I tormenti dell’ex Benitez

A quasi due mesi dal divorzio, Rafa Benitez in un’intervista a Marca è tornato a parlare dell’Inter col tono imbronciato di una fidanzata gelosa mollata sul più bello.
E, come al solito, il simpatico torero Camomillo, del quale  resterà ai posteri il rituale gesto immortalato qui a fianco,  se l’è presa col mondo interista per spiegare la sua impotenza sul mercato e nella gestione degli infortuni, assolvendo se stesso e il suo staff oltre ogni ragionevole dubbio.
Insomma la solita solfa su quei cattivoni dell’Inter che non l’hanno compreso, ma nemmeno una mezza parola sulla sua conclamata incapacità di stabilire il minimo feeling con chiunque abbia avuto a che fare lui ad Appiano Gentile.
C’è da capirlo: sparito lui, con suoi modi apparentemente garbati, ma in realtà fastidiosi come il prurito sulla schiena mentre guida, l’Inter ha ripreso a volare.
“Il mio staff e io non controllavamo il lavoro del medico e le terapie non le seguivamo noi” – ha spiegato. Viene da chiedersi allora di che si occupava ad Appiano Gentile, ma gli hanno già risposto per le rime un po’ tutti, a cominciare da Moratti che lo vede sempre più come un gufaccio appollaiato sul ramo a tifare per l’infermeria piena. Poi Materazzi e Sneijder. L’unico a non affondare i colpi, Samuel Eto’o in compenso lo aveva già preso per il culo in diretta mondiale da Abu Dhabi quando, armato di due borse della spesa, aveva fatto sganasciare dal ridere l’intera panchina nerazzurra facendo il verso a Oronzo Canà.
Che l’Inter dopo il cambio di panchina sia rinata ormai lo ammettono pure i parenti di Benitez e se la strada verso questo scudetto è diventata più tortuosa del previsto è proprio per l’andatura da tartaruga sotto la sua gestione.
Capitolo mercato: a gennaio Benitez avrebbe certamente avuto Ranocchia e pure qualcun altro, non certo Kuyt e Mascherano che il Barcellona ha pagato 22 milioni di euro solo per farlo accomodare in panchina. In fondo anche Mourinho voleva Carvalho e Deco, ma fortunatamente  gli hanno preso Lucio e Sneijder!
E c’è ancora chi lo guarda impietosito, mentre frigna, dimenticando che il buon Rafa per una volta ha battuto pure Mourinho, da sempre la sua vera ossessione: il malloppo in buonuscita di quasi 12 milioni di euro che Liverpool e Inter gli hanno garantito per il doppio esonero nel 2010, supera di parecchio gli alimenti mai pagati per qualunque divorzio. Sono troppo cattivo? Per niente. Io provo comprensione per la gente che fatica a tirare la fine del mese, non certo per l’allenatore multimilionario di turno. Certamente l’Inter sulla questione Benitez ha parecchie responsabilità: l’errore più grave commesso dalla società è stato proprio quello di ingaggiarlo. Benitez, anziché all’Inter, pensi a rivedere il suo modo di porsi nei confronti di coloro con cui prima o poi tornerà a lavorare, forte di un curriculum personale arricchito proprio grazie all’Inter di un titolo, il Mondiale per Club, che lui col Liverpool aveva incredibilmente ciccato. E, se Rafa è davvero un grande allenatore, lo dimostri riproponendosi ad alto livello laddove non si ha l’obbligo di vincere subito. Qui all’Inter, purtroppo o per fortuna, o si vince al volo o si va a casa.

13 Commenti su I tormenti dell’ex Benitez

  1. Grande,perfetto e soprattutto VERISSIMO.Arrivato in una squadra che credeva in MOU più di quanto il Papa crede al Padreterno,ha avuto la stupidità di non capirlo e soprattutto di non accettarlo, e fin dal primo giorno cercava tutte le ragioni per sminuirne il valore: è stato come mettere le dita negli occhi a tutti i giocatori.Oltre al lato meramente professionale dove gli infortuni dimostrano ulteriormente i suoi grandi limiti : se arrivi e in una settimana sei già sicuro che i ragazzi sono vecchi,logori,cotti,demotivati,ecc.,poi vedi che la società non asseconda le tue richieste di mercato,allora abbi il coraggio di dimetterti.Invece tiri a campare senza dignità fino a Dicembre sapendo che dopo il mondiale ti cacciano ( la famosa boutade sta a dimostrare che ne era cosciente,anzi quasi lo chiedeva). Prendiamo uno che come allenatore in confronto a Benitez è uno sbarbatello,ma immensamente più intelligente e furbo,e questo in un mese gli fa fare una figura di merda.Allora il nostro aspetta un paio di infortuni e ricomincia a blaterare fandonie.Si è comunque preso una bella scottata (non certo economica) e ora vedremo quanti grandi club gli offriranno una panchina (magari ai giardinetti…)

  2. Fabio Primo // 12 febbraio 2011 a 19:28 //

    Rafa è ovviamente ancora molto contrariato per aver dovuto mollare una società come l’ Inter così presto e inaspettatamente, dopo solo 6 mesi….Le crepe sono cominciate da fine agosto , quando si è chiuso il mercato…Poi , gli infortuni multipli e la conseguente crisi in campionato hanno fatto il resto….è andata così , non penso che con un altro allenatore le cose sarebbero cambiate , c’e’ l’annata degli infortuni a raffica , al di là della preparazione , le macchine , la palestra , ecc….
    Ciao

  3. Ciao Gian Luca
    e si è reso ridicolo quando ha parlato degli infortuni dell’ Inter nel 2011:
    Mariga e Stanković stanno già lavorando con il gruppo, Lucio manca poco,
    praticamente l’ unico ancora infortunato è Milito, magari per colpa sua….
    con l’ uomo di 25 anni di esperienza schieravamo titolari Castellazzi, Natalino, Obi e Biabiany usciva per Alibec.
    In questa situazione disastrosa noi eravamo gli ignoranti e lui il professionista, non ha mai motivato l’ assurda esclusione di Dejan dalla finale e fossi in lui alla prima occasione farei quello che Desideri fece a Suárez.
    I 2 trofei vinti è solo merito dei giocatori e della società, è un personaggio da Mai dire Gol

  4. Bravo Gianluca,
    Le hai cantate in musica al Torero Camomillo.
    bye
    A.

  5. Roberto // 12 febbraio 2011 a 22:34 //

    Il… Torero Camomillo???? 😀 😀 😀 Ma come ti vengono in mente, vorrei sapere…
    Scherzi a parte, ottimo editoriale: credo riassuma perfettamente il pensiero dei tifosi interisti riguardo al breve regno di Rafa Benitez. Quello che lo spagnolo ha dichiarato pochi giorni fa, a molti ha dato fastidio “a pelle”; e dimmi anche UN SOLO nome di tifoso che ancora lo guarda impietosito e io guarderò subito, ancor più impietosito, quel tifoso… 😀
    Cosa vuoi che aggiunga, poi, il Mondiale al suo “curriculum”? Il torneo, in sè, è più facile del Torneo della Montagna e vincerlo dà lustro solo se ci sei arrivato vincendo TU la Champions. Non era questo il suo caso eppure, dopo aver vinto, non ha ritenuto opportuno rivolgere nemmeno un “grazie” a chi gli aveva dato la possibilità di farlo battendo il Bayern a Madrid!
    Qualsiasi tifoso dotato di buon senso aveva comunque già “tradotto” le parole di Moratti dopo il derby: era un esonero annunciato, andasse come andasse il Mondiale. E infatti…
    E i fatti;-), da gennaio in avanti, dimostrano che è stato meglio così. Se poi l’armata Branca-Leo riuscirà nello scudetto compirà un vero e proprio miracolo, e sarà il più bello di tutti! Ciao, Roberto

  6. non posso che condividere. L’errore è stato ingaggiare Benitez,non voglio immaginare se fosse diventato allenatore della Juve,sarebbe in zona retrocessione.Ma non dobbiamo nascondere il fatto che se in estate avessimo preso Leo e fatta una giusta e non dispendiosa campagna acquisti,forse,e dico forse,oggi non dovremmo rincorrere il Milan, che comunque non è, e lo sta dimostrando, un’ira di Dio. Dal 16 Febbraio cambieranno molte cose

  7. Federico // 13 febbraio 2011 a 10:33 //

    La realtà è tutt’altra rispetto a quella che tu descrivi nel tuo editoriale. Dando per assodate le enormi responsabilità di Benitez dal punto di vista della gestione del gruppo e del suo adattamento al mondo Inter, l’analisi tecnica che era stata fatta dallo spagnolo era perfetta ed andava attuata a giugno. Non vedo il perchè si debba prendere in giro un allenatore importante e del calibro di Benitez solamente perchè aveva evidenziato i reali problemi di una rosa forte ma incompleta, forte ma stanca, forte ma un po’ appagata.
    Il mercato di gennaio ha colmato il deficit estivo riportando la squadra su livelli tecnici importanti.
    Detto questo sono il primo a dire che Leonardo è stato un milione di volte più bravo di Benitez nell’impossessarsi dell’Inter e soprattutto dell’ambiente Inter e gran parte di questa rinascita è anche sua.
    Federico

  8. giovanna // 13 febbraio 2011 a 10:42 //

    A me personalmente gli allenatori (come i giocatori) che dicono cose scontate, banali e mielose non sono mai piaciuti !
    Il signor Benitez agli occhi della stampa era un gentleman ! Mou un arrogante e presuntuoso. Si è mai chiesto Rafa perchè Josè dai suoi ex giocatori è stimato, apprezzato e ognuno lo ritiene il migliore al mondo ?
    Forse il presuntuoso vero è lui che scarica ora sui medici ora sui giocatori le colpe di un fallimento e che dire di noi “ignoranti” che non capiamo nulla di preparazione atletica …
    ciao Giovanna

  9. Libero di pensarla come credi. Peccato che io frequenti l’ambiente e certe cose le abbia verificate sul campo, magari però stando in poltrona si hanno le idee più chiare. Mi spiace solo che ci sia sempre qualcuno che non afferra mai per intero il senso di quello che scrivo. Non ho scritto che la società Inter sia esente da colpe, ma solo che lo sapevano anche i sassi che fino al dicembre 2010 si doveva fare con quello che c’era. Purtroppo per tutti lo spirito di adattamento di Benitez alla situazione è stato pari a zero. Lui ha vissuto nell’ossessione di Mourinho, ignorando che il deficit tecnico estivo sarebbe stato in ogni caso colmato a gennaio: altra cosa che sapevano anche i sassi e che io, molto modestamente, ripeto da ottobre. Ho poi rilevato che Benitez avrebbe dovuto ammettere almeno qualche sua responsabilità e spiegarci perché neppure il cane di Appiano Gentile ne abbia nostalgia. In ogni caso la vera grandezza di un allenatore riseide nelle opportunità di lavoro che gli vengono offerte dopo una stagione negativa. Vedremo quali grandi club di qui in avanti si scanneranno per avere Benitez in panchina. Marcello Lippi dopo il fallimento all’Inter trovò ancora la Juve e la Nazionale. Cuper e Simoni, tanto per citare altri due ex, non hanno invece mai più trovato un club di alto livello disposto a rischiare su di loro.

  10. Non è del tutto vero però: oltre ai non interisti, anche tra questi post c’è chi rimpiange Benitez e magari lo vorrebbe ancora sulla panchina dell’Inter. Ci sono interisti fatti a modo loro, quelli che si divertivano di più quando non si vinceva nulla. In fondo c’è pure gente che prova piacere bucandosi le carni con punteruoli roventi o appendendosi ai soffitti con ganci d’acciaio. Il mondo è interessante proprio perché è vario!
    GLR

  11. L’interista è mediamente restio a crocifiggere l’allenatore di turno, perché sa quanto è difficile essere allenatore dell’Inter. Pensa che io non volevo che fosse esonerato neppure Lippi (e avevo un po’ di ragione, visto Tardelli…).
    Però questo Benitez parla un po’ troppo ed a sproposito.
    Quando si va via con il malloppo (e con due tituli per grazia ricevuta) si dovrebbe essere meno ciarlieri e ringraziare la buona stella.
    Il calcio di Benitez non era “storicamente” adatto per l’Inter. Quello stucchevole possesso palla buono solo per far ripartire gli avversari, quei passaggi orizzontali scontati ed inconcludenti ! Che pena per chi, attempato come me, è stato abituato ad un calcio verticale, ficcante e produttivo fin dai tempi di Herrera !
    Certo, tutto questo poteva essere ben considerato prima da addetti ai lavori quali sono i dirigenti dell’Inter. Un po’ di mea culpa, su questo punto, non è fuori luogo.
    Infatti l’Inter (Moratti) l’ha fatto, pagando ancora una volta di tasca sua.
    Lunga vita (sportiva e non) a Moratti. Perché mette l’Inter sopra tutto. I nostalgici di Benitez (originali a tutti i costi) con il tempo, vedrai, spariranno.
    Henryk, Roma

  12. Carlo952 // 14 febbraio 2011 a 00:37 //

    Certi personaggi, come Benitez, si qualificano quando parlano nel momento in cui dovrebbero solo tacere. I giocatori che Benitez chiedeva non li hanno comperati perche’ non ritenuti validi mi sembra evidente. Milito, Stankovic, Cambiasso, Zanetti, Lucio etc erano giudicati logori e vecchi, ma Kuyt che pure aveva fatto un mondiale, che ha la stessa eta’ e che lo scorso anno non ha certamente segnato come Milito andava bene. Modulo dissennato e l’ipocrisia di dire dopo il derby perso che aveva intenzione di aspettare il milan nella propria meta’ campo per poi sfruttare gli spazi. Il rigore su Ibra e’ venuto su un contropiede del Milan al 5 minuto con tutta l’Inter nella meta’ campo rossonera, se questo e’ aspettare per sfruttare gli spazi…. Gli infortuni (molti di meno) che stiamo ancora avendo risentono della preparazione fatta in palestra da Benitez per cui stiamo ancora pagando il prezzo del suo lavoro. La cosiddetta fulgida carriera di Benitez consiste in due scudetti vinti col Valencia ereditato da Cuper, che lo aveva portato per due anni di seguito in finale di Champions (l’ultima persa ai rigori). Benitez ha ereditato la pappa fatta ed ha vinto due campionati ed una coppa Uefa in quanto non qualificato in Champions (complimenti). In Inghilterra ha vinto l’equivalente di una supercoppa italiana ed una coppa italia (in italia la roma ha fatto lo stesso) due finali di champions una persa e l’altra vinta ai rigori perche’ il Milan si e’ bevuto il cervello in 6 minuti. Concludente non e’ un allenatore migliore di Cuper (che ci porto’ in semifinale di Champions con una squadra non certo all’altezza di quella attuale). Guarda caso anche con Cuper tutti si infortunavano al bicipite femorale causa il lavoro in palestra, chissa’ deve essere una qualita’ che sviluppano gli allenatori che vengono dal valencia. Dopo il modiale e la supercoppa italia vinti nonostante ci fosse lui in panchina, ha avuto il coraggio di dire che troppi giocatori sono logori e praticamente a fine carriera e quindi finiti, se lo hanno fatto fuori hanno fatto bene e certamente una frase del genere non fa si che un giocatore straveda per lui.

  13. Silvio da Torino // 14 febbraio 2011 a 17:25 //

    Ciao Benitez è il passato.
    Il presente è Leonardo ed un’Inter senz’altro più bella da vedere anche se prende troppi goal. Comunque finchè se ne fa uno in più.
    A presto a tutti.

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