Finalmente si gioca!

Dopo due settimane di minchiate in libertà, finalmente si torna a giocare. Nelle soste la roba più sensata che gira nel bar Sport globale è lo sbarco degli alieni sulla Terra. Balotelli per aver detto davanti ai bambini di tifare Milan ha turbato tutti, manco avesse rivelato di essere bianco! Semplicemente meraviglioso al proposito il pezzo di Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport di oggi, ma è come dare perle ai porci. Col cavolo che Mario in futuro spenderà altre due ore così, anziché far passerella in quell’aberrazione milanese che è il negozio Abercrombie & Fitch, un marchio Usa storico completamente stravolto tra commesse improvvisate che ballano con lo stesso ebete sorriso dei colleghi più o meno maschi che farebbero tanto comodo alla nostra agricoltura. Dieci anni fa a Manhattan da Abercrombie certa gente non la incontravi nemmeno per sbaglio. Fermate il mondo, voglio scendere! Solo le regole non scritte del calcio nostrano non cambiano mai. Lo sa bene Mourinho, che ancor più di Balotelli, non può nemmeno concedersi un silenzio. Se non apre bocca gli dicono ch’è nervoso, se parla a ruota libera passa per mitomane. Se osa dire che quel che circonda i giovani non aiuta il loro talento, nessuno che approfondisca: più comodo pensare ce l’abbia con loro per partito preso. Anzi, sarà mica stato lui a far gambizzare Santon con l’Under? Forse Mourinho guadagna una follia anche perché se dice che l’Inter a Barcellona deve provare a fare tre punti, passa per presuntuoso, mentre se azzarda che l’Inter può pure perdere, se la fa sotto. Quando sta zitto poi, apriti cielo! Per fortuna le chiacchiere evaporano al contatto di risultati e classifica. Bisognerebbe essere imperturbabili come gli operai dei cantieri in città quando un anziano gli si para davanti dalle prime luci dell’alba per dire la sua sui lavori!

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