Ecco la nuova Inter nome per nome

Giornata cruciale nella vicenda Vieri. Il suo procuratore Sergio Berti pare pronto a discutere con l’Inter la rescissione del contratto, segno che ha già trovato un altro club prestigioso pronto a tesserare Bobo per almeno due anni. Temo, come tutti, che Juve e Milan siano in agguato, spero vada all’estero ma non ci credo! Ora c’è da fissare la corposa buonuscita e Vieri, comunque sia, potrà anche guadagnarci. Spiego perché: dopo aver incassato il sacrosanto 30% accantonato nelle ultime tre stagioni, Vieri potrebbe rescindere il contratto di quest’anno accettando almeno la metà dei quasi 7 milioni di euro spettanti. In tal caso, l’Inter risparmierebbe al lordo la stessa cifra, mentre Vieri saluterebbe con 3,5 milioni di euro sommati ai quasi otto milioni di arretrati. A questo punto, a Vieri basterebbe firmare per due o tre anni ad una cifra anche modica, diciamo 1,5 milioni di euro a stagione, per coprire e magari anche superare i soldi ‘concessi’ all’Inter. Quello che temo è che Juve e Milan a queste cifre siano pronte a muoversi. In tal caso Vieri, che ama Milano, rimarrebbe in zona e la cosa non mi piace per niente. D’altronde è impossibile imporgli di andare all’estero, se non in vacanza! Capisco che il risparmio in sede di bilancio per l’Inter sia immediato ed interessante, ma l’addio a Bobo mi spiace, perché credo che in questi sei anni abbia concorso come nessun’altro a mantenere l’Inter su un certo livello di competitività, anche se non si è vinto lo scudetto. Mi consolo pensando che non dovrò più sentire certi tifosi distruggere l’ennesimo campione nerazzurro e mi auguro che nessuno di questi abbia il cattivo gusto di rimpiangerlo se dovesse giocare nel Milan o nella Juve, gonfiando spesso la rete, magari pure quella nerazzurra. Preferisco pensare che, tolto il ‘tappo’ Vieri, l’Inter riesca a realizzare compiutamente il progetto 2005-06 che, dopo qualche indagine di mercato, svelo nome per nome almeno nelle intenzioni, società cedenti permettendo.
L’idea è quella di consegnare a Mancini una rosa di altissimo livello con due giocatori per ogni ruolo, più qualche extra già in organico. Vediamola nome per nome.
Portiere: Toldo, Julio Cesar e Carini; difensore laterale destro:Javier Zanetti e Ze Maria; difensore centrale destro:Cordoba e Burdisso, con il giovane Andreolli stabilmente in prima squadra; difensore centrale sinistro:Chivu o Samuel e Mihajlovic; difensore laterale sinistro:Favalli e Wome; centrocampista laterale destro:Amantino Mancini o Figo, per il quale la suggestiva idea di Moratti è uno scambio di alti ingaggi con Davids, visto che nè Inter nè Real possono più vedere i rispettivi, ma l’operazione per ora è ferma; alle spalle dell’eventuale titolare la prima scelta resta ancora Marco Cassetti; centrocampista centrale di regia:Veron e Pizarro, con l’Udinese che è disposta a parlarne; centrocampista centrale di raccordo:Cambiasso e Cristiano Zanetti; centrocampista laterale sinistro:Stankovic e Solari; punte:Adriano, Martins, Cruz, Recoba, al quale l’Inter ha messo alle calcagna un preparatore in Uruguay, Makinwa o Vucinic. Una rosa di 25 elementi con notevoli possibilità di interscambio nei ruoli: Chivu può giocare anche a sinistra, e a centrocampo Veron, Pizarro, Stankovic e i mediani già in rosa offrono diverse soluzioni tattiche. Per non parlare degli uomini di fascia, più che mai intercambiabili.
Capitolo cessioni: dieci, secondo i programmi. Sono già partiti e partiranno: Fontana, Materazzi, Gamarra, Coco, Davids, Emre, Kily Gonzales, Karagounis, Van der Meyde, Vieri.
Il piano di mercato è questo, ma riuscire a realizzarlo in toto dipende ancora da molte, troppe cose.

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