Tutti agitati per l’infrasettimanale-18

Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – mercoledì, 22 settembre 2010

Stasera si gioca il primo turno infrasettimanale del campionato e al Bar Sport sono tutti talmente agitati che una bella carburata di primo mattino non si nega a nessuno. Così il barman Pinuccio mesce superalcolici a volontà, con l’Artemio che tracanna bicchieri di bianco neanche fossero acqua: “Stasera la Gisella il suo solito telefilm mieloso se lo vede in camera da letto sulla Tv in bianco e nero – minaccia – che io c’ho l’appuntamento con la mia Inter. E se esce da quella camera prima del fischio finale la butto giù dal balcone, come il pugile Monzon con sua moglie”. Il carrozziere Ignazio invece stasera riposa e la sua Juve se la vedrà domani sera in posticipo, quasi sicuramente in officina, perché ogni volta rischia l’infarto “e non mi va che mia moglie mi chiami il 118 come altre volte” – confida. Tra l’altro il parrucchiere Tonino quando ha visto la Juve con lui si è spaventato a morte perché l’Ignazio ad ogni azione pericolosa diventa rosso come un tacchino e respira sempre più a fatica. Da allora il Tonino rifiuta puntualmente ogni invito dell’Ignazio, anche perché l’ultima volta, al terzo fallo fischiato contro la Juve a metà del primo tempo, l’Ignazio ha sfasciato la Tv tirandogli una brugola del nove e il resto della partita l’hanno perso per litigare proprio sul carattere fumantino dell’Ignazio.

Il Walter invece si sa dove vedrà la partita della sua Effecinternazionale: a casa sua e su tre tv diversi in contemporanea, prendendosela tutto il tempo con la faziosità dei vari telecronisti, mentre la solita modella dell’Est Europa, dice lui, a fine partita lo festeggerà o lo consolerà a seconda del risultato, come in un noto sport radiofonico della Stock 84 negli anni ’70. In realtà, e lo sanno tutti,  la presunta modella è quasi sempre una prostituta raccattata all’ultimo secondo su un vialone di periferia.

Anche i milanisti si dividono per la partita: ognuno a casa sua, tranne il Gianni che è un altro che sta troppo male e che, di solito, se il Milan va in svantaggio, piglia il taxi e se ne va in giro per la città per almeno due ore, evitando accuratamente di conoscere il risultato finale fino al rientro a casa. E se rimedia qualche corsa, è pure più contento.
E l’Ambrogio? L’Ambrogio la Tv ce l’ha, ma non funziona da tempo e le partite le sente alla radio come si faceva tanti anni fa “perché il calcio di oggi – sostiene – è troppo brutto e io che ho visto quello dei miei tempi, con questi bidoni non ci voglio avere niente a che fare!” (18-continua, purtroppo…)

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