36C: Milan-Inter 2-1

milaninter08Niente scuse: l’Inter ha meritato la sconfitta in questo derby perché per un’ora non lo ha giocato, badando a vivacchiare nella speranza che a Genova Sampdoria e Roma non schiodassero il pareggio. nella ripresa, invece, quando la Roma ha dilagato a Marassi, l’Inter aveva già preso due pere e la reazione nerazzurra ha prodotto solo la bella punizione di Cruz. L’Inter recrimina, col beneficio di un dubbio, per un contatto in area rossonera tra Bonera e Suazo nel finale, ma la verità è che il colpo del pareggio è rimasto in canna e il risultato non fa una grinza. Nella miglior tradizione, quando si vince è merito dei calciatori, mentre le rare volte che si perde la colpa è solo di Mancini, comodo obiettivo del tiro incrociato di avversari e detrattori, e pure del fuoco amico, visto che Moratti a fine gara gli ha tirato le orecchie. E a ragione, ma i rimproveri andrebbero rivolti anche alla squadra. Certamente la scelta di Maniche su Pirlo ha lasciato perplessi, ma Chivu all’andata, quando si era vinto, aveva più o meno lo stesso compito tattico. Mancini sbaglia come tutti gli allenatori, ma sulla graticola va sempre e solo lui, malgrado l’Inter sia in testa al campionato da 33 giornate consecutive, considerando solo questo torneo. La squadra ha giocato male, con Zanetti e Cambiasso giù di corda e Vieira irriconoscibile. La palla del raddoppio rossonero regalata a Kakà grida ancora vendetta. Mancini da tempo indica come partita-scudetto la gara di domenica prossima con il Siena, forse per la coincidenza con una anno fa, e in questo senso ha spiegato l’iniziale esclusione di alcuni diffidati, tra cui Balotelli. Logica certamente opinabile, ma la scelta di Crespo, che si è mangiato un gol, in fondo poteva starci. Poi non si capisce bene perché fa bene Ancelotti a lasciar fuori Pato, mentre Mancini è un pazzo se parte con Balotelli in panca! Senza contare che, a giudizio di alcuni ex-calciatori, che ne sanno di più dei soliti sapientoni, la decisione presa da Mancini di risparmiare alcuni diffidati poteva pure starci, perché un calciatore a rischio squalifica è per natura frenato nella sua vigoria fisica: in effetti Cambiasso, tanto per citare un diffidato a caso, non ha fatto un fallo in tutta la gara e nei contrasti, per paura del cartellino giallo, ha sempre tirato indietro la gamba. Dopo tre derby consecutivi vinti con pieno merito, l’Inter ne ha perso uno, ma la sconfitta è di tutti, non solo dell’allenatore. Ora, con la Roma di nuovo a tre punti, bisogna battere a San Siro il Siena già salvo. Ma il fastidio della settimana, punteggiata anche dalla semifinale di Coppa Italia a Roma con la Lazio, non sono certo gli sfottò dei rivali, che passano, ricordando un celebre film, come chiacchiere e senza neppure il distintivo, che brilla sotto forma di scudetto sulle maglie nerazzurre, ma il catastrofismo dei gatti neri di casa, quegli interisti funebri come i loro pensieri, pronti poi a salir per primi sul carro dell’eventuale successo. La domanda vera è: si può ancora essere ottimisti circa l’esito del campionato o è peccato mortale?

3 Commenti su 36C: Milan-Inter 2-1

  1. Vittorio Marchi, S.Donato Milanese (MI) // 23 gennaio 2010 a 02:40 //

    Gian Luca ciao, sono milanista e quindi contento per la vittoria nel derby. Tutti decantano la partita del MIlan, ma, per quanto mi riguarda, la verità è una sola: un’Inter senza quattro titolari Ibrahimovic, Stankovic, Samuel e Cordoba, non è la vera Inter. Ciao

  2. Stefano Vecchini, Mirandola (MO) // 23 gennaio 2010 a 02:41 //

    Ci risiamo: dopo aver perso 1 partita, okay il derby, la terza su 36 di campionato, ecco le solite frasi: è tutto sbagliato, è tutto da rifare, quello è troppo vecchio, quello fa le ore piccole, quello pensa solo ai soldi, Mancini non ne azzecca una. E’ proprio vero che certi tifosi o presunti tali non cambiano mai Un saluto, Stefano

  3. Marco Capponi, Verona // 23 gennaio 2010 a 02:42 //

    Domenica prossima potrebbe essere quella dello scudetto ed il “destino” si diverte a fissare una giornata di campionato che sembra essere stata partorita dalla mente di uno scrittore di romanzi gialli, anziché dal più freddo microprocessore di un asettico computer. Infatti il calendario della la prossima giornata ripropone, a campi invertiti, le due partite, Inter-Siena e Roma-Atalanta, che l’’anno scorso hanno sancito la matematica conquista dello scudetto da parte dell’’Inter. A questo punto spero che Giovan Battista Vico abbia proprio ragione e che finalmente si riesca a vincere questo scudetto. Ciao, Marco

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