Dieci anni di Massimo Moratti

18 febbraio 1995 – 18 febbraio 2005: dieci anni di Inter per Massimo Moratti, di cui otto e mezzo da presidente, interrotti in due riprese per 16 mesi complessivi da patron “per fare” – ha sempre confidato proprio Moratti – “quel passo indietro che consente di veder meglio le cose con maggior distacco!”. Un amore per l’Inter sincero e infinito, trasmesso da un grande papà, cresciuto e maturato in famiglia. Tanta passione, tante energie e tantissimi soldi spesi, 450 milioni di euro complessivi per una società dai costi esorbitanti, 250 milioni di euro cioè qualcosa come 500 miliardi di vecchie lire ogni anno. Nell’Inter sono entrati ed entrano ogni giorno anche tanti soldi tra incassi, diritti TV e indotto, ma il bilancio piange lacrime rosso-sangue. Dieci anni fa Moratti acquistava l’Inter dall’esausto Pellegrini si diceva allora, più o meno 50 miliardi di vecchie lire. Ma allora il problema erano le esposizioni bancarie e Moratti le spazzò via con un assegno. In un decennio, l’Inter ha cambiato ogni strato di pelle possibile: 2 presidenti, 5 direttori generali e 4 direttori sportivi, 14 allenatori considerando anche i bis, e 114 giocatori. La gloriosa casacca a righe nero-azzurre, diciamo la verità, è stata onorata da campioni straordinari ma anche ‘scolorita’ da spaventosi ‘bidoni’. Moratti ha vinto una sola volta, quella Coppa Uefa 1997-98 poco celebrata anche da lui, che sente maggior famigliarità con scudetti, Coppe dei Campioni e Coppe Intercontinentali. Nessuno, nemmeno in quella bella serata parigina, avrebbe mai pensato che in casa Moratti fino ad oggi non sarebbe più entrato alcun trofeo. Quindi, non c’è alcunché da festeggiare e Moratti lo ha ribadito più volte. Eppure dopo una gragnuola di colpi che avrebbero abbattuto un toro, dall’eliminazione in Uefa con il Lugano fino al 5 maggio, ormai festa nazionale dell’anti-interismo militante, passando per i derby persi con il pallottoliere o regalati in storiche semifinali europee, il Massimo interista è ancora lì, tenace, inossidabile e determinato a saldare prima o poi il conto con errori, fregature e malasorte. Moratti resiste con classe, tra mille incazzature ma sempre con onestà cristallina, a volte facendosi coraggio con intelligente autoironia. Meglio vincere una volta con Moratti che cento altre con chiunque altro. Bisogna saper cogliere l’attimo, anche se l’attimo dell’interista può durare una vita.

2 Commenti su Dieci anni di Massimo Moratti

  1. Federico Bresciani, Milano // 18 febbraio 2005 a 04:04 //

    Ho molto apprezzato il basso profilo della società e di Moratti stesso sul decennale della sua proprietà, non c’era nulla da festeggiare e nulla è stato festeggiato: GIUSTO COSI’.
    Ho così pensato di stilare una pagella dei suoi dieci anni nerazzurri.
    1994-1995 VOTO 8: Moratti arriva al momento giusto per risollevare il morale ad un ambiente depresso, prende la società a campionato inoltrato ed il suo effetto è devastante, successi su successi regalano un’insperata qualificazione Uefa…TONIFICANTE
    1995-1996 VOTO 6.5: Salta la prima panchina ma ci può stare, viene dato il via al progetto morattiano, la squadra incomincia a tornare forte e credibile;
    1996-1997 VOTO 7: L’Inter torna ad essere protagonista dopo tanti anni, campionato di alto profilo e finale europea persa ai rigori. NEO GRAVISSIMO la cessione di Roberto Carlos;
    1997-1998 VOTO 9: Mercato estivo da mille e una notte, IL FENOMENO è a Milano. Grande stagione affidata ad un tecnico umile e concreto, COPPA UEFA DA TRIONFATORI E CAMPIONI D’ITALIA MORALI, una grande Inter che dava l’impressione di poter aprire un ciclo;
    1998-1999 VOTO 2: La stagione degli incubi e l’inizio di tutte le tragedie nerazzurre. Salta la testa dell’incolpevole SIMONI che in estate chiedeva BOGHOSSIAN e gli veniva preso BAGGIO. Una squadra affiatatissima e legatissima al mister viene distrutta da un esonero inconcepibile dopo il trionfo con il Real Madrid e la rimonta da libro Cuore contro la Salernitana. Voleva il bel gioco e ha trasformato la stagione in un calvario, FUORI DA TUTTO e quattro allenatori in panchina. RIDICOLO!
    1999-2000 VOTO 6: Affida la panchina a Lippi e la scelta seppur discutibile può essere vincente. Purtroppo con un allenatore come Lippi bisogna essere uomini duri e lui duro non è;
    2000-2001 VOTO 1: Non contento dell’errore commesso con SIMONI E BIANCHI ci ricasca, conferma l’allenatore e lo caccia subito sostituendolo con un…. E’ la stagione del 0-6 nel derby e dei 6 gol subiti a Parma in Coppa Italia, L’Inter è allo sfascio e lui ne è il responsabile numero uno;
    2001-2002 VOTO 7: Affida la squadra ad un grande allenatore e soprattutto ci crede, lo lascia lavorare. Ci mette il becco nel finale rovinando l’ottimo lavoro di Cuper e brucia uno scudetto quasi vinto. PAZIENZA le basi sono state poste;
    2002-2003 VOTO 7: Stagione deludente ma positiva. L’Inter, seconda in campionato, ottiene il miglior risultato europeo degli ultimi 16 anni con una semifinale Champions sfortunatissima. Sembra mancare poco;
    2003-2004 VOTO 0: Pazzesco, ma ci ricasca! Esonero assurdo e deleterio che costa subito l’eliminazione dalla Champions (a qualificazione quasi certa).
    2004-2005 VOTO 7: Al momento sta zitto e questo è già qualcosa
    MEDIA FINALE:5.5
    Voto a mio avviso perfetto e che racchiude quello che Moratti è ed ha fatto per l’Inter: tanta passione e tanto amore che però rappresentano solo una piccola percentuale del numero degli errori e delle cazzate commesse. Una insufficienza non grave perchè il tutto è stato fatto in buona fede, ma di insufficienza sempre si tratta. Federico.

  2. Francesco Gambino Milano // 19 febbraio 2005 a 04:03 //

    Caro GianLuca,
    Sarò rapido nell’esporti il mio pensiero sui 10 anni di Moratti, so che non era di fondamentale importanza, ma mi andava di farlo. Il Nostro ha commesso si svariati errori, tipo 127 giocatori oppure 14 allenatori cambiati e un migliaio di miliardi spesi, a queste statistiche già conosciute vorrei aggiungerne una forse ai più sconosciuta dei punti realizzati nei dieci anni di gestione.
    Confronta:
    Milan-Inter
    60 – 52 (94-95)
    73 – 54 (95/96)
    43 – 59 (96/97)
    44 – 69 (97/98)
    70 – 46 (98/99)
    61 – 58 (99/00)
    49 – 51 (00/01)
    55 – 69 (01/02)
    61 – 65 (02/03)
    82 – 59 (03/04)
    _______________
    597 – 585

    Ora a tutti voi il giudizio ulteriore sulle nostre non vittorie, che al Milan ad es. sono valsi 3 scudetti contro i zero nostri, questo non per essere piangina.
    P.S. Un forte augurio a tutti noi interisti per il seguito della stagione, io comunque ci credo in questa Inter.
    Francesco

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