Il punto in Argentina e Brasile

di Andrea Ciprandi da http://andreaciprandi.wordpress.com/

In vetta ai campionati di Argentina e Brasile si stanno delineando scenari simili. Nell’ultimo turno, al rallentamento dei capoclassifica è coinciso il risveglio di due grandi che ultimamente avevano perso il passo. E così alla vigilia dello sprint decisivo da cui prima della fine dall’anno usciranno due nuovi campioni i giochi sono lontani dall’essere fatti e la lotta, apertissima, ha molti protagonisti: racchiusi in soli sette punti, sono cinque nell’Apertura e addirittura otto nel Brasileirao.

In Argentina lo scontro al vertice fra Velez ed Estudiantes si è concluso sullo 0-0 lasciando tutti insoddisfatti non tanto per il risultato quanto per come è maturato: né gli uomini di Gareca né tanto meno quelli di Sabella, pur privi del condottiero Veron, hanno dato spettacolo e i due cannonieri più prolifici degli ultimi tempi, Juan Manuel Martinez e Santiago Silva della ‘V’, sono rimasti a bocca asciutta. Non ha saputo approfittarne l’Arsenal, piegato in casa dallo strabiliante Godoy Cruz che da molti è indicato quale squadra più bella del torneo e sembra destinato a rivestire il ruolo di sorpresa che nelle ultime stagioni è toccato sempre a squadre diverse, alcune delle quali hanno saputo addirittura vincere il campionato. A riaggangiarsi al treno dei primi è stato il Newell’s di Sensini, che battendo il fanalino di coda Gimnasia La Plata nell’ultimo incontro del fine settimana si è avvicinato alle prime tre. E’ stata però anche la giornata dei derby, o meglio dei clasicos, di cui a Buenos Aires e dintorni ne sono andati in scena ben tre. River Plate e Racing hanno pareggiato per 1-1, scatenando le ire dei numerosissimi tifosi della Banda convenuti come sempre a decine di migliaia al Monumental e stanchi di vedere una squadra talentuosa ma senza capo né coda, imbattuta da più di un mese però incapace di vincere perché sterile in attacco. A Parque Patricios, l’indomani, è poi andato in scena il confronto come sempre ad alta tensione fra Huracan e San Lorenzo, vinto addirittura per 3-0 dalla formazione di casa (in cui giocava Pastore) allenata da Babington, che ha così mantenuto la propria imbattibilità in questa particolare sfida, su quella di Ramon Diaz, sempre più alla deriva in questo suo nuovo passaggio per il Club di Boedo e contemporaneamente lontano dal suo amato River anche ora che Cappa inizia a traballare perché a Núñez comanda Passarella. Per finire, ad Avellaneda Independiente e Boca hanno concluso a reti inviolate una partita che al pari del recente Real Madrid-Milan metteva di fronte due dei quattro Club con più titoli internazionali al mondo, in particolare il secondo e il terzo.

In Brasile invece a rifarsi sotto è stato il Corinthinas di Roberto Carlos, ora affidato a Tite dopo aver avuto uno sbandamento nel momento in cui l’ex tecnico Mano Menezes l’aveva lasciato per prendere il comando della Nazionale verdeoro. Decisivo un’altra volta il centrocampista Bruno Cesar, che era stato prelevato dal Santo André in ragione del bellissimo campionato Paulista disputato a inizio 2010. Brusca frenata del precedente capolista, il Cruzeiro che fu di Maicon, schiantato nel derby mineiro di Belo Horizonte dall’Atletico, che con questo successo si è momentaneamente tolto dalla zona retrocessione. Appaiato alla Raposa in testa alla graduatoria c’è adesso il Fluminense di Muricy Ramalho, che ha pareggiato in casa dell’Atletico Paranaense dopo che recentemente aveva pareggiato proprio col Cruzeiro. Alle spalle di queste squadre c’è il Santos del nuovo fenomeno Neymar, clamorosamente sconfitto in casa dal Gremio Prudente, ultimo, e così raggiunto da Internacional e Botafogo. Proprio i bianconeri sono la squadra che vanta la maggior serie recente di riultati positivi, ben 9. Se i distacchi nei piani alti si sono ridotti è anche in ragione dei passi falsi fatti dai primi della classe, nessuno dei quali ha perso meno di due delle ultime cinque partite disputate, rispetto al ritmo che hanno saputo tenere i diretti inseguitori. E con l’incredibile finale della scorsa stagione, che aveva visto trionfare il Flamengo dopo una rimonta esaltante e il contemporaneo crollo in particolar modo del Palmeiras, c’è da scommettere che da qui a dicembre ne vedremo ancora delle belle.

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