Adriano non è un problema

Adriano è in Brasile, atteso da due gare consecutive con la Selecao, tra domenica e mercoledì , prima in Bolivia e poi col Venezuela. Il Brasile è già qualificato per i Mondiali di Germania 2006, ma Parreira non ha voluto risparmiare all’Imperatore nemmeno gli ultimi atti ufficiali delle qualificazioni . E Adriano sa che in Nazionale si gioca il posto da titolare in un pokerissimo che comprende oltre a lui, Robinho, Ronaldo, Kaka e Ronaldinho. Anche immaginando l’ipotesi più offensiva, uno dei cinque dovrà star fuori. La corsa è più che mai aperta e non a caso Adriano sta cercando anche di modificare, o meglio di ampliare, il suo bagaglio tattico anche nell’Inter. In corsa con Ronaldo per il posto di punta centrale, Adriano sta imparando a giocare anche per la squadra, più da uomo assist che da goleador. Non è però solo questo che ha complicato il suo rapporto con il gol in casa Inter. Forse c’è anche una forma non eccelsa e, dicono i maligni, un gioco che non lo asseconda. Quel che è certo è che Adriano con il Brasile segna molto più che con l’Inter: nell’anno solare 2005 l’Imperatore in nazionale ha segnato 8 gol in 10 partite, mentre con l’inter ne ha fatti 11 ma in addirittura in 30 partite con una media gol notevolmente inferiore a quella in Nazionale. In ogni caso, resto delle mia idea: Adriano, tatticamente, non è un problema. Non può esserlo. Che sia un fuoriclasse è certo e che al più presto tornerà al gol anche nell’Inter è prevedibile.

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