Scene da un matrimonio

di Franco Canciani, Rapallo 9 settembre 2011

Un reverendo padre che parla a metà tra Boniek e Woytila.

La “favola” del pullman, che ho dovuto spiegare a mezzo uditorio. Segno che quel senso dell’umorismo riguarda solo Zibi e me, d’altronde “è sbagliato considerare il matrimonio un pullman da cui tanto non ti cacciano”. E io “si reverendo, ma ogni tanto suoni, suoni il campanello ma il guidatore salta la fermata a cui vorresti scendere…”

Lo sposo che prima si commuove poi dimentica la cerimonia dell’anello

La veletta Col Moschin.

Il Federale con la cravatta di Egon von Furstenberg. Però quello in black tie ero io. Brooks brothers – 5th ave come la camicia. Sai, noi newyorkesi…

Il buffet dell’hotel. Così bello da essere lasciato intonso.

La straordinaria direttrice. A confronto io quando dirigevo un ristorante ero frà Cionfoli.

Le foto personalizzate per le tombe alle persone più agées richieste dallo sposo

Le ricorrenti toccate di testa.

Giuseppe ed Emanuela. Uno lavora 24 ore al giorno nella sua fattoria. L’altra vorrebbe comperare un Canaletto. Ma mi sono piaciute entrambe.

L’artista egiziano multimediale. Impagabile compagnia: “in Egitto, mio paese, si fa un formaggio che si lascia in un cesto per un anno con peperoncini e cipolle. Quando esce è un liquido marrone” Io: “Alessandro, che vino ci va bene con un formaggio così?”
Lui: “Un amaro Petrus, veh…”

L’acqua lservita da Ana Politkovskaja. Ad un certo punto scompare Ana e appaiono le bottiglie sui tavoli…La stanno cercando nella Moskova.

Arriva il cameriere a servire il riso e dice “disturbo?”, e noi “ma ci mancherebbe, non disturba affatto” – “e poi in questi casi posso disturbare sempre, vero?” – “sì, basta non mi disturbi addosso”. (questa è per iniziati dei film all’italiana)

“ho spedito mamma a Milano col testimone Carella offrendogli 3 euro al km!”
Io: “Uèh, fica, per due euro lo facevamo noi…”

“Mi sembra sia il caso di servire prima il signore, poi me. Grazie. (a noi) Volevamo fare la ricciola, ma oggi solo ombrine…” Ecco. Il cameriere in questione oggi sta pescando ricciole alla fiocina nel Mar Ligure. Senza boccaglio o bombole.

“Papà, Ti presento Franco da Udine”. Il padre “ah, sì. Ciao Franco da Udine”. Io: “piacere, Franco da Udine. Pittore impressionabile”

Il Reverendo: “si, abbiamo un bell’oratorio in centro a Milano. Molti giovani”
Io: “beh, bello siano tornati in auge gli oratori”
Il reverendo: “Bisogna sempre trovare il modo di interessare i giovani”

Io al Federale; “Bella forza oggi. I porno mp3 stanno in un microlettore in tasca. Il casino era ai nostri tempi coi giornaletti!”

Qualcuno: “Dio mio, ma come avete fatto ad andare in giornata in Groenlandia?”
Io: “basta andare all’aeroporto, prendere l’aereo per la Groenlandia e non mancare quello di ritorno”

“Alborosie, al secolo Alberto d’Ascola, nato nel 1977, siculo-bergamasco, emigrato in Giamaica” – e Giuseppe Cornalba “non è emigrato, per me guardandolo ce lo ha spedito il padre!”

Grazie ancora e saluti. Buon viaggio a Tahiti, Moorea, Panarea, Domenico Rea ed Edy Reja.
Bon voyage. Dopo Moorea venite in Friuli, vi portiamo a Uccea e Tanamea