Scommesse, l’ennesima vergogna

Siete in molti a chiedermi di scrivere qualcosa sull’ennesimo scandalo del calcio italiano ma cosa volete che vi dica? Non è mia abitudine anticipare le sentenze che spettano solo alla magistratura e detesto da sempre gli ignorantoni che, senza alcun strumento culturale, persistono nell’inutile tentativo di sostituirsi ad essa. Viviamo in un Paese in cui la quasi totalità della popolazione, compresi parecchi addetti ai lavori non sono in grado di comprendere neppure la differenza tra un indagato e un imputato, tra un’informazione di garanzia e un rinvio a giudizio. C’è chi addirittura poggia la sua conoscenza su quello che orecchia sui social forum, autentica rovina dell’attuale genere umano, perlomeno per l’(ab)uso smodato che ne sta alla base, soprattutto da parte di chi non avendo probabilmente amicizie reali nella vita vive di quelle virtuali. Eppure l’ordinanza firmata dal gip di Cremona Guido Salvini è disponibile in rete con tutte le sue 606 pagine, ma chi ha voglia di leggerle e, soprattutto, chi le comprenderebbe?
Dopo la nuova ondata di 19 arresti e di 28 indagati, anche se la Juve ne chiede 30, permettetemi di scherzare un attimo visto il clima tanto pesante, è quanto mai opportuno lasciar procedere la magistratura.
Solo una precisazione per chi si sta domandando perché Criscito sia stato allontanato dalla Nazionale diversamente da Bonucci. Credo che sia perché al primo è stato consegnato l’avviso di garanzia dalla Procura di Cremona proprio nel ritiro di Coverciano, mentre al secondo da Bari, procura che ovviamente segue tempistiche diverse da quella lombarda, non è ancora stato notificato nulla. Penso sia solo per questo che Bonucci sia ancora tra i 23 convocati per l’Europeo, perché il suo nome per ora è uscito solo sui giornali, ma è presumibile che nei prossimi giorni possa ritrovarsi nella stessa situazione di Criscito. In tal caso il codice etico voluto dal CT Prandelli potrebbe escludere anche lui. Il guaio per la nostra Nazionale diventerebbe quello di presentarsi all’Europeo con un uomo in meno, visto che per regolamento si può rimpiazzare un giocatore infortunato, ma non certo uno indagato. Altro al momento non si può dire, se non parlando o scrivendo a vanvera, almeno fino a quando Antonio Conte, finora semplicemente iscritto nel registro degli indagati in compagnia di Domenico Criscito ed evidentemente di Leonardo Bonucci, e Stefano Mauri, sottoposto al provvedimento dell’arresto, solo per citare i più famosi, non avranno chiarito nelle sedi opportune, non certo quelle mediatiche, le rispettive posizioni.
Quanto al Premier Mario Monti è chiaro che l’idea di chiudere il calcio per 2 anni è una provocazione, prima ancora che un’esternazione da cittadino. Sarebbe come chiudere l’economia del Paese perché le imprese hanno dei problemi. Però Monti ha sollevato anche altre questioni, come l’intollerabilità dell’uomo civile davanti a fatti come quelli di Genova, ma il mondo del calcio, come al solito, si è sentito offeso e ha reagito con isteria. Ogni volta che chi sta fuori dal calcio si permette di far capire che questo mondo non è in grado nè di darsi nuove regole nè di rispettare quelle esistenti, gli addetti ai lavori si offendono di brutto. Però chi ha fatto la battuta per cui se volete ammazzare la suocera vi conviene farlo in uno stadio perché lì sicuramente non vi può accadere nulla non ha poi tutti i torti. Il calcio resta un territorio senza legge e forse perché rientri nei ranghi un piccolo stop, non certo di anni, non farebbe male. Solo davanti a questa minaccia l’opinione pubblica reagirebbe con tale veemenza che in un una settimana si farebbe quello che non si è fatto per decenni!

45 Commenti su Scommesse, l’ennesima vergogna

  1. Dimitri61 // 30 maggio 2012 a 07:35 //

    Ogni tanto emerge “la punta dell’ICEBERG” e qualche gabbiano vi si posa sopra.
    Tra poco riaffonderà e tutto tornerà come prima… Fino alla prossima emersione.
    Dal punto di vista dello spettacolo preferisco i vulcani… Loro si fan fuoco e fiamme in quell’abulico mare…. di merda!
    Ohps!…Excuse Moi!
    Dimitri

  2. Nicoletta // 30 maggio 2012 a 08:18 //

    Caro GL una schifezza senza fine, soldi troppi soldi girano in alcuni ambienti. Dispiaciuta si, stupita no.

  3. Anselmo // 30 maggio 2012 a 08:27 //

    Concordo con te che é meglio che queste cose vengano dibattute in sedi più opportune, anche perché “spessatamente” si lega il proprio giudizio alla squadra del cuore.
    Quello che davvero fa riflettere secondo me è se ne vale ancora la pena seguire il calcio, incazzarsi per un risultato “bugiardo” spendere soldi per uno sport che sempre più è pieno di scandali e schifezze varie.
    Ecco non vorrei che la proposta di Monti, peraltro da verificare, debba essere applicata….
    Su una cosa concordo con lui… trovo poco etico detrarre le spese folli del calcio dai bilanci delle società per pagare meno tasse (e preciso questo viene fatto a livello mondiale!!)

  4. emanuele // 30 maggio 2012 a 09:02 //

    Hai ragione c’è poco da dire, piuttosto c’è molto da fare a cominciare dalla totale riorganizzazione dei vertici federali, basta con i dinosauri che hanno fatto il loro tempo, spazio a gente nuova con competenza calcistica.
    Capitolo Monti: il Presidente a mio modo di vedere è stato protagonista di un’uscita a vuoto, il calcio assai malato va curato, non lasciato morire.
    Spero che chi ha sbagliato venga radiato, la giustizia deve fare il suo corso.
    Infine mi pare assai evidente che ci sia una mancanza di cultura sportiva, perchè al di la delle scommesse, chiedere favori per una partita di calcio lo trovo meschino, con tutti i problemi che ci sono. E concordo con Te quando dici che i giocatori non devono essere presi come esempio, le grandi persone sono altre.

  5. mac964 // 30 maggio 2012 a 09:44 //

    Ma che gusto c’è mangiarsi il fegato x gente che guadagna + di quello che meritano,
    dando un calcio al “Talento” sopravvalutato!
    Chissà cosa pensa Mou che a Balotelli dava “Un neurone”!!!

  6. Cristiano // 30 maggio 2012 a 10:30 //

    Scusa, Luca, ma, leggi a parte, che differenza c’è tra un Conte che, sapendo dell’imminente combine, indottrina i suoi giocatori a rispettare il patto anzichè denunciarlo, un Doni che “per il bene dell’Atalanta” si accorda per accomodare i risultati, un Criscito che si incontra con uno dei capi clan che organizza le scommesse clandestine, “guarda caso” alla vigilia di una partita incriminata, un Bonucci che insieme ai suoi compagni di merende Masiello e Parisi gioca per vincere non la partita bensì la scommessa, un Mauri beccato con le mani nel sacco in una telefonata compromettente, ecc.? Io che sono un semplice tifoso faccio fatica ad avvicinare i miei (ex) idoli per scattarmi una foto insieme a loro, e questi vogliono darmi a intendere che si sono trovati casualmente al ristorante per commentare il derby insieme ad amici di amici semisconosciuti? Ma a chi la vogliono raccontare?!
    Chissenefrega dell’effettivo ruolo che hanno avuto! Si sono tutti prestati, o quantomeno hanno accettato in silenzio, di compromettere il regolare svolgimento di una o più partite. In pratica hanno preso in giro tutti noi, che li guardavamo da fuori convinti che, se non per attaccamento alla maglia, giocassero per vincere almeno per guadagnarsi i premi partita e gli aumenti di ingaggio. Altro che processi, appelli, controappelli, ricorsi e controricorsi, sentenze e palle varie… questi vanno radiati immediatamente. A vita, dalla serie A alla 3ª categoria, dal Polo Nord al Polo Sud, dal Giappone alla California.
    O vogliamo veramente illiuderci che sia tutta una bufala, e che qualcuno dei nomi saltati fuori sia solo una vittima completamente innocente? Dài, per favore, siamo seri!

  7. Massimo Inter // 30 maggio 2012 a 11:22 //

    In Italia funziona così. I processi si fanno in TV e si sparano sentenze a raffica. La cosa più agghiacciante però è che tutti si proclamano innocenti ed estranei ai fatti. Gente ricchissima che scommette per arricchirsi sempre di più bidonando noi poveri tifosi illusi che tutto sia regolare.
    Io dico solo una cosa: se ci sono le prove, che paghino. Queste persone stanno facendo diventare il calcio italiano, un vero letamaio. Non stupiamoci se poi i grandi giocatori snobbano la seria A.

  8. Enzino // 30 maggio 2012 a 13:10 //

    Grazie d’esistere GLR!
    Non si può sentire tutta sta gente in giro che racconta favole!
    Grazie di Cuore!

  9. Roberto // 30 maggio 2012 a 13:11 //

    il bello (cioè… il brutto!) è che dal 1980, da quando cioè il fenomeno delle scommesse venne alla luce per la prima volta, sentiamo sempre le stesse cose. “Punizioni esemplari”, “Fermezza”, “Pulizia”, “Non guarderemo in faccia nessuno”, “Non deve ripetersi mai più”. Infatti… Dopo 32 anni siamo sempre allo stesso punto.
    Non intendo fare processi a nessuno, per questo ci sono i giudici. Ma se non finirà tutto in una bolla di sapone è inutile che poi qualcuno frigni perchè la propria squadra viene penalizzata: chi vince irregolarmente NON vince. La medaglia d’oro dei 100 m. di Seul ’88 ce l’ha al collo Lewis, non Ben Johnson. Non sembra così difficile da capire, questo concetto; eppure… Io credo che nel 2040 saremo (chi ci sarà) ancora al punto di oggi, con alle viste o alle spalle un altro Calcioscommesse o un’altra Calciopoli, ammesso e non concesso che il calcio quel giorno esista ancora.
    Scommettiamo? 😉

  10. Michele Sartorio // 30 maggio 2012 a 13:38 //

    Ci sono possibilità concrete di vedere la Lazio fuori dall’europa calcistica per il caso Mauri? In questo caso l’Inter si risparmierebbe quell’ assurdo turno preliminare dei primi giorni di agosto. Sarebbe importante che le sentenze arrivassero il prima possibile così da poter pianificare nel migliore dei modi la prossima stagione che sicuramente sarà meno mortificante di quella appena finita.
    Con simpatia, Michele da Padova.

  11. Se è vero che Prandelli ha imposto un codice etico, di Bonucci se ne parla da marzo. Proprio per la constatazione che fai (ovvero che l’avviso di garanzia potrebbe arrivargli a giorni), non comprendo il rischio che si è preso Prandelli nel non convocare Ranocchia (pur involuto nell’ultimo anno). Che se ne faccia poi di 5 punte resta un mistero.
    La considerazione a margine è quella per la quale NON c’è manco un interista nella rosa non credo sia mai accaduto. Nel dubbio, vista la scuola di provenienza di Destro, ha pensato bene di non rischiare…. Sorrido nel pensare che gli unici convocati che abbiano mai vestito nerazzurro siano due ex: Pirlo e Motta.

  12. Paolo Sabiu // 30 maggio 2012 a 16:11 //

    Ma il Premier si rende conto quanti altri cittadini perderebbero semplicemente il loro posto di lavoro se davvero si togliesse di mezzo la quarta “industria” nazionale per introiti, tra l’altro per un periodo così lungo? Mi auguro che la sua sparata sia stata puramente retorica, però Monti non è nuovo a uscite piuttosto infelici (‘lavorare tutta la vita nello stesso posto diventa noioso’, o qualcosa di simile)!
    Paolo – Novara

  13. BruceGermania // 30 maggio 2012 a 16:15 //

    Sottoscrivo in toto il suo articolo, con un´unica postilla. Ho avuto difficoltà a rimanere serio a vedere un indagato che si rammarica pubblicamente del fatto che il Pubblico Ministero non lo abbia avvertito prima..
    PS Con la sua affermazione il Presidente del Consiglio ha rischiato di scatenare un insurrezione popolare. Vada per la disoccupazione, le tasse, le peripezie che affrontano molte famiglie per sbarcare il lunario, ma si immagini lo scenario fantascentifico in cui a noi italiani toccassero il calcio. Non oso pensare. Mi scuso per lo sfogo ma la situazione del mio paese a tutti i suoi livelli mi rattrista.

  14. Fabio Primo // 30 maggio 2012 a 18:28 //

    A me fa ridere questo giustizialismo, clima inquisitorio e falso moralismo nei riguardi del calcio e di tutto il suo mondo. Ditemi quale azienda in italia (dai 5 ai 50mila dipendenti) osserva tutte le norme di sicurezza, paga le tasse fino all’ultimo euro, non si accorda più o meno illegalmente con la politica locale, non paga pizzi o tangenti, non scende a qualsivoglia compromesso al limite della legalità per quieto vivere o per avere vantaggi..
    L’azienda calcio, come la sua tifoseria, fotografa appieno il paese e la società.

  15. Franco 47 // 30 maggio 2012 a 18:41 //

    Oltre allo sconcerto per tutto lo spregevole scenario che ci si presenta ogni giorno con arresti, avvisi di garanzia ecc.ecc. debbo rilevare che le varie conventicole di pasdaran del tifo, composte anche da giornalisti, tifosi, e affini, anzichè deplorare questo andazzo che sta dando un bel colpo di grazia al gioco più bello del mondo, si battono leoninamente per difendere i loro idoli coinvolti nelle indagini, a prescindere, senza conoscere minimamente le carte. Il calcio è stata una delle passioni della mia vita, e tifo Inter da sessant’anni, ma se ci fosse qualcuno dei nostri ritenuto responsabile, con prove documentate, non avrei remore a che fosse adeguatamente punito.

  16. Stefano il "Cipe" // 30 maggio 2012 a 22:09 //

    Rimane il fatto che, vista l’internazionalita del mondo scommesse clandestine, solo in Italia siamo stati capaci di agire con tempi così brevi (che in altri ambiti ci sognamo!).
    Probabilmente anche negli altri paesi coinvolti verra fatta chiarezza ma……magari dopo gli Europei!!
    Una cosa è sicura: come riesce a noi Italiani rovinare le cose belle, positive non riesce a molti altri.

  17. Non credo che Ranocchia quest’anno abbia meritato l’Europeo. Destro è giovane, avrà tempo per rifarsi.
    GLR

  18. Ho appena scritto che detesto chi, senza conoscere le carte, si mette a dare sentenze anticipate, manco fosse il Mago Otelma. Hai capito tutto, allora. La Lazio è stata deferita? No. Potrebbe esserlo? Dipende da tante cose, non certo dalle indiscrezioni giornalistiche.
    GLR

  19. Scommettiamo non è male!
    GLR

  20. Beh, oddio, di gente che dice di essere colpevole ne ricordo poca. Anche all’estero.
    GLR

  21. No, leggi a parte un corno! Se tutto questo è vero è solo perché sarà stato confermato in giudizio, non certo dalle impressioni del primo che passa per strada o da un titolone di giornale. Io parlo e scrivo, ma vedo che è difficile farsi capire da coloro ai quali è più facile metterlo in un altro posto che in testa!
    GLR

  22. Beh, se uno si mangia il fegato per il calcio è un problema tutto suo. Io il fegato me lo sono sempre mangiato per cose un po’ più importanti e, soprattutto, a me più vicine.
    GLR

  23. Vuoi che ti dica la verità: ne vale la pena se uno prende il calcio come dev’essere preso, ossia come un gioco. Solo che a volte nel gioco entrano i cerini e ci si brucia. Altrimenti non ne vale proprio la pena.
    GLR

  24. mamma Viviana // 31 maggio 2012 a 07:21 //

    Ciao Gl,penso che tutto sommato il ciclismo stia dando un esempio al calcio, il problema è il doping, azioni severe impopolari ma efficaci, controlli a sorpresa in qualsiasi momento, anche in viaggio di nozze…nel calcio più controlli in società e delle società nei confronti dei propri tesserati e se sbagli fuori! bacioni mamma Viviana

  25. Max Musso // 31 maggio 2012 a 08:57 //

    Visto che avremo squadre incolpevoli a cui verranno squalificati giocatori per fatti successi anni prima con un’altra squadra, perchè non cambiare il modo di sanzionare i giocatori?
    L’unico modo che essi comprendono è il soldo ed allora invece di penalizzare anche la società con la squalifica, perchè non si da al giocatore come paga il minimo sindacale ed il resto del suo ingaggio va in multa.

  26. Giorgio // 31 maggio 2012 a 18:17 //

    Sarà deformazione professionale, ma io ritengo che fino alle sentenze definitive, non facciamo altro che parlare di aria fritta.
    Detto questo, il quadro generale mi sembra davvero sconfortante.
    Vorrei dire tante altre cose, ma qui a Modena, in questi giorni, il pensiero va agli amici e colleghi che dormono in tenda perché hanno perso la casa, e allora preferisco tagliar corto.
    Mi viene da ridere (amaramente) perché Sculli, Milanetto e Mauri si sono conosciuti proprio a Modena nel 2002-2003: il mitico Modena che in due anni fece dalla C alla A.
    Quì se lo ricordano tutti. E la tristezza in questi giorni è doppia.
    Saluti.

  27. Lucio // 1 giugno 2012 a 09:29 //

    E’ uscita un’intercettazione in cui Sculli e un capo ultrà del Genoa discutono amabilmente della pianificazione degli incidenti di Genoa e il suddetto capo dice di “aver parato il culo” a Preziosi in un processo per frode sportiva. Non voglio sparare sentenze, non credo siano cavoli miei: mi piace il calcio, non lo sostituisco alla vita.
    Però un problema etico (oltre che di ordine pubblico) si pone: il tifo organizzato ha perlomeno una qualche forma di potere nel mondo del calcio, ed è conclamato. Secondo me, questo è sbagliato.
    Troppi giornalisti, calciatori, presidenti leccano i piedi ai gruppi organizzati per paura. Alcuni ultras di Milan e Roma, in passato, hanno minacciato di far svalutare il valore dei calciatori se non avessero avuti agii dalle società.
    Già un paio di anni fa avevo criticato aspramente la tua decisione di pubblicare un comunicato stampa della CN69 contro Balotelli. Non era critica al contenuto, ma al valore che avevi dato a qualcosa che in uno sport sano non dovrebbe aver senso di esistere.
    La violenza negli stadi, gli incidenti, l’imbarbarimento, e ora sembra l’alterazione dei risultati dipende (anche) da (alcuni) gruppi organizzati di tifosi.
    Non è un momento da mezze misure. Se è vero che il calcio fa girare soldi per il Paese, è altrettanto vero che il sistema scricchiola e la presunta proposta di Monti (non ha mai proposto nulla in realtà, ma il tifoso calcistico legge i titoli e non gli articoli e le dichiarazioni, a quanto pare) pare meno malsana oggi che mai prima d’ora. Allora vogliamo dirci chiaramente che per pulire il calcio sarebbe assai utile che i capi ultras di un certo tipo venissero impacchettati e spediti in carcere (tanto lo sanno sia i poliziotti che i giornalisti chi sono i sediziosi, sarebbe ipocrita o pavido da parte tua affermare il contrario) e i gruppi di tifosi sciolti per mezzo di un simil-decreto Pisanu o una simil-legge Scelba? Mi sono sinceramente stancato di andare allo stadio e sentire solo cori di insulti, petardi, momenti di tensione con la polizia, di restare a casa e pagare lo stipendio a migliaia di poliziotti (più di quanto lecitamente necessario in una manifestazione che coinvolge 30000 persone in media) che devono mantenere l’ordine pubblico in uno stadio.
    Il mondo del calcio non può vivere sotto il ricatto di questi figuri. La dinamica, la logica di questo fenomeno ha lo stesso colore, sapore e immagine dell’intimidazione mafiosa. Non riusciamo a fare molto contro la mafia? Beh, proviamoci almeno con il calcio. Se non altro avremo un volano dell’economia nazionale più pulito ed efficace.
    Lucio

  28. Difficile darti torto, ma non credo che tutta la gente che va nelle curve sia così. Pur non avendo una frequentazione storica, conosco gente normalissima che ci va e la conoscerai anche tu. Ora non ricordo espressamente l’episodio di Balotelli, ma forse per la maglia gettata a terra col Barcellona e lì, perdonami, ma qualcosa era pure giusto dirgli! Ma non è questo il problema. All’estero ci sono casi in cui il fragore è stato tradotto in qualcosa di positivo. Ricordo bene un paio di anni fa le bellissime sensazioni che mi avevano dato il Camp Nou, il Bernabeu o l’Old Traffrd In USA, Paese che adoro, non esiste proprio il concetto di curva, nel senso che tutto lo stadio è una curva, ma c’è una legge e viene applicata che non consente ad alcuno di turbare un evento pubblico. Forse bisognerebbe ripartire da questo. Ad esempio credo che tessera del tifoso sia assolutamente necessaria, ma è l’Italia in ogni ambito che vive sotto ricatto di chi protesta in modo violento, non solo il calcio. Pensa a quando per certe proteste, magari legittime, si occupano autostrade o stazioni ferroviarie. Quanto a i giornalisti sanno sempre chi sono i delinquenti delle curve, vorrei ricordarti che non io, ma Mario Sconcerti, ha recentemente, parlato di almeno un milione di persone che in tutta italia frequentano le curve: li conosceranno i poliziotti, perché io non vado a San Siro da due anni, da quando Sky si è presa la totale esclusiva delle dirette in tutti gli stadi ma non credo ci siano un milione di delinquenti. Quanto al ‘radical chic’ non era una diminutio, ma una valutazione ironica. Credo che impedire per legge l’anonimato su internet, al punto in cui siamo arrivati, sia un buon servizio per tutti e contestare tanto per contestare mi pare un po’ ‘radical chic’! Tutto qui. Ora speriamo di tornare al più presto a parlare di panzane di mercato, in fondo ora quasi le rimpiango.
    GLR

  29. Lucio // 1 giugno 2012 a 09:59 //

    Verissimo, Gian Luca. Siamo un Paese sotto ricatto. Però il problema è scavare un po’ più in profondità: se non voglio la TAV e blocco un’autostrada, perlomeno esprimo un’idea (giusta, esecrabile o sbagliata), una concezione di vita e mi assumo le conseguenze del mio ricatto (ad esempio, le manganellate, la disoccupazione, ecc.). Ma qual è l’idea dell’ultras di un certo tipo? E cosa rischia oggi nel perseguire le sue forme di ricatto? Non possiamo fare di tutta l’erba un fascio e confondere il tifo con un sindacato. Non ha senso come categoria morale quella del tifoso. La prima stortura del calcio, a mio avviso, è questa. Vai nei tuoi amati USA a seguire una partita di basket universitario e sentirai il fragore, il calore, l’organizzazione di tifo. Il tifo bello, anche bollente (penso al “tremendo” Blue Wall di Duke, ad esempio), che aggiunge allo spettacolo. Ma il fatto che aggiunge allo spettacolo non rende il tifoso elemento di valore. Lo scambio è semplice: tu aumenti lo spettacolo e sei ripagato con il coinvolgimento in quello spettacolo. Il tifoso come categoria morale, invece, pretende di più: io aumento lo spettacolo? Bene allora vuol dire che lo influenzo e lo determino, e quindi voglio prendermi una fetta della torta. No, cacchio, non può andare così: è come se un buttafuori in discoteca andasse dal padrone a chiedere una parte di incasso perché altrimenti non fa entrare nessuno. E questa è criminalità, non manifestazione di dissenso.
    Saluti
    Lucio

  30. Saprai che non mi è mai piaciuto trasformare questo sito in una chat, ma devo dire che mi ha interessato molto il tuo punto di vista, altamente condivisibile!
    GLR

  31. Lucio // 1 giugno 2012 a 10:08 //

    Grazie. E a me piace discutere con persone come te, che hanno idee e il coraggio di esprimerle.
    E ora la domanda chiave: un mio amico che è amico di uno che lavora a Barcellona ha detto che l’autista del Barça ha sentito Messi che ha detto che gli piace la pasta alla carbonara e vorrebbe mangiarla più spesso. Vuol dire che viene da noi, non trovi? :-)

  32. Mimmo Pastorelli // 1 giugno 2012 a 10:46 //

    Si, in effetti, ancora un altro commento e tu e Lucio verrete oscurati!! :)

  33. Sono un povero illuso ma io sarei d’accordo alle sanzioni severe. E’ l’unico modo per far ritornare un po’ di credibilità. Ma credo non lo faranno mai.
    Omessa denuncia? –> RADIATO
    Ti sei scansato e hai pure tratto un guadagno? RADIATO, MULTATO dell’intero ingaggio annuo (a livello di giustizia sportiva) e IN GALERA!
    Se si accerta che le società non hanno colpe anche un misero punto di penalizzazione mi sembra ingiusto. Cosa possono fare? Non possono nemmeno spiare i giocatori perchè poi quest’ultimi ti chiedono milioni di euro di danni (vedi Vieri il velinaro!)

  34. Sulla questione scommesse vorrei fare un riflessione sul fatto che molti si scandalizzano perchè i calciatori “guadagnano un sacco di soldi”! Vuol dire che i giocatori di pallanuoto (o di altri sport semidilettantistici) dovrebbero sentirsi moralmente autorizzati a vendersi le partite perchè sono pagati poco? La (triste) realtà è che in Italia abbiamo il vizio di fare i furbi, è il nostro sport nazionale, prima ancora del calcio. Lo vediamo da sempre in tutti i settori della società, è un dato antropologico che ci contraddistingue anche all’estero con i noti luoghi comuni (italiano = mafia ecc). Si facciano i processi, si faccia giustizia, si condannino i colpevoli ma ci vengano risparmiate le prediche ipocrite…

  35. STEFANO // 1 giugno 2012 a 15:27 //

    CARO GIANLUCA, MA NON TI SEI ANCORA STANCATO DI QUESTO CALCIO “MALATO”?
    CI SONO MOLTISSIMI ALTRI SPORT CHE MERITANO/MERITEREBBERO MAGGIORE SPAZIO: BASKET, TENNIS, CICLISMO ECT, ALTRETTANTO SE NON PIU’ ENTUSIASMANTI DELLO STESSO CALCIO.
    BASTA AVERE UN PO’ DI “APERTURA MENTALE” E “CULTURALE”.
    IO PER ESEMPIO STO SEGUENDO UN TORNEO DI TENNIS DAL VIVO QUI A LECCO.
    MI STA PRENDENDO MOLTO DI PIU’ DI UNA PARTITA DI CALCIO…
    UN CONSIGLIO A TUTTI: “APRITEVI” AGLI ALTRI SPORT!
    SALUTI A TUTTI.

  36. Roberto // 1 giugno 2012 a 17:17 //

    La carbonara? Uhm, allora va alla Roma… 😀 😀

  37. BruceGermania // 1 giugno 2012 a 18:26 //

    Quello che sta avvenendo nel mondo del calcio non è altro che una delle tante metastasi che affliggono il nostro Paese e che risultano sempre più difficili da debellare.
    Lo dico con totale franchezza. Laddove venisse accertato il coinvolgimento di un nostro tesserato in simili macchinazioni, mi “incazzerei come un´aquila”. Tuttavia, del calcio, più che in altri ambiti, sono ben pochi quelli che riescono a fare delle considerazioni scevre da pregiudizi faziosi. La considero in tale novero.
    L´unica cosa che si dovrebbe fare in questo momento sarebbe quella di attendere l´accertamento dei fatti contestati dall´autoritá inquirente. Assistiamo invece a levate di scudi del tutto inopportune a tutela del proprio orticello da parte di individui che l´unica accezione di diritto che conoscono è quella di contrario di curvo.

  38. Antonella 59 // 1 giugno 2012 a 19:51 //

    Mi spiace ma non è l’opinione pubblica che può decidere regole e sorti del calcio. Purtroppo non ci sono leggi che di fatto possano impedire all’uomo di fare la prima str… ata che gli salta in testa. Per quel che mi riguarda non ucciderei mai nessuno non perchè rischio il carcere, ma xchè non ammazzo neppure una mosca. Do sempre la precedenza perché rispetto gli altri, pure i pedoni, non ho bisogno del codice della strada. E così x tutto il resto. Nel mio DNA c’è il rispetto per gli altri, per un punto di vista diverso, capisco che la mia libertà finisce quando inizia quella di un’altra persona. Non credo di essere un mostro o una Santa, ma penso che il rispetto sia alla base di tutto. Un rispetto che va insegnato ai figli con l’esempio di ogni giorno, ai genitori, ai colleghi, a tutti quelli che ci stanno intorno. C’è chi lo capisce subito e c’è chi purtroppo non lo capirà mai neppure in mezzo a un codice civile di miliardi di leggi.

  39. Angelo // 4 giugno 2012 a 12:35 //

    Ciao Gian Luca, tutti stufi del mondo del calcio ma tanto da domenica sarà già tutta finita questa illusione e poi ad agosto chi si ricorderà? e lo sciopero dei calciatori dello scorso anno, dove sono finiti tutti quelli schifati? Credo si possa vivere senza calcio. basta provarci e non è difficile. credo anche che non si debba arrivare a questo estremo. si può vivere il calcio in maniera più sobria, ma nel paese dei pecoroni vedo difficile questa seconda opzione.

  40. ArchAndrea // 5 giugno 2012 a 13:40 //

    …R I S P E T T O ! ! !

  41. piercarlo // 5 giugno 2012 a 15:16 //

    quello che scrivi lo trovo un po’ qualunquista (non ti offendere): in Italia, ti informo, che ci sono ancora società e persone oneste che, per lavorare, lo devono essere per forza e lo fanno con fierezza e dignità dovendo presentare documentazioni e carte bollate per dimostrarlo. Non hai torto se mi dici che ci sono categorie che possono e riescono ad aggirare le leggi ma fare di tutta l’erba un fascio è sbagliato ed è forse questo che ha portato l’Italia, e non solo il calcio italiano, in serie B: il ragionare “tanto è così e allora….prendiamocelo” è errato. Come è sbagliato usare due pesi e due misure quando si è appurata la verità delle cose: se il calcio e i professionisti che ci lavorano dentro, una volta lasciata lavorare la magistratura, sia sportiva che ordinaria, saranno giudicati colpevoli, saranno da punire e amen! Sai invece dov’è il marciume? Nei tifosi, quelli poco obiettivi, che nel vedere puniti i loro beniamini e le loro squadre, potrebbero scendere in piazza a protestare in modo violento ed incivile!

  42. Insomma diciamo che tutti e due dite cose condivisibili. Il problema è che il marcio è arrivato a tali livelli in tutti i settori che si fatica ad individuare il buono che c’è e che ci sia ancora del buono ovunque è fuori di dubbio.
    GLR

  43. piercarlo // 6 giugno 2012 a 09:59 //

    Sai Gian Luca, io ormai penso che l’Italia vada al contrario: si premiano i furbi e si penalizzano gli onesti! Da anni! Ci sono le leggi e vanno rispettate ( parlo di tutte le categorie, anche nel calcio, dal tifoso, al giocatore, ai presidenti ) e, appurato che uno è colpevole di averle violate, va punito, non usando due pesi e due misure. Quando leggo le persone che dicono:” tanto è così e non ci possiamo fare niente e ce lo meritiamo” mi nasce un sentimento di tristezza notevole! Se non cambiamo questa mentalità non cresceremo mai, anche nel calcio!

  44. Claudioeffedeejay // 12 giugno 2012 a 14:07 //

    Il marcio nel calcio non mi sorprende. Pubblica amministrazione, Sanità, alta finanza, Difesa; non c’è settore pubblico che non sia continuamente travolto da qualche scandalo.
    La magistratura ordinaria ha le sue procedure ed i suoi tempi e non è sempre così semplice “fare giustizia” poichè come tu ben sai la cosiddetta pistola fumante è merce assai rara. Vorrei sperare invece che la giustizia sportiva, molto più snella e rapida, avvalendosi di forti elementi indiziari, emetta delle sentenze esemplari. Si corre il rischio, facendo le cose in fretta, di lasciare qualcuno fuori o di punirne qualcun’altro in maniera eccessiva: è il rischio che si corre nei procedimenti sommari. Però qualcosa va fatto ed in fretta. Certo che 2 anni di squalifica a Doni non sono un buon inizio. Cosa bisogna combinare per beccarsi la radiazione?

  45. Beh, ma si sa che chi collabora con la magistratura gode di sconti di pena più o meno ampi, altrimenti perché dovrebbe farlo?
    GLR

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