Vieri al Milan, e allora?

vierimilan05Ho saputo a Taormina, durante il workshop dell’Inter, dell’ingaggio di Vieri da parte del Milan. Non ho avuto alcun moto di sorpresa, perché me lo aspettavo fin dal giorno in cui c’è stata la separazione consensuale. Basta rileggere gli editoriali dei giorni scorsi e le risposte alle vostre domande: batto i marciapiedi del calcio da troppi anni per non notare certi segnali. Così, se Bobo al cellulare grugnisce monosillabi, pur conservando una serenità glaciale, io sento già puzzo di bruciato! Se poi il giorno dopo, Christian Brocchi, l’amico del cuore, mi confida che Bobo cercherà di andare laddove farà più male a chi non lo ha più voluto e, contemporaneamente, il suo procuratore Sergio Berti mi conferma che ogni pista straniera è stata congelata in attesa di ‘ipotesi di lavoro’ italiane, dietro il puzzo di bruciato, c’è il Diavolo, cioè il Milan. E vi dirò di più. Oltre al Milan c’era pure la Juve che però si è mossa più lenta, e forse meno convinta, su Vieri. Certo, poteva sempre accadere che Sergio Berti non fosse bravo come al solito nel condurre una trattativa-lampo, o che sorgesse qualche complicazione per la vicenda ‘umana’ di Crespo, ma Vieri al Milan, o alla Juve ribadisco, era una possibilità. Lo sapevo e lo temevo ma, soprattutto, lo sapeva e lo temeva l’Inter mentre rescindeva, anche se si sperava, per una serie di comprensibili ragioni, che Vieri facesse subito i bagagli per Londra. E’ indubbio che Moratti ci sia rimasto male e lo ha fatto capire ai giornalisti in una lunga intervista fronte-mare alle due e mezza del mattino a Taormina. Moratti è un uomo d’altri tempi in un calcio di questi tempi ma, credetemi, era più che preparato. Al momento il mercato dell’Inter ruota attorno ad una lista di ottimi nomi, quelli di tutti i giorni, subordinati però ad un’esigenza imprescindibile: non farsi più prendere per il collo o per il culo, fate voi, da chicchessia! Quindi prima di ingaggiare Chivu o Samuel, Makinwa o Vucinic, la controparte va sfiancata finché non si rassegna a trattare a cifre umane. Il perché è presto detto: il nuovo amministratore delegato Mauro Gambaro è un uomo in gamba, che fortunatamente non viene dal calcio, e si vede. Certamente, è motivo d’orgoglio comunicare durante il workshop di Taormina agli sponsor e alla stampa che l’Inter fattura 170 milioni di euro l’anno (!), ma la società costa ogni mese qualcosa tra i 15 e i 20 milioni di euro(!!): fate i conti ed ecco spiegato perché oggi, se capita l’occasione giusta, si vende o si rescinde in un baleno, ma si compra con molta attenzione. E Milan e Juve sono più o meno nella stessa situazione. Tornando a Vieri, ora che i timori sono diventati realtà, come già avevo anticipato nei precedenti editoriali, facciamo un po’ di chiarezza. La più grande stronzata oggi in voga è che l’Inter avrebbe dovuto inserire una clausola per impedire a Vieri di giocare nel Milan. Scusate, ma non c’è bisogno di essere laureati in legge per sapere che tali accordi, inquadrati dal codice civile sotto il titolo ‘clausole vessatorie’ all’articolo 1469bis, se non ricordo male dai miei studi in giurisprudenza, sono nulli! Per estensione, se un datore di lavoro impone ad un subalterno una clausola vessatoria, qualunque giudice del lavoro la dichiarerà nulla. Certo, si poteva proporre un gentleman’s agreement, un accordo sulla parola, e magari è stato anche proposto, ma l’Inter non era in grado di dettare condizioni, volendo e dovendo liberarsi al più presto di un fardello economico ingombrante. Però Vieri non è andato al Tottenham, ed ora a molti la vicenda non piace. Troppo comodo. Mi riferisco agli storici contestatori di Vieri fin dalla prima ora: adesso Bobo è tornato un campione solo perché è andato al Milan? Suvvia! Se uno viene mandato via, va dove gli pare! Vedere Bobo in rossonero nella vignetta confezionata dall’amico Rob, e pubblicata a fianco, mi fa un certo effetto, ma ci farò l’abitudine. Le bandiere non esistono più da alcuni anni e a fare i moralisti ci si copre di ridicolo. Le rivorrei anch’io le bandiere, ma il calcio multimilionario dello show-business le ha ammainate da tempo, e non appena smetteranno Maldini e Costacurta, lo scenario sarà completo. Io ho sempre giudicato sincero Bobo nella sua coerenza: per un euro in più, da ‘professionista’ all’eccesso, avrebbe cambiato maglia, e non lo ha mai nascosto, a differenza di altri che si sono riempiti la bocca con dichiarazioni d’amore eterno, poi tradite, con finti baci in diretta TV a più maglie! I calciatori di oggi sono tutti professionisti o, per gli inguaribili romantici, mercenari: poi c’è chi lo nasconde meglio, magari perché non ha altre possibilità d’impiego, e chi lo ammette senza falsi pudori. Il modo di essere ‘bandiera’ di Bobo era l’unico possibile nel calcio di oggi: arrivare per primo agli allenamenti e andarsene per ultimo, giocare anche quando non stava in piedi e metterci l’anima, sempre e comunque anteponendo se stesso e le proprie fortune professionali a quelle della squadra e dei propri tifosi, molti dei quali peraltro non gli hanno mai risparmiato insulti e fischi. Al di là di tutto, anche se resto affezionato a Bobo per questa sua sincerità un po’ naif, ora guardo avanti. Vieri è passato ed il suo rapporto qualità-prezzo era effettivamente tale da giustificarne il passaggio. L’Inter ha fatto una scelta che, dal punto di vista economico prima ancora che tecnico, era condivisa dai più, forse perché si pensava che dopo l’Inter Bobo sarebbe tornato in Australia a giocare a cricket! E invece no. Il Milan crede che Vieri possa ancora vivere almeno due stagioni da bomber di razza, ma l’Inter non deve curarsene. Se chiudi con una fidanzata e questa se ne va con un altro, la logica impone che tu la dimentichi. Certamente è comprensibile il timore di un film già visto e rivisto, perché le cessioni di Pirlo e Cannavaro, meno a mio giudizio quella di Seedorf, si sono rivelate grandi errori, ma non sempre la storia si ripete. Questa volta l’Inter potrebbe aver anche visto giusto, e lo dico io per primo, con tutto l’affetto che nutro per Bobo. Volendo, si poteva aspettare gli ultimi giorni di mercato per rescindere il contratto di Vieri. Liberarsi ad agosto avrebbe significato per Bobo il rischio di non trovare più una squadra disposta ad accoglierlo, ma Moratti in questo genere di vicende non è mai stato scorretto. Ognuno ha il suo carattere e molti apprezzano il patron dell’Inter proprio perché certe cose non le ha mai fatte. Non è comunque sicuro che Vieri al Milan ripeta le sue migliori annate nerazzurre e non è detto che il duo costituito con Inzaghi non possa rappresentare un problema per l’altro duo, Shevchenko-Gilardino, ammesso che il Milan riesca a costituirlo, viste le difficoltà per quest’ultimo. Carlo Ancelotti, inoltre, non ha ancora detto una parola sull’argomento-Vieri, e pare sia imbufalito. Lui avrebbe preferito Crespo, che è stato scaricato senza troppi complimenti e c’è rimasto malissimo. Insomma, sarà il campo, come sempre, a stabilire chi ha fatto la scelta migliore, ma io suggerisco all’Inter e ai suoi tifosi di guardare in casa propria: l’attacco verrà presto completato, intorno ad Adriano, che oggi è più giovane e già quasi più forte di tutti gli altri. Occorrerà gestirlo con intelligenza, facendogli sparire una volta per tutte quella voglia di Real che, a tratti, sembra distrarlo un po’. Ora è libero da ombre, pressioni e concorrenza. Ora è più che mai Imperatore dell’Inter.

3 Commenti su Vieri al Milan, e allora?

  1. Matteo Gori, Londra // 21 gennaio 2010 a 12:18 //

    Ciao Gian Luca, complimenti per il sito, da quando mi trovo all’estero e’ l’unico modo per seguirti.
    Volevo aggiungere un paio di cose sulla questione Vieri….se da un lato affettivo, mi spiace (un campione, che spesso si è messo la squadra sulle spalle a suon di gol), ho cercato di farmene una ragione sul piano gestionale….e devo dire la verità, sono perplesso….capisco benissimo il risparmio, ma quello che mi sembra manchi è la strategia aziendale….cioè, quando hanno deciso di tagliare con Bobo, si son posti domande-base del tipo: come investiamo le cifre risparmiate? Chi lo sostituisce (visto che Adri non fa mai 70 partite senza infortuni….l’anno dei Mondiali poi!)? Rischiamo di rinforzare una concorrente?? Riguardo alla terza domanda, mi sembra una pessima ri-edizione della vicenda Cannavaro dell’anno scorso….se non lo si regalava alla Juve, loro eran costretti a investire sulla difesa e non potevano permettersi Ibra…cosi quest’anno: hai dato intanto al Milan un’importante forza contrattuale col Parma (“per Gilardino vi offriamo la metà, sennò ci prendiamo Vieri a zero…cosa rispondete?”). Ho paura che si sia andati per il “risparmio ad ogni costo” e temo che non pagherà.
    Salutoni da un toscano a Londra.

  2. Sonia Baracca, Mantova // 21 gennaio 2010 a 12:19 //

    Io non so come sto…la parte di cuore dedicata a Bobone è felice…se c’è una squadra giusta x esaltarne i pregi e correggerne allo stesso tempo i difetti è proprio il Milan…e sono contenta per lui se è davvero quello che voleva e se non è una scelta dettata solo dalla rabbia (tecnicamente la vedo dura con quel parco attaccanti ) mi avrebbe fatto male vederlo andare all’estero e mi fa comunque male vederlo cosi’ vicino…impossibile immaginarlo senza la MIA maglia…impossibile immaginarlo con la sua nuova…so che è stato giusto per mille motivi che si arrivasse alla rescissione ed è inutile nascondersi dietro ad un dito…questa è la realtà questo è il calcio ma io invece che allontanarmi da Bobone sento che mi sto allontanando dall’Inter…che ci metterà un attimo a riconquistarmi ma ora ho tanta rabbia nei confronti dei miei colleghi tifosiche si sentono traditi e io vorrei sapere tanto quali tifosi ha tradito..quali? Quelli che gli hanno imbrattato il ristorante? Quali? Quelli che hanno tirato giù San Siro a suon di fischi? Quali? Quelli che l’hanno menata con i gol solo alle piccole squadre? o forse quelli che esposero a san siro lo striscione ‘Vieri hai rotto i coglioni!’. Sono loro che si sentono traditi? Mah, certo loro diranno le loro ragioni, cioe’ che Bobo non ha mai fatto loro dichiarazioni d’amore finte e che per mezzo euro in piu’ se ne sarebbe andato da tempo. Beati loro che nelle loro vite private sono così limpidi e puliti, beati loro che preferiscono le filastrocche in serie del giocatore attaccato alla maglia e non si accontenano solo dei gol.

  3. Filippo Trinci, Novara // 21 gennaio 2010 a 12:19 //

    Mi farà molto male vedere Bobo con la maglia del Milan. Lui ha fatto bene, ha fatto i suoi interessi come chiunque di noi fa nella propria vita, in fondo San Siro nerazzurra l’ha fatto penare mica poco nell’ultimo anno, ma non nego che in parte mi sento tradito. Il popolo nerazzurro ama i giocatori come Zamorano, andato via dall’Italia pur avendo delle buone offerte perchè non voleva giocare contro l’Inter. Come si può passare con tanta semplicità da una squadra di Milano all’altra:che tristezza…Sai cosa ti dico? Che i veri campioni siamo noi, un’unica pelle, un unico colore, quello nerazzurro, per sempre, e non ci sono Vieri o Ronaldo che tengano. So che buona parte di San Siro non l’amava e forse non lo ha mai amato ma ti dico con sicurezza, e sono certo che tu lo sai, che la maggioranza lo ha sempre amato, rispettato e voluto bene, e forse con questa mossa qualcosa cambierà, purtroppo…
    Filippo

Rispondi a Filippo Trinci, Novara Annulla risposta