E se Ronaldo?
Una gustosa indiscrezione scuote il sottobosco della Milano calcistica. Il Milan, seccato dal comportamento di Ronaldo, restio a giocare malgrado il via libera di Milan-Lab, al momento non ha intenzione di rinnovargli un contratto con un impegno economico gravoso per il prossimo biennio. Giustamente il Milan vuole capire fino a che punto Ronaldo abbia voglia di dedicarsi anima e corpo alla causa rossonera. Il brasiliano ha ancora voglia di stringere i denti, come fanno tutti gli altri, a cominciare da Paolo Maldini, che che a quasi quarant’anni sta lavorando come un matto per rientrare in squadra prima del previsto? Ronaldo agisce autonomamente e, mentre Galliani si lascia sfuggire con la stampa la speranza di rivederlo con l’Empoli, lui quasi alla stessa ora esclude categoricamente di essere in campo domenica, creando forse non del tutto involontariamente l’ennesimo qui pro quo. E’ certamente vero che oggi Ronaldo, a 31 anni suonati, sia un po’ più maturo del 23enne di nerazzurra memoria, ma resta un tipetto difficile la gestire e non mancano bizzose analogie con i tempi nerazzurri. E se Ronaldo, perché un po’ lo si conosce, stesse cominciando il solito gioco per affrettare un rinnovo al momento lontano? I balletti di Ronaldo in questo senso sono quasi un brevetto: fin da quand’era ragazzo, lui ha sempre anteposto se stesso e i suoi ricchi contratti all’innamoramento totale per la squadra in cui militava. Per conferma chiedere ai tifosi del PSV, del Barcellona, dell’Inter e del Real Madrid. Per ottenere però un altro ricco contratto, l’ultimo della sua carriera, Ronaldo ha però bisogno di una sponda, di qualcuno pronto a tesserarlo se il Milan non dovesse rinnovargli il contratto. E qualcuno che lo ha sempre amato anche dopo il suo tradimento è Massimo Moratti. Al di là delle incomprensioni dell’ultimo derby, i bene informati assicurano che i due non hanno mai interrotto i contatti: dagli sms dopo la vittoria dello scudetto nerazzurro, alle telefonate reciproche di cortesia fino, c’è chi è pronto a giurarlo, ad un recente incontro. Il tema Ronaldo resta caldissimo: lui non gioca, ma sa come far giocare chi gli sta intorno e l’idea di un Ronaldo a parametro zero che torna all’Inter è meno bizzarra di quel che si pensi. Mancini, riuscito dopo anni a far cedere in prestito Recoba, rischierebbe un colpo aplopettico, ma il rapporto tra Moratti e Ronaldo è qualcosa che passa sopra tutto. A meno che Ronaldo non faccia come Recoba qualche anno fa, che agitando ad arte l’interesse mai confermato dei cugini nei suoi confronti, indusse Moratti ad un prolungamento con aumento esorbitante d’ingaggio. Il Milan deve prestare attenzione a questo gioco di prestigio, fermo restando che un Ronaldo a parametro zero Moratti lo riprenderebbe al volo, viste anche le molte cose in comune con Ronaldo: per ora è solo beneficenza, a giugno chissà. Con buona pace dei tifosi dell’Inter che, pur già traditi da Ronaldo, si consolerebbero con un altro sgarbo di mercato ai cugini.
Ciao Gian Luca! In questi giorni, anzi mesi, mancando qualche bel polemicone nerazzurro su tv e giornali a cui ero abituato, visto che ho 24 anni e son cresciuto tra i casini dell’Inter, è strano ora leggere della mia squadra solo quando gioca! E allora mi sono messo a seguire le vicende rossonere e, cosa strana, rivedo in queste l’Inter dei tempi passati: non per i risultati, per loro fortuna, ma a livello societario e di comunicazione! Cosa sarà mai successo per creare un caos simile? Semplice! Il vecchio Ronie è tornato ed è incredibile come riesca tranquillamente a ‘sputtanare’ le dichiarazioni dei dirigenti ai media. Galliani dice una cosa alla stampa e Ronie dice il contrario nello stesso momento! Ma non possono telefonarsi per accordarsi? Forse allora all’Inter non erano tutti incompetenti, quando il fenomeno di comportava così!