24C: Fiorentina-Inter 2-1

Da mangiarsi le mani per non dire i coglioni? No, forse no. C’è il solito bicchiere da vedere mezzo vuoto o mezzo pieno: si poteva rotolare a -11 e invece si è scivolati solo a -9. Certo -6 sarebbe stata un’altra cosa, visto che il Parma ha regalato un ultimo flebile respiro ad un campionato già moribondo da tempo. Ma ora c’è la Juve e dopo la Juve ci saranno ancora 13 partite, ossia 39 punti. Io non mi do per vinto nemmeno quando di punti ce ne sono 10 e bisogna recuperarne 9, figurati ora, ma io non gioco. Io guardo e commento. Prevedo altri passi falsi per la Vecchia Signora, ma riuscirà l’Inter a non commettere i suoi, anzi a vincere sempre dopo aver eventualmente battuto la Juventus? Io credo sempre alle cose impossibili ma se non dovesse andare bene me ne farò una ragione. Dopo tanti anni c’è un’Inter che mi piace davvero, anche se al campionato piace di più la Juve. L’eterno diffidato Cannavaro prima o poi verrà ammonito e squalificato, ma forse sarà troppo tardi, mentre Adriano non prende più una biglia e quella manata a Brocchi, che si è vendicato alla sua maniera dopo essere stato ripudiato dall’Inter, poteva costargli molto cara. Cito Figo e Veron professionisti veri ma m’impaurisce improvvisamente Julio Cesar perché adesso che ci penso non mi ricordo una partita in cui sia stato finora davvero decisivo. In casa Inter ribattono però che è solo perché gli avversari non hanno mai tirato in porta con una certa frequenza. Questo non so se deve tranquillizzarmi o preoccuparmi. Si sono dette e si stan dicendo fin troppe cose su una partita che, a differenza di quella al Delle Alpi del 26 aprile 1998, vede le due contendenti divise da un divario di nove punti. Allora ce n’era uno solo e sappiamo tutti com’è finita. Spero solo di vedere un’Inter talmente più forte da non lasciare spazio a dossier o elenchi di torti e favori da qualunque parte provengano. Domenica sera non è decisiva nemmeno se si vince. E allora tanto vale provarci davvero.

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