Mourinho rompe il silenzio

Il nostro calcio parlato vive spesso di panzane, ma davanti ad alcune non si può tacere. Così, l’amenità per cui Balotelli domenica sera avrebbe giocato con un febbrone da cavallo, ha indotto Josè Mourinho a rompere il silenzio-stampa per una breve precisazione. Lo Special One avrebbe voluto esternare direttamente sul suo dell’Inter, ma la società ha preferito lasciar correre. Non Mourinho che, sulla Gazzetta dello Sport, ha voluto precisare che Balotelli domenica sera non aveva la febbre e non è rimasto in campo nella ripresa col Genoa contro la sua volontà. In effetti, dopo il problema intestinale all’intervallo Baresi ha chiesto a SuperMario come si sentiva e ha ricevuto ampie rassicurazioni dallo stesso Balotelli. Niente febbre insomma, come col Palermo, dove SuperMario giocò una delle sue gare migliori. E, già che c’era, Mourinho ha affrontato rapidamente anche il tema del rallentamento in classifica: “Ci sono pareggi e pareggi” – ha spiegato – “quelli per errori altrui e quelli per colpa nostra. Io non gioco, non segno, non paro. Se la squadra ha l’atteggiamento giusto, non ha bisogno di me in panchina per vincere. Servo quando mancano concentrazione, intensità, aggressività”. Come col Genoa appunto, anche se Mourinho ha raccontato che col Genoa l’Inter ha giocato bene, ma questa è una bugia e lui è il primo a saperlo. Tant’è che ai suoi ha poi detto ben altro.

21 Commenti su Mourinho rompe il silenzio

  1. franco interista // 10 marzo 2010 a 16:12 //

    Caro Gianluca, prendo spunto dal tuo editoriale sull’intervista di Mourinho alla Gazza per dire semplicemente che apprezzo molto Balotelli per le Sue doti tecniche e la sua indiscussa potenza fisica – Domenica sera, nella partita col Genoa mi sembra però che sia ricaduto in comportamenti censurabili: atteggiamento polemico col pubblico che lo ha fischiato e ciondolamenti in campo camminando col ritmo che tengo io a 62 anni. E’
    certamente migliorato rispetto allo scorso anno ,però dovrebbe dare più prove di maturità visto anche l’affetto che gli dimostrano i compagni (vedi Eto’O e Maicon domenica sera) Nel frattempo sento che i rosiconi continuano a sperare che non rinnovi il contratto (che scade tra 3 anni!!) e qualche spiritosone ogni tanto cerca di accostarlo alla squadra dell’AMMMMMMMMMORE

  2. andrea // 10 marzo 2010 a 16:54 //

    ti sei limitato a riportare la notizia, mi piacerebbe però conoscere la tua opinione in merito a questa interruzione del silenzio stampa. (ormai quotidiano e da parte di tutti, a cominciare proprio da Moratti, che parla sempre, allora mi domando che razza di silenzio stampa sia… vabbè). sconfessare così pubblicamente Branca non credi sia stato un (piccolo) errore?
    grazie, ciao.

  3. marco // 10 marzo 2010 a 17:07 //

    “OGNI MALEDETTO DOPO PARTITA”
    Ciao Gianluca, innanzi tutto ne approfitto per scrivere che ammiro molto la tua serietà e la tua obbiettività nel “raccontare l’Inter” e il calcio in generale. Io credo che l’Inter (purtroppo) sia soltanto il pane quotidiano per non dire l’ossigeno di gran parte delle testate giornalistiche e che indipendentemente dai risultati ogni “maledetto dopo partita”ci sia sempre qualcosa da raccontare,che vada bene,che vada male,se si vinca e se si perda,si parla sempre e solo MALE di Inter. Il mio non e’ vittimismo ma uno stato d’animo ormai stanco di sentire sempre le solite cose. Già le solite cose,dai tempi di RONALDO a BALOTELLI per non dimenticare l’era BOBO.Io ho solo 24 anni e amo l’Inter ed il calcio in generale,mi chiedo solo una cosa:perché non sono mai riuscito a godermi un risultato della beneamata?Tanto per capirci: è da 4 anni che l’Inter e’ in testa ed ogni Lunedì c’è sempre qualcosa che non va…mah?! Probabilmente e’ un po’ quello che si starà chiedendo MOU e probabilmente il motivo che presto lo spingerà a mollare l’Italia.In questo paese il calcio e’ diverso invece di essere un semplice sport,e’ la valvola di sfogo del malessere della nostra società e fin quando questo non cambierà “OGNI MALEDETTO DOPO PARTITA”non si potrà gioire di una vittoria, probabilmente accadrà anche quando arriverà la vittoria in Champions, perché sicuramente quel giorno BALOTELLI avrà mandato a quel paese il DJ del The Club, MOURINHO avrà detto di essere più importante di Obama e MORATTI è ANDATO IN giro a dire di aver vinto la Champions League.
    Con affetto. MARCO

  4. foschetti bruno // 10 marzo 2010 a 17:46 //

    Ciao GLR, almeno c`e`uno che dice la verita`,fra tanti ipocriti che dicono solo amenita`
    e` la classica mosca bianca.Balotelli ognitanto mi fa venire un po di nervoso, perche` non
    riesco a capire che cosa vuole,gioca titolare e non va bene ugualmente,non puo`prendersela sempre con tutti, arbitro e assistenti, pubblico, Mou.
    E`ora che si prenda le sue responsabilita,se vuole andare al Mondiale deve diventare
    adulto, non fare i capricci come un neonato.
    Saluti a tutti gli Interisti, B. Foschetti

  5. LOTHAR10 // 10 marzo 2010 a 17:50 //

    come giudichi in questo caso il comportamento della societa’ inter nei confronti del mou?

  6. Beh, in che senso? Non mi pare ci sia ‘sto gran contrasto. L’Inter preferiva glissare per non fare ulteriore chiasso sulla cosa, ma Mourinho non può sentirsi dire impunemente che manda in campo calciatori malati. Mi pare che la sua precisazione ci possa stare. Non sempre tutti allo stesso modo e all’Inter sono abituato: l’importante è che poi si remi tutti nella stessa direzione e la direzione è quella di vincere le partite
    GLR

  7. Ma Marco Branca non ha mai parlato espressamente di febbre alta ma di problemi intestinali. Lo ha fatto domenica sera in sala-stampa dopo la partita. Sinceramente non mi pare che Mourinho lo abbia sconfessato
    GLR

  8. franco // 10 marzo 2010 a 18:11 //

    Ciao Gianluca, non oso pensare a come avrebbe potuto esternare liberamente il suo pensiero Mourinho se non ci fosse stato il silenzio stampa (e meno male!) dopo la partita di domenica sera e le successive dichiarazioni di bilanisti vari che già si vedono lo scudetto cucito sul petto!
    E’ innegabile il calo (fisico? mentale? vedremo…) della squadra, ma ciò che più mi infastidisce sono le dichiarazioni che puntualmente vengono rese da tesserati anche quando nessuno li sollecita; ieri ancora Lo Monaco che mette le mani avanti sugli arbitri, che (stra)parla di un allenatore definendolo attore mettendo a fatica in fila due congiuntivi; oggi leggo del presidente dell’Assoallenatori dichiarare apertamente che Mou non avrebbe scontato la squalifica domenica sera (ma non è un suo associato?) andando contro anche a quanto valutato dalla giustizia sportiva. E’ un clima davvero avvelenato, e credo a malincuore porterà all’addio di Mou al nostro calcio (cosa che tu per altro già affermi da tempo). Ci vuole troppa pazienza e nervi d’acciaio per accettare tutto questo; i soldi non bastano, anche perchè troverà qualcun’altro disposto a pagarlo queste cifre. Ma forse è lo specchio di quanto si sia trasformato il nostro paese, non trovi?

  9. marco // 10 marzo 2010 a 18:49 //

    Parole sagge Franco Parole sagge!!!!

  10. SPEEDB4LL // 10 marzo 2010 a 19:12 //

    Buonasera GL,
    vorrei sapere da te se effettivamente percepisci in casa Inter la possibilità che il Mou se ne possa andare in un prossimo futuro.
    Se così fosse chi credi possa raccogliere un’eredità così pesante?
    Ciao a tutti gli interisti e non……

  11. Fabio // 10 marzo 2010 a 19:19 //

    “Io non gioco, non segno, non paro. Se la squadra ha l’atteggiamento giusto, non ha bisogno di me in panchina per vincere….”
    Grande verità !! quante volte ho sentito Facchetti o Mazzola spiegare che ai tempi della “Grande Inter” quando le cose in campo non funzionavano a dovere intervenivano Suarez e Picchi a dare disposizioni e la sveglia alla squadra !….senza bisogno che il mitico “Mago” si dovesse scomodare….

  12. Fabio // 10 marzo 2010 a 19:24 //

    Lippi , a domanda del perchè non convoca Balotelli in nazionale , potrebbe rispondere: “guardatevi Inter-Genoa , lì ci sono spiegati tutti i perché !”
    Ciao

  13. Alessandro // 10 marzo 2010 a 19:31 //

    Verissimo che Balotelli deve migliorare e molto sotto il profilo comportamentale (soprattutto per quanto riguarda la concentrazione), anche se almeno la metà degli “atteggiamenti” di Mario sono “patrimonio” (ahimè) comune di tantissimi calciatori professionisti (ma non di tutti si ha il coraggio di sottolinearlo…) e questo non ha mai dato vita a chissà quali drammi, ma il pubblico di San Siro (del quale faccio parte da dodici anni e, quindi, credo di parlare a ragion veduta) mi pare abbia il fischio decisamente troppo facile.
    Non è possibile sentir fischiare (anzi, coprire di fischi) la squadra, campione d’Italia con diverse giornate di anticipo, perché nel primo tempo è sotto di due reti con la Lazio (partita che poi, l’Inter, comunque ha vinto 4 – 3), con tutto che una squadra deve sempre impegnarsi (anche per via della regolarità della competizione, sebbene, con quello che si vede nel nostro campionato, mentre scrivo questa cosa mi venga da ridere…).
    E non penso neppure sia possibile fischiare dopo venti minuti (non a fine partita, eh) Ibrahimovic, in quel momento capocannoniere non della squadra ma dell’intero campionato, perché l’Inter non è ancora andata in vantaggio sulla Lazio.
    E potrei andare avanti a lungo… D’accordo i comportamenti di Balotelli, ma San Siro che lo fischia dopo un appoggio sbagliato è una cosa che mi fa impazzire, il trionfo del becerume, c’è gente che meriterebbe un cinque maggio (visto che tanti si beano nel ricordarlo, forse con nostalgia, non so…) perenne…
    Ecco, insomma, capisco che oggetto del discorso qui era Balotelli, ma quando vedo che Balotelli si innervosisce per i fischi di San Siro penso che un professionista maturo neanche debba sentirlo il pubblico, ma che il pubblico di San Siro è, mediamente, una… non lo scrivo che è meglio!

  14. Alessandro // 10 marzo 2010 a 20:11 //

    Forse, però, uno scarno comunicato della società per smentire subito la voce della febbre di Balotelli avrebbe creato subito chiarezza senza, per questo, interrompere in modo serio il silenzio stampa. Che dici?
    A proposito, sarà che soffro di colite e non ho la minima esperienza agonistica a quel livello, ma io Mario, visti i problemi intestinali, non l’avrei rimandato in campo neppure con tutte le rassicurazioni dell’universo! 😀

  15. Mi pare un po’ prematuro porsi questo problema, poi le risposte sono le stesse di sei mesi fa. Se va via si decide a fine stagione in base ai risultati e se va via arriva Laurent Blanc.
    GLR

  16. Come sempre si va da un estremo all’altro: l’equilibrio anche qui è spesso virtù sconosciuta. Se guarda Inter-Palermo o Udinese-Inter allora lo convoca subito. ma che vuol dire? Contro il Genoa Balotelli non era certo nella partita migliore e nelle condizioni migliori
    GLR

  17. Fabio // 10 marzo 2010 a 20:17 //

    Son convinto che andrebbe via solo se finisse la stagione a….zero tituli !! , ma basta vincere lo scudo affinchè rimanga….

  18. Roberto // 10 marzo 2010 a 21:27 //

    Caro Gian Luca,

    naturalmente tutto dipende da quel che farà Mourinho (o Moratti, o entrambi…), ma Blanc non è che mi entusiasmi alla follia… Piuttosto, al Bordeaux prenderei Gourcouff: una volta tanto faremmo noi rimpiangere qualcuno ai milanisti!
    Che in caso di partenza di Mou arrivi Capello (magari “fresco” di Mondiale vinto) quante possibilità ci sono, secondo te? Zero virgola zero oppure… ?
    Secondo me sarebbe il tecnico giusto per continuare (sperando di infilare quest’anno il quinto) la sfilza di scudetti. Nessuno come Mourinho o Capello sa vincerli ovunque!

    Un saluto
    Roberto

  19. Alessandro // 10 marzo 2010 a 21:35 //

    Beh, però, con questo metro, probabilmente, dovrebbe rimanere a casa gran parte della rosa che, purtroppo, andrà ai mondiali…
    Oltretutto non condivido tanto (io che non sono uno particolarmente morbido nei giudizi) questa severità estrema nel giudicare uno di diciannove anni che, per ora, non ha dimostrato tanto, ma tantissimo (a diciannove anni, solo Ronaldo Luiz Nazario aveva fatto vedere immensamente di più, non è che, invece, mutatis mutandis, Messi, Cristiano Ronaldo, Ibrahomovic -che pure a ventun anni in Inter – Ajax del 2002 mi aveva molto impressionato – a quell’età avessero fatto chissà cosa)…
    Certo, c’è il pericolo che, Dio ce ne scampi, venga fuori l’ennesimo Recoba (anche se, per la verità, Mario in due anni è riuscito ad esser molto più decisivo in momento difficili di quanto non abbia fatto Recoba in dieci…), ma c’è la fondata probabilità che venga fuori un giocatore mostruoso.

  20. alex66 // 10 marzo 2010 a 21:53 //

    Ciao Gianluca,cosa ne pensi del nostro pubblico di San Siro?Ho notato che i nostri giocatori ricevono molti più incitamenti quando giocano fuori casa,a volte penso che preferirebbero giocare lontano da Milano….Saluti a tutti gli interisti

  21. non ha senso parlare di mario, di questo o quel giocatore per una partita come quella di domenica in cui tutta la squadra non è entrata in campo per vincere… a un certo punto mi sono detto: ‘ma cos’è? un biscotto?’… ovvio che non lo era ma era giocata esattamente come se lo fosse… se si fosse giocata prima inter-genoa di roma-milan sicuramente sarebbe stata diversa, d’altra parte non è da grande squadra fare la figura fatta domenica…

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