Benitez alla mezza è più sveglio degli altri-30

Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – lunedì, 18 ottobre 2010

‘A questa Lazio – attacca lo studente fuori-corso juventino Boris Abatangelo bisogna crederci, prendendosi subito le occhiatacce dall’intero Bar Sport, perché essendo il più giovane è l’ultimo che a poter sfogliare la Gazzetta sul frigo-gelati e, soprattutto, l’ultimo ad avere il diritto di parola nelle discussioni calcistiche.
Ma il Boris stavolta è entrato col tempo giusto alla riapertura del lunedì, anche perché il concessionario interista Walter e l’ortolano milanista Gaetano stanno già mandandosi sulla forca a vicenda sul tema se sia più forte Eto’o oppure Ibra e Pato messi assieme.  Il postino milanista Donato, oscurato da una serie interminabile di ombre di bianco scolate senza neppure rifiatare, è invece già in fibrillazione per Real Madrid-Milan di Champions e per Mourinho: “Quello domani c’ammazza rantola timoroso mentre il tassista milanista Gianni lo rassicura invitandolo a godersi il gusto pieno della vita, buona scusa per tracannarsi tutto d’un fiato un Averna doppio che, di prima mattina, stenderebbe un bue.

Il carrozziere juventino Ignazio piange di commozione guardando le foto sulla Gazzetta che celebrano Del Piero, che ha raggiunto Boniperti nella classifica dei marcatori di tutti i tempi della sua Juventus. Quando sfoglia i giornali l’Ignazio ha sempre preferito le figure ai testi, che per lui sono sempre stati un problema: l’ultimo libro che ha letto restano le istruzioni del vecchio cellulare Nokia che l’hanno tenuto impegnato per almeno due mesi e che ha compreso della misura del venti per cento scarso. Nella lettura, ogni tanto prova ad aiutarlo il parrucchiere Tonino, suo compagno di tifo, prendendogli il dito e ponendoglielo in corrispondenza della riga scelta, ma poi ogni volta si ritrova con le sue preziose dita da barbiere unte dall’olio motore di quelle dell’Ignazio e se ne va vomitandogli addosso ogni tipo d’insulto.

Il pensionato interista Artemio invece ammette che Benitez con un’Inter così in emergenza non poteva fare di più a Cagliari: “Però il Camomilla (Benitez, ndr) stavolta è stato anche fortunato – aggiunge – giocare a mezzogiorno  per lui è un vantaggio perché a quell’ora è più sveglio di tutti gli altri!”
L’anziano reduce della grande Inter Ambrogio invece è da sempre inviperito per gli orari, sempre più moderni e sempre più inconcepibili in cui si giocano le partite, ma stamane il suo nasone rosso è così gonfio che se glielo si schiacciasse ne uscirebbe Campari a fiumi. Così nessuno gli chiede nulla e lui, per una volta, nulla ha da dire (30-continua, purtroppo…)

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