4UCL: Inter-Lille 2-1

In attesa di squarciare il buio del campionato, l’Inter prosegue nella luce dell’Europa. La vittoria di misura sul Lille (2-1), la terza consecutiva i Champions, ha posto una bella ipoteca sul passaggio del turno, magari pure col primo posto, visti i nove punti fin qui acquisiti.
Si dirà che i francesi non sono certo uno squadrone. Sarà, ma sono comunque campioni di Francia in carica e pure freschi vincitori della Coppa nazionale, un ‘doplete’ che non è proprio da tutti e noi lo sappiamo bene!
Ranieri ha scelto di affidarsi all’esperienza, col risultato che la squadra messa in campo è già finita dritta nelle statistiche come la più anziana mai apparsa nella storia della Champions League con un’età media di 31, anni e 317 giorni:  averlo saputo prima, due tiri potevo farli anch’io!
Scherzi a parte, almeno in Europa i vecchietti terribili sembrano ogni volta essere appena usciti dalla piscina magica del cult-movie ‘Cocoon’.
Dopo 100 secondi Milito si è già mangiato il primo gol stampando sulla traversa un delizioso pallonetto di esterno destro, ma il vantaggio è comunque arrivato poco dopo il quarto d’ora da un corner di Sneijder, guadagnato per un tiro di Zarate sul quale Landreau ha pasticciato. Da lì. Walter Samuel, rientrato alla grande, si è librato in volo per l’incornata vincente.
Da lì e fino al quarto d’ora della ripresa, il Lille si è limitato a tener palla senza grandi sussulti, con l’Inter pronta a sfruttare la velocità di Zarate.
Poi capitan Zanetti si è tolto in un attimo dieci anni con una discesa delle sue e ha piazzato in area il cross per il gol in torsione meno facile tra quelli capitati a Diego Milito, che gli ha consentito di lasciare il campo nel finale tra gli applausi.
In avvio di ripresa, il Principe si era mangiato il più facile dei gol: cross di Sneijder, tentativo di fuorigioco del Lille da operetta, sponda aerea di Stankovic e pallone calciato da Milito nel salotto di mia mamma in zona San Siro, con la benedizione del mitico Egidio Calloni, al quale avrebbero dovuto intitolare almeno il secondo anello del Meazza, visti i palloni lì riversati a metà anni ’70.
Quanto a Milito, Sneijder ha vanamente tentato di mandarlo in porta, anche poco prima di lasciare il posto ad Alvarez, che in poco meno di mezz’ora ha dato qualche segnale incoraggiante.
Prima del fischio finale di Stark c’è stato anche il tempo per il solito erroraccio difensivo: ‘vai col liscio’ tra Stankovic e Lucio e palla da insaccare gentilmente offerta a De Melo. Se non altro Pazzini era già entrato al posto di Zarate, giusto per tenere bassa la difesa francese.
Basta prendere almeno un punto in Turchia, nella prossima gara con il  Tabozonspor, per archiviare la pratica europea, ma bisogna vincere il girone. Ora però c’è il campionato: domenica all’ora di pranzo a Genova prima della sosta che, quando non si vince, comporta due settimane di brutti pensieri e di gatti neri che scodinzolano.

 

17 Commenti su 4UCL: Inter-Lille 2-1

  1. Massimo Inter // 3 novembre 2011 a 11:09 //

    Per come sta andando l’Inter, ieri contava esclusivamente portare a casa la vittoria per acquisire la tranquillità nella competizione che, facendo i dovuti scongiuri, ci fa andare agli ottavi nel 2012.Ora bisogna risalire anche in campionato.L’Inter ieri ha comunque tenuto le redini del gioco anche se molte lacune si sono viste sopratutto sbandate in difesa.Ma l’Inter ci ha abituato ad aspettarci qualunque cosa, anche la più assurda…

  2. Paolo Sabiu // 3 novembre 2011 a 11:41 //

    A parte gli infortunati Julio Cesar e Maicon e dopo la cessione di Eto’o, Ranieri ha praticamente schierato la formazione tipo della stagione del Grande Slam. Il mister contava sull’esperienza e sull’intelligenza tattica dei nostri cari “vecchietti”, che ieri sera si sono fatti onore rimanendo più compatti e sfruttando maggiormente i lanci lunghi e i cambi di gioco verso le punte. Dopo le clamorose palle gol letteralmente ‘sbranate’ da Milito, sinceramente non avevo neanche più la forza di lanciargli i soliti accidenti: el Principe era già distrutto di suo e aveva solo bisogno di incoraggiamento per trovare un minimo di tranquillità e fortuna sotto porta. Ci ha pensato ‘nonnetto’ Zanetti, che da buon capitano si è incuneato fra due avversari (il cui lasciar pista libera, per la verità, ha evidenziato quanto là dietro il Lille fosse scarso) e ha offerto a Milito un assist talmente d’oro che se anche stavolta il protagonista del Triplete non l’avesse trasformato in gol, probabilmente a fine gara l’intero stadio gli avrebbe corso dietro… Intelligente anche Ranieri nel non averlo subito sostituito.
    Sembrava di apprestarsi a vivere finalmente un finale tranquillo, e invece no! Chivu e Lucio, con un’azione degna dei migliori “Vai col liscio” ‘gialappiani’ hanno regalato ai francesi l’opportunità di accorciare le distanze su un piatto d’argento. Per fortuna non ci sono poi stati ulteriori patemi d’animo.
    Insomma, un’Inter ridicola in campionato e decente in Europa. Che la Champions stia diventando il nostro… habitat naturale? Sto ovviamente scherzando…
    Saluti nerazzurri!
    Paolo – Novara

  3. pasquale somenzi // 3 novembre 2011 a 13:03 //

    Herrera, Mancini, Mourinho e Benitez quando hanno allenato l’Inter in Coppa
    Campioni/Champions League nelle loro 3 partite d’esordio avevano ottenuto
    2 vittorie ed 1 pareggio (non sempre in quest’ordine). Ranieri e’ riuscito ad
    ottenere 3 vittorie su 3 quindi ha fatto meglio dei predecessori che ho citato
    sopra. Tra l’altro i 4 che ho citato han potuto tutti usufruire di 2 partite
    in casa mentre Ranieri ha avuto 2 partite in trasferta, quindi doppi complimenti.
    Per la gioia di Adriano “The Ranking” Galliani, ricordo che in questa Champions
    su 6 vittorie di squadre italiane, la meta’ sono nerazzurre.
    ciao. pasquale.

  4. Roberto // 3 novembre 2011 a 13:47 //

    Caro Gian Luca,
    la Champions è “quasi” a posto: “rendiamo la pariglia” al Trabzonspor e sarà a posto (scusa il gioco di parole) anche il primo posto.
    Dalla partita di ieri, invece, credo sia emerso che quando Samuel sta bene serve ancora come il pane, nonostante le 33 primavere. E’ emerso inoltre che Hazard, a quel prezzo, va lasciato in Francia. E’ sommerso invece Chivu, nel senso che non capisco perché si continui ad insistere su di lui. Mah, sarò io che non me ne intendo…
    Milito merita un discorso a parte: “zombeggia” ancora, ma prima o poi si sveglierà del tutto…Con quella difficile e stupenda girata del 2-0 (per due secondi mi sono illuso di essere ancora nel 2010…) si è fatto perdonare il gol sbagliato poco prima e quello di Bergamo (roba da non credere…). Ranieri gli concede molta fiducia: è ora di ripagarlo già da domenica contro il “suo” Genoa.
    Ciao, Roberto

  5. Anselmo // 3 novembre 2011 a 14:51 //

    Caro GLR
    anche ieri sera timidi segnali di risveglio in casa nerazzurra. in pratica mai in sofferenza a parte la colossale topina che come sempre caratterizza i goals che subiamo.
    Vero che sti francesi sono poca cosa (mi sa che faticherebbero contro il mio Mantova… e qui ho detto tutto….) ma almeno in fase offensiva ho visto qualcosa di buono.
    C’e ancora tanto da fare, come dice il mister, soprattutto in fase di fluidità ma almeno dal punto di vista fisico la squadra sembra star meglio, con la Juve avevamo retto 60 minuti, ieri sera almeno 70/75 x cui credo che al rientro dalla prox sosta almeno fisicamente ci dovremmo essere.

  6. Silvio da Torino // 3 novembre 2011 a 16:34 //

    Un’autre soupe chaude pour la Grande Malade.
    Vittoria meritata e sofferta fino alla fine.
    Grande Ranieri a non sostituire il Principe ed a tenerlo in campo praticamente fino alla fine. Speriamo che questo goal sia un’inversione di tendenza per lui e per tutta la squadra. Molto felice anche per il goal del Muro Samuel che si stava intristendo un pò troppo dopo il rientro dall’infortunio.
    Non ho parole per la prestazione del Capitano.
    E adesso andiamo a Genova domenica all’ora di pranzo. Una vittoria sarebbe veramente importante ma non sarà facile perchè continuano a giocare sempre gli stessi e continuiamo anche ad avere infortuni muscolari. Forza ragazzi.
    A presto a tutti e sempre FORZA INTER:

  7. Tutto sommato è stata una buona gara.
    Molto bene Alvarez, ha fatto anche un paio di grandi numeri.
    Ovviamente non è il giocatore che ti cambia la squadra, nè che ti può far vincere qualcosa (almeno nel breve termine).
    In campionato ci possiamo svegliare, ma a gennaio bisogna intervenire sul mercato. Speriamo di comprare dei buoni scarti, visto che di campioni non ne possiamo acquistare.
    Prevedo invece cessioni illustri (Sneijder su tutti). E’ brutto dirlo ma è così.
    FORZA INTER SEMPRE.

  8. Thecozzy // 3 novembre 2011 a 20:43 //

    Discreta Inter contro la squadra migliore del girone a mio avviso. Certo la formazione geriatrica non e’ presentabile per cinquanta partite all’ anno, ma stavolta ha pagato. Alvarez entrato a cuor leggero sul due a zero ha fatto vedere buoni numeri, forse e’ solo acerbo per il calcio italiano. Diamogli tempo.

  9. Devo dire che leggere la classifica di champions rinfranca il cuore, in europa non giochiamo tanto diversamente rispetto che in campionato, ma raccogliamo molti punti. Vincere tre gare di fila dopo la debacle iniziale contro i turchi era tutt’altro che scontato…ci siamo riusciti,e forse l’età media un po’ troppo elevata, può rappresentare paradossalmente un vantaggio nelle sfide europee, laddove l’esperienza è un elemento indispensabile per poter far bene. Ciao e sempre forza INTER!!!

  10. Très bien le résultat et vive la France (visto l’en plein).
    Molto meglio la fase offensiva, la fase difensiva sempre deficitaria (nel suo complesso), si arranca parecchio in maniera arruffona nel ripiegare.
    Ma di questi tempi non è il caso di fare gli schizzinosi.
    Però c’è ancora molto da mettere a posto.
    Contentamose.
    Henryk, Roma

  11. Riccappe // 3 novembre 2011 a 23:25 //

    Al momento Sneijder è un problema per noi.
    Primo, perchè il suo stato di forma e molto basso. Non ricordo da quanto tempo non vedo un tiro veramente pericoloso dei suoi su azione da fuori area. Quando calcia forte e bene in movimento è in forma. Quando ciabatta, è uno Sneijeder spento.
    Secondo, giocando con lui il centrocampo in fase difensiva è sempre a tre e al momento con la rosa che abbiamo, l’età e il passo dei nostri centrocampisti, abbiamo bisogno di un uomo in più e squadra più corta.
    Mah, forse sono l’unico a pensarla così, però a me non dispiacerebbe vedere per un pò di tempo un bel centrocampo a 4 con Obi sull’esterno e solo due punte davanti.
    Forza Inter !

  12. Claudioeffedeejay // 4 novembre 2011 a 09:19 //

    Paradossalmente per l’Inter è più facile la C.L. del campionato. Ciclicamente in Europa vince la squadra che non ti aspetti e comunque in un torneo ad eliminazione diretta può succedere di tutto. Il torneo nazionale è lungo, equilibrato e massacrante, pieno di squadre in cui i giocatori pressano, ripartono e giocano con la linea difensiva degli avversari. Il calcio italiano non è sicuramente il più bello del Mondo, ma è il peggior posto che possa capitare a una squadra con i problemi dell’Inter. E l’ultimo posto in cui dovrebbe andare l’Inter a pescare talenti per cercare di risolverli questi benedetti problemi è proprio il Sudamerica e invece, a quanto pare, è proprio li che si stanno cercando i sostituti idi Cambiasso e Stankovic. Speriamo sia solo uno strategico diversivo….

  13. E’ incredibile come con tanti problemi all’Inter, ci sia sempre chi ne trova di nuovi, in ogni caso minori di quelli sotto gli occhi di tutti. Se è un problema Sneijder, che certamente non è brillante in una squadra che arranca, figurati gli altri! Aspetto con fiducia il giorno che Obi mi darà la sensazione di imprevedibilità che mi dà comunque Sneijder, ma anche quel giorno si troveranno certamente altri problemi. Quelli per l’Inter e, soprattutto per i suoi tifosi, non mancano quasi mai!
    GLR

  14. federico // 5 novembre 2011 a 14:28 //

    soprattutto complimenti anche al buon ranieri, che ha gestito bene il momentaccio di milito. Onestamente, fossi stato io l’allenatore, dopo l’azione del secondo gol sbagliato, in cui milito avrebbe dovuto passare a stankovic tutto solo in mezzo, non avrei esitato a sbattere il principe in panchina. Gli appunti da prendere per l’anno prox riguardano un bomber da prendere (milito, zarate e forlan non la caccian dentro nemmeno a porta vuota) un centrocampista ed un difensore. Ora come ora l’inter è da metà classifica ben che vada.

  15. Marco L. // 6 novembre 2011 a 11:26 //

    Gianluca, quello che sto per scrivere nulla ha a che vedere con la partita. E’ una mia richiesta di informazioni su un argomento che, insieme ad altri “fratelli nerazzurri”, sto approfondendo. Secondo te potremmo arrivare ad una forma di azionariato popolare per quanto riguarda ovviamente la proprieta’ dell’Inter? Circa un anno fa lo stesso Moratti non aveva chiuso la porta ad una soluzione del genere, anzi…. E visto quanto sta succedendo e dato che alla porta non si vedono cinesi, arabi o russi intenzionati ad investire, non potrebbere essere una soluzione?
    Saluti
    Marco

  16. Luca Milano // 6 novembre 2011 a 12:50 //

    La squadra fa quello che può.
    Squadre come Lazio e Udinese sono state più brave a rinnovarsi e a vendere.
    Il Milan si muove sul mercato per coprire ogni minino buco e/o infortunio.
    La Juventus ha rinnovato mezza squadra.
    L’inter ha tentato solo colpi esotici senza frutto, vedo benino solo Alvarez e Cotechigno… il resto è noia… .
    Spendendo 30/35 milioni arriviamo forse, ma forse… , in Uefa… ossia 5°.
    Cmq dopo il bi-triplete ci può stare… .
    Dispiace solo che la situazione poteva essere gestita meglio… anzi è stata proprio gestita al peggio.

  17. A parte il fatto che una società ad azionariato popolare dovrebbe eleggere il presidente e dubito molto che Massimo Moratti, per carattere, accetterebbe davvero di concorrere in una libera elezione. In certe questioni Berlusconi e Moratti sono molto più simili di quanto si possa pensare. Quando qualcuno aveva proposto a Massimo Moratti di candidarsi a Sindaco di Milano dopo Albertini non aveva accettato. Prevedo comunque il nuovo stadio nel 2060 e l’azionariato popolare in un club italiano più o meno all’alba del quarto millennio. Almeno per lo stadio, evocatemi in una seduta spiritica, perché sarò già da molto tempio nei verdi pascoli di Manitù (chi legge Tex Willer ha capito, ndr)
    GLR

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