Sudafrica ’10/Spagna Campione

La Spagna si laurea Campione del Mondo superando di misura l’Olanda al Soccer City Stadium di Johannesburg. E’ Andrés Iniesta l’hombre del partido con il gol decisivo a meno di quattro minuti dai calci di rigore. Partita dura e spigolosa, soprattutto da parte olandese, con ben 14 cartellini gialli, oltre al  rosso a Heitinga in avvio del secondo tempo supplementare, estratti dall’arbitro inglese Howard Webb,  lo stesso della finale di Champions League di Madrid, stavolta non impeccabile.
Il primo titolo mondiale degli spagnoli è comunque meritato, anche se l’Olanda può disperarsi per l’incredibile palla gol sciupata al quarto d’ora della ripresa da Arjen Robben, lanciato in porta da Sneijder. Ancor di più hanno sprecato gli spagnoli, che recriminano per un rigore non concesso da Webb dopo un pestone di Heitinga a Xavi all’inzio del primo tempo supplementare. Sportivo comunque l’allenatore oranje Bert Van Marwijk nel riconoscere a fine gara i meriti degli avversari, malgrado l’azione del gol decisivo di Iniesta sia comunque nata dalla mancata concessione di un corner agli olandesi. La Spagna, già Campione d’Europa, è la terza squadra che realizza la doppietta Europeo-Mondiale dopo la Germania, Campione d’Europa nel 1972 e del Mondo nel 1974, e la Francia, Campione del Mondo nel 1998 e d’Europa nel 2000, a spese dell’Italia di Dino Zoff affondata dal golden-gol di Trezeguet.
La storia del calcio resta comunque in debito con l’Olanda, arrivata al poco invidiabile primato di tre finali mondiali perse su tre disputate, le ultime due dopo i tempi supplementari. Eppure aveva vinto tutte le partite che l’avevano portata fin qui: le 8 del girone di qualificazione e le 6 della fase finale. La Spagna invece, dopo le 10 gare su 10 vinte nel girone qualificatorio, aveva poi steccato la prima in Sudafrica perdendo contro la Svizzera. Mai fino ad oggi una squadra sconfitta all’esordio nella fase finale si era laureata campione del Mondo. Un bello schiaffone anche alla cabala.
Ieri sera invece al Nelson Mandela Bay Stadium di di Port Elizabeth, la Germania ha raggiunto il terzo posto dopo aver battuto 3-2 l’Uruguay in  una partita rocambolesca, che ha consegnato all’Europa l’intero podio del primo Mondiale africano.
Non è la prima volta che la finale di consolazione si rivela tra le partite più divertenti del Mondiale, perché le squadre si esprimono al meglio, visto che la posta in palio non impone grandi pressioni.
Tedeschi in vantaggio dopo meno venti minuti sugli sviluppi di un tiro di Schweinsteiger, mal respinto da Muslera, raccolto e indirizzato in rete da Thomas Müller. Il pareggio uruguayano con Cavani è arrivato però già prima della mezz’ora. A inizio ripresa la Celeste è passata addirittura in vantaggio con Forlan, autore in mezza rovesciata di uno dei gol più belli di questo Mondiale, ma la squadra di Löw ha pareggiato poco dopo con Jansen su un uscita a vuoto di Muslera, tornato in serata da farfalle. A meno di dieci minuti dal fischio finale dell’arbitro messicano Archundia, il tedesco di origini tunisine Khedira ha trovato il gol decisivo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. A tempo scaduto una punizione di Forlan è finita sulla traversa. Germania dunque terza, come quattro anni fa in casa propria, quando il Mondiale lo aveva vinto l’Italia.
Sudafrica 2010 si chiude con 4 calciatori capo-cannonieri ex aequo: in ordine di podio, sono con 5 reti lo spagnolo David Villa, l’olandese Wesley Sneijder, il tedesco Thomas Müller e l’uruguayano Diego Forlán, con un rigore. Il premio Fifa è però andato a Müller in virtù del maggior numero di assist e della miglior media realizzativa in rapporto ai minuti giocati. Altro vincitore in questo Mondiale è l’ormai celeberrimo polpo Paul: indicando la Spagna vincente con l’Olanda ci ha preso anche stavolta!

13 Commenti su Sudafrica ’10/Spagna Campione

  1. giacomo23 // 11 luglio 2010 a 16:53 //

    scusate la mia crudelta’ ma ho sentito solo parlare di un muslera non in serata pero’ mi sembra che sia stato come sempre!
    ciao gianluca. 6 grande

  2. Beh, però nel quarto di finale con il Ghana era risultato decisivo parando due rigori
    GLR

  3. francesca // 11 luglio 2010 a 23:55 //

    Mi dispiace per l’Olanda e soprattutto per Wes…!!!Ho fatto il tipo per gli orange fino all’ultimo e speravo nei calci di rigore…peccato ancora, ma chissa’.. provo a trovare qualcosa di positivo nella vittoria della Spagna:un Wesley ancora piu determinato con l’inter soprattutto nel mondiale per club dove potra’ diventare campione del mondo e giocatori spagnoli (Real e Barcellona) magari appagati per la prossima stagione…

  4. L’amarezza quando perdi una finale mondiale è enorme, ma almeno lui si può consolare con il Triplete nerazzurro. Robben ha perso pure la finale di Champions e sprecato la palla gol decisiva della finale mondiale, apparecchiatagli proprio da Wesley. Roba da abbatterlo all’istante!
    GLR

  5. Roberto // 12 luglio 2010 a 00:15 //

    Caro GLR…
    immagino che gli spagnoli avranno già adottato questo slogan: “Con Iniesta es fiesta!”.
    Sintesi della partita per l’Olanda: “Non c’è due senza tre…” :-(
    Sintesi della partita per la Spagna: “Buona la prima!” :-)
    La storica scalogna che accompagna gli “Oranjen” nelle finali mondiali è stata confermata, così come è stato confermato che la Spagna (ossia il “grosso” del Barça +altri…) è la squadra più forte del mondo.
    Finale non brutta ma nemmeno bella, ancorchè ricca di colpi e non solo di scena… Snejider non si è fatto praticamente notare in una partita che ha sentito troppo fino a non entrarvi mai veramente. Ricordo solo un calcione ad un avversario e un sontuoso assist per Robben; il quale Robben sì che si è fatto notare, ma per due scelleratezze. La prima con un erroraccio sotto porta (inconcepibile per uno come lui) su quell’unico colpo di genio di Wesley; la seconda per un errore anche peggiore, e di tempo ne mancava molto meno… Chi sbaglia paga, e così è stato anche stavolta.
    Se poi volevamo la conferma che Iniesta è un giocatore fondamentale per il Barça e per la Spagna, l’abbiamo avuta. E non solo per il gol. Non fosse stato infortunato, forse il doppio confronto con l’Inter sarebbe finito diversamente per noi. Certo, manca la controprova, ma… meno male che non c’era! :-)
    Onore comunque agli spagnoli: sono i più forti ed è giusto che ora la Coppa sia nelle loro mani. Ora Iniesta verrà giustamente proposto per il Pallone d’Oro, vedremo come finirà: la Champions è importante, ma anche vincere un Mondiale lo è…
    “Dulcis in fundo”, stavolta Blatter era in prima fila alla premiazione della Spagna! Evidentemente noi contiamo come il due di picche quando briscola è cuori, ma forse è giusto così: se penso che Donadoni è stato cacciato per aver perso ai rigori proprio con la Spagna, che già era forte come adesso…
    Ciao, Roberto

  6. marco ferrara // 12 luglio 2010 a 00:58 //

    Ciao Gian Luca, alla fine ha vinto la squadra più forte e completa (per me) del Mondiale!! Se in finale non ci fosse stata l’olanda di WESLEY avrei tifato tranquillamente Spagna (nazione che adoro), e se da un lato sono comunque contento per il trionfo delle “furie rosse”, dall’altro sono veramente dispiaciuto per WES, anche stasera il migliore in campo tra i suoi!! Non é stata (come spesso accade in una finale) una partita memorabile, ma ha prevalso la squadra più dotata tecnicamente e che ha provato a giocare a calcio. Certo la sorte, anzi la “suerte” ha aiutato gli spagnoli (rete quasi alla fine dei supplementari e goal incredibilmente sbagliato da robben peraltro su bellissimo assist di sneijder), ma come spesso si dice, anche questa volta la fortuna ha aiutato gli audaci!! Dopo l’europeo di due anni fa, ora la coppa del mondo, e bisogna sottolineare come i nuovi campioni siano quasi tutti ancora abbastanza giovani, certo poi si sa, nello sport e soprattutto a questi livelli é sempre difficile ripetersi, ma intanto la Spagna con la vittoria di stasera é riuscita in una doppietta non da poco, anzi. Per finire permettimi una piccola riflessione sul mondiale; dopo una prima fase noiosa e onestamente un pò bruttina, caratterizzata dalle eliminazioni dell’isterica francia e della nostra inguardabile italia, di emozioni ce ne sono state parecchie, fino alla partita conclusiva!! Una speranza, che questo evento non sia stato solo business, e che ora finito tutto non si ritorni a dimenticarsi del sud africa e più in generale dell’intero continente!! Al prossimo MONDIALE in Brasile!! Ti abbraccio e…SEMPRE FORZA INTER!! Marco

  7. Gabriele // 12 luglio 2010 a 01:26 //

    … se c’era Iniesta …
    E se l’Inter giocava in 11 a Barcellona? Ma che discorsi sono…
    Onore a Iniesta, alla Spagna, ma soprattutto alla “nostra” Inter – senza SE e senza MA
    Buone ferie a tutti
    Lele

  8. franco Banear // 12 luglio 2010 a 09:29 //

    Se c’era Iniesta? Ma dai. E se Arjen Robben faceva il suo allora?
    Quando ha mancato il 2. goal a tu per tu con il portiere, ho spento la tele e me ne sono andato a leggere un libro che consiglio a tutti, “the damned united” (il maledetto united) di David Peace, molto meglio della gara che le due squadre migliori della rassegna han saputo mettere in campo.
    Pessimo arbitraggio di Webb, ‘sta storia della direzione “all’inglese” ha rotto, e il pelatone ha dimostrato di essere un grande arbitro nelle gare in cui i giocatori in campo si dirigono da soli, vedi Bayern-Inter. Quando c’è da tirare fuori il talento e la personalità, vedi “Bruce Lee” DeJong o un Van Bommel autore di almeno 15 falli di cui 5 da seconda ammonizione, si limita a gridare “no more”. Cacciane uno subito, magari caccia anche Puyol, e vedi che 10 contro 10 si danno una calmata e magari giocano anche meglio.
    Degna chiusura arbitrale di un mondiale da questo punto di vista mediocre. Migliore di un lotto “average” il buon Irmatov.
    Comunque onore alla Spagna, Olanda storica perdente e arrivederci a Brasile 2014.

  9. Fabiano // 12 luglio 2010 a 15:10 //

    Mi dispiace per l’Olanda, ma soprattutto per il nostro Wes, in lacrime a fine partita, ma gli oranje hanno screditato la loro fama del bel calcio olandese, puntando più sullo stile del vecchio Uruguay; imperdonabile poi l’errore di Robben sotto porta, servito da una magia di Wes!
    Alla fine ha vinto e con merito, la squadra più forte, non a caso campione d’Europa e del Mondo in 2 anni, un’impresa da leggenda, paragonabile al nostro triplete, quindi onore e merito alla Spagna, l’Inter delle nazionali.

  10. ottorino // 13 luglio 2010 a 10:27 //

    Se ci fosse stato Iniesta non cambiava niente lo stesso. Mourinho avrebbe messo la museruola a lui come ha fatto con tutti compreso Messi. La Spagna come il Barcellona si beano di se stessi. Fanno fatica a fare gol e se trovano una squadra come l’Inter o la Svizzera che mirano al sodo e che chiudono tutti gli sbocchi, perdono.

  11. Pierfranco // 14 luglio 2010 a 10:05 //

    Povero Wes, abituato a lanciare Milito…

  12. carlo // 6 agosto 2010 a 11:56 //

    caro gianluca,
    sono un milanista anomalo, tantissimi anni fa “fossa dei leoni”, che vorrebbe Moratti come presidente e tu milanista militante.
    Non ho mai sopportato a noiosa arroganza di berlusconi e invece mi ha sempre stimolato e divertito l’atteggiamento “leggero” , al limite del masochismo mediatico, di moratti nei confronti del calcio. Come del resto condivido spesso il tuo atteggiamento sdrammatizzante, tra il finto serioso e il guascone che si pente un attimo dopo, durante qsvs. Il calcio ormai, converrai anche tu, da tempo non più solo un gioco che genera passioni sconsiderate che portano a difendere tesi che cozzano contro l’evidenza dei fatti, che suscita stati d’animo talmente immotivati dal punto di vista razionale da renderli per questo intensi e a volte irripetibili. E’ ( era? ) il bello del calcio. Un gioco che si regge su teorie geometriche improbabili che vengono sistematicamente smentite durante la partita ma indispensabili durante la settimana per affrontare la gara.
    Ora il marketing e lo spettacolo mediatico hanno progressivamente eroso questi aspetti No, non sono un nostalgico dei “bei tempi” ,peraltro mai esistiti. Ciò che mi irrita profondamente è il divario tra un calcio paludato e sterilizzato e quella parte di tifo in cui mi ci metto anch’io (e in questo riconosco anche te) non omologato. Cioè né spettatori né ultras, due facce della stessa medaglia. Un tifo ironico,caustico, fazioso sapendo di esserlo. Insomma questo calcio merita ancora questi tifosi? Non so.
    Io rimango un milanista sofferente e tu continua a ironizzare dall’alto della tripleta.
    carlo

  13. Caro carlo, non posso che ringraziarti delle belle parole e sono orgoglioso che ci sia sempre più gente che abbia capito alla perfezione il mio modo di vedere il calcio, che per me prima ancora che una passione è un mestiere da oltre vent’anni. Il segreto è semplice e sta nell’avere ben altro nella vita che una qualsiasi squadra di calcio o una partita di pallone. Capisco che viviamo anni sempre più difficili e che per taluni il calcio sia una valvola di sfogo da tante altre frustrazioni, ma non si dovrebbe mai dimenticare che è comunque un gioco e che le cose che contano nella vita sono ben altre. In fondo, nella vita personale di ognuno di noi, non credo che uno scudetto o una champions league possano valere quanto salute, famiglia, amore, amicizia. L’importante è cercare di non perdere nella vita più che nel calcio.
    GLR

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