Troppo Internazionale!

troppointernazionale05Alle 15,26 di domenica scorsa a San Siro, poco dopo la metà del primo tempo di Inter-Lecce, è accaduto un fatto storico, anche se pochi lì per lì se ne sono accorti. Quando Beppe Favalli, bresciano di Orzinuovi, ha lasciato il campo per problemi muscolari a Josè Marcelo Ze Maria Ferreira, brasiliano, l’Inter, per la prima volta nella sua storia, si è trovata in campo con undici stranieri su undici giocatori. Ed è stata anche la prima volta in assoluto nella storia della serie A. L’Inter tutta straniera era stata sfiorata più volte in passato, ma curiosamente non era mai successo: c’è sempre stato almeno un giocatore italiano in campo, come a Roma il 3 ottobre scorso, con Toldo tra i pali unico rappresentante del nostro Paese. Inter è l’abbreviativo di Internazionale, e forse era nel destino che prima o poi accadesse. Ormai l’era della globalizzazione totale non dà scampo, ma pone un serio problema di identificazione per i tifosi nerazzurri. Massimo Moratti però non ci ha mai dato peso, al punto che un giorno pare abbia confidato ad un giornalista: “Io non considero straniero nemmeno chi dovesse venire da Marte!” E questa affermazione del Patron non poteva non ispirare all’amico Rob un’inquietante fanta-Inter! Sembra passato un secolo da quell’Inter, l’ultima tutta italiana che, nella stagione 1979-80, vinse un grande scudetto, il dodicesimo della sua storia, con Bersellini in panchina e il tandem Beccalossi-Altobelli in campo. L’esterofilia non è comunque un fatto solo italiano: in Premier League, l’Arsenal di Arsene Wenger di inglese ha conservato solo il nome, ma sono tutti francesi. Moltissimi tifosi nerazzurri faticano in ogni caso ad adeguarsi ai tempi e c’è chi chiede a gran voce qualche italiano in più in rosa e in formazione, ma ormai tornare indietro è dura. In fondo, nel nostro bel Paese, James Bond continua a suonar meglio di Giacomo Nodo, ossia del suo italianissimo omologo.

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