22C recupero: Inter-Roma 1-3

La frase più azzeccata l’ha detta Spalletti a fine partita: “Le feste, quando si è costretti a rimandarle, vengono ancora meglio!” Il cassiere nerazzurro infatti sorride in previsione di un altro tutto esaurito per Inter-Empoli domenica 29 aprile, nuova probabile data della festa. Potrebbe pure essere domenica prossima se l’Inter vincesse a Siena e la Roma perdesse a Bergamo, magari con un gol dell’ex Bobo Vieri, appena rientrato. La sconfitta con la Roma ci sta tutta, poche storie. L’Inter si è presentata troppo carica nella testa e poco nelle gambe, ma guai a fare drammi. Il margine sulla Roma è troppo ampio per giustificare i soliti ‘gatti neri’ travestiti da tifosi nerazzurri, sempre pronti a piangersi addosso. Tra le mail assurde che ho ricevuto, persino un ricordo lacrimevole del 5 maggio 2002 e una proposta di esonero per Mancini. Roba da malati di mente e sono anni che vado dicendo che il vero problema dell’Inter sono proprio alcuni suoi tifosi. In campo si è vista la differenza tra una squadra che aveva tutto da perdere una che non ha più nulla da perdere. La Roma ha passeggiato a San Siro con Perrotta, Totti e Cassetti, mentre il momentaneo pareggio dell’Inter è stato siglato da Materazzi su un rigore, inventato di sana pianta dal pessimo Trefoloni, caduto come una pera nella simulazione di Adriano, roba da prova-tv. Non amo questi mezzucci all’Inter, li usino pure altri. Sforzandosi di essere un po’ razionali ci si accorge che tutte le squadre che dominano i campionati arrivano al momento-clou in flessione: l’anno scorso la Juventus fece cinque pareggi di fila e per un soffio non fu raggiunta dal Milan che andava in campo con la mente sgombra. Spiace aver perso la partita e l’imbattibilità, nonché il traguardo dei 100 punti, ma in questa sconfitta c’è pure qualcosa di consolante. Ad esempio si sono visti anti-interisti gufare e gioire nello stesso modo che rimproveravano agli interisti negli anni scorsi e questo è proprio il segnale che la ruota è girata. Oggi la squadra forte è l’Inter, e i rivali ne sono ossessionati. Altra considerazione: non è poi così scarso questo campionato, se la Roma riesce a nobilitarlo con un’impresa a San Siro, dove ha fatto a pezzi anche il Milan. Vincere un torneo che dura nove mesi non è facile, ancora più difficile è stravincerlo, come sta facendo l’Inter! In tutta sincerità, non mi dispiace nemmeno per gli innumerevoli tifosi VIP interisti militanti solo quando c’è un party riservato: mi spiace signori politici, intellettuali, scrittori, comici, registi, cantanti, attori, nani, ballerine e tifosi dell’ultima ora, ma il ricco buffet offerto da Moratti è saltato. Chissà se rivedremo tanta intellighenzia anche a Siena o con l’Empoli, dove non fa tendenza! Un ultimo consiglio, anche ai calciatori nerazzurri: ogni partita di qui alla fine non dev’essere vissuta con pathos di una finale-scudetto, come ho sentito dire a Ivan Ramiro Cordoba al termine di Inter-Roma. Le finali di norma sono secche e qui non c’è nessuna partita secca. Qui basta andare in campo e fare l’Inter, serve ancora un piccolo sforzo. Questo era solo il primo di sette match-balls!

1 Commento su 22C recupero: Inter-Roma 1-3

  1. Luca Monfardini, Milano // 23 gennaio 2010 a 01:17 //

    Buongiorno Gianluca, ti scrivo dopo quello che molti hanno definito un match point mancato. Ok, era l’occasione di chiudere i conti con 6 giornate d’anticipo, roba mai vista, e allora? Ho sentito gente rievocare il 5 Maggio, delirare su crolli psicofisici imminenti della squadra, insomma la solita orda di autolesionismi distruttivi! La verità? Questa squadra viaggia dall’inizio del campionato a ritmi impossibili, ci ha abituato, dopo anni di magre, a stare in Paradiso, a non avvertire il minimo pericolo, a dare ogni risultato per scontato. Questa non è una situazione normale. Stare a lungo a +18 o +20 punti sulla seconda è inverosimile e qualche sofferenza ora si può accettare. Approfitto della tua attenzione per una considerazione che mi sta molto a cuore:noi interisti ci siamo convinti, a furia di sentircelo ripetere, che non vinciamo nulla da 20 anni, giusto? Bene, conti alla mano, nell’ultimo trentennio, abbiamo vinto: per ora 2 scudetti, 3 Coppe Uefa, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane. Certo, rispetto ai trionfi dei cugini non è molto, ma le 3 Coppe Uefa non saranno Coppe dei Campioni ma restano affermazioni di prestigio in un torneo che era considerato più difficile della Coppa dei Campioni. Con stima, Luca.

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