La Nazionale non tira-3

Οι διάλογοι ovvero Racconti di tifosi da Bar – venerdì, 3 settembre 2010

Il campionato si è fermato per la prima sosta stagionale e il Bar Sport ne risente. Quando non c’è la serie A, sembrano tutti in letargo. Non c’è niente da fare, la Nazionale non entusiasma nessuno, a meno che non ci siano Mondiali o Europei nella fase finale. Allora è diverso. Durante gli scorsi Mondiali, i peggiori della storia per l’Italia, quasi volavano le sedie discutendo su Lippi. Ora è tutto finito. Ora c’è Prandelli , che per tutti gode del tipico credito iniziale, tranne per l’Artemio che, giusto per non perdere l’abitudine, l’avrebbe già cacciato dopo l’amichevole persa ad agosto con la Costa d’Avorio a Londra.

Il Pinuccio, titolare del bar e simpatizzante della Nazionale dichiarato, è quasi di buon umore stamane: la settimana sta finendo e domani la moglie Armida lo raggiungerà come sempre per le pulizie settimanali del sabato mattina, mentre la domenica per il Bar Sport è giorno di chiusura. Due giorni di pace, prima che arrivi lunedì mattina, quando tutti si ritroveranno per un’altra settimana di passione in attesa della ripresa della Serie A. La Gazzetta dello Sport, sul frigo dei gelati, diversamente dai giorni caldi del mercato o del campionato, sembra quasi intonsa, proprio perché la Nazionale non tira. Si parla perfino con un tono di voce normale, non come al solito, con le urla del Walter Bordegoni e del Gaetano Cacchione che si sentono fino in strada quando litigano su Inter e Milan.

Il Pinuccio le vorrebbe tutte così le  mattine nel suo bar e dalla gioia lancia addirittura la fatidica parola: “eppiaur!” (happy hour, ndr). Il cosiddetto happy hour il Pinuccio l’ha fatto suo da quando gli hanno detto che si usa nei locali trend. Quelli che lui svilisce in ogni discorso ma che in realtà ha sempre sofferto, invidiandone la clientela giovane, dinamica e, soprattutto, danarosa. Quindi via al bel doppio giro di aperitivi, con il secondo offerto dalla casa. Il problema è che come al solito l’Artemio s’ingozza di patatine, una delle quali gli si strozza in gola e finisce con un colpo di tosse sul giubbotto di renna del Walter che lo insulta schifato.

Ma questo è niente, per un giorno sembrano tutti buoni amici, con l’Ignazio Arfuso che non ha ancora bestemmiato e sorseggia tranquillo il suo Aperol, cercando di informarsi dal giovane Boris se abbia una ragazza.
Lo studente Boris non l’ha mai visto nessuno con una ragazza e tutti pensano che sia addirittura omosessuale da quando il tassista Gianni ha spiegato che secondo lui ‘dondola’, che nel suo colorito gergo lombardo vuol dire che non ha un buon rapporto con l’altro sesso, ma solo con il suo.
L’anziano pensionato Ambrogio Spiffero, come sempre seduto al suo solito tavolino, l’happy hour se lo fa ogni santo giorno prolungandolo all’infinito e, tra uno spruzzato e l’altro, se ne esce con una delle sue sentenze : “Ragazzi miei, non ci sono più gli aperitivi di una volta!” (3-continua, purtroppo…)

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