Il mercato è cambiato!

mercatoMilan06Ve l’avevo anticipato qualche mese fa. Gli ottimi risultati del mercato petrolifero – ahinoi! – ed il collocamento in borsa delle azioni Saras hanno portato nelle casse dell’azienda della famiglia Moratti un utile storico: parecchie decine di milioni di euro. Il problema vero era capire se il patron avesse però voglia di spenderli per l’Inter, perché le campagne acquisti degli ultimi anni erano state assai risparmiose più per lo scarso entusiasmo che per una reale mancanza di liquidità. Moratti pareva deluso da un ambiente in cui faticava sempre più a riconoscersi. Oggi come oggi, vista la lista della spesa, devo arguire che il patron abbia ritrovato l’entusiasmo dei primi anni. A cambiare le carte in tavola, facile a dirsi, è stata Calciopoli che, al di là dello scudetto assegnato a tavolino, ha sciolto come neve al sole quel muro di alleanze e complicità di mercato che fino a qualche tempo fa precludevano all’Inter molte piste. Fino al mercato scorso, se in via Durini cercavano un grande calciatore italiano, si ritrovavano puntualmente di fronte a ipervalutazioni e quasi sempre ripiegavano obtorto collo sulle seconde scelte dei pochi procuratori amici. Tutto questo senza dimenticare i noti errori sul mercato, rischio comune anche ad altre squadre. La prova definitiva che il margine di manovra dell’Inter sul mercato fosse comunque limitato rispetto alle rivali storiche sta nella vicenda Cannavaro-Carini, dove solo un demente può credere che l’Inter abbia davvero pianificato uno scambio che non avrebbero fatto nemmeno i bimbi a scuola, con le figurine Panini. Insomma fino all’estate scorsa, l’Inter poteva pure aver la fortuna di pescare dal mazzo un campione come Cambiasso, ma nelle corse collettive arrivava sempre dietro al cartello Juve-Milan, oggi polverizzato da Calciopoli. Ora il mercato suona musica diversa: la Juve è inevitabilmente costretta dalla serie B a vendere i pezzi migliori, mentre il Milan paga la delusione di Silvio Berlusconi che, al di là delle dichiarazioni pubbliche su persecuzioni politiche e complotti vari, nel privato è imbufalito per la figuraccia fatta dal suo Milan in Calciopoli. Non a caso, da settembre Berlusconi tornerà ad occuparsi in prima persona del Milan, anche perché la condotta del collaboratore Meani, a lui certamente sconosciuta, ha provocato nell’ex-premier un’incazzatura di proporzioni bibliche e un danno d’immagine insopportabile per la società rossonera, costretta perfino a fare i conti con i maestrini dell’Uefa per l’ammissione in Champions League. Una situazione imbarazzante che è costata la rinuncia a Zambrotta e a Ibrahimovic, disposti a giocare solo in squadre già certe della partecipazione alla massima competizione europea. Così il Milan ha inevitabilmente perso tempo e terreno prezioso in questo mercato estivo e non può sostituire degnamente Shevchenko, soprattutto perché uno più forte di lui non esiste. Al proposito l’amico Rob rappresenta efficacemente nella sua vignetta qui sopra l’attuale difficoltà del mercato rossonero. Per l’Inter invece, alla voce acquisti, si trovano calciatori di primissima fascia, con la massima disponibilità dei loro procuratori ad aderire al progetto nerazzurro: così ecco il campione del mondo Fabio Grosso e riecco Hernan Crespo, uno che i gol li ha sempre fatti, anche quelli ‘stupidi’ drammaticamente mancati l’anno scorso, poi ecco Dacourt, Maxwell e Maicon ed infine ecco Vieira e Ibrahimovic, addirittura dall’ex nemica Juventus. Esemplare l’operazione Ibrahimovic, strappato in extremis proprio al Milan e pagato caro, quasi 25 milioni di euro, ma ne valeva la pena, lo dicono tutti. E potrebbe non essere finita qui. Ora si apre il capitolo cessioni, che potrebbe riguardare Pizarro, che io terrei un altro anno, Martins e soprattutto Adriano. Che fare ora con l’ex-imperatore? Bisogna ovviamente fare un po’ di cassa e, anche se Martins è certamente favorito nel rapporto qualità-prezzo, Adriano non è più incedibile: Moratti lo ha fatto chiaramente capire. Per Adriano l’Inter chiede tra i 35 e i 40 milioni di euro, una cifra difficile da realizzare oggi, dopo le prestazioni dell’attaccante brasiliano nell’ultimo anno, Mondiale compreso. In ogni caso Adriano potrebbe pure restare, visto che ultimamente l’Inter pare essere improvvisamente entrata nel cuore di molti campioni. In questi giorni pure Ibrahimovic si è dichiarato tifoso dell’Inter fin da bambino: eh, eh, eh, quando si dice la fatalità! Di questo passo, sono pronto a tutto, pure a vedere Buffon a settembre con una maglia diversa da quella rossonera.

1 Commento su Il mercato è cambiato!

  1. Davide Rizzi, Como // 22 gennaio 2010 a 02:18 //

    Ciao Gian Luca, da tifoso milanista esprimo il mio rammarico e la mia amarezza per una campagna acquisti rossonera che fino ad ora è semplicemente fallimentare, come ai tempi cupi del povero Zaccheroni, che prese tante colpe non sue. Abbiamo comprato Bonera, che è una buona riserva, mentre il Milan ha bisogno di titolari, Favalli è un giocatore ormai sul viale del tramonto, come ormai tutta la difesa del Milan o quasi, e Gourcuff che comunque è tutto da scoprire. La mancanza più grave è non aver ancora acquistato nessuno per sostituire Shevcenko. Francamente mi andava benissimo che Crespo non tornasse, dato che anche per lui l’età sta avanzando, ma quando ho visto che l’Inter ha soffiato anche Ibra sono diventato nero! Un giocatore che poteva servirci era proprio Ibra, che sarà un po’ indisciplinato (l’anno scorso è stato però tranquillo), ma a me piace tantissimo; tiene palla, fa salire i compagni, è un assistman validissimo, in attacco dà un peso notevole tenendo impegnati almeno due uomini, e soprattutto alterna una grandissima potenza atletica (vedi Roma- Juve 1-4, e non parlo del tacco, ma della cavalcata contro Kuffour) ad un tocco di palla che a volte sembra un movimento di danza. CHE MERAVIGLIA! E ce lo ritroveremo contro…quel giorno farà impazzire i poveri vecchietti difensori milanisti. Non credo neanche a chi dice che il Milan aspetta il preliminare di ritorno, come fece con Nesta, perchè ora le cose sono cambiate e non c’è in giro più nessuno di forte, valido, su cui puntare per il futuro. I migliori si sono già accasati, e se dobbiamo prendere Iaquinta, mi tengo Borriello, insieme al grande Super Pippo (ancora il migliore!) Gilardino (secondo me sopravvalutato) e Amoroso ( Amoroso chi?)… Il buonismo della società, questo continuare a essere riconoscenti verso i campioni DI UNA VOLTA, Dida, Cafu, Serginho, Costacurta (che ha 40 anni!!!) produce una campagna acquisti ridicola, in un anno delicato perchè abbiamo 8 punti in meno, anche se non c’è la Juve. La dirigenza in questi anni ha fatto tanto, ma quest’anno ammetta di aver toppato tutto, e la smetta di prenderci in giro promettendo Ronaldinho o il Padre Eterno in persona (Semper laudatus sit), ma sia onesta nel dire “Quest’anno non si spende, scordatevi i grandi obiettivi…all’anno prossimo!”

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