35C: Inter-Cagliari 2-1

intercagliari08Con la vittoria di misura sul Cagliari, la quarta consecutiva con reti di Cruz, al 100 gol in Italia, e di Materazzi, alla prima marcatura stagionale, pone l’Inter davanti alla seria possibilità di conquistare il suo 16° scudetto nel derby e per di più in casa del Milan. E’ senz’altro un fatto storico e una ghiotta occasione per chi sente particolarmente la rivalità cittadina, anche perché un’eventuale successo nel derby comprometterebbe gravemente le ambizioni del Milan di un piazzamento in Champions League. La squadra non è brillante ma in condizione sufficiente per farcela già domenica. Nessuna sorpresa sulla larga vittoria casalinga della Roma sul Torino ma la trasferta a Genova in casa della Sampdoria, a sua volta in corsa per un posto in Champions League, potrebbe anche essere il capolinea dell’inseguimento giallorosso. Intanto tornando alla vittoria sul Cagliari c’è da registrare che gli ultimi gol di Cruz, quello a Torino e quello che dopo una ventina di minuti ha sbloccato la gara con i sardi, sono stati pesantissimi. Julio Cruz in questa stagione ha realizzato 17 reti complessive, 12 in campionato, e merita di chiudere la carriera in nerazzurro. Si è parlato tanto delle tensioni tra Materazzi e Mancini ed è probabile che i due non si siano mai amati: la rabbiosa reazione di Materazzi dopo il raddoppio nella ripresa è l’ennesimo segnale, anche se poi Matrix corre fino in panchina per abbracciare Stankovic. pèroprio il calciatore più legato a Mancini, un dettaglio che è sfuggito ai più. A tempo scaduto, il gol della bandiera dei sardi: sul tiro di Canini la deviazione è stata di Burdisso. E ora sotto con il derby: se la Roma perdesse a Genova, l’Inter sarebbe campione anche perdendo il derby ma, sinceramente, non credo ad una sconfitta. Un plauso particolare a tutta la squadra che, imbottita di diffidati, ha chiuso la gara senza nemmeno un richiamo da parte dell’arbitro Orsato, cosa che permetterà a Mancini di avere a disposizione la squadra migliore per il derby. Un amico del sito fa notare che non commento una sconfitta dell’Inter in una casalinga con inizio alle ore 15 da oltre quattro anni: l’ultima partita persa a San Siro, con inizio alle ore 15, fu Inter-Brescia 1-3 nel febbraio 2004, epoca Zaccheroni, perché Inter-Roma 1-3 di un anno fa si giocò alle 17.30! Accidenti ai maghi delle statistiche: io nemmeno ci avevo fatto caso! In ogni caso pubblico questa curiosa statistica in GLR Forum. Pur essendoci abituati a non perdere quasi mai con Mancini, esistono i nostalgici delle sconfitte, quelli che cambierebbero allenatore ogni due mesi per ricominciare ogni volta da capo. Fortunatamente Moratti di questi tempi pare aver capito che più si cambiA allenatore meno si vince, e al 75% confermerà Mancini. Mi tengo un 25% perché il Presidente dell’Inter potrebbe ancora stupire con effetti speciali! Ogni tanto vengo additato come Manciniano, ma non è così: anzi con Mancini ho avuto le mie belle discussioni. Col passare delle stagioni, sono stato simoniano, lippiano, cuperiano e ora sono manciniano per il semplice riscontro dell’albo d’oro: storicamente la stabilità paga e le squadre più titolate sono quelle che hanno subito meno rivoluzioni tecniche. E’ il buon senso a guidarmi in questa idea, e l’ampre per l’Inter vincente, non certo una parentela con gli allenatori interisti. Ai nostalgici degli anni in cui non si vinceva mai, suggerisco di aver pazienza: il ribaltone all’Inter è sempre in agguato! In fondo il Mancio appare un po’ stanco e non lo nega. Chissà perché, con Figo pronto a rinnovare, Recoba pronto a rientrare e Adriano che già rilacia interviste vedendosi in campo con Ibra e Balotelli!

3 Commenti su 35C: Inter-Cagliari 2-1

  1. Carmelo Finocchiaro, Siracusa // 23 gennaio 2010 a 02:37 //

    Gianluca, ma si è capito con chi ce l’aveva Materazzi? Forse con il Mancio? Spero di no. Marco si deve rassegnare: il suo ruolo è quello del panchinaro, va per i 35 e si sentono tutti: lo ringrazierò a vita per quello che ci ha dato, ma adesso non è più la prima scelta. O vogliamo fare come i cugini che hanno una squadra abbastanza vecchia che ha però certamente vinto molto? Capitolo Ibra: se vuole andare vada pure, i calciatori passano la squadra resta. Ti dico di più se veramente ci hanno offerto 70 milioni prendiamoli e reinvestiamoli sul mercato! Ciao e complimenti, Carmelo

  2. Pasquale Somenzi, Soresina (CR) // 23 gennaio 2010 a 02:38 //

    Caro Gian Luca, seguo praticamente sempre il programma settimanale Betway Today Derby perché sono appassionato di statistiche sportive. A questo proposito vorrei chiederti se ti ricordi quando è stata l’ultima volta che in una puntata pomeridiana di QSVS hai commentato una sconfitta dell’Inter da S.Siro, con la squadra nerazzura in casa e quindi non contando i derby giocati con il Milan padrone di casa. Se te la ricordi al volo, complimenti perché bisogna tornare ai tempi di Zaccheroni. Ho controllato i risultati e da quando Mancini è allenatore dell’Inter: a San Siro alle 15 si è giocato 38 volte, praticamente la metà delle gare casalinghe, perché le altre erano posticipi od anticipi. Questo il bilancio pomeridiano a San Siro: 34 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta. Considerando che col Milan si gioca alle 15 ma in trasferta, il Siena è l’ultimo cliente pomeridiano a San Siro e c’è la possibilità di migliorare questo primato. Per la cronaca Inter-Roma 1-3 di un anno fa ebbe inizio alle 17.30 e l’ultima sconfitta dell’Inter a San Siro in una gara con inizio alle ore 15 risale addirittura al 29 febbraio 2004, Inter-Brescia 1-3, stagione 2003-04 con Zaccheroni in panchina. Insomma, sono passati più di quattro anni! Ciao, Pasquale

  3. Stefano Pelucchi, Poggiridenti (SO) // 23 gennaio 2010 a 02:39 //

    Ciao Gian Luca, ti scrivo per esprimere il mio più totale dissenso nei confronti di tutti gli interisti che vorrebbero cambiare Mancini, magari rimpiangendo qualche altro allenatore del passato. Tutte queste persone sono quelle che rimpiangono i tempi andati, dove perdere era bello e nobile: che belle le stagioni dove si perdeva sempre, senza andare nemmeno in Coppa Uefa. C’è addirittura chi ha fatto dei libri sull’arte della sconfitta e dell’essere perdenti in quanto interisti, come Severgnini. Forse in società vogliono tornare a perdere? Mancini potrà avere un caratteraccio, ma è un vincente: chi dopo Herrera ha vinto più di lui? Quanti buoni giocatori ci ha fatto comprare? E’ un allenatore anti-juventino anti-milanista e anti-Moggi come piace a me: si deve proprio cambiare? Ciao, Stefano.

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