6UCL: Werder Brema-Inter 2-1

werderinter08Un girone da operetta e una serie di figuracce a salire, anzi sarebbe meglio dire a scendere, vista la classifica finale: al secondo posto, dietro all’anonimo Panathinaikos. Mourinho ha riproposto l’Inter col rombo, ma con uomini poco adatti ad animarlo: Amantino Mancini vertice alto al posto di Stankovic è quasi una follia. Anche l’ultima partita di qualificazione è stata presa sottogamba ed è la terza dopo il 3-3 a Cipro con l’Anorthosis e la sconfitta casalinga proprio per mano dei greci vincitori del girone. Il 2-1 per il Werder, maturato nell’ultima mezz’ora, ci sta tutto. Persino Julio Cesar, di solito impeccabile, non era in grande serata e l’uno-due di Pizarro e Rosenberg è stato solo parzialmente alleggerito dalla prodezza di Ibrahimovic, subentrato a inzio ripresa. Mourinho ha voluto sperimentare, dando chances a coloro che ne hanno avute meno in campionato e ha cozzato ancora una volta contro il muro del non-sense: di questo è figlia questa sconfitta. La qualificazione era già stata ottenuta di fatto col pareggio a Cipro e da lì lo Special One ha voluto, una volta ridisegnata l’Inter schiacciasassi in campionato, affidarsi alla libera fantasia. Temo di aver capito che cosa l’abbia ispirato in questa fase europea così poco rischiosa per la pelle della squadra. Mourinho deve sentirsi un po’ in colpa agli occhi di Moratti per aver voluto e avallato due acquisti costosissimi e fnora inutili, Mancini e Quaresma. Appena può, calcolati i rischi, cerca in ogni modo di farsi perdonare, riproponendoli nella vana speranza che possano tornare utili almeno come rincalzi nell’Inter vera. E’ sbagliato farlo ora. Ci vuole molta pazienza. Che Quaresma non sia un fuoriclasse l’ho sempre sospettato, fin da quando lo vidi dal vivo a San Siro nel preliminare con lo Sporting trasmesso da Telelombardia nell’agosto 2002. Di Mancini si sa quasi tutto, comprese le sue doti di velocità, ma non può fare il trequartista e insistervi è dannoso per lui prima ancora che per la squadra. Poco male, ormai la prima fase europea è andata e la vera Champions comincia a febbraio. La qualificazione dell’Inter agli ottavi non è una notizia. In quattro stagioni Mancini ci è sempre riuscito e assai meglio di Mourinho. Sono le partite da dentro o fuori che contano davvero. Al momento sembra una dannazione essere arrivati secondi in un girone da vincere in carrozza, ma non sempre il primato aumenta le chances di superare gli ottavi. Di qui a febbraio le eventuali avversarie potrebbero rivelarsi molto diverse da oggi, a livello di organico e condizione. Il cambio di rotta in Europa dovrà verificarsi nelle gare a eliminazione diretta, non ora. In passato ci si è qualificati alla grande e si è tornati a casa subito, chissà che ora non succeda il contrario. Mourinho smetta però di preoccuparsi del destino dei nuovi acquisti. Rimandi il contributo di Mancini e Quaresma a tempi migliori. Tanto i soldi ormai sono stati spesi e non credo che Moratti, a differenza di molti nel Paese, sia in crisi economica. Ancora un’ultima notazione sulla gara: credo che l’arbitro olandese Vink l’abbia vissuta quasi come un’amichevole, segno che almeno una delle due squadre, e non era certo il Werder, non ha avuto un approccio poi così aggressivo.

2 Commenti su 6UCL: Werder Brema-Inter 2-1

  1. Claudio Bramani, Milano // 23 gennaio 2010 a 03:09 //

    A proposito di statistiche ecco anche un mio contributo. Le ultime due Champions League il Milan le ha vinte proprio perdendo le ultime due partite del girone eliminatorio, come l’Inter ora. Stagione 2002-03 Milan – Lens 2-1 Deportivo – Milan 0-4 Bayern – Milan 1-2 Milan – Bayern 2-1 Lens – Milan 2-1 Milan – Deportivo 1-2 bissato con analogo comportamento nel girone successivo (allora non c’erano gli ottavi): Milan – Real Madrid 1-0 Borussia Dortmund – Milan 0-1 Milan – Lokomotiv Mosca 1-0 Lokomotiv Mosca – Milan 0-1 Real Madrid – Milan 3-1 Milan – Borussia Dortmund 0-1 E come non bastasse: Stagione 2006-07 Milan – Aek 3-0 Lille – Milan 0-0 Anderlecht – Milan 0-1 Milan – Anderlecht 4-1 Aek – Milan 1-0 Milan – Lille 0-2 Confesso che adesso che avete scoperto la formula magica mi fate paura. Ciao!

  2. Pasquale Somenzi, Soresina, CR // 23 gennaio 2010 a 03:10 //

    Gian Luca, non voglio unirmi al solito coro di negatività dopo una sconfitta. Sbagliato l’accostamento, comunque beneagurante, al Liverpool che sconfisse il Milan nella storica finale di Istanbul. Quel Liverpool, che dopo le prime tre gare aveva solo 4 punti, si qualificò a dieci minuti dal termine dell’ultima partita eliminando l’Olympiacos che arrivò terzo con ben 10 punti. 10 punti non bastarono ai greci per qualificarsi, così come 15 punti l’anno scorso non sono bastati all’Inter per superare gli ottavi, dove si azzera. A fine ottobre, quando l’Inter era seconda in campionato ti scrissi dicendo che i conti si fanno sempre alla fine e dopo 40 giorni a -1 ora siamo a +6. Quindi, aspettiamo febbraio e poi eventualmente criticheremo Mourinho. Chiudo con alcune curiosità: ci son volute 12 giornate di Champions per vedere l’Artmedia e l’Anorthosis perdere con una squadra diversa dall’Inter. La stranezza del girone è che la squadra che ha perso di meno, alla fine si è classificata solo terza, mentre l’Anorthosis, l’ unica che non ha perso in casa, ha chiuso all’ultimo posto. Finisco con il girone di qualificazione più assurdo della storia della Champions League: nel 1998 Juventus, Galatasaray e Rosenberg finirono tutte a 8 punti con l’Athletic Bilbao a 6 e se l’Inter avesse chiuso al primo posto con 8 punti non sarebbe stato un record. Ciao, Pasquale

Rispondi a Claudio Bramani, Milano Annulla risposta