23C: Lecce-Inter 0-3

lecceinterChi vince ha sempre ragione, anche se a volte mi chiedo se Mourinho sia un genio o un pazzo furioso! Alzi la mano chi all’annuncio della formazione non ha avuto un mancamento nell’apprendere del ritorno di Materazzi, fermo da mesi, al centro della difesa e, soprattutto dell’inserimento di Figo al posto di Mario Balotelli, convocato per la panchina. Eppure l’Inter ha stravinto a Lecce, campo certamente tutt’altro che agevole, con un risultato pesante ed ineccepibile: danze aperte da Ibrahimovic dopo una manciata di minuti e chiuse nella ripresa proprio da Figo che non segnava da un anno e mezzo e dal sempre più incisivo Stankovic, che come Maicon si è permesso pure il lusso di sprecare altre occasioni. Tagliavento ha ammonito per simulazione Ibrahimovic in una situazione in cui ho visto concedere rigori a chiunque, ma non importa, anche perchè non ha poi valutato fiscalmente un’inutile gomitata dello stesso Ibra che poteva costargli assai cara. In ogni caso, non ho capito a chi toccasse il ruolo di centravanti d’area, visto che Ibra ha ondeggiato da una fascia all’altra, liberando lo spazio per gli inserimenti a turno di Muntari e Cambiasso, di Figo e Stankovic. Mourinho ha vinto, e ha vinto alla grande, quindi Mourinho ha ragione e gli riconosco un coraggio da leone in certe scelte. Forse non ve ne siete accorti ma è il derby è già stato giocato e lo ha vinto l’Inter, visto che pur avendo la partita sulla carta più difficile, è salita inaspettatamente a +8 sui cugini, fermati in casa dalla Reggina, ultima in classifica (sic!). Mi viene da ridere a crepapelle dopo i proclami, anche da parte della stampa militante, che per una settimana ha propagandato l’imminente inferno nerazzurro parallelamente al paradiso rossonero. Va bene che per Giovanni Pascoli il sogno era l’infinita ombra del vero, ma c’è un limite alla follia. E se proprio devo dirvelo non credo nemmeno che domenica prossima il Milan vincerà il derby, ma anche fosse, il distacco non sarà poi quello previsto da chi non ha certo l’Inter nel cuore. Insomma un weekend straordinario, altro che storie. Due ultime note: in trasferta si gioca assai meglio che in casa ed è davanti al pubblico nerazzurro che l’Inter deve migliorare, insime all’ennesima conferma dell’immaturità di Mario Balotelli, inserito a Lecce per una manciata di minuti, sufficienti per prendersi l’ammonizione più stupida della storia del calcio, sopratutto ricordando ch’era diffidato. Bel modo di autoescludersi per il derby! E’ sembrato quasi che Mario non ricordasse che su di lui pendeva la spada di Damocle della squalifica, ma in tal caso mi chiedo per l’ennesima volta quando deciderà di crescere davvero.

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