lui. L’unica possibilità sarebbe quella di trovare qualcuno disposto a consegnare il grano a gratis nelle mani del nostro grande stratega! E allora godiamoci il teatrino sperando che qualche imprevedibile alchimia ci consenta una squadra più dignitosa di questa.

  50. henryk // 25 maggio 2013 a 11:37 //

    Editoriale che tocca diversi, importanti punti.
    Società: finché rimarrà Moratti la gestione sarà inevitabilmente paternalistica, talora iperpresente, talaltra un po’ latitante.
    RIcorrenze: il “triplete” 2010 con appendice mondiale vale da solo la storia di un club.
    Guida tecnica: le caratteristiche di Mazzarri, lo dico ora, sono le più indicate per l’ambiente e per le caratteristiche societarie attuali.
    Nuovi soci: solo se affidabili sul lungo periodo (niente avventurieri).
    Henryk, Roma

  51. La mia delusione è una sola: che c’è di male a dire “abbiamo vinto, ora bisogna ricostruire, abbiate pazienza e sosteneteci”. Dopo quella “sbornia” avremmo accettato tutto. Moratti a volte non lo si capisce. Bisogna solo ringraziarlo, ma un po’ più di chiarezza non gli avrebbe certamente rovinato la reputazione. Ora l’Inter ha molti giovani talentuosi, basterebbe un allenatore che “insegni calcio “, magari anche ai tifosi!

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